20 SETTEMBRE 2012. A FIRENZE RICORDO DEL BEATO PIO IX E DEGLI EROICI DIFENSORI DELLA CIVILTA’ CRISTIANA A PORTA PIA – di Pucci Cipriani

di Pucci Cipriani

 

 

pix“Sire – scriveva a Re Vittorio Emanuele il Conte Crotti di Castiglione, membro del Parlamento italiano -tornato in Italia dall’estero, trovo il mio Paese in uno stato di profonda agitazione per l’ordine dato dal governo di occupare Roma…non posso pensare senza un sentimento di profonda indignazione che il mio governo assalga a baionetta e a mitraglia la metropoli della Cristianità e l’augusta persona del Vicario di Gesù Cristo…(che) è un sovrano. Chi lo scorona deve rispondere a Dio. E poi chi non conosce la mano di ferro dei governi che si sono succeduti?(…) non hanno forse spogliato il clero dei suoi beni, profanato chiese, ostacolato le vocazioni religiose, imprigionato sacerdoti, vescovi, cardinali. Sì!..conosciamo molto bene il loro rispetto per la religione…l’occupazione di Roma è considerata con orrore dalla quasi totalità degli italiani. Lo affermo come italiano e come deputato…io protesto contro coloro che considerano stranieri quei cattolici che servono sotto le bandiere del Sovrano Pontefice. No, non sono stranieri questi figli che fanno scudo coi propri petti al venerato Padre loro. Gli unici stranieri a Roma sono quelli che bombardano il Vaticano. Roma, sotto il potere temporale del suo Re Pio IX, è la metropoli dei cattolici…”

Ecco, con questi sentimenti nel  cuore, a Firenze, per iniziativa del Conte Neri Capponi e della Comunione Tradizionale, si è voluto ricordare il 142° anniversario della difesa della Civiltà Cristiana a Porta Pia. Nella chiesa di Ognissanti, all’organo, il Maestro Giannoni ha intonato l’inno pontificio: “Roma immortale di Martiri e di Santi,/Roma immortale accogli i nostri canti:/Gloria nei cieli a Dio nostro Signore,/Pace ai Fedeli, di Cristo nell’amore./A te veniamo Angelico Pastore,/In te vediamo il mite Redentore,/Erede Santo di vera e santa Fede;/Conforto e vanto a chi combatte e crede,/Non prevarranno la forza ed il terrore,/Ma regneranno la Verità, l’Amore.” , quindi il padre Serafino M.Lanzetta , dei frati francescani dell’Immacolata, è salito all’altare, rivolto al Signore, per celebrare la S.Messa solenne  “De Angelis” in rito romano antico a gloria di Dio, del suo Servo, il Beato Pio IX e in memoria dei caduti a Porta Pia in difesa della Città Santa contro l’invasione rivoluzionaria e massonica. Molti i fedeli ,soprattutto giovani e giovanissimi, presenti anche il Conte Neri Capponi, baluardo della Tradizione a Firenze e in Italia e il Principe di Cerveteri don Sforza Marescotto Ruspoli, il quale, il 28 settembre dello scorso anno ,riconsegnò a Benedetto XVI, che lo accolse in udienza speciale, la grande bandiera di fortezza di Porta Pia, crivellata di colpi, issata sugli spalti di quel drammatico e infausto 20 settembre 1870.La bandiera fu affidata dalla Principessa Cristina al Principe Francesco Ruspoli-al quale quest’anno la Comunione Tradizionale ha dedicato una cartolina commemorativa- arruolatosi a ventun anni nei dragoni pontifici per combattere in difesa di Monterotondo, a Mentana e a Porta Pia, e ,da allora ,conservata gelosamente nella cappella di Casa Ruspoli. Il pronipote del Principe Francesco ,don Sforza Ruspoli, ha deciso quindi che la bandiera, a cui ha reso gli onori il Corpo della Gendarmeria Pontificia, facesse ritorno nella Roma dei papi.

Stupenda l’omelia(che potrete leggere nella sua forma integrale)del padre Lanzetta che ha predicato dall’antico pulpito posto in mezzo alla grande navata della chiesa di San Salvatore in Ognissanti.

Dopo la Santa Messa, nel suggestivo chiostro di Ognissanti, all’aperto, Convegno sulla figura del Beato Pio IX, durante il quale sono stati presentati due importantissimi libri sulla Questione Romana: “Pio IX e la Rivoluzione italiana”(Ed.Cantagalli-Siena) di Roberto de Mattei e “1861-Le Due Italie-Identità Nazionale Unificazione, Guerra Civile”(Ares Ed. Milano) di Massimo Viglione. Hanno partecipato al Convegno gli autori dei due libri, Docenti presso l’Università Europea di Roma, e Massimo de Leonardis, Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali e Direttore del Compartimento di Studi Giuridici dell’Università Cattolica di Milano che “Ripensando, all’indomani della breccia di Porta Pia, l’intera trama del Risorgimento, hanno demitizzato ‘valori’ e protagonisti, lasciando emergere i difetti strutturali che connotarono la formazione del regno d’Italia: il rifiuto di ogni istanza federalistica, l’odio teologico al papato e alla tradizione cattolica del Paese, l’opportunismo cinico della classe dirigente, la manipolazione del consenso come prassi di legittimazione, la presenza malavitosa nei partiti politici, la dipendenza dallo straniero, il disprezzo per i vinti della rivoluzione.”

Ampia risonanza ha avuto questa giornata del venti settembre a Firenze, in particolare su, “Stampa Toscana”, in un lungo e articolato servizio dal titolo “Liberali e Papisti ricordano la breccia di Porta Pia”, Franco Mariani ha rilevato che: “Ogni anno Liberali e Repubblichini(testuale)ricordano la breccia di porta Pia, la caduta del potere temporale del Papa Re, l’occupazione dello Stato Pontificio” e come alla manifestazione in piazza della Indipendenza promossa da: “Comitato fiorentino per il Risorgimento…Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Laboratorio per la Laicità, Associazione radicale Andrea Tamburi…” fossero presenti una “trentina di persone”(almeno ventiquattro tra oratori e precettati dal  Comune come i valletti e i vigili urbani n.p.c)ma che-come ha assicurato il Gran Maestro della Cerimonia l’ex Assessore(negli anni Settanta n.p.c)al Traffico Pieralberto Scarlino “aumentano di anno in anno” peccato però “che da tre anni anche i Papisti e i Tradizionalisti Cattolici, grazie al Conte Neri Capponi, baluardo toscano della Tradizione, promotore di questo evento, a Firenze ricordano tutti gli eroi che difesero la Civiltà Cristiana a Porta Pia(con la)S.Messa in rito romano antico(e il )bacio della Santa Reliquia del Beato Pio IX…(che come)sottolinea l’Avvocato Ascanio Ruschi, portavoce della Comunione Tradizionale, seppe cogliere in anticipo mi segni dei tempi emanando il Sillabo, quel vademecum perfetto contro i pericoli del secolarismo, del relativismo e dell’intolleranza anticattolica, centocinquanta anni prima che Benedetto XVI, felicemente regnante, ribadisse le stesse cose…(per cui)Bisognerà continuare a tenere vivo proprio qui a Firenze, capitale della Massoneria e del Neomodernismo, il ricordo di questo grande Pontefice(pio IX n.p.c.)”.

Alla fine della cerimonia religiosa sono risuonate le note di “Noi vogliam Dio per nostro Padre, noi vogliam Dio per nostro Re!”…Appunto!

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