Cattivi avvocati: Don Mauro Leonardi (seconda parte) – di Marco Manfredini

2 – Un Papa per amico

 

Nella prima parte, pubblicata ieri, abbiamo inquadrato il personaggio Don Leonardi, sacerdote al passo coi tempi; dopo quanto detto viene naturale comprendere come al titolare di cotanto curricolo sia stata affidata, dalle pagine di Avvenire, la difesa d’ufficio dell’ultima puntata dell’indifendibile sit com per anziani “Un Papa per amico”.

Il titolo è: “Il Papa e Scalfari, dialogo che sorprende. Perché un’amicizia non è un’intervista”, e vale la pena leggerlo:

Le polemiche che divampano regolarmente dopo la pubblicazione di ogni “intervista” di Eugenio Scalfari a papa Francesco – l’ultima è sull’inferno “che non c’è” – non tengono conto che, quanto il fondatore di ‘Repubblica’ racconta di Bergoglio, è qualcosa che riguarda solo loro due: la loro amicizia ([1]).

Domanda ovvia: se riguarda solo loro due, perché lo racconta all’universo mondo? Infatti non stiamo parlando di un’intercettazione fraudolenta di quanto si sono detti nell’intimità i due. È stato uno dei due amiconi che ha riportato, non si sa quanto fedelmente (ma lo si può intuire), il contenuto di questa ennesima rimpatriata.

Un’amicizia che risulta alquanto singolare. C’è il signor A che ha dei seri problemi in famiglia, mentre il signor B è gravemente malato: A non riesce a dare regole, quando le dà si contraddice subito dopo, i figli allo sbando fanno quello che vogliono, la moglie è disperata e fa domande ma lui non la sente nemmeno, a casa sua c’è un gran viavai di gente che si dice amica e gli fa dei gran complimenti, ma di nascosto svaligia le stanze e piazza delle bombe a orologeria. A e B, grandi amici, si incontrano. B non vede l’ora di confermare ad A che sta agendo bene, di continuare così, che i suoi famigliari veri sono contenti, eccetera. A, lusingato, da parte sua incoraggia B e per non spaventarlo gli dice che non c’è bisogno di curare la sua malattia, anzi, se la tenga ben stretta! Che tipo di amicizia è questa?

«Lui ha detto che è mio amico», ho sentito dire una volta, di persona, da Scalfari. E ho visto come raccontava di quando gli ha aperto la portiera dell’auto o ha portato in mano, lui, il Papa, dei libri che gli stava regalando – «visto che sono pesanti», aggiungeva.

Commovente. Gli porta i libri, e gli lascia credere che l’inferno non esista. Grande amico.

Dico “ho visto” perché vedevo che Scalfari si commuoveva. Aveva gli occhi inumiditi, intendo dire. Anzi, poiché per qualcuno la parola amicizia ha poco peso, dirò che Scalfari è innamorato di papa Francesco. […]

Per forza, gli crea (o gli fa credere che esista) un aldilà ad personam! Gli sconta una condanna lunga un’eternità! Gli giustifica una vita da nemico della Chiesa e da propagatore di idee sbagliate! Chiunque, specie se preso in un momento di debolezza e scarsa lucidità come può essere la senilità inoltrata, si getterebbe nelle braccia di uno che ti sconta una condanna eterna gratis! Peccato si tratti di spaccio di falsità magisteriali, detto anche fake magisterium, mutuando un’espressione in voga.

[…] il Papa parla e l’amico, Scalfari, lo comprende “nella propria lingua”, con i suoi codici. E al Papa va bene così, non lo corregge.

Sarebbe interessante analizzare la lingua e i codici propri di Scalfari, che paiono quelli di un bambino completamente a digiuno delle elementari basi di catechismo, che avendo combinato qualche marachella, cerca qualcuno in grado di rassicurarlo con una versione giustificatoria, benché inventata, della dottrina.

Figurarsi poi se il Papa lo corregge. È troppo impegnato a correggere il magistero a suon di dico/non-dico e di esortazioni fantascientifiche.

Se Eugenio crede che Jorge Mario pensi come lui che l’inferno non esiste, a Jorge Mario va bene, non lo corregge.

E l’evangelica correzione fraterna dov’è finita? Se la cosa rimanesse nel privato sarebbe sempre grave, ma tutto sommato sopportabile, almeno perché il mondo non ne sarebbe al corrente. Ma qua è stata spacciata per vera una bufala di fede colossale, con una smentita vaticana che ha il sapore di una conferma!

Perché essere amici non è fare proselitismo ma trovare spazi comuni, senza temere quelle distorsioni e contaminazioni che sempre ci sono in ogni amicizia. Perché quando si cerca unità, si trova Dio sempre e comunque […]

È vero, le amicizie contaminano, ma ci si può contaminare nel bene come nel male. È per questo che sin da piccoli ci spingono a scegliere buone compagnie; nel nostro caso par di capire che la compagnia fa male ad entrambi.

Che poi si trovi Dio sempre e comunque nell’unità, è una cosa che non sta né in cielo, né in terra, né sottoterra. Se c’è unità nel male, nella menzogna, nel crimine, nella sodomia, nel peccato in generale? Il Signore ha promesso di esserci dove due o tre saranno riuniti ma “nel suo nome”, non se lo faranno per esercitare la propria vanità con futili chiacchiere da bar travestite da discorsi teologici.

 

Altro che fake, qua siamo oltre, siamo al cheat magisterium, il magistero-fregatura.

E questa è la vera ragione dello scandalo di alcuni personaggi catholically correct. L’amicizia tra Scalfari e il Papa solleva critiche e turbamenti perché non è di parte, visto che non è di nessuna parte. Non è laica e non è cattolica. È amicizia e basta.

Non è laica, non è cattolica, e non è nemmeno amicizia. È verosimilmente un rapporto basato sull’equivoco, sull’inganno, o su una senile incontinenza verbale, sul desiderio di condiscendere l’altro e di mostrare a tutti di avere “un Papa per amico”.

Un’amicizia che non può essere ingabbiata in alcun scopo istituzionale o vantaggio personale. Il Papa con Scalfari non si comporta da Francesco ma da Jorge Mario. E a noi rimane da sperare che anche Scalfari svesta i panni dell’ideologo antitutto, della voce sempre fuori dal coro, per essere solo e soltanto Eugenio.

Quindi il Papa quando massacra l’insegnamento della Chiesa lo fa come Jorge Mario, non come Francesco. Per qualcuno questa rappresenta forse una rassicurazione? La vera fede con i suoi insegnamenti immutabili viene sempre demolita da chi dovrebbe difenderla strenuamente.

Quest’ultima poi sembra una barzelletta: uno dei giornalisti più allineati di sempre al potere dominante che viene spacciato per “fuori dal coro”. Ricapitolando velocemente, Scalfari è stato: fascista (quando c’era lui), antifascista (non appena lui è stato appeso), liberale, radicale, socialista, comunista, democristiano, renziano, antirenziano, per un attimo berlusconiano ed infine pentastellato. Se davvero c’è stato un coro, Barbapapà era il cantore meglio mimetizzato di tutti. Occorre un talento da fuoriclasse anche per il “salto del carro” praticato in modo così professionale e disinvolto, certo, però non si parli di “fuori dal coro”.

Almeno per decenza, e per rispetto di chi cerca di essere coerente sul serio, a sue spese.

[1]   https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/perch-un-amicizia-non-un-intervista

32 commenti su “Cattivi avvocati: Don Mauro Leonardi (seconda parte) – di Marco Manfredini”

  1. Perché volete mandare per forza Scalfari all’inferno? Siete sicuri di potervelo permettere? Arriva un vecchio, pauroso magari, e voi gli parlate dell’Inferno? Ma il vostro Dio vuol essere amato o temuto?
    “…consolate, consolate il mio popolo…dice il Signore…”
    Se da cristiani vi sta a cuore il destino di Scalfari, pregate per lui, come magari fa il Papa. Io non lo conosco tanto da capire di quali delitti lo ritenete responsabile.
    Saremo giudicati dalle opere non dalle chiacchiere. Perche a volte non si riesce a credere anche se si volesse.
    Nelle molte apparizioni mariane non si è invitati a spaventare i peccatori ma a sacrificarsi per loro (Fatima).
    Non sbaglia Papa Bergoglio, che sembra conoscere Dio e il suo volere meglio dei suoi detrattori.

    1. @Maria
      1 – Spiace che non abbia capito che “noi” non vogliamo mandare Scalfari all’Inferno, ma ci stiamo battendo proprio per il contrario: che ne lui ne il suo amico possano avere quella fine, che come cattolica lei dovrebbe sapere essere una cosa non proprio raccomandabile;
      2 – Lei Maria dice di Scalfari: “Io non lo conosco tanto da capire di quali delitti lo ritenete responsabile.” Forse sarebbe il caso che si informi!
      3 – Lei Maria dice anche: “Ma il vostro Dio vuol essere amato o temuto?”. Forse dimentica – come fa qualcuno – che i cattolici (sia lei che noi) abbiamo Un Solo/Unico Dio? E non dovrebbe dimenticare che il nostro e suo Dio, come ogni padre degno di questo appellativo, deve essere amato e pure temuto dai suoi figli. Il timore senza l’amore e viceversa, l’amore senza il timore è fasullo. Se questo vale nella relazione tra padre e figlio umani, non meno vale nell’amore tra Il Padre Eterno e ognuno dei suoi figli umani, visto che la Scrittura dice che siamo fatti “a Sua immagine e somiglianza”. Non crede?

    2. Ma lei signora, ha capito il senso dell’articolo? Forse è meglio che legga avvenire o famiglia cristiana. L’articolo non parla di Scalfari che va all’inferno. Parla del fatto che nell’ennesima intervista di scalfari c’è scritto che il pontefice ha detto che l’inferno non esiste e il pontefice non ha ritrattato. Quindi molti atei sono stati confermati nel loro ateismo e molti fedeli sono rimasti scandalizzati e colpiti. Se la cosa la lascia indifferente, signora, e’ segno che dovrebbe esaminarsi dentro e purtroppo constatare che la sua fede e’ tiepida e superficiale

      1. Io non entro in una chiacchierata privata . Il magistero è valido quando è pubblico. Se poi non sono la prima della classe, pazienza!
        Non penso di diventare migliore tirando strali a destra e a manca.

        1. Stefano Mulliri

          Cara Maria, il magistero non è valido quando è pubblico, ma quando è ortodosso e fedele al deposito della fede trasmessa dagli apostoli, e in questo il pontefice regnante sembra proprio essere contraddittorio .

    3. Scusi, cara, non per sterile curiosità: lei è sempre ‘Maria l’ortolana’ (o sedicente tale), quella dei sermoncini tutti cuore-miele-e-zeropensiero) che ha imperversato per anni su Radiospada?
      Ancora lei?!

      1. Non conosco Radiospada né amo “imperversare”: mammina me l’ha saputa insegnare la buona educazione.
        Naturalmente non sono io “l’ortolana” ed è lampante che non manco di pensiero. Ma chi non ha argomenti per replicare,
        come fanno le persone intelligenti, svicola
        nell’insulto.

  2. Siano lodati Gesù e Maria!
    Opere di misericordia spirituale: Ammonire i peccatori.
    È vera pietà verso il peccatore ricordargli il rischio concreto che corre di andarsene all’inferno; bisogna avere Fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, Dio vero da Dio vero, ed avere una Fede concreta e ricca di opere che possano farci acquisire dei meriti per poter entrare un giorno in Paradiso. Un ateo miscredente che rifiuta la Fede Cattolica (quella di sempre, non quella modernista), che rifiuta i Sacramenti, che rifiuta Gesù Cristo (il Dio geloso che vuole che Lo amiamo con tutto il cuore, tutta l’anima e tutta la mente), che rifiuta i dogmi immutabili ed infallibili, che rifiuta la presenza reale E SOSTANZIALE di Gesù nella SS. Eucarestia…
    …beh, costui rischia di andarsene all’inferno. Realtà che esiste. È un luogo reale, eterno, senza fine. Farebbe pertanto bene il nostro eretico (così come il compagno ateo) a ricordarselo: andare in Cielo NON é cosa facile, il Vangelo non lo dice mai che é facile entrarvi, proprio per la nostra natura decaduta. E non lo si dice pontificando dall’alto…

  3. …perché nessuno può essere certo dell’eterna Salvezza (tranne in caso di una – vera – rivelazione dal Cielo). Lo si dice in quanto figli di Dio (e lo siamo realmente!) che, conoscendo quello che Dio ci ha rivelato per la nostra Salvezza, annunciano la Buona Novella a tutti: ma per salvarsi bisogna accettare Gesù Cristo TUTTO INTERO (accettarne solo una parte é eresia). Già mi immagino gli strilli dei soliti benpensanti: “non giudicare”…

    …non giudicare? San Paolo dice: “l’uomo Spirituale giudica ogni cosa e non é giudicato da nessuno”. Noi non giudichiamo la persona, ma gli atti OGGETTIVI che la persona fa e che la possono portare oggettivamente verso l’inferno (oltre ad essere scandalo per altre persone, per cui richiedono – soprattutto in un tempo balordo come questo – che si annunci che il Bene é Bene ed il male é male). L’uomo Spirituale giudica perché ha in sé il Giudizio di Dio. Per questo può fare l’esame di Coscienza (perché vede le cose come le vede Dio) e per questo può ammonire il fratello (prima da solo, poi con testimoni, poi dichiarandolo…

  4. …quando avviene una conversione (e chi vi é passato sa bene cosa significa) si passa dall’uomo naturale all’uomo Spirituale. Si vedono le cose come le vede Dio. Per questo cippo che prima era neutro diventa peccaminoso, atteggiamenti positivi diventano chiaramente negativi e ciò che prima portava a biasimo diventa la linfa vitale. Si diventa coscienti del Giudizio di Dio. Prima di tutto su se stessi, poi sui fratelli con l’atteggiamento INTERIORE (che solo Dio vede) di voler: a) correggere il fratello, b) arginare lo scandalo ricordando cosa é bene e cosa é male.

    Atei: ricordatevi che esiste l’inferno! Che é eterno! E che Dio infinitamente Buono é anche terribilmente giusto. “La sua misericordia si stende SU QUELLI CHE LO TEMONO”: la Madonna in due righe illumina e smaschera la falsa misericordia: certo che Dio ti perdona, anche dal peccato più terribile. Ma tu DEVI chiederGli il perdono, e dove una (falsa) misericordia rischia di mandare la gente all’inferno, la Giustizia Divina – con il suo timore – deve richiamare il peccatore sulla retta via.
    Una santa notte.
    Ave…

    1. Rigraziamenti a Sursum Corda per aver messo i puntini sulle “i”, tanto correttamente e tanto concretamente! Questa è la nostra luminosissima fede. Lode, onore, gloria e ringraziementi al Padre Eterno che ci ha fatto entrare in questa luce.

  5. Articolo di Avvenire vergognoso. Ma non c’è proprio nessuno che ragiona lì dentro? Che tristezza, e che pena leggere tante bestialità scritte senza pudore da tale Mauro Leonardi

    1. Lo sport chè imperversa ad Avvenire di questi lustri è l’arrampicata sui vetri insaponati.
      Senza dimenticare il nuoto, specialità tuffo con doppio avvitamento carpiato.

  6. Luciano Pranzetti

    Dire, come scrive Maria, che Bergoglio ‘sembra conoscere Dio e il suo volere’ è dire cosa ovvia. Sembra, ma non lo è, poiché non mi pare che sia così addentro alle cose divine chi si permette di disquisire sulla Santissima Trinità in questi termini “Nella SS Trinità, esse (le tre Persone divine) passano il tempo (!) discutendo a porte chiuse, ma all’esterno dnno un’immagine di unità” (dienza 17 marzo 2017 CTEWC). Siamo alla dialettica hegeliana della “tesi-antitesi-sintesi” con il Pare che si pone, con il Figlio che Gli si oppone e con lo Spirito che sana e riconcilia i due nella sintesi per ricominciare un nuovo ciclo. Signora Maria, il “Sembra”, stando così le cose, è già troppo perché il conoscitor dei divini misteri entra nel territorio della blasfemìa netta ed inequivocabile.

    1. Nostro Signore Gesù fu giustiziato da chi lo accusava di blasfemia perché la sua nuova teologia disturbava tante volte la
      cavillosita di quei maestri definiti da Gesù figli di Satana al quale somigliavano. L’episodio sulla Trinità può essere un infelice modo espressivo ma non inficia la sostanza delle cose perché nessuna teoria può essere esaustiva di un così alto mistero. C’e’ che nessuno studioso può definirsi santo perché conosce teoricamente
      tutti gli scritti e gli studi del settore. Come scriveva san Paolo ai Corinzi? “E se anche conoscessi tutta la scienza, e se anche avessi una fede che sposta le montagne, senza la carità ancora non sarei niente.” E poi passa a spiegare praticamente cos’è la carità.
      Il Papa appunto insiste molto sulla carità.
      Anch’io trovo più comodo “fare tre tende’” come fu tentato Pietro : silenzio, musica, preghiera, magari un santuario bello e mi infastidisce scendere dal monte per esercitare la pazienza. Ma pure san Benedetto volle aggiungere ”et labora” all’ ora” che sembra avere il primo posto.

      1. Cara Maria, non si affanni così tanto cercando di smuoverci dalle nostre idee “cattoliche”, spende tempo ed energie inutilmente. Un cattolico tradizionalista, meglio dire semplicemente un cattolico, non la seguirà mai, non ci smuoverà così facilmente. Non siamo ancora rane bollite, né siamo cavie per finestre di Overton, quindi eviti polemiche inutili e pretestuose. Non ci convincerà mai ! (parlo anche per gli amici con cui ha interloquito, di cui conosco bene la fede cattolica inossidabile). Laudetur Jesyus Christus e… ma sì, anche buon pranzo !

        1. Io “smuovere” lei?
          Non faccio concorrenza allo Spirito Santo.
          Semplicemente mi esprimo fidando nell’intelligenza di chi ce l’ha.

      2. Carissima Maria,
        capisco bene la sua buona fede. Ma il punto é che esistono delle Verità OGGETTIVE, verità immutabili come i dogmi. Ed il “nostro” li getta via come se niente fosse uno dopo l’altro. Ricorderà il video (che trova facilmente) in cui dice ai musulmani che l’Unico Vero Dio ed allah sono la stessa persona, o quando dice che “ab intra” le Tre SacroSantissime Persone della SS. Trinità (+) litigano fra loro, ecc… Gesù si é inserito nella scia dell’Antico Testamento (come poteva fare altrimenti? la Tradizione é il metodo di Dio, Dio dice quello che farà, così che quando avvenga si sappia che é Lui – lo ha fatto anche con l’Apocalisse…) e non é andato CONTRO la Fede. Noi oggi abbiamo i dogmi della Chiesa Cattolica, provvidenzialmente mandati dal Cielo proprio a contrastare le eresie; “Se anche un angelo disceso dal Cielo vi annunciasse un Vangelo differente, sia anatema” (parafraso S. Paolo). Non paragoniamo il Signore con – al massimo – un Suo vicario. Se anche fosse il Suo vicario (tutto da dimostrare), sarebbe “solo” il vicario, non il Padrone.
        Ave Maria

      3. Quindi se ben capisco, lei equipara Bergoglio e la sua nuova teologia a Nostro Signore. In questo bel filmetto, Argentina kid risulta perseguitato da noi kattivoni, incapaci di comprenderne la grandeur. In pratica Bergoglio è Dio, sta dicendo questo?

  7. Scusi Maria, lei per non spaventare un amico gli direbbe una bugia? Al massimo il papa per rassicurare “l’amico” poteva dire che grazie al cielo esistono ancora i confessionali e che il buon Dio perdona chi si pente e chiede perdono tramite il sacramento della confessione. Non può dire che l’Inferno non esiste e che i cattivi si dissolvono, perchè non è la verità ed inoltre offende l’intelletto di chi lo ascolta. Se fossi in Scalfari mi sarei offeso, perchè è chiaro che il papa lo ha trattato da cretino.

    1. Io non ero presente alla chiacchierata che si sono fatta quei due e trovo inutile tutta la polemica.
      Personalmente preferisco la pedagogia dell’amore alla pedagogia della paura.
      Non mi sembra virtuoso evitare il male per la paura dell’Inferno.
      Se non rischiassi l’inferno allora sì che te la farei!
      Io penso che il Papa lo sopporta anche se lo tratta con la delicatezza che si deve a un novantenne.

      1. Stefano Mulliri

        Anche la Chiesa da sempre ha incentrato la sua azione sull’amore a Dio, unita al timore che Gli si deve infatti il CCC. parla appunto di timore amante che si deve a Dio solo.
        Il punto è che il suddetto, continua caparbiamente a rilasciare dichiarazioni ad una persona che lungi dall’essere ingenua, travisa e mistifica poiché lo fa di mestiere, come il padre suo che è padre della menzogna, sempre e comunque quello che gli dice l’inquilino di Santa Marta . Ora a questo punto, qualcuno sicuramente glielo avrà anche detto chi è il signor Scalfari, e lui lo sa di, di sicuro, e il fatto stesso che si faccia coinvolgere in questo giochino a chi la spara più grossa sulle Verità Eterne, non prepara il terreno alla salvezza eterna a questo impenitente incallito, ma lo spedisce sicuramente ai piedi di lucifero.
        Cara Maria l’amore vero è quello di chi dice sempre la verità.

  8. PS. nelle rivelazioni mariane la Madonna non ha mai risparmiato nemmeno i più piccoli da visioni terribili dell’Inferno, pertanto che lei (Maria) dica che la Madonna ha chiesto sacrifici per i peccatori, va bene, ma non si dimentichi che i pastorelli di Fatima iniziarono duri e continui sacrifici proprio dopo aver visto quanto era tremendo l’Inferno. La madonna conosce bene la pedagogia e quando insegna fa capire bene quali sono i rischi reali che le anime corrono, non fa chiacchiere da salotto, insegna la verità che è luminosa, ma anche terribile, dunque non penso che Bergoglio ne sappia più della Mamma di Dio, a lui spetta di dire la Verità, presentando anche le soluzioni per scongiurare la caduta all’Inferno. Così fanno i veri amici: avvertono e consolano consigliando bene.

    1. Non solo i pastorelli di Fatima ma tutti i mistici di tutti i tempi. Padre Pio, Faustina Kovaska, Natuzza, per restare ai contemporanei. San Francesco ai tempi suoi..il Santo Curato d’Ars
      Però queste persone tanto severe con se stessi non erano altrettanto dure con gli altri.
      Si racconta che il curato d’Ars “vide” salvo in Purgatorio un ateo suicida. E consolò la moglie desolata esortandola a pregare per il defunto.
      Ci meraviglia l’azione di Dio perché noi non possiamo vedere il profondo di nessuno.
      Si legga l’ultima esortazione apostolica del Papa dove cita anche i passi del Vangelo dove si parla espressamente dell’Inferno come ad esempio Matteo 25.

      1. Solfa trita e ritrita. Lei e il suo Bergoglio siete quelli che hanno capito, voi sì che siete buoni, più buoni di Cristo, e volete illuminare noi brutti stronzi e cattivi. È la moda, bellezza!

        1. Io posso capire la critica o la discordanza dottrinale mentre noncapisco l’odio grauito.
          Bergoglio è il Papa e non per mio volere. Se è vero che ‘non si muove foglia che Dio non voglia’ perché devo impugnare la volontà di Dio? Al massimo prego per lui come chiede e richiede ad ogni occasione.

          1. Seguendo questa logica, tra le varie “foglie” volute da Dio vi sarebbe pure il Gulag o i Khmer Rossi, le navi negriere e la Morte dei Mille Tagli. Iddio li ha evidentemente voluti, e fu errato l’abolirli.

  9. invito la signora maria a leggere le profezie della Vergine della Rivelazione consegnate a bruno cornacchiola esattamente 71 anni orsono, il 12 aprile 1949.

  10. Ho conosciuto il blog di Mauro Leonardi: è stato impossibile per me resistere a una solfa tanto melensa che di cristiano, anzi di cattolico, non ha assolutamente nulla. Le idee più balzane circolano liberamente e sono ammirate da molti utenti, col beneplacito del don che, invece, bacchetta senza remore chi si dimostra aderente alla dottrina cattolica, accusandolo di essere tradizionalista e divisivo. L’unica verità assoluta sembra quella proclamata da Francesco.

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