Buenos Aires: la Rabbina celebra le “nozze” gay

Redazione

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La comunità ebraica di Buenos Aires ha aperto le danze alle “nozze gay” celebrate in “paramenti liturgici”. Lo scorso 10 aprile, nella sinagoga della Nuova Comunità Israelita Emanu El  ( già in odore di massoneria da diversi anni ) Romina Charur e Victoria Escobar sono state dichiarare “spose” da una rabbina della comunità.

Questo è un passo storico all’interno della comunità ebraica e una grande felicità per noi tutti” – ha dichiarato la prima, accompagnata alla cerimonia da Gustavo Michanie, presidente dell’associazione Ebrei Argentini Gay. E sulla stessa scia d’ onda ha esultato Victoria Escobar, fra le due quella in vesti mascoline:

Non ci posso credere, abbiamo combattuto molto per questo e, alla fine, qual giorno è arrivato. Noi siamo il primo matrimonio gay nel verbale del Tempio 

In quest’ottica, un rito religioso è fondamentale. Ora vogliamo avere un figlio e se Dio vuole, arriverà presto” – ha proseguito la signorina ( “signora”? )  Escobar, aggiungendo che si rivolgerà ad un trattamento di inseminazione.

Purtroppo casi come questi non sono i primi e non saranno ahimè nemmeno gli ultimi, forse anzi  potremmo dire che “le nozze sono aperte”. Già nella “chiesa” protestante ed anglicana si sono verificate unioni in veste “religiosa”.

Di questo passo, con un sincretismo inequivocabilmente sfacciato e spacciato,  sotto le candide vesti dell’ecumenismo, potremo aspettarci di tutto. Guarda caso i siti e le testate LGBT italiane sono già in fermento per questa fibrillante notizia: non vedono l’ora che le porte e i muri vengono abbattuti anche nella Chiesa Cattolica. Il vero obiettivo d’altronde non è altro che il medesimo, passare per un unione civile ed arrivare ad un unione “religiosa”: “il matrimonio gay nel verbale del tempio”.

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fonte: Osservatorio Gender – Famiglia Domani

6 commenti su “Buenos Aires: la Rabbina celebra le “nozze” gay”

  1. Che altro aspettarsi da una FALSA religione?
    Ma quanto eretici bisogna essere per pensare che quelli sarebbero i nostri fratelli maggiori e che non hanno bisogno di essere convertiti a Cristo?

  2. Matteo Di Benedetto

    Se Dio Vuole?
    Seriamente?
    Lo vuoi tu e lo compri come al supermercato…e dici “se Dio vuole”?
    E’ sempre più evidente che l’uomo ormai ha eretto a Dio se stesso
    e la sua volontà…

  3. Nell’ebraismo si sta ripetendo la medesima situazione. Da un lato, i tradizionalisti della Torah, dall’altro i “reformed” (mi pare che i loro modernisti si chiamino così). Ad eguale situazione, eguale commento: abominio della desolazione.

    1. Cristiano Lugli

      Be, la differenza sta nel fatto che per loro la contaminazione è assoluta, indistintamente da conservatorismi o modernismi, se così si possono definire. Di fatto poi vi è di mezzo il Talmud, e questo dovrebbe far capire a tanti dialoganti che non ne esiste e non deve esistere nessun presupposto di dialogo. Forse costoro dovrebbero leggersi per bene ciò è scritto in questo testo, specie sui cristiani.

      1. Ciao Cristiano, la questione è molto più semplice: chi è Gesù? Un rabbino esaltato, un traditore della fede, il Messia (Christos) Redentore quale Dio-uomo? Noi (Deo gratias) sappiamo qual è la risposta, e preghiamo perché la sappiano finalmente anche loro.

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