I Balilla “crociati” dell’Onorevole Mario Adinolfi  –  di Pucci Cipriani

“Mattarella farà dell’Italia quello che Papa Francesco sta facendo nella Chiesa” (Eugenio Scalfari)

di Pucci Cipriani

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zzbrnclnIl 13 gennaio avevo prenotato, presso la mia edicola, il primo numero del quotidiano “La Croce” fondato da Mario Adinolfi, già parlamentare del PD, passato poi – fatto estremamente inquietante – nelle file del “Grembiulino” Mario Monti.

E l’ attesa del nuovo giornale era motivata anche dal fatto che lo stesso Adinolfi fosse l’Autore di un libro : “Voglio la mamma” (“Da sinistra contro i falsi miti del progresso”) che a me – come  direbbe il nostro amico Guido Scatizzi – non era “disgarbato”.

Posso dire di aver avuto una grande delusione : un giornale (per me) illeggibile, una gazzetta che sembrava, e sembra tuttavia, fatta apposta per “acchiappar citrulli” ovvero per scompaginare quelle che, una volta, erano le truppe RatzingerWojtiliane e portarle, paro paro, nell’area bergogliana e martiniana che, in politica, si identifica con il PD, Rifondazione Comunista e con i vecchi rottami della Democrazia Cristiana in tutte le sue performance (P.P.I, CDU, CCD, UDC, etc etc) , con i transfughi di Forza Italia che hanno voluto salvare le poltrone governative rimanendo a fare gli “utili idioti” con un Capo del Governo, il PD Renzi, anche lui, come Adinolfi, venuto dalla vecchia e non rimpianta “sinistra DC” …in questo aiutati da quegli esponenti di CL (povero Don Giussani!) che, tanto per adeguarsi al “pensiero corrente” (“non esistono principi non negoziabili” e “chi sono io per giudicare un gay?”), presentarono nel 2013 il Meeting di Rimini insieme alla Bonino, quella che, come meritoriamente documentò Francesco Agnoli, fece oltre diecimila aborti con una pompa per biciclette mettendo poi il “prodotto abortivo” (i corpicini fatti a pezzi) “in un vasetto di marmellata così -dichiarò la deputata radicale – ci facevamo anche quattro risate…”

Insomma, pensavo che il nuovo quotidiano affrontasse coraggiosamente – anche se da angolazioni diverse, data la provenienza di Adinolfi – e senza cedimenti alcune battaglie, prima di tutto quella per la famiglia, che, in questo momento, vede su di sé la Spada di Damocle di un Sinodo che potrebbe “cambiare la Dottrina della Chiesa”…dimenticando l’ammonimento evangelico : ” se un solo iota – iota unum –  sarà cambiato sia anatema”.

Nel primo numero, ad esempio, un pezzullo in prima pagina attaccava, neppur troppo velatamente – mettendosi così, alla stregua del “guerrigliero” rosso Leonardo Boff, della “Teologia della Liberazione”, spretato, sospeso a divinis da Giovanni II – Vittorio Messori e, ma guarda un po’, anche Roberto Dal Bosco…il quale Vittorio Messori aveva avuto il torto di aver dichiarato, seppur – more solito – con estrema cautela e prudenza, in un articolo sul “Corriere della Sera” del 24 dicembre, di non essere d’accordo su un certo “stile” del Papa.

E, a questo punto, io taccio, in quanto con il nuovo clima  “religioso” ,venutosi a creare nella Chiesa e, “politico”, in Italia (clicca qui  un articolo di Fides et Forma) , sono già stato ammonito ripetutamente (“Il Papa c’è e non sei tu…”) e quindi segnalato alla nuova inquisizione neoconciliarmodernista e all’Isis da un nuovo  clownesco crociato bergogliano  in gonnella, un personaggio che è un po’ il simbolo del nuovo indirizzo della Chiesa e che – dopo esser passato all’altra sponda – non ha gradito un mio articolo su Riscossa Cristiana (clicca qui).

Insomma, un quotidiano che richiede ingenti finanziamenti milionari – Adinolfi dice di aver vinto la somma occorrente al poker…io, che ho vinto, in famiglia , la tombola di Natale vedrò di fondare almeno un settimanale – fa subito pensare a qualcuno (Renzi? La nuova CEI ?) che voglia togliere di mezzo gli odiosi tradizionalisti e fondare una sorta di viscidume democristiano e calare così le brache sui problemi della vita. Insomma un’opera da “normalisti” in cui si distinguono gli abatini saccenti, precocemente invecchiati, della setta gnostica alleanzina con l’uccello nero.

Ecco, questi i miei pensieri quando l’Avv. Ruschi mi ha telefonato segnalandomi un articolo del prof. Roberto de Mattei e un altro dell’amico Francesco Agnoli sul suo profilo  face book; leggo l’articolo di de Mattei, eccezionale, come al solito, quindi vado sul profilo face – book dell’amico Francesco Agnoli…e mi accorgo di  non essere più suo amico, in quanto mi ha tolto, seppur virtualmente, l’amicizia…per cui non posso leggere il “pezzo” in questione…il che è bello e istruttivo avrebbe chiosato l’indimenticabile ( e “reazionario”) Giovannino Guareschi che, come premio, per aver contribuito alla vittoria della “Diga” (?) democristiana nel 1948 con le sue storiche vignette, fu fatto mettere in galera da De Gasperi.

Roberto de Mattei , con pacatezza, passa in rassegna  i vari contenuti del quotidiano – avevo anch’io preparato una scheda  – e mette in evidenza come l’Adinolfi, oltre tutto sostenitore dell’infame legge 194 sul diritto all’uccisione dei bimbi nel grembo materno, intenda farsi “referente di un nuovo soggetto politico – culturale cattolico” per chiamare “i suoi sostenitori ad una prima adunata generale per il 13 giugno a Roma” e quindi  come lo stesso ex parlamentare piddimontiano , in un suo fondo, ringrazi il Signore per l’elezione di  Mattarella come Presidente della Repubblica:

“Mattarella è un cattolico e lo è anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Attenzione, non si tratta di due cattolici all’acqua di rose, di quelli che dichiarano vaghi riferimenti alla fede e poi affondano in comportamenti pubblici e privati più che discutibili. Stiamo parlando di due cattolici praticanti, da Santa Messa tutte le domeniche, da una moglie sola, non stitici di figli. E stiamo parlando di due popolari, di due figure rilevanti del fu Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. Questa duplice matrice è un unicum , mai nella Chiesa italiana si era verificata una condizione del genere sull’asse tra Palazzo Chigi e il Quirinale. (…)Quel che è certo è che in questo 31 gennaio 2015 l’Italia volta pagina e lo fa con due figli di don Sturzo e due cattolici veri nei ruoli di maggior peso.”

Per chi, anche approssimativamente, conosca le vicende politiche e i personaggi, questo articolo sarebbe stato classificato “da neuro”; ad esempio io ricordo come, da Sindaco di Firenze, Matteo Renzi “Santa Messa tutte le domeniche… una sola moglie, non stitici di figli” abbia ricevuto in Palazzo Vecchio, con tutti gli onori, Beppino Englaro , dopo l’uccisione di Eluana, premiandolo e ricordo anche come lo stesso Englaro fosse, poi, ricevuto, alle Piagge, da Don Santoro, un altro dei rossi “balilla” di Papa Francesco …de Mattei si limita a ricordare che:

“Per ignoranza o per dimenticanza, Adinolfi commette un errore. La VII legislatura della Repubblica Italiana ha visto passare, il 22 maggio del 1978, la legge 194 che sancisce l’omicidio di Stato, a firma di una “accoppiata” democristiana : il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti (che ogni mattina andava alla Messa alla chiesa del Gesù) e il Presidente della Repubblica Giovanni Leone . Entrambi furono figure rilevanti del Partito popolare italiano fondato da don Sturzo e ne applicavano coerentemente il programma , ben descritto da Antonio Gramsci: “Il cattolicesimo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe: amalgama, ordina, vivifica e si suicida(…). I popolari stanno ai socialisti come Kerensky a Lenin” ( I Popolari in “L’Ordine Nuovo”, 1 novembre 1919)”

De Mattei evidenzia che proprio Adinolfi ha la stessa estrazione (era un sostenitore, in gioventù, di Mino Martinazzoli) di Mattarella e che il nuovo “crociato” democristiano “afferma di non chiedere l’abolizione della legge 194” e che lo stesso Adinolfi è un divorziato risposato…e questo in un momento in cui nel Sinodo c’è chi “come il Cardinal Kasper , pretende di dissociare  la dottrina e la prassi cristiana e chi, come il Prefetto della Congregazione per la Fede Gerhard Ludwig Muller, ribadisce che :”non c’è verità senza la vita e non c’è vita senza verità” e che comunque la coerenza è un obbligo per tutti e che il divorziato deve pentirsi in quanto “la Chiesa perdona, a condizione che ci sia il pentimento. Ma il pentimento in questo caso vuol dire tornare al primo matrimonio. Non è serio dire: sono pentito ma resto nello stesso stato che costituisce la rottura del vincolo, della quale mi pento” (Card. Caffarra intervista a “Il Foglio” del 15 marzo 2014).

FINIS

Ecco questo l’intervento del prof. de Mattei che ha suscitato “l’ira funesta” dell’ex (?) amico Francesco Agnoli. Riesco a leggerlo a fine giornata quando un’anima buona mi invia un copiaincolla con il suo scritto dove, “irato al Nume”, il Docente trentino lancia i suoi strazianti lai e si straccia le vesti perché hanno osato attaccare l’Adinolfi e parte, lancia in resta

“Se il prof de Mattei e Monsignor Galantino sibillino ( il nuovo Segretario della CEI, pupillo di Bergoglio che ebbe a dichiarare :”non mi identifico con la sguardo vuoto di quelli che sgranano rosari di fronte alle cliniche dove si praticano gli aborti” n.p.c.) lo attaccano (Adinolfi n.p.c.) …non posso che stare, pubblicamente, con lui (Mattarella o non Mattarella, questione opinabile che non deve dividerci)…Non posso che ringraziare Mario Adinolfi con vera gratitudine, per quanto fa e dice ogni giorno – non sui dettagli su cui si può avere o meno opinioni diverse ma sui temi più caldi , rischiosi, decisivi del momento – non posso che auspicare…etc etc.

Con un bell’arrivederci all’adunata del 13 giugno etc etc.

Insomma, capito? Adinolfi lo attaccano gli antiabortisti (Prof. de Mattei) e i filoabortisti (Mons. Galantino), ergo, io sto al centro, e difendo Adinolfi.

Del resto – ricordate? – ragionavano così i democristiani : di fronte agli opposti estremismi, quello delle brigate rosse e quello dei teppisti neri c’è qua, pronto pronto, il forno della democrazia cristiana…e alla vigilia elettorale scoppiavano, guarda caso, un paio di bombe nere e le “vecchie zie” tornavano a votare per Andreotti , Cossiga e De Mita…

Dico questo perché il prof. Agnoli un tempo la pensava diversamente…poi anche lui è stato fulminato sulla via di Damasco del dialogo e, forse, del nuovo corso sinistro-vaticano : rimando i nostri fin troppo pazienti lettori alla “Storia del Movimento per la Vita : fra eroismi e cedimenti” (Fede e Cultura – Verona 1° Edizione 2010), un libro al quale anch’io collaborai, se non altro per la diffusione, nel quale si metteva sotto accusa giustamente l’On. Carlo Casini (tra l’altro, personalmente, ottima e piacevole persona), inciucista che fece la Battaglia per La Vita, difendendo l’infame e assassina legge 194 – proprio come i nuovi crociati adinolfiani – per cui l’autore, che oggi, si vede, ha cambiato idea, addirittura presentava nella pubblicazione del 2010 un documentato “Dossier”( pagg. 67 – 84) in cui mette sotto accusa il Movimento per la Vita (MpV) dell’On Casini che fu espulso, appunto, dalla Federazione Europea pro Vita perché dichiarato inaccettabile il così detto “referendum minimale” a “causa dell’accettazione legale dell’aborto terapeutico e dell’estensione legale della contraccezione anche abortiva.” (Ricordate quell’equivoco vergognoso del “referendum minimale”?) Insomma, proprio come ora.

E nel libro – e ne consiglio la lettura, come allora la consigliai – c’è pure una relazione del padre di Francesco Agnoli, già Presidente del Tribunale dei Minori di Trento, ora Presidente onorario della Corte di Cassazione –  lui non mi ha tolto, a differenza del figlio, l’amicizia – che, tra l’altro,  evidenzia, proprio come fa ora il prof. Roberto de Mattei:

“Ciò che poi soprattutto preoccupa (nel referendum minimale che sposava “se ben attuata” la criminale legge 194 n.p.c.)  – scrive il Giudice Carlo Alberto Agnoli – è la possibilità estremamente verosimile , che molti fedeli, magari di tiepido sentire, tratti in inganno che una legge larghissimamente abortista sia stata caldeggiata e propugnata da gente di estrazione cattolica, si convinca che l’aborto non è poi un fatto così grave, che anche la Chiesa in qualche misura, se anche non lo permette, almeno lo tollera…”

Ricordiamo anche che quel meritorio Convegno fu promosso, dall’allora Alleanza Cattolica, che però, dopo poco, prese posizione per il referendum minimale, schierandosi così con i “traditori” di pochi giorni prima. Fu per questo che i Professori Roberto de Mattei (allora Direttore di “Cristianità”) e il Prof Agostino Sanfratello uscirono da quella Associazione che sarebbe diventata la “setta gnostica con l’uccello nero”.

Spero che Francesco Agnoli non mi accusi di avere acredine nei suoi confronti…la mia è solo amarezza che aumenta ricordando le battaglie combattute, un tempo, contro lo stesso (allora) nemico (ricorda le prime, artigianali, riunioni a Firenze di “Un Popolo per Vita”?)

Ricordo anche le amarezze di Francesco quando mi confidava i giochini ambigui e le “birichinate” dell’On. Casini che aveva ingabbiato i MpV trasformandolo in una sorta di grande comitato elettorale…il detto Onorevole è in Parlamento da almeno trent’anni…e non si capisce bene a far che.

Leggo in prima pagina de “La Croce” di mercoledì 14 gennaio un rosso, in tutti i sensi, “occhiello” dal titoloGrazie Presidente” che recita: 

“Giorgio Napolitano lascia oggi la presidenza della Repubblica…ha rappresentato un punto di riferimento politico mentre in Parlamento le beghe tra i partiti facevano somigliare l’Italia a una barca ingovernabile. Non tutto quello che ha fatto è condivisibile, sui temi della vita che più ci stanno a cuore ha sbagliato, ma resta un fondo di gratitudine per l’opera compiuta

Grazie Presidente Napolitano! La vogliamo, con Adinolfi e “compagni”, ringraziare anche noi. Con noi la ringraziano gli studenti e gli operai, schiacciati dai carrarmati sovietici quando lei, insieme a Togliatti e ai caporioni del PCI esultava allorché l’Armata Rossa soffocò nel sangue quel grido di libertà, riportando in Ungheria la “pace dei cimiteri”; la ringrazia anche Alexander Solgenitzin che lei accusò, quando era in campo di concentramento, di pensare al suo Conto in Svizzera, ma, soprattutto, La ringrazia Eluana Englaro, che poteva essere salvata, quando Qualcuno, dall’Alto di un Colle, pur contrario alla pena di morte per i delinquenti, decretò che l’innocente doveva essere messa a morte.

Grazie di tutto Presidente Napolitano, a parte qualche dettaglio, resta in noi un fondo di gratitudine per quanto ha fatto in difesa della vita: ci aiuti anche nelle prossime battaglie a cominciare dal raduno romano del 13 giugno.

31 commenti su “I Balilla “crociati” dell’Onorevole Mario Adinolfi  –  di Pucci Cipriani”

  1. carissimo Pucci, stiamo assistendo al trionfo di Pulcinella – a tutti i livelli, come si usa dire oggi. Le pulci sono padrone del nostro paese. E le pulci cattoliche sono le più fameliche. Napolitano è un personaggio dello spettacolino di Crozza. Il giovane Agnoli vuole salire sul palcoscenico. Comprerà una Panda? Ricorda il referendum del 1974, quando i preti ridevano contenti … Un forte abbraccio, piero

  2. Federico Fontanini

    Complimenti per l’ottimo articolo. Un po’ lungo, ma vale la pena leggerlo fino in fondo. Purtroppo rattrista constatare come di giorno in giorno si evidenzino spaccature tra persone che un tempo condividevano lo stesso pensiero.

  3. Basta darsi battaglia fra cattolici che sui valori non negoziabili non transigono, basta fuoco amico. Considero la Dc una sciagura e la sinistra Dc una sciagura nella sciagura – non a caso fu risparmiata dai padrini di “Mani pulite” – ma se Adinolfi e gli altri si battono contro”i falsi miti di progresso” (abortismo, genderismo, cultura radicale) non vanno contrastati. Renzi e Mattarella probabilmente li deluderanno ma voglio ricordare che anche il centrodestra tra Berlusconi e Salvini ha perso la bussola sull’importanza di certi valori… Serve un “movimento sociale” cattolico agguerrito e compatto contro l’odium fidei/vitae che impera, un movimento che non divida per ragioni partitiche ma in base ai VALORI NON NEGOZIABILI, astrolabio del buon cattolicesimo. Siamo o non siamo un solo corpo con Cristo? Prima di “lapidare” chi comunque (bene o male..) porta avanti la buona battaglia ci penserei bene!

    1. Caro Pierre, come facciamo a parlare di “buona battaglia” nel caso di uno come Adinolfi, che non vuole l’abolizione della 194? E che “buona bataglia” per la famiglia può fare un divorziato risposato?

      1. Io sinceramente ignoro le vicende personali di Adinolfi e non mi piace nemmeno fare una specie di “gossip cattolico” vagamente maligno. Intanto cominciamo a parlare bene almeno noi: non esistono “risposati”. Esiste il Sacramento del Matrimonio che unisce fino alla morte del coniuge e a cui lo stato italiano ha prima riconosciuto (concordato) e poi misconosciuto (legge sul divorzio) effetti civili. Ed esiste il cosiddetto matrimonio civile che è una impostura giacobina importata dall’ordinamento francese post rivoluzionario assolutamente irrilevante per la Chiesa. Se le persone avessero più chiari i termini della questione magari non ci sarebbero legioni di emuli di Kasper anche in Italia.

      2. Ok Tenez, hai ragione su questo, ma non è più semplice farglielo notare e cercare attraverso il confronto di fargli cambiare idea? Tolto Gigli, Lupi e pochi altri, mi dici chi è in regola con la sua vota matrimoniale tra coloro i quali difendono le nostre posizioni in Parlamento? Ho paura che a “fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti …epura!” (P.N.). Credo che sia fondamentale unire le forze e con amorevolezza far notare a compagni di viaggio come Adinolfi e altri che sbagliano su alcune questioni (tipo dire che la 194 è la miglior legge possibile) che le loro posizioni su tali temi sono in contrasto con la Dottrina della Chiesa. Strategicamente, se fossi in guerra, vorrei un alleato che conosce il campo nemico per minarlo a dovere. Per noi convinti di quanto ogni giorno si scrive su questo blog è più facile avere un certo tipo di giudizio, ma altri necessitano di un cammino diverso, magari più lungo e tortuoso. In fondo anche Pietro ha tradito tre volte….

        1. Vorrei avere il suo ottimismo, soprattutto sul fatto che Adinolfi si possa considerare un alleato. Ha visto i due articoli della professoressa Fermani, publicati ieri e oggi su Riscossa? Mettono bene in luce l’inganno che c’è nel progetto di Testo Unico proposto da Introvigne nel convegno di cui “La Croce” era uno dei promotori.

    2. La parola d’ordine “tutti solidali” è partita dalle Gerarchie.
      Siccome “Francesco” non vuole sentir volare una mosca, mentre prepara il Sinodo della Liberté, qualcuno ha inventato lo slogan massonico “Tutti Solidali”. La Chiesa (Gerarchia) scomunicava, quando era necessario, cioè segnalava all’errante e ai fedeli che una certa persona era andata volontariamente e pervicacemente fuori dall’Ovile.
      Adesso l’Ovile non deve più esistere, il suo muro dev’essere abbattuto perché fuori non ci sono i Lupi, ma solo i Fiorellini e l’Arcobaleno. Chi dice “mi interessa solo Gesù Cristo e la Communio Sanctorum” NON HA CAPITO che “facciamo parte della Rising Humanity” (Umanità che Sale: Torre di Babele, che vuole toccare il cielo)

    3. Sono d’accordo con lei:io non condivido le opinioni politiche di Adinolfi ma ritengo che la sua battaglia contro le follie che imperversano nel nostro tempo sia encomiabile e lui degno di stima per questo

  4. Però è stato l’unico quotidiano ad aprire con le parole di Negri sui sei milioni di bambini che mancano all’appello, in Italia. Anch’io ho delle riserve, ma l’analisi mi sembra cruda. Cosa acquistiamo in edicola? Avvenire? Il giornale?

    1. vinicio catturelli

      Boh…io ho trovato nel quotidiano una serie di vergognode rese e un leccac…..o da far rabbrividire. Apre con. Negri e nello stesso tempo considera la legge omicida sull’aborto una buona legge. Cmq avendo lo stomaco di struzzo si può leggere anche La Croce…

    2. Una sola goccia di cianuro è sufficiente ad avvelenare una torta all’apparenza ottima, dal saporo gustoso, soffice e profumata! Ricordiamoci sempre che Satana pur di far passare una cosa malvagia e divisiva è disposto ad ammetterne 99 meravigliose. Tanto, come nel caso della torta, il malcapitato ucciso da quell’unica goccia di veleno invano ha goduto di tutto il resto! Spero d’essere stato chiaro!

    3. E poi, mi scusi, ma le ha forse ordinato il dottore di comprare giornali in edicola? Se proprio non può farne a meno li legga nella versione online. In ogni caso, venendo a costare 1,40 la copia, risparmierebbe 10 euro la settimana. Per le cretinate e le menzogne che scrivono forse evitarne l’acquisto potrebbe rivelarsi un vero affare, non trova?

  5. Coraggio Dott. Cipriani , pensi a quanti fulminati sulla via di Damasco -per quanto adesso impraticabile -ci saranno da qui ad ottobre ! Ne prevedo un considerevole aumento proprio a primavera,ma con una punta massima verso la fine dell’estate… Francamente ,non mi preoccuperei piu’ di tanto ne’ della nuova inquisizione, né delle cancellazioni dalle ‘amicizie’ di Facebook.Quello e’ un mondo virtuale, e virtuali si dimostrano prima o poi anche le amicizie che si speravano vere. L’ Isis puo’ essere molto piu’ pericoloso ,ma scarterei l’ipotesi che Lei sia nel loro mirino, specialmente se non disegna vignette satiriche. Le auguro di rimanere battagliero ,lucido e graffiante come in questo articolo, ne abbiamo molto bisogno nel Bel Paese del ‘volemose bene, anche se facciamo danno alla Verita” e dei pochissimi cuordileone. Gli anathema latae sententiae ormai formano un ponderoso dossier ,ne faccia buon uso .Alla lunga vedra’ che in fondo a ogni tunnel,per quanto lungo, c’e’ la luce.

    1. Caro Massimiliano, io, prima, acquistavo “Il Giornale” ma ora Dio ce ne scampi e liberi. Acquistavo anche “Il Foglio” quando c’erano gl’interventi di Gnocchi – Palmaro e Roberto de Mattei; con la misteriosa “scomparsa” di Ferrara anche “Il Foglio” è da evitare.Avvenire è il peggio del peggio. Ora acquisto soltanto, il sabato e la domenica, “Libero” quando c’è l’articolo di Antonio Socci…ma anche Libero spesso deraglia … Ma ci sono le riviste d’area e i siti cattolici della Tradizione che sono molti e tutti ben fatti a cominciare da Riscossa Cristiana.

  6. Troppo facile darmi del balilla crociato, scrivendo quello che vuoi. Viva l’unità della Chiesa Cattolica a cui dobbiamo sempre tendere.

  7. Caro Cipriani, sono un assiduo lettore di questo sito che definisco “manna da cielo” per chi come me chiede una parola di conforto cattolica, fedele alla Dottrina e alla Tradizione della Chiesa. Mi permetta di dissentire con i toni che ha usato nel suo articolo nei confronti di Adinolfi. Ho dissentito da Adinolfi inviandogli alcune brevi riflessioni rispetto alla questione Mattarella. A me di Adinolfi interessa ciò che dice ora e ciò che fa ora, non quello che ha fatto! Non sono d’accordo con Adinolfi sulla 194 (mi trovo in sintonia di giudizio con Lei). Su la Croce a cui sono abbonato scrivono persone straordinarie come Guzzo, Miriano, Sciccchitano, Botta, Favero, le quali scrivono cose vere, cattolicamente ortodosse. Per cui giusto da parte sua esprimere le perplessità, ma credo che uno spirito di maggior carità non guasterebbe! I lettori hanno capacità di giudizio e si accorgono di tutto, compreso l’imbarazzo dello stesso Adinolfi nell’editoriale dopo il discorso di insediamento di Mattarella. S…

    1. maria antonietta

      Adinolfi definisce la comunione ai divorziati risposati come “questione di dettaglio” e come “l’ultimo dei problemi” quando si tratta invece di un problema gravissimo che concerne addirittura il diritto divino! Don Botta afferma che “Gesù stabilisce che ci si salva o ci si danna sul fatto di aver accolto il povero ed il debole: questo è il criterio universale della salvezza”. Interessante ma la Grazia e la Fede che fine fanno? Abbiamo poi Tacchi con il suo articolo esornativo sul Cammino Neocatecumenale ed il suo grande iniziatore Kiko Arguello. E questo per citare solo due o tre cose fra le tante. Secondo lei questa è ortodossia cattolica?

      1. Don Botta, pur essendo un Sacerdote: sbaglia.
        Perché quel criterio di salvezza enunciato da Gesù nel capitolo 25 del Santo Vangelo secondo San Matteo si riferisce, EVIDENTEMENTE ed INEQUIVOCABILMENTE, a coloro che il Vangelo non l’hanno mai conosciuto e che quindi non sono neanche battezzati (posto che di battezzati che non hanno la minima idea del Vangelo ve ne sono ormai parecchi).

        Perché qualcuno che il Vangelo l’ha conosciuto: non ha certo bisogno di attendere il giudizio particolare per scoprire che ogni Opera di Misericordia Corporale fatta ad uno dei Suoi piccoli (che non coincidono, per altro, con la totalità degli esseri umani) è del tutto equivalente ad un’Opera di Misericordia Corporale fatta nei confronti della Sua Persona.

        E’ non solo fallace ma che mortiferamente illusorio sostenere che noi cattolici, vieppiù “praticanti”: saremo giudicati sulla base del criterio delle Opere di Misericordia Corporale fatte senza sapere di starle facendo a Gesù stesso.

        Dio ci benedica…

  8. Bergoglio impresentabile, ma distruttore della Chiesa di GPII. Cattolici “groggy” e in libera uscita. Pseudocattolici sinistrorsi eletti ovunque senza un voto proprio. Però due elettori su tre non hanno votato alle recenti regionali. A così il “vagante” Adinolfi lancia battaglie per pescare cattolici tradizionali inneggiando alle cariatidi cattocomuniste del cattolicesimo debole Credo che tutto questo serva solo ad impedire che in Italia possa nascere un riferimento cattolico serio che possa sparigliare il tacito accordo che prevede la tenuta fuori dall’arco costituzionale di chi sputa sulla rivoluzione francese. Che nasca qualcosa, in presenza della “nullità” Bergoglio è un rischio reale. Credo che il problema sia questo. Anche la destra francese massonica è disintegrata e non copre più il fronte destro in Europa. Se qualcosa attecchisce anche in Italia la questione si fa preoccupante. Per questo Adinolfi ha costruito una “vongolara” per rimestare nel fango e raccattare tutto ciò che può.

  9. luciano pranzetti

    Caro Deotto: è la stagione dei “responsabili”, quelli che una volta erano, con termine corretto, detti “voltagabbana”. C’è un esodo verso la terra promessa renziana,che tanto somiglia al Paese di Acchiappacitrulli e mi fa male che proprio Agnoli – ho letto la sua Storia del Movimento per la vita – si sia fatto affascinare dal mieloso canto adinolfiano. Ti pare: uno di sinistra che ti fonda un quotidiano “La Croce” è la figura più attendibile proprio perché viene da là. Lo stesso discorso che si fecero i cattolici quando si infatuarono dello gnostico Elemire Zolla che con “Volgarità e dolore” – 1962 – si accreditò come “uno dei nostri poiché proviene da “loro” (Piero Vassallo – Ritratto di una cultura di morte – D’Auria Ed. pa. 49).,Millennio strano questo, dove anche quelli, ritenuti incrollabili, barattano la verità per un piatto di lenticchie.

    1. Il movente è certamente il “piatto di lenticchie”. Ma assai di più, ne sono convinto, è il concepire la Chiesa come fazione umana: “Noi siamo i Cattolici, e dobbiamo fare corpo: E pluribus Unum”.
      Questa è Massoneria allo stato puro – prima praticata dai preti modernisti, poi messa alla base del “Partito dei Cattolici Democratici” (contrapposti a quelli Non-democratici, cioè Non-illuministi), infine raccomandata come imprescindibile dai Vescovi.
      Del resto, “Avvenire” è la voce dei Vescovi: qualcosa di orrendo da decenni – a cominciare dal nome. E ha sede a Milano in Piazza dei Carbonari !

  10. Articolo di Pucci Cipriani:
    – VERO.
    – NON EQUIVOCABILE.
    – NON DISCUTIBILE.
    Perché si basa sui VALORI NON NEGOZIABILI (che per il vescovo di roma non esistono: i valori
    sono tutti uguali..)
    E sono rimasta quasi scioccata dal contenuto di alcune lettere: ero convinta anch’io e lo scrissi
    che Adinolfi fosse sulla VIA, ma invece è sulla strada!
    Perché TUTTI sbagliamo e pecchiamo, in maniera più o meno grave, ma per continuare il cammino
    sulla VIA, E’ INDISPENSABILE RIALZARCI e riprendere il cammino!!!!!
    – Perseverare nell’errore è DIABOLICO!!!!
    Un sacerdote (ora esorcista), ci diceva spesso durante le lezioni: uno dei punti basilari per un
    Cristiano è ricominciare!!!
    – E ripeto per l’ennesima volta: non “possiamo né dobbiamo” TACERE sugli errori o peccati
    “”pubblici””!!!
    Andremmo contro GESU’ e tutta la Sacra Scrittura!!!

  11. Vi chiedete quali quotidiani acquistare in edicola, perché, vi fidate ancora della carta stampata? Vi fidate ancora delle bugie che ci vengono propinate? Vi fidate ancora della propaganda di regime che, nonostante gli accidenti, si sostanzia nel cattocomunismo gnostico odierno? Il Giornale, Libero, Il Foglio…mamma mia! E menziono solo quotidiani un pochino accettabili, tralasciando totalmente gli avamposti della propaganda nazionale, Corriere, Repubblica, La Stampa, ecc…
    Non parliamo di Avvenire, quotidiano che rifiutavo di leggere anche quando mi arrivava gratis!
    La Croce è l’ennesimo strumento di propaganda che lorsignori hanno scelto per distruggere le ultime difese culturali e spirituali dei cattolici, di quelli duri e puri, dei veri crociati, possiamo dire.
    Lasciate perdere, risparmiate i soldi: non acquistate niente. Le vere notizie e le analisi possono essere scovate in modo alternativo. Basta saper cercare e avere senso critico.

  12. Caro sig. Pucci Cipriani……..Vox clamantis in deserto, a quanto pare. Se ne accorgeranno quando, al posto di quelli come lei, sentiranno gridare le pietre. Grazie di tutto!!!

  13. Veramente il “vescovo di Roma” ha detto che i valori se sono tali non possono essere oggetto di negozi che è teoricamente una posizione più radicale ancora di quella di Benedetto XVI. Ultimamente il Papa ha fatto degli interventi molto importanti sulla figura del padre e sulla nostra “società senza padri” che non riguardano solo la questione educativa ma più in generale il disordine e l’attacco alla autorità che sono esplosi nel ’68. Mi stupisce che molti impegnati nella battaglia controrivoluzionaria abbiano quasi ignorato le parole importanti e controcorrente del Santo Padre.

    1. Già concordo con Pierre: qualcosa mi è sfuggito: non fate figli come conigli. Davvero esulto per questo nuovo insegnamento papale…così tradizionale

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