Benvenuto a Firenze! Un saluto al Papa – di Vinicio Catturelli

di Vinicio Catturelli

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zzzzbrgMi scuserà il Direttore se,- nonostante le mie novantaquattro primavere e la mia ignoranza in fatto di computer, per cui si sarà costretti a “mettere a bella” il mio intervento che spedisco per posta… nella speranza che arrivi in tempo per la pubblicazione – io, da queste colonne non mi unirò al coro dei formichieri plaudenti a Massimiliano Robespierre I : dai Collettivi dei giornali, ai giornalisti RAI e MEDIASET, dai vecchi (si può esser vecchi anche se sulle spalle si portano meno anni dei miei) e rincoglioniti “cattivi Maestri” sessantottini,dai gentiluomini dei Centri Sociali e dai veterocomunisti nostalgici della chimera rivoluzionaria, dai politici di tutte le risme (perfino Storace considera Robespierre “un Papa donatoci dallo Spirito Santo”), dalle presentatrici dei programmi di intrattenimento, fino alle “amanti deluse” e alle pornostar di Rocco Siffredi, per non parlar di vescovi e preti che si son messi proni, a novanta gradi, di fronte al “Caudillo”, è tutto un “Santo leccaculismo” verso questo personaggio che ha scatenato la guerra civile nella Chiesa per portarla alla distruzione.

Per cui vediamo ai vertici della gerarchia ecclesiastica, come Segretario di Stato, un Eugenio Scalfari che ci fa conoscere, in televisione, dalla Lilli Gruber, il pensiero e il calendario del Pontefice, mentre l’altro personaggio clownesco, Mons. Galantino, nel commentare il comizio della Destra a Bologna,  mette sullo stesso piano Salvini (un politico che si limita ad esporre democraticamente le sue idee) e i delinquenti che hanno messo a ferro e fuoco una città. E allora abbiamo un coro “di Osanna e di Alleluia” davvero entusiasmante da far invidia agli “Alalà” del Ventennio fascista o di quello hitleriano (del resto ci viene proposto per Santo, insieme a don Milani, anche Helder Camara, prima militante nazista, poi, adeguandosi ai tempi, comunista)…

Ecco, in mezzo a questo tripudio, io davvero mi metto in un angolo e vivo nel e del passato, quando, a cominciare dagli anni Quaranta, organizzavo con il mio collega montecatinese Osvaldo Ravoni, allora Docente alla “Cesare Alfieri” di Firenze, le “Settimane di formazione del clero” durante le quali, in collaborazione a personaggi del calibro degli eminentissimi vescovi come Elia Dalla Costa, Ermenegildo Florit, Pietro Fiordelli, confermavamo nella Fede, secondo la Dottrina tomista, i sacerdoti delle Diocesi toscane…

Altri tempi…

zzzzbrgcstrOra a formare il clero ci pensano i seminari (vuoti), a cominciare da quello fiorentino dove sugli scranni siedono anche eretici che contestano la Presenza Divina nell’Eucarastia… ci pensano personaggi come il Rag. Enzo Bianchi della Comunità di Bose, o i Pastori graditi a Papa Massimiliano, come l’attuale vescovo di Prato, il compagno Agostinelli (dal quale il Papa si recherà, domani, in anteprima per dar man forte alla Comunità cinese e al lavoro nero, osteggiato solo a parole, nei comizi domenicali massimilianei) o i membri cattocomunisti e “scioscioni” della rossa Comunità di Sant’Egidio alla quale a Firenze è stata assegnata la gloriosa parrocchia di via del Corso, che fu del mio caro amico Mons. Luigi Stefani, un uomo con la “schiena diritta”, che si oppose al pacifismo cialtrone e al comunismo eretico di don Milani, uno degli idoli della Rivoluzione robesperriana

Mentre le squadracce della “Misericordina” robesperriana si abbattono, non solo metaforicamente, sulla testa di preti, cardinali, docenti o, addirittura interi Ordini Religiosi (il riferimento alla sanguinosa e feroce persecuzione dei frati francescani e delle suore dell’Immacolata è puramente voluto) che hanno avuto e hanno tuttavia il torto di rimanere fedeli alla Chiesa di sempre e alla Dottrina evangelica, vengono formati i plotoni di esecuzioni per l’esecuzione dei “capri espiatori” di scandali sospetti che vengono fuori, attraverso pennivendoli, affiliati alla Setta massonica, abituati ad usare per inchiostro il bottino, al momento opportuno,per aiutare il “conducator” nella sua repressione, alla quale è preposta l’OVRA (Opera Volontaria Repressione Antimassimiliano)

zzzzbrgrbbOrmai, per me, il giorno del “fatale incontro” non potrà tardare per cui, riguardo a tanti fatti della Toscana, ho lasciato il mio povero archivio cartaceo all’avvocato montecatinese Alberto junior Scopetani, che, da oggi, sarà libero di pubblicare o far conoscere tutti quei documenti che possano servire al trionfo della Verità.

Cominciamo da oggi, rendendo pubblica una lettera del prete rosso don Lorenzo Milani al giornalista e amico Giorgio Pecorini e pubblicata nel libro (oggi introvabile) “Don Milani ! Chi era costui?” (Baldini e Castoldi) e che nessuno tra i suoi estimatori, ex allievi, “pretoni” e pretonzoli sculettanti, personaggi del mondo radical chic e della Sinistra Antagonista – tutta gente innamorata, allora, del “prete rosso” e ora invaghitasi di Massimiliano Robespierre I – ha mai citato. La citerà ora questo vecchio Docente Universitario, che in Argentina ha vissuto, presso l’Università di Buenos Aires, trent’anni della sua vita. Lo farò sicuro di rendere una testimonianza alla verità… sperando, poi,di aver il tempo di pubblicare l’altra documentazione riguardante la cooperativa degli orchi pedofili de “Il Forteto”, un altro frutto marcio del cattocomunismo e del donmilanmeuccismo fiorentini.

E se il sottoscritto non avrà il tempo – ahimè – quest’opera meritoria sarà intrapresa dal mio alter ego, l’avvocato Alberto junior Scopetani… sicuri di fare un piacere anche a Massimiliano, che in una delle sue dichiarazioni al Comitato di Salute Pubblica della Rivoluzione ha solennemente affermato: “Ogni atto di pedofilia da parte di vescovi o preti non sarà silenziato ma denunziato”.

Ecco, incominci da questo personaggio e da questa lettera. Intanto gli porgiamo il nostro BENVENUTO a Firenze !

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LETTERA DI DON LORENZO MILANI A GIORGIO PECORINI – DA BARBIANA IL 10 NOVEMBRE 1959

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zzzzdnmln“Caro Giorgio…Quando si vuole bene davvero ai ragazzi, bene come gliene può volere  solo la mamma che li ha fatti o il maestro che li ha partoriti alla vita dello spirito o il prete che non ha donna o figli fatti per mezzo del pipi, ma solo figli fatti per mezzo dei Sacramenti e della Parola allora il problema della scuola confessionale o non confessionale diventa assurdo, ozioso. Quei due preti mi domandavano se il mio scopo finale nel fare scuola fosse nel portarli alla Chiesa o no e cosa altro mi potesse interessare al mondo nel far scuola se non questo. E io come potevo spiegare a loro così pii e così puliti che io i miei figli li amo , che ho perso la testa per loro, che non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli sbocciare, per farli fruttare? Come facevo a spiegare che amo i miei parrocchiani più che la Chiesa e il Papa? E che se un rischio corro per l’anima mia non è certo quello di aver poco amato, ma piuttosto di amare troppo (cioè di portarmeli anche a letto!) . E chi non farà scuola così non farà mai vera scuola e è inutile che disquisisca tra scuola confessionale e non confessionale e inutile che si preoccupi di riempire la sua scuola di immaginette sacre e di discorsi edificanti perché la gente non crede a chi non ama e è inutile che tenti di allontanare dalla scuola i professori atei … E chi potrà mai amare i ragazzi fino all’osso senza finire col metterglielo anche in culo se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’Inferno e desideri il Paradiso?”

(Giorgio Pecorini in : “Don Milani! Chi era costui?” (Baldini e Castoldi 1996) pagg.386 – 391)

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Ecco, di questa lettera ne facciamo dono a Papa Massimiliano Robespierre. E potete star certi che, secondo i nuovi indirizzi sinodali (chi sono io per giudicare?) quello contro natura, anche dopo l’esperienza fiorentina di don Lelio Cantini (anche lui prossimo Santo?)  sarà il nuovo amore della famiglia di domani.     

37 commenti su “Benvenuto a Firenze! Un saluto al Papa – di Vinicio Catturelli”

  1. grande Catturelli! forse si reca offesa al sanguinario Robespierre paragonandolo ai preti senza pietà e ai piissimi sodomiti… caro professore Catturelli purtroppo noi viviamo in una repubblica democristiana (adelphiana) fondata sull’azione che fa rima con ridarella … rammento che Curzio Malaparte (ne La pelle) sostenne che la seconda guerra mondiale era stata vinta dai sodomiti

  2. Ho letto e riletto le frasi in neretto pensando di aver capito male, ma per quanto continui a leggere, mi rendo conto che la realtà è quella che lì è scritta: questo aspetto vomitativo e ributtante del “grande” d. Milani non lo conoscevo, ma ho avuto modo di conoscere uno dei suoi “amati figli”. E allora si spiega tutto.

        1. Prego. In realtà, come ha visto, i fascicoli coviliani sono molti, ma Lei è già informata. Che dire? Questa lettera del buon Milani non la conoscevo io. Ci penserò diecimila volte prima di mettere i miei figli nelle mani di questi preti.

    1. Noto sul caso l’assordante silenzio dei “media” asserviti ai poteri forti. Se si fosse trattato di “tradizionalisti” avremmo avuto per giorni titoli cubitali sulla stampa e tavole rotonde in TV

  3. Veramente vomitevole e dibolico, quel don Mlani, e gli hanno anche intitolato delle strade (cosa che hanno fatto anchde per gente dela risma di Cavour, Mazzini e Garibaldi). Povera Italia, povera Chiea !

    1. Al Sud (già Regno delle Due Sicilie) OGNI via e piazza importante fu intitolata subito ai tre SuperSanti liguri/piemontesi che avevano portato il Verbo e la Santa Libertà. Quel popolo, legatissimo ai Santi, doveva (e deve) imparare chi fossero i veri santi !
      A Roma, “strada maestra” massonica dalla stazione al Colosseo, ottenuta con gli sventramenti: Via Cavour; “piazza della Ragione” massonica (sindaco Nathan), con Palazzo di Giustizia, Tempio Valdese, Monumento a Cavour:: Piazza Cavour.
      Sempre a Roma, del tutto recentemente il tratto più panoramico di Via Garibaldi è stato intitolato al trombettiere dell’assalto (sabaudo) a Porta Pia

  4. L’unico termine che mi viene in mente, nell’accavallarsi di tante notizie passate e recenti, per definire il mio stato d’animo ormai costante è disamorata.

  5. Caro Direttore,
    ho parlato con il commercialista per sapere quali sono i destinatari alternativi all’8 per mille. L’unica risposta telefonica è stata: “una decina”. Altre domande mi sorgono in merito.
    Forse è un argmento di cui si può avere un panorama più ampio anche su questo sito. La ringrazio per l’attenzione.

  6. Marina Alberghini

    Io lessi tanti anni fa una biografia di Milani ora introvabile dalla quale risultava chiaro che era un omosessuale dato che fin da adolescente si estasiava di fronte al David di Michelangelo analizzandone le bellezze, e sostenendo di stare bene solo fra maschi, e mi colpì molto la frase che diceva pressappoco così :Solo un prete può stare fra i ragazzi perché l’abito frena la tentazione.Come a dire che era normale stare e insegnare fra i ragazzi …desiderandoli e sodomizzandoli! Volergli bene insomma significa possesso carnale?ma che razza di prete era?Poi ci fu l’episodio di quando si recava ogni momento tra i renaioli dell’Arno tanto che poi fu mandato in castigo a Barbiana.Prete rosso, anche, antesignano dei varii don Mazzi, anche lui predicante a suon parolacce.Grazie, valido e giovanissimo Vinicio!

    1. Però un momento,rileggendo bene lui non vuole cascarci,e voglio credere che materialmente non l’abbia mai fatto.Ma poichè anche il fantasticare_,e dare la cosa per scontata nel miglior dei casi “sublimabile_”,è pericoloso,e sentendoil pericololui ddoveva allontanarsi al più presto.Anche perché non tutti sono di marmo come il David.Però qualcosadi saggiolo ha pur detto ammettendo che l’abito difende:giustissimo,e anche verso le donne,beninteso!ma adesso non c’è più neanche quella barriera…

  7. Non vorrei andare fuori tema,ma dirò che almeno ai 3″eroi”erano le donne a piacere,e anche… fin troppo a volte…insomma il matrimonio religioso di Garibaldi con Anita già sposata con un tale lontano ma vivente è stranissimo e forse dimostra la disinvoltura tipica mente latinoamericana in materia.Tornando a Lorenzo Milani…che dire?inorridire.Pensare che anche avversandone le idee mi era anche simpatica quella figura con dei tratti tolstoiani e dostoevskijani(sangue russo infatti) e un po’ ne capivo il dramma,ma questo?Non me lo sarei neppur sognato,il problema dell’ideologia,certo,ma lui come persona…convintissima fosse pulito!Una vera delusione per molti in buona fede!Almeno Pasolini aveva dovuto smettere(scoperto!) ben presto di insegnare e non lo pretendeva di far scuola…A meno che non si tratti di linguaggio figurato,ma temo non ci sia da illudersi…

  8. durante la visita a firenze il vescovo di roma ha nuovamente tuonato contro coloro i quali cercano il potere nella chiesa. la domanda sorge spontanea:ma ai gesuiti non è interdetta l’accettazione di cariche ecclesiastiche senza l’autorizzazione del Santo Padre? e allora!!

  9. Il primo impulso leggendo la lettera ( a qualcuno con gli stessi amori?) è stato di ficcare la testa sotto la sabbia a mò di struzzo.
    Ma mi rendo conto che è importante far conoscere ad altri una verità anche se brutale perchè è importante sapere con chi si ha a che fare, cosa ci viene propinato per buono.
    Ringrazio il professore Catturelli e Riscossa cristiana per avere il CORAGGIO della VERITA’ in un’apparente chiesa melensa e buonista ipocrita. Questa realtà comunque è molto diffusa nei seminari da decenni, temo sia la prassi. Che ha condotto alla situazione attuale. Dalle porcherie all’adulterazione della Dottrina.
    Purtroppo mi rendo conto che nessuno pare muoversi nel dichiarare urbi et orbi che questa non è la Chiesa, che un papa eretico NON può essere di per sè, per natura stessa del papato ed in quanto un peccatore mortale non pentit è scomunicato e quindi non fa parte della Chiesa che è Divina, UNA…

  10. Il mio “parroco”(a cui sono affezionato e per questo vi chiedo di pregare per la sua anima) in una predica domenicale(qualche settimana fa) ne ha sciorinato le fantomatiche “virtù” e lo ha proposto come fulgido esempio di vero cristiano cui ispirarsi(sigh!!!). Mentre ciò avveniva mi tremavano le mani. Oltretutto ho pure la sfortuna di avere l'”oratorio”, nel quale ho ingenuamente passato la mia adolescenza a scristianizzarmi, intitolato a questo individuo. Domenica ci sarà la riunione(per programmare l’Avvento) dei sedicenti catechisti della mia parrocchia proprio in quell’oratorio e dopo aver letto questo articolo credo proprio che esattamente alle 15,35 sarò colto da un fastidiosissimo mal di stomaco che mi costringerà a casa davanti ad una calda tazza di tè! Del resto, non me ne vorrà il Signore se, almeno per questa volta, rinuncerò ad informarmi sui i vari modi con cui decideranno di storpiare la “messa” durante le domeniche d’Avvento!

      1. Caro Ale90, ci vada invece all’oratorio e si faccia sentire anche raccontando ciò che è venuto a sapere. Se ci tiriamo indietro e li lasciamo fare, che otteniamo? Che lo sfascio andrà sempre più avanti: nient’altro.

        1. Cara sig.ra Tonietta, quello che per lei e per me è credibile per altri potrebbe essere addirittura oltraggioso e, senza le dovute precauzioni,saremmo punto e a capo! Occorre effettuare una ricerca documentata che non lasci adito a dubbi ma anche così facendo , come ho detto al sig. Diego, ci sarebbe comunque chi non vorrà né vedere né sentire! Ovviamente qualora fossi in possesso di una documentazione completa e attendibile non avrei, per amor di Verità, difficoltà a diffonderla a prescindere dall’accoglienza che riceverebbe. Detto questo, penso che convenga con me che le poche righe sopra siano insufficienti quanto a forza probatoria! Ci sono certamente altri modi e mezzi per smascherare le contraddizioni che stiamo vivendo e, da parte mia, farò il possibile per praticarli! In ogni caso, la ringrazio del consiglio!

    1. Caro Alessandro, come si fa a non essere colti dal mal di stomaco di fronte a certe oscenità?
      Mi permetto di darle un piccolo suggerimento, che la farà sentire meglio: faccia in modo di far conoscere nella sua parrocchia ciò che don Milani scrisse al Pecorini!
      Non conosco la sua parrocchia, e le abitudini che in essa vigono…se, come nella mia, in fondo alla Chiesa ci sono i “fogli degli avvisi”, potrebbe mettere nel loro “contenitore” un certo numero di copie di quell’infame lettera…e/o potrebbe fare in modo che domenica, nella stanza di quella riunione ci siano parecchi di quei fogli!
      Noi reazionari ci sentiamo meglio se riusciamo, in un modo o nell’altro, ad AGIRE (anche se solo simbolicamente) contro questa deriva!
      Ovviamente deve prendere con le pinze i miei suggerimenti, non conosco i posti e neppure i catechisti della sua parrocchia, inoltre c’è il rischio di dare scandalo, di creare pericolose generalizzazioni, ecc.; lei sa di certo se e come il mio suggerimento è realizzabile!

    2. Oppure potrebbe “affrontare” (in disparte, non pubblicamente, se possibile) il suo parroco, mostrargli la lettera e dirgli che non è (più) opportuno elogiare don Milani: se fra di voi c’è, come sembra, un po’ di confidenza non le negherà l’ascolto!
      Sugli esiti sono, per esperienza personale, pessimista: muri di gomma od ostilità aperta, a seconda dei casi…almeno questo è ciò che è capitato a me: certi sacerdoti, purtroppo, sono benevoli e comprensivi verso tutti tranne che con chi chiede un po’ di ortodossia…inoltre quello è il suo parroco, che la conosce da quando lei era bambino: sarà disposto ad accettare critiche o consigli da una persona molto più giovane di lui e che ritiene “teologicamente non alla sua altezza”?
      La decisione è solo sua, è lei che conosce i vostri reciproci caratteri, io mi sono permesso di dare dei suggerimenti solo perché mi è sembrato che questa vicenda l’abbia toccata profondamente e perché di solito ci si sente meglio se si reagisce in qualche modo!

      1. Caro sig.Diego,lei ha ragione e i suoi saggi consigli sarebbero certamente praticabili in tempi normali.Tuttavia mi accorgo di giorno in giorno come oggi la maggioranza della gente sia diabolicamente ostile alla Verità.Mi creda,anche se penso che lei lo abbia già abbondantemente constato di persona,in questi infausti tempi si preferisce non vedere e non sentire pur di continuare a danzare attorno al proprio idolo che,orrore degli orrori,sempre più spesso si ha pure la proditoria arroganza di chiamareGesù.Ho già tentato di far ragionare il mio”parroco”riguardo lo stato della catechesi(che ha il brutto vizio di voler aver sempre ragione anche contro l’evidenza)ma la discussione si è conclusa,ida parte mia,in questo modo:”Don,ho l’impressione che per lei nellaChiesa valga il principio del mal comune mezzo gaudio,non penso che ilSignore ragioni così”!Lui infatti mi aveva sottoposto dei sondaggi raccolti inDiocesi nei quali vi era una sorta di”classifica”delle parrocchie!Io ci ho provato a parlare…

        1. Comunque, caro Diego, il trafiletto sopra lo tengo da parte e credo proprio che qualche fotocopia possa accidentalmente cadermi a terra la prossima volta che andrò in oratorio…

  11. Ecco, mancava la scurrilità in don Milani. Per completare un prete molesto e anticristiano. Un uomo in tonaca al servizio del demonio. Pronto ad ogni nefandezza per farlo trionfare.
    Reso famoso grazie ai suoi malefici fans ; e grazie anche alla ignoranza dei piu’, pronti a bere qualsiasi veleno gli venga propinato.
    Mi complimento con il professor Vinicio per l’ articolo. Lucidissimo e attualissimo. Che condivido in ogni parte, virgole comprese.

    Gaetano

  12. Non conoscevo questa lettera: allibito! A un primo esame questa storiaccia sembra più aderente a quella di Pasolini: entrambi pedofili, il Pasolini già condannato in Friuli. Storie di periferia, di povera gente che si compra con pochi soldi. Dopo attenta valutazione però l’accostamento al Forteto non appare così forzata: una lettera di tale contenuto si indirizza solo ad un “amico” particolare, molto particolare, che già conosce ogni antefatto. Conosce soltanto? Il lupo è solitario? Seconda osservazione: perchè il Parolini decise di pubblicarla? Il suo “pride” era tanto forte da arrivare a sputtanare l’amico? Io consiglio di non leggere o vedere opere di pedofili: dal demonio non può venire nulla di buono. Ma Pasolini e Milani sono ancora oggi osannati dalla stampa cattolica (cattiva stampa?) e l’amore comunque sia è sostenuto anche da alcuni vescovi, addirittura in un sinodo. L’amore, qualsiasi amore, dicono, ha comunque dei valori da sviluppare. Che siano tutti dei Milani o Pasolini?

    1. Cao Albert, o ci sono o ci fanno; in ogni caso sono molto pericolosi, perché mettono a rschio la salvezza eterna di chi dà loro ascolto. Ogni volta che sento parlare persone di tal fatta, se non posso controbattere smascherandole, mi allontano da loro; se sono in TV o sul giornale, cambio canale o cestino la stampa. Diciamocela tutta: sono servi del demonio e se lo hanno scelto che se lo tengano per l’eternità. A noi ci basti la nostra fede, anche se looro occupano le chiese (ma sicuramente l’Immacolata glie le togierà dalle grinfie, stia certo). Laudetur Jesus Cristus

  13. Milani era un depravato ed un eretico sarà Bergoglio o saranno i suoi seguaci a spacciarlo santo???…. chi saremo noi per giudicare l’impostura???

    Il tempo è già scaduto la chiamata stà arrivando per tutti.

    O si riuscirà a restare cattolici tagliandosi le mani, le gambe e strappandosi gli occhi, o la cancrena modernista ed omosessualista
    divorerà tutto e sarà la fine.

    Lo scisma non è più il male minore, è una necessità tragica di fedeltà a Cristo Signore ed il tempo degli agnelli fra i lupi s’è consumato perchè i lupi imperversano.

    Nel tremore e dolore dobbiamo pregare il Signore invocando ad intercessione l’Immacolata e tutti i Santi di Dio, come mai abbiamo fatto, per non vacillare e restare
    dalla parte di Cristo perché cadrà il fuoco su Tiro e Sidone e che Dio ci scampi.

    Omnipotens Pater, misere nobis.

  14. Cesaremaria Glori

    NO! Uno scisma non lo dobbiamo auspicare ma, semmai, che lo dichiarino i nuovi ariani. Meglio essere scomunicati dagli eretici che uscire per primi dalla Chiesa. Ut unum sint pregava Gesù rivolto al Padre. Noi continuiamo a farlo e a resistere a minacce e campagne denigratorie stile sovietico.

    1. Gli scismi non si dichiarano, si subiscono. Quando Lutero con le sue eresie ne provocò uno, esso non fu dichiarato, fu subito, dalla Chiesa di Cristo, quando Enrico VIII pretendendo di divorziare liberamente a suo piacimento ne provocò un altro, esso non fu dichiarato fu subito, e ora che abbiamo un oriundo argentino che è peggio di Lutero e di Enrico VIII messi insieme, sarà lo stesso. Chi resta cattolico non ha di che preoccuparsi, neppure riguardo il numero di quelli che preferiranno l’eresia e l’apostasia che viene dalla pampas.
      Dio ci mette alla prova e perseverare nella fede non può significare diventare eretici, né seguire Cristo può significare obbedire
      agli eretici e alle loro imposture sacrileghe.
      Non si tratta di auspicare uno scisma, ma bisogna riconoscerlo quando avviene, restando fedeli a Cristo, costi quello che costi. Dio saprà trarre il bene anche da questa ulteriore e tragica prova.

      Gesù confido in Voi.

  15. Veramente, dalla lettura spassionata del testo, io comprendo il contrario di quanto sostiene il Prof. Catturelli, condiviso dalla maggior parte di coloro che sono intervenuti nella discussione.
    Testo: “E chi potrà mai amare i ragazzi fino all’osso senza finire col metterglielo anche in c….o se non un maestro che insieme a loro ami anche Dio e tema l’Inferno e desideri il Paradiso?”
    Lettura: “Solo un maestro che, insieme ai ragazzi, ami anche Dio, tema l’Inferno e desideri il Paradiso potrà amare i ragazzi fino all’osso senza finire per sodomizzarli”.
    Mi sembra la sola lettura possibile se si vogliono interpretare le parole secondo il loro significato letterale e la loro connessione, a prescindere da ogni posizione ideologica.
    Scusate l’intromissione. Saluti e auguri a tutti.

    1. Pietro Montevecchio

      Interpretazione interessante, ma come la mettiamo con il “finirci anche a letto”? Il dato sistematico ci fa propendere nuovamente per l’interpretazione del prof. Catturelli..

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