Test: quanto sei radical chic? – di Marco Manfredini

Pare che la mamma degli antifascisti sia sempre gravida. Continuamente assistiamo a cortei antifascisti, professioni di antifascismo, editoriali antifascisti, trasmissioni antifasciste, rievocazioni partigiane antifasciste. Perfettamente inserita in questa scia, la scrittrice Michela Murgia ha recentemente pubblicato il saggio “Istruzioni per diventare fascisti” (Einaudi) corredato di un test chiamato fascistometro. Come se il pericolo incombente sulle nostre teste a fine 2018 fosse il di lui ritorno. Si vede che i progressisti, che erano soliti scambiare i loro sogni per realtà, adesso hanno gli incubi: “Sono tornato” è avvenuto, ma solo nelle sale cinematografiche.

Così mi sono cimentato in un test anch’io, visto dalla parte opposta, che non è quella del fascismo ma è quella del buon senso, della ragione, della dottrina, e se volete, della reazione. Inizialmente pensavo di intitolarlo “Comunistometro”, ma a differenza degli altri noi ci siamo accorti di quando il comunismo è trapassato, trasformandosi se possibile in qualcosa di ancora peggiore: il radicalismo di massa, detto anche, con particolare riferimento alle élite mediatiche, radicalismo-chic.
Perciò, trovate qua sotto il Radical-Chiccometro.

35 commenti su “Test: quanto sei radical chic? – di Marco Manfredini”

  1. Per quel pochissimo che conto, ho deciso da poco (e visto i danni degli antifascisti) di diventare fascista, gli unici ad avere il senso di Dio e dell’onore. Specialmente dopo aver visto più volte i filmati su Stalin (oltre a quelli su Pol Pot, Mao e porcheria rossa varia)

    1. Il vero fascista non è cattolico, o se si definisce tale non conosce bene né il cattolicesimo e ancor meno il fascismo. Come il vero cattolico non può dichiararsi fascista. Senza offesa per gli appartenenti a Forza Nuova ma sono in disaccordo con loro, però ci sono alcuni punti purtroppo inconciliabili tra le due “ideologie” di vita. Tra il comunismo e il cattolicesimo ovviamente è ancor peggio: qui la contraddizione è lampante.

      1. jb Mirabile-caruso

        Luigi R.: “… ci sono alcuni punti purtroppo inconciliabili tra le due
        ………….”ideologie” di vita. Tra il comunismo e il cattolicesimo
        ………….[…] è ancor peggio: qui la contraddizione è lampante”.

        Non mi sembra proprio, signor Luigi R., che il Cattolicesimo possa definirsi “ideologia”: questa, infatti, è “una” ‘fantasticheria’, tra le infinite, della mente umana smarrita nel buio fitto della sua stessa confusione; mentre, di contro, il Cattolicesimo è “la” Verità rivelata da Dio.

        Ridurre il Cattolicesimo ad ‘ideologia’ equivale a ridurre Dio a uomo: ci troveremmo, cioè, in perfetta sintonia – con nostra grande sorpresa e sgomento – con il Ciarlatano argentino! Magari potremmo persino rischiare di ritrovarci, increduli, con le nostre rispettive statue assieme a quella di Lutero in attesa di canonizzazione.

        Perché, come Lutero, avevamo anche noi ragione!

  2. Molto, molto simpatico. Ben fatto. Complimenti a Marco Manfredini, (anche se, a dire il vero, la frasettina “che non è quella del fascismo” poteva evitarsela, ma non si può avere tutto). Da diffondere, far girare per combattere sorridendo la maledetta infestazione impestante antifascista e antirazzista.
    Però fa riflettere: “loro”, hanno tutto: partiti (non solo quelli di sinistra), sindacati, istituzioni, televisioni, radio, quotidiani, riviste, scuole, università, centri studi, fondazioni, ONG di vario genere, leggi contro la nostra libertà d’opinione e di manifestazione, case editrici, premi librari, autori “cult”, attori, registi, “opinion leader” e molto altro ancora.
    Ecco, su questo dovremmo riflettere e contro questo agire, riconquistando, centimetro dopo centimetro, libro dopo libro, agibilità politica dopo agibilità politica, autore dopo autore, la “società civile”. Senza questa, non conquisteremo la “società politica”.
    Silente

  3. P.S. Ovviamente il mio risultato (sì, ho fatto il test, per divertirmi), era molto, molto prossimo allo zero. Mi ha salvato la domanda sulle tasse. Beh, lo ammetto, una tassa sul celibato non mi dispiacerebbe…
    Silente

  4. 17 punti; ma posso garantire che sono una maniaca della pulizia e dell’ordine. Mi lavo e mi profumo spesso. E’ un problema?

    1. Oswald Penguin Cobblepot

      Non si preoccupi Maria: io ho totalizzato un (esilarante) 24. Il riferimento al lavarsi poco e’ una presa in giro della puzza (metaforica e materiale) del radical chic verso i “destrorsi”. Si immagini che io vado in giro con il cilindro, il monocolo, il sigaro infilato nell’apposito bocchino, il papillon, l’ombrello e lasciando una perenne scia di dopobarba all’acqua di colonia. Un saluto da Gotham, il Pinguino.

  5. A Luigi R. E’ sicuro di quello che dice? Le potrei fare migliaia di esempi, ma mi limito a due soli, autorevolissimi: nell’anteguerra Padre Gemelli, francescano, fondare dell’Università cattolica, fascista, fascistissimo, firmatario del manifesto degli intellettuali sulla razza. E poi Attilio Mordini, uno dei migliori intellettuali tradizionalisti cattolici del dopoguerra, autore di libri tutt’ora ripubblicati e letti, volontario nella R.S.I. nella G.N.R. Incarcerato dopo la sconfitta, torturato dai partigiani, scarcerato solo alla fine del ’46, malato e destinato a una morte prematura,. Teologicamente tomista, terziario francescano. Si candidò in un collegio chiaramente “perdente” nella rossissima toscana con il M.S.I. Caro Luigi, se non le bastano, possiamo chiedere a uno dei pilastri passati di questo sito, Piero Vassallo. tra i fondatori del M.S.I. di Genova, intellettuale cattolico-fascista vicinissimo al Cardinal Siri, Vassallo le potrebbe fare i nomi di decine di intellettuali fascio-cattolici. Tutti imbecilli che non colsero la contraddizione che solo lei…

    1. Sono più che sicuro di ciò che dico. E non aggiungo altro se non che gli esempi che fa non significano nulla, chiunque si può definire ciò che vuole ma non rappresenta la verità e neppure la coerenza. Mussolini era ateo, e la sua presunta conversione prima di morire lascia il tempo che trova in quanto non provata, e mi scusi tanto per la presunzione; a meno che non si separa la vita politica da quella religiosa su due binari diversi. Allora tutto ciò che ho affermato in questo post lo cestinerei immediatamente e mi scuserei umilmente.

    2. E poi il termine “imbecille” io non l’ho adoperato e non mi sarei mai e poi mai azzardato di inserirlo nei riguardi di un fascista-cattolico. Lei mi può fare anche milioni di esempi ma ciò non toglie nulla al mio pensiero (mio e di milioni di persone che però la pensano come me). Attualmente esistono certamente molto più catto-comunisti che catto-fascisti… come dire, secondo il suo ragionamento che, dato il maggior numero, anche il comunismo si possa ben conciliare con il cattolicesimo dato gli innumerevoli esempi di sacerdoti, vescovi, frati e persone comuni come anche di intellettuali di sinistra… ma stiamo scherzando?

  6. … ho provato più volte a fare il conteggio dei punti, ma mi dà sempre ‘0’… anche mio nipotino di tre anni ha provato con il suo piccolo
    abaco di legno: sì nonna, sorridendo, è ‘0’… sto commettendo un peccato di vanagloria, sono salita al Top del punteggio?…
    Grazie a Marco Manfredini perché il sorriso dei bimbi mi ha confermato che il buon senso, la ragione, la sana Dottrina Cattolica e la reazione sta
    dalla parte della Verità… appunto dei piccoli…

  7. All’Istruzione preferirei Elisabetta Frezza, ma Blondet da qualche parte lo mettiamo, magari agli Esteri? (Che c’è, sognavo Foa presidente della Rai e in effetti…)

  8. Aggiungo che lei Lugli è un temerario: non teme le ripercussioni, che succede se la Murgia tira fuori la sua nutrita varietà di argomentazioni e dimostrazioni empiriche? Suona più o meno così: leggi razziali! Leggi razziali!

  9. Caro Luigi R. Sintetizzo la sua logica: anche se un numero elevato di intellettuali, anche noti, negli ultimi novant’anni si sono dichiarati (e si dichiarano) contemporaneamente cattolici e fascisti, in realtà non esistono, non ci sono, sono mere finzioni.
    Ne prendo atto. Per me la discussione si chiude qui.
    Silente

  10. Ho fatto 35, per quanto, a suo tempo, sia stato compagno di scuola sia di Massimo Franco (scuola elementare Pistelli di Roma) che di Pierluigi Battista (scuola media Col di Lana di Roma, anno scolastico 1967/68)

  11. Silente, con cui pure condividiamo alcune “linee di vetta”, risulta a volte fuori luogo. Ad ogni modo, non si sorprenderà nessuno se il punteggio che abbiamo riportato noi è 0 spaccato.

  12. Ho fatto il test con punteggio minimo, sono inguaribile reazionaria. E infatti vado alla messa in Latino e faccio il bagno solo 2volte alla settimana.
    Fra i papi pero’non avete messo il mio preferito Benedetto XVI, veramente benedetto per il Summorum Pontificum.

  13. Mi faccio schifo! Ma ho la cura: mi lego alla sedia è per una settimana guardo a ripetizione “Papa Francesco. Un uomo di parola”…

  14. Ancora, ai nostri giorni, si sente parlare di razzismo. Ma chi l’ha stabilito che il sangue ariano è più pregiato? Se pensiamo che Gesù era ebreo e dalle Scritture definito “il più bello tra i figli dell’uomo” il sangue più pregiato è proprio semita.
    Nella Comunione il sangue pregiato e santo che ci nutre è di origine ebrea.

  15. Aiuto! Ho fatto un punteggio ancor più basso del più basso. E questo perché, se mi chiamasse al cellulare “Papa Francesco”, non mi limiterei a dirgli “sono in riunione”.

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