Omosessualità e “diritti”. Un utile promemoria

Redazione

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In questi singolari tempi di follia diffusa, in cui è d’obbligo, anche nella Chiesa, parlare a ogni piè sospinto di accoglienza, delicatezza, non discriminazione, “diritti”, il tutto riferito ovviamente alle persone omosessuali, è molto utile ricordare quanto insegna la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, che, intervenendo su proposte di legge sulla non-discriminazione degli omosessuali, affermava, a firma dell’allora Card. Ratzinger:

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«La tendenza sessuale non costituisce una qualità paragonabile alla razza, all’origine etnica, ecc. rispetto alla non-discriminazione. Diversamente da queste, la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo e richiama una preoccupazione morale. Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare. Le persone omosessuali, in quanto persone umane, hanno gli stessi diritti di tutte le altre persone (…) nondimeno questi diritti non sono assoluti. Essi possono essere legittimamente limitati a motivo di un comportamento esterno obiettivamente disordinato. Ciò è talvolta non solo lecito ma obbligatorio. Includere la tendenza omosessuale fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l’omosessualità quale fonte positiva di diritti umani, ad esempio, in riferimento alla cosiddetta affermative action o trattamento preferenziale nelle pratiche di assunzione. Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all’omosessualità» (Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non-discriminazione delle persone omosessuali, 10-13).

4 commenti su “Omosessualità e “diritti”. Un utile promemoria”

  1. L’adesione alla dottrina, la correttezza delle idee, la chiarezza delle affermazioni, l’autorevole fermezza hanno sempre fatto di Sua Santità Benedetto XVI, ancor prima di divenire pontefice, un difensore strenuo e infaticabile della fede. Che Dio conservi in vita questo grande Papa ancora per lunghi anni.

  2. Nei documenti ufficiali la Chiesa puo’ parlare di ‘ disordine ‘ , ma tale definizione rischia , specie nella lingua parlata e comunque al di fuori dell’ambito strettamente teologico , di suscitare interrogativi e di risultare poco chiara e specifica . Cosi’ pure la ‘ omosessualita’ ‘ , soprattutto quando questa di fatto ingloba sia la ‘ tendenza omosessuale ‘ sia la sodomia . Se nel prossimo futuro l’ uso dei termini ‘ perversione ‘ e ‘ sodomia ‘ scomparira’ , si rischia che fra uno o due decenni pochi , e specialmente i giovani , sapranno cosa sono . Come ha osservato un blogger , ‘ dieci
    anni di ‘ disordine’ e ‘ intrinseco ‘ , e nessuno sapra’ cosa vogliono dire realmente , dieci anni di ‘ perversione ‘ e ‘ sodomia ‘ , e forse il pericolo della persecuzione aperta verra’ allontanato per un po’ ‘.

    1. Che Dio ce lo conservi. Quanto alle discriminazioni, non si può che consigliare agli omosessuali di evitare di dare scandalo. Godono già di molti diritti che ignorano o fingono di ignorare.

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