Bergoglio ci conduce alla Chiesa gay? – di Jean-Pierre Dickès

di Jean-Pierre Dickès

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Pubblicato su Media Presse Info

L’affare è cominciato col famoso «Chi sono io per giudicare?» a proposito dell’omosessualità. Riflessione curiosa per un papa, il cui ruolo è proprio quello di trasmettere l’eredità spirituale e morale della Chiesa. Insegnamento questo che risale a sua volta al sesto comandamento dato da Dio a Mosè.
La giustificazione di questo relativismo pratico è il famoso termine «misericordia» volto a convalidare delle «situazioni concrete» allo scopo di «accompagnare e integrare». Le cose avrebbero potuto fermarsi là, ma adesso ci troviamo di fronte ad una nuova forma di etica che si concretizza in una valanga di accadimenti precisi che di fatto sfociano in una nuova Chiesa che può essere qualificata come “omosessuale”; si tratta di una vera valanga apocalittica mirante a trasformare la Chiesa per sottometterla al gender, passaggio obbligato verso il transumanesimo, ideologia che vuole creare un uomo nuovo. Si tratta di un attacco frontale e programmato contro l’Ordine naturale voluto da Dio nella Sua creazione.

•    Abbiamo appena dimenticato il famoso testo della Relatio post disceptationem [relazione intermedia] del sinodo sulla famiglia del 2014. Esso era stato rigettato in massa in maniera clamorosa. «Gli omosessuali hanno dei doni e delle qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo capaci di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio fraterno nelle nostre comunità? … Le nostre comunità sono capaci di fornire questo, di accettare di valorizzare il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica sulla famiglia e il matrimonio?» Si tratta dunque di «valorizzare l’orientamento sessuale», vale a dire la sodomia. Ed è stato Jorge Mario Bergoglio che ha voluto inserire questo testo abominevole nel documento finale del sinodo.

  • All’inizio del suo pontificato Bergoglio ha nominato un noto omosessuale, Mons. Battista Ricca, prelato della sua casa pontificia e capo della banca del Vaticano.•    Il famoso «Chi sono io per giudicare» si riferiva ad un omosessuale attivo di cui era stato dimostrato incontestabilmente che fosse implicato in numerose relazioni sodomite, compresa quella con un giovane col quale era stato trovato in un ascensore bloccato.

    •    In un’intervista alla rivista America, del settembre 2013, Papa Bergoglio si beffa dell’idea stessa di disapprovare la condotta omosessuale: «Una persona mi ha chiesto una volta, in maniera provocatoria, se io approvavo l’omosessualità. Io ho risposto con un’altra domanda: “Dimmi, Dio quando guarda a una persona omosessuale ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?

  • Bergoglio ha poi dato spettacolo incontrando personalmente e abbracciando fisicamente un assortimento di omosessuali e transgender, accettando perfino il «matrimonio» di una donna che pretende di essere un uomo e che ha sposato un’altra donna.
  • Il Papa ha baciato ostentatamente la mano e ha concelebrato la Messa con un tale Don Michele de Paolis, noto prete militante pro-omosessuali e animatore di un sito gay. Si tratta di un pubblico sacrilegio. Poi Bergoglio ha invitato tale prete a cena. Al momento del commiato ha pronunciato una frase ambigua: «Tutto è possibile!». Un avvertimento presto dimenticato da tutti. Eppure…•    Bergoglio ha rifiutato di pronunciarsi contro la legalizzazione delle «unioni omosessuali», dei «matrimoni gay» o perfino della «adozione da parte dei gay» in Italia, in Irlanda, negli Stati Uniti e a Malta. La scusa è stata che «il Papa non s’immischia nella politica concreta di un paese». E poi è il primo a difendere l’immigrazione e a spendersi per la questione del «cambiamento climatico», questioni eminentemente politiche.
  • Uno dei rari e franchi avversari episcopali dell’emergente «Chiesa gay» è Charles Chaput, nominato arcivescovo da Papa Benedetto XVI. Durante il sinodo, di cui faceva parte, egli presentò delle direttive che vietavano di dare la Santa Comunione alle coppie omosessuali o ai divorziati risposati. Nell’ordine gerarchico, essendo arcivescovo di Filadelfia avrebbe dovuto essere nominato cardinale. Di concistoro in concistoro, Bergoglio l’ha ricusato. Mons. Chaput è vivamente criticato dal Padre Thomas Rosica, addetto all’ufficio stampa del Vaticano durante il sinodo. Questo prete è soprannominato il «cane di punta» degli LGBT.

  • Il gesuita James Martin è un fervente difensore del sacerdozio gay e a fortiori delle unioni contro natura. Normalmente, egli avrebbe dovuto essere «pastoralmente castigato» dal Papa. Al contrario, Bergoglio l’ha nominato consultore del Segretariato per le Comunicazioni Sociali del Vaticano. Costui è autore di un libro intitolato «Costruire un ponte». Questo ponte dovrebbe collegare la Chiesa all’LGBT. In questo libro è rigettato l’insegnamento del Catechismo: la sodomia non dovrebbe essere un peccato; è Dio che ha creato gli omosessuali, quindi non si dovrebbero condannare i loro costumi.
  • Il Cardinale Walter Kasper è un prelato tedesco arciprogressista. Dirigeva il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Egli è il teologo preferito da Bergoglio; ha difeso la legalizzazione del matrimonio omosessuale in Irlanda. Per lui, se la maggior parte del popolo è d’accordo con leggi di questa natura, è legittimo «riconoscerne i diritti». Vale a dire che sarebbe il popolo che definisce ciò che è vero e buono. La Chiesa deve allinearsi al politicamente corretto. Approccio curioso, quando si pensi che Gesù ci ha detto che «voi siete nel mondo, ma non siete del mondo» (cfr. Gv. 17, 14-18).
  • Un altro caso è quello del ben noto Cardinale Reinhard Marx. Circa il «matrimonio gay» egli ha dichiarato: «La posizione cristiana è una cosa. Altra cosa è chiedersi se io posso rispettare tutte le leggi sui concetti morali cristiani. Chiunque non comprende che l’una non conduce automaticamente all’altra, non ha capito l’essenza stessa della società moderna». Maniera alambiccata per dire che la Chiesa non deve difendere la sua morale di fronte al mondo attuale.
  • Il Cardinale Christoph Schönborn è stato Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Egli ha dichiarato: «Noi possiamo e dobbiamo rispettare la decisione di formare una unione con una persona dello stesso sesso, e cercare nel diritto civile dei mezzi per proteggere la loro vita con leggi atte ad assicurare una tale protezione». Tuttavia, egli passa per conservatore… E’ lui che ha condotto il progetto di Amoris Laetitiasulla questione dei divorziati risposati. Il Papa lo considera come un «grande teologo»; ed è lui che ha presentato nella sua Cattedrale di Vienna una coppia gay che aveva adottato un bambino di razza nera; la stessa che ha poi ordinato una bambina di tre anni nell’Africa del Sud.
  • Con Mons. Vincenzo Paglia arriviamo al colmo. Secondo il giornale La Croix del 17 giugno «è finito sotto inchiesta per associazione a delinquere, truffa ai danni del Comune di Narni, riciclaggio, falso ideologico, turbativa d’asta, esercizio abusivo del credito e appropriazione indebita. Accusa sostenuta dal Sostituto Procuratore Elisabetta Massini.» [per correttezza precisiamo che si tratta di un’inchiesta del 2015, le cui accuse sono state archiviate. NdT]. Nonostante questi precedenti. Bergoglio l’ha nominato Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e gran cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul Matrimonio e la Famiglia. Il Paglia ha finito col far esplodere queste due istituzioni, introducendovi dei partigiani dell’eutanasia e dell’aborto. Non è un caso che indossi occhiali da sole con la montatura arcobaleno stile LGBT.

Ma soprattutto ha commissionato un grande affresco di ispirazione omoerotica nel cuore della sua Cattedrale di Terni: spingendosi fino a farsi raffigurare nell’“opera” con lo zucchetto episcopale… ovviamente l’affresco è stato realizzato da un noto omosessuale.

  • Il Cardinale americano Blase Cupich è un LGBT attivamente sostenuto da Bergoglio; ha detto pubblicamente di essere a favore della ricezione della Santa Comunione da parte delle «coppie omosessuali», e questo in occasione della sua installazione come arcivescovo di Chicago. Il suo pretesto è quello della «coscienza inviolabile». Con costui siamo in pieno protestantesimo: anche gli adulteri eterosessuali possono comunicarsi.

  • Un altro caso è quello del Cardinale Dolan, La sua arcidiocesi è piena di preti omosessuali. Un giocatore professionista, un certo Michael Sam ha rivelato pubblicamente la sua omosessualità nel 2014. L’arcivescovo ha dichiarato alla televisione nazionale: «Buon per lui. Io non ho da esprimere alcun giudizio su di lui. Che Dio lo benedica. La stessa Bibbia che ci dice che dobbiamo insegnare la virtù della castità e la virtù della fedeltà e del matrimonio, ci dice anche di non giudicare la gente. Dunque, io posso dire: “Bravo!”». Per San Patrizio, gli Irlandesi fanno un po’ dappertutto una parata, una sorta di sfilata folkloristica. Dolan è stato nominato «Gran Maresciallo» di questa parata, malgrado la presenza di un gruppo dell’«orgoglio omosessuale» con le sue bandiere.
  • Il Cardinale Joseph Tobin, nominato porporato da Bergoglio e da lui posto a capo dell’arcidiocesi di Newark nel New Jersey (nella grande cintura di New York), a luglio ha dato la sua benedizione ad un pellegrinaggio gay che si è concluso con una Messa sacrilega in Cattedrale. Uno degli omosessuali militanti che ha partecipato a questa manifestazione ha qualificato la benedizione del cardinale come un «miracolo». Il New York Timesha salutato l’avvenimento col seguente titolo:  «Mentre la Chiesa cambia, un cardinale accoglie i gay in un abbraccio che è un miracolo». Tobin è un sostenitore molto attivo del Padre Martin citato prima. Lo stesso dicasi per Mons. Robert McElroy, vescovo della diocesi di San Diego. Questo vescovo è una delle reclute del corpo in espansione delle truppe d’assalto «gay» che Bergoglio sta installando nelle diocesi chiave; egli ha coperto di lodi il libro di Martin ed ha dichiarato sorpassato l’insegnamento del Catechismo secondo il quale l’omosessualità è «intrinsecamente disordinata». Egli ritiene che gli omosessuali possano comunicarsi.
  • Non insisteremo sul caso di Mons. Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi; che rappresenta sicuramente la punta di un grande iceberg: il suo segretario particolare, Luigi Capozzi, è stato arrestato nel bel mezzo di un’orgia omosessuale i cui partecipanti erano drogati. Capozzi, completamente «fatto» è stato condotto in ospedale dalla gendarmeria. Quando si arriva in piazza San Pietro e si guarda sulla sinistra della Basilica, si vede una costruzione che è la sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, ed è in questo fabbricato che si svolgono questi fatti così gravi. Capozzi, su richiesta del suo “patron”, è stato proposto per l’episcopato.

La caratteristica di tutti questi prelati è che sono stati promossi da Bergoglio, ad eccezione di Mons. Chaput. E ce ne sono altri, come Mons. Robert Barron, teologo americano che denuncia la Chiesa per aver condannato l’omosessualità.

La sola conclusione che si possa trarre è che Bergoglio prepara in tutta fretta l’avvento della Chiesa gay, eliminando in particolare gli elementi più conservatori che gli si oppongono in un modo o in un altro.

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fonte: UnaVox

18 commenti su “Bergoglio ci conduce alla Chiesa gay? – di Jean-Pierre Dickès”

  1. E lo chiamano papa, e i suoi preti, preti….sostenendo che non ci può essere Chiesa senza papa e senza preti….E allora bevono a canna tutta l’immondezza che il convento ‘sacro’ passa loro. E attenziome qui non si tratta di comporatmenti personali, qui si tratta di dottrina predicata…” E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa”. Addirittura ci dicono che chi le fa, porta tesori alla chiesa….BESTIE! ( e a proposito di ingerenze politiche quando fa loro comodo, cioè alla Lobby per la quale agiscono sotto copertura, li avete sentiti i Galantini oggi , sui fatti di Barcellona? Non li amiamo abbastanza, per questo reagiscono in tal modo, i fratelli nostri muccumani, come dice sempre il nostro beneamato papa francIesco: !!!! Oltre che traditori dei Cristo e della sua legge, traditorii dei cristiani, dei quali non sopportano più la presenza,! Ma ci penseranno i loro beneamati fratelli muccumani a valorizzzare le grande risorse omosessuali, nella nuova chiesa loro…

  2. Luciano Pranzetti

    Un verminaio, una cloca come ben disse Dante – per bocca di San Pietro – riferendosi a taluni pontefici: “Fatt’ ha del cimitero mio cloaca / del sangue e della puzza.” (Par. XXVII, 25/26). Un’invettiva che più che ai papi simoniaci sembra attagliarsi ai moderni pontificati postconciliari e, nella fattispecie, a questo di Bergoglio.

    1. i proforma sono il metodo classico dell’ Imbroglione!… ( e allora perché accoglie e benedice il maschio che diventa – trasgendra in – femmina per potere ‘sposare’ in sesso medesimo il maschio? Questo Pastrocchio papale ci fa o ci è? Purtroppo ci è, ci è…

  3. Un eresiarca come Mr naso rosso può promuovere soltanto gentaglia del suo calibro: che Bergoglio sia un eresiarca è un dato ormai assodato da chi non sia accecato dall’ideologia modernista o dal clericalismo e coloro che sostengono che non può esistere un Papa eretico dovrebbero capire una volta per tutte che Bergoglio non è Papa: non possono arrampicarsi sugli specchi all’infinito dicendo che è Papa e che, proprio per questo, non può essere eretico: basta confrontare ciò che dice il falso profeta argentino con le verità DEFINITORIE per capire che è un pluri-eretico!
    Tutti coloro che credono che il Papa non possa essere eretico neppure in modo materiale, se sono coerenti, devono riconoscere che Bergoglio non è Papa; chi è invece convinto che possa esistere un Papa eretico, può dire che da Bergoglio ci è arrivato addosso un verminaio, una cloaca di eresie.
    La vera domanda da farsi è: perché questa FISSAZIONE IDEOLOGICA di Bergoglio nel difendere trans e sodomiti (fino a dichiarare uomo una donna operata)? E’ solo un modo per piacere al mondo, unito a crassa ignoranza?

    1. caro Diego, non offendiamo la funzione (il ministero ) petrino accreditando questo Deformato – mentale psichico e spirituale – anche solo della minima possibilità di essere papa. Il papa non può essere eretico, né prima (Ex Apostolatus officio) né dopo (Concilio Vaticano I . Quest’ uomo è infettato dai vizi della carne umana, che benedice e promuove: per questo odia la Carne Santa di Cristo, che è cibo per la vita eterna: allo stesso modo del Porcone di Sassonia, suo fratello!

      1. Bravissimi, Diego e Bruno, ben detto ! è ora di smascherare questi impostori, usurpatori, ladri di anime per conto di Satana ! che il Signore li punisca, e duramente, se nona la smettono di depistare le anime dalla strada stretta e tortuosa che conduce al monte del Paradiso, , verso l’autostrada a otto corsie che le conduce nell’abisso infernale. Libera nos a malo, Domine (da Bergoglio, Galantino, Paglia, Coccopalmerio e tanti, tanti altri loro simili !!!)

  4. E il Segretario della CEI Mons. Galantino non ha per caso “corretto” la Bibbia quando in una sua omelia ha affermato che Dio ha risparmiato gli abitanti di Sodoma e Gomorra grazie alle insistenti preghiere di intercessione di Abramo? Come esponente della neo-chiesa ha capito l’aria che tira e….si è adeguato. E pazienza per la Bibbia!

  5. Chi ce lo ha messo faccia il suo dovere e lo cacci perche errare e umano ma perseverare e diabolico. Questo impostore eretico e distruttore ha gia fatto fin troppi danni ed urge
    rimandarlo nelle favelas a raccontare boiate nelle villas miserias.

    Uno del genere rappresenta solo un tragico equivoco che e tempo di chiarire.

  6. Davanti a questo sfacelo di umanità ostinata amante del peccato e della depravazione piuttosto che della salvezza, della grazia e della santità di Cristo, ci si aspetta allora un forte intervento divino per correggerci. Ma Papa Bergoglio non la pensa così.
    E il 13/05/17 sulla spianata della Cova da Iria, questo vescovo vestito di bianco, venuto dalla fine del mondo, ci dice cose nuove, cose dell’altro mondo….
    E sì, perché ha corretto quei modi errati di considerare la Madonna, non consoni al Vangelo.E tra l’altro, ecco il botto finale!
    “Allora quale Maria -domanda il Papa- la Vergine del Vangelo, venerata dalla Chiesa orante, o invece… una Maria abbozzata da sensibilità soggettiva che La vedono tenere fermo il braccio giustiziere di Dio pronto a punire?”
    Capito? Sgomberiamo allegramente il campo da ogni equivoco. Anteponiamo la misericordia al giudizio: Dio per ora non ci giudica e non ci condanna.
    Ma..scusa non ho capito. Il peccato allora non va corretto, non va condannato? Ancora a parlare di peccati..ma sei proprio duro di comprendonio.

  7. Marina Alberghini

    Se non si deve giudicare nessuno il papa che ci sta a fare?Mi pare che Cristo giudicava eccome, e distingueva benissimo il Bene dal Male.Auspicava la morte per i pedofili, chiamava certi ebrei sepolcri imbiancati, e per molti auspicava l’Inferno.Il Papa crede di salvare la Chiesa facendone un minestrone di gay, comunisti, liberi pensatori, cambiando a piacimento Bibbia e Vangelo e arrivando a dire che nessuno sa cosa ha veramente detto Cristo, così gli può far dire quello che vuole lui.A questo punto capisco perché alla sua elezione un fulmine si abbatté su san Pietro!

  8. La chiesa gay di Bergoglio (che non è la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo) farà la stessa fine di Sodoma e Gomorra, è solo questione di tempo.

  9. Il Galantino mi ricorda vagamente lo scienziato che nel vecchio film di fantascienza anni ’50 “La cosa da un altro mondo” voleva salvare “per la scienza” l’alieno vegetale violento e omicida, o l’uomo della compagnia di navigazione interstellare di Alien 2, che si opponeva all’eliminazione del mostro distruttore della base spaziale. Quelli misero a rischio e persero la vita. Galantino farà altrettanto con la sua pellaccia?

  10. Il clero in comunione “parziale o assoluta” con Bergoglio è suo complice. Bergoglio non è cattolico ergo la gerachia in comunione con lui non è cattolica. E i fedeli – consapevoli delle perversioni di costoro – che continuano a fequentare la chiesa conciliare senza redarguire i “pastori” sono complici anche loro. Cos’altro aspettano per ammonire i propri pastori ed eventualmente disertare se costoro non ritornano al cattolicesimo obbediendo a Dio e non a Bergoglio ? Tra pochi anni con questa distruzione accelerata ci saranno solo protestanti gay ecu ed eco friendly a celebrare chissà quali riti abominevoli nelle chiese costruite con le fatiche dei nostri avi di Fede cattolica. O magari mussulmani.
    Ricordiamoci che Papa Felice lll insegna: “Non resistere all’errore è approvarlo, non difendere la verità è ucciderla. Chiunque manca di opporsi ad una prevaricazione manifesta può essere considerato un complice occulto”. (Citato da Papa Leone Xlll il giorno 8 dicembre 1892 nella sua Lettera ai Vescovi).

  11. A mio avviso un bel segnale per non essere responsabili dei traviamenti della neochiesa e non sentirci cristiani dall’anima di plastica,sarebbe quello di disertare le loro funzioni,qualora fosse evidente il loro allontanamento dalla Dottrina di sempre.Se poi i sacerdoti che celebrano confusamente le loro celebrazioni fossero intelligenti,dovrebbero mangiarsi la foglia,dovrebbero cioe’capire perche’le loro pecore disertano,preferendo erbe piu’salutari.

    1. davvero, Lucius,la miglior arma contro questa preteria falsa, per neutralizzarla, è proprio quella del fare terra bruciata intorno a loro…. E non solo badando al loro insegnamento espresso, ma già per il fatto della loro messa nuova, che è sconfessione prima e assoluta della fede cattolica- dalla quale tutto il disastro è cominciato!!

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