CAMPAGNA ELETTORALE. SCRIVI A MAGDI CRISTIANO ALLAM. DOMENICA 2 DICEMBRE 2012. LE PRIME LETTERE PERVENUTE E LE RISPOSTE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM.

CAMPAGNA ELETTORALE


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SCRIVI A MAGDI CRISTIANO ALLAM. DOMENICA 2 DICEMBRE 2012. LE PRIME LETTERE PERVENUTE E LE RISPOSTE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM.

Gli amici e i lettori di Riscossa Cristiana potranno scrivere a Magdi Cristiano Allam, CLICCANDO QUI. Le lettere che perverranno in redazione saranno quotidianamente trasmesse a Magdi Cristiano Allam.

Ogni domenica pubblicheremo le lettere pervenute e le risposte.

A tutti chiediamo di essere chiari e concisi e di specificare se desiderano che sia pubblicato il loro nome e cognome.


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Pubblichiamo oggi alcune domande e risposte tra i nostri lettori e Magdi Cristiano Allam, invitando a proseguire questo dialogo, che di sicuro potrà essere di grande utilità nel drammatico momento storico che stiamo vivendo, in cui siamo chiamati a decidere per la libertà e la dignità della nostra Patria.

 

Coraggio, amico Magdi! Molti fedeli hanno compreso la nobiltà della sua azione. L’impresa sua è difficile e la lotta dura. Ma c’è motivo di credere nell’affermazione dei nostri ideali!
Con stima, Piero Vassallo

Carissimo Piero, nel degrado generale in cui siamo sprofondati dobbiamo coltivare la fede e avere il coraggio di volare alto. Questo è il tempo dei miracoli e noi nei miracoli crediamo! Con l’aiuto del Signore ce la faremo a realizzare la missione di dare un’anima all’Italia e all’Europa!
Magdi Cristiano


buongiorno sig. Allam,

nel suo programma vengono proposti i valori cristiani quale fondamento della politica e della legge nazionale, pur nel rispetto degli altri culti presenti sul territorio. La domanda è la seguente: come conciliare nella pratica questo programma con le richieste sempre più insistenti degli islamici (es.  costruzione di moschee)?
Altra domanda: poiché il suo programma politico non tarderà a scatenare le ire di Bruxelles su praticamente tutti i fronti, sarete pronti a fare argine, a lottare, a non cedere?
Grazie.
Cordialmente. Carlo Z.

Caro Carlo, io distinguo tra le persone e le religioni. Considero tutte le persone pari in quanto depositarie di valori non negoziabili alla vita, alla dignità e alla libertà. Ma le religioni non sono affatto uguali. Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, non è uguale né né ad Allah né a Maometto; ciò che esortano i Vangeli non è ciò che ordina il Corano; ciò che si predica nelle chiese non è ciò che s’impone nelle moschee; i principi giuridici su cui si fondano i tribunali ecclesiali non sono quelli dei tribunali sharaitici.
Sono assolutamente a favore del rispetto e dell’amore del prossimo a prescindere dalla sua fede, dalla sua etnia e dalla sua condizione generale, ma non rinuncio al diritto-dovere di entrare nel merito dei contenuti delle religioni prendendo atto che sono diverse. Pertanto ritengo doveroso dialogare e convivere con i musulmani come persone, ma sono contrario all’islam come religione in quanto incompatibile con i fondamenti della nostra umanità. Accolgo fraternamente i musulmani come persone ma dico no all’islam, ad Allah, a Maometto, al Corano, alle moschee, alle scuole coraniche e ai tribunali sharaitici.
Se parteciperò al governo dell’Italia chiederò e mi batterò per porre fine alla costruzione di nuove moschee e per accertare che quelle esistenti operino effettivamente nel pieno rispetto delle nostre leggi e nella condivisione dei valori fondanti della nostra civile convivenza.
Certamente difenderò questa scelta anche in ambito europeo nella consapevolezza che questa Unione Europea sottomessa allo strapotere dei banchieri e dei burocrati, è schierata dalla parte dell’ideologia del multiculturalismo che si traduce nella penetrazione incontrollata dell’islam. Mi impegnerò per un’Europa Cristiana Libera!
Magdi Cristiano


Caro Magdi Cristiano, ho letto i suoi libri, la stimo ed ammiro molto. So già che lei è contrario al mantenimento dell’euro, argomento sul quale però io ho le idee un po’ confuse, perciò la prego di volermi cortesemente illuminare. vorrei conoscere anche le sue precise idee in materia di bioetica: aborto, eutanasia, matrimonio gay e così via. La ringrazio e la saluto con grande amicizia. Carla A.U.

Carissima Carla, proprio perché metto al centro la persona anziché la moneta e il bene comune anziché il profitto costi quel che costi, sono favorevole al riscatto della nostra sovranità monetaria perché ci affranca dalla schiavitù del signoraggio bancario della moneta che ci costringe a pagare degli interessi alle banche per il semplice fatto che gli Stati che aderiscono all’euro hanno attribuito loro la prerogativa di emettere la moneta. Ed è la medesima spiritualità che mi porta a schierarmi decisamente a favore della cultura della vita, affermando la sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale, e per contro a condannare tutto ciò che è contrario alla cultura della vita, ovvero aborto, eugenetica, eutanasia e matrimonio omosessuale. Si tratta di una scelta che, da un lato esprime dei pilastri della fede cristiana e, dall’altro, corrisponde genuinamente a un corretto uso della ragione per salvaguardare la sopravvivenza della nostra società autoctona e della nostra civiltà che si fonda sulle radici ebraico-cristiane.
Magdi Cristiano


Perché nessuno chiede ai nostri politici quali siano le loro idee e i loro programmi circa i “principi non negoziabili”? I cattolici non adulti non sanno letteralmente più a chi dare il voto. Grazie anticipato per una sua risposta.  Liliana N.

Cara Liliana, purtroppo l’ideologia del relativismo ha pervaso anche la cultura politica cattolica e si è infiltrata sin dentro la Chiesa, facendo venire meno appunto l’inviolabilità dei valori non negoziabili: la sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale, la famiglia naturale come pilastro della costruzione sociale, la dignità della persona in quanto depositario di un valore intrinseco, la libertà di scelta – compresa la libertà religiosa ed educativa – quale perno della nostra civiltà. I politici cattolici che si sono dispersi nella partitocrazia, hanno assecondato una cultura che ha privilegiato il contenitore rispetto ai contenuti, che ha mercificato il potere mettendo al centro la moneta anziché la persona, che ha esaltato una concezione virtuale del rapporto con i cittadini a scapito del rapporto con la realtà e i problemi concreti. Il risultato è che oggi ritroviamo politici cattolici che militano sia a destra sia a sinistra sia al centro e, recentemente, che sostengono Mario Monti anche se non ha nulla a che fare con la morale cristiana e la Dottrina sociale della Chiesa.
Personalmente sono sempre più convinto che, dopo la perdita di identità valoriale e politica dei partiti, in futuro gli schieramenti politici si caratterizzeranno per il loro essere espressione dei valori non negoziabili o, all’opposto, dell’ideologia del relativismo. Il movimento politico Io amo l’Italia si propone nel nuovo scenario politico nazionale come pioniere del fronte dei valori non negoziabili. Ora sa chi votare alle prossime elezioni politiche del 2013.
Magdi Cristiano


Ho già mandato al Suo sito una lettera di plauso per questa coraggiosa iniziativa. Vorrei però porre una domanda sul tema in oggetto.
Fatto salvo il diritto all’esistenza di Israele, mi chiedo e le chiedo se sia giusto che eventuali critiche alla politica dello stato di Israele possano essere intese come antisemitismo. Questo non mi pare giusto. Come cattolici sappiamo infatti che il peccato originale ha “infettato” tutti gli uomini. La Madonna a Medjugorje dice: “Se non accetterete il Re della pace, non avrete la pace”. Quale può essere – nella contesa – il ruolo dei cristiani? Quali le colpe della politica israeliana, e quali quelle dei palestinesi?
Claudio F.

Caro Claudio, noi difendiamo il valore non negoziabile della sacralità della vita di tutti, senza alcuna eccezione, compreso il diritto alla vita di Israele come Stato del popolo ebraico conformemente alla risoluzione 181 del 1947 con cui le Nazioni Unite ne legittimarono la nascita. Israele, al pari di qualsiasi altro Stato, può legittimamente essere criticato per le politiche adottate dai suoi governi e i primi a criticare sono gli stessi israeliani essendo Israele una democrazia sostanziale. Dobbiamo pertanto distinguere tra la negazione del diritto di Israele ad esistere come Stato del popolo ebraico, ed è l’atteggiamento della totalità dei Paesi islamici compresi i pochissimi che hanno allacciato relazioni diplomatiche, e la critica alle politiche dei governi israeliani. Noi cristiani non possiamo che difendere la sacralità della vita di tutti, fondamento della nostra comune umanità, compreso il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e alla libera scelta di uno Stato indipendente.
Magdi Cristiano



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