Non ci scusiamo. Vogliamo sapere – di Giuliano Ferrara

Il cardinale Scola si piega al diktat di media e guru ideologici, porge le sue scuse per l’inchiesta sulla pedagogia che insegna l’indifferenza del genere maschile e femminile. Schedatura: calunnia. Una mail.

di Giuliano Ferrara

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zzfrrNel breve volgere di un giorno il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, la più grande diocesi cattolica del mondo, si è scusato per il comportamento di un suo funzionario di curia, don Gian Battista Rota.
Don Rota nell’ambito del suo ruolo istituzionale in Arcivescovado aveva scritto agli insegnanti di religione che “gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un’idea di libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio orientamento sessuale”; dunque, aggiungeva, “per valutare l’effettiva diffusione dell’ideologia del gender… vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte… per questo chiederemmo a tutti i docenti di riportarne il nome nella seguente tabella…”. Subito i giornali e le televisioni, organi della secolarizzazione compulsiva e inconsulta, hanno accusato la curia milanese di schedatura e discriminazione.

Uno direbbe che è dovere deontologico del sistema dei media aiutare la comunità a “valutare l’effettiva diffusione dell’ideologia del gender” nelle scuole, e quindi le schede degli insegnanti di religione richieste da don Rota avrebbero dovuto essere lette con attenzione da giornalisti informati e coltivati, il loro contenuto pesato, divulgato e messo in discussione liberamente, senza l’ombra della discriminazione cosiddetta omofoba e senza pregiudiziale inchino all’ideologia  omosessualista o omofìla.

Nelle democrazie liberali, quando conduce un’inchiesta su un tema di rilevanza universale un’istituzione che ha uno spazio sociale e pubblico autonomo, per non dire spirituale, sia essa minoranza o maggioranza statistica, i dati legittimamente raccolti vengono messi in circolo senza strepito, senza dannare alcuno, senza esclusioni dalla sfera della conoscenza sociale, culturale e civile. Invece sono subito arrivate le scuse di Sua Eminenza il cardinale Scola.

Avrebbe potuto rivendicare la liceità dell’interrogarsi sul criterio pedagogico prevalente in materia di ideologia del gender, cioè se gli allievi debbano essere messi o no, ed eventualmente in quale forma, di fronte al tema dell’identità sessuale secondo la cultura Lgbt, “il genere maschile o femminile come un dato naturale no, una scelta di civiltà consapevole sì”. Il cardinale di Milano non è don Abbondio. Di fronte a un’intemerata del circuito mediatico-culturale statale, “questa inchiesta non s’ha da fare”, ci si sarebbe potuto aspettare una ribellione composta ma consapevole, una capacità di rovesciare in senso plurale e liberale l’impostazione civilmente e culturalmente “tirannica” del problema pedagogico.

La tendenza a elaborare un’ideologia di stato dell’amore e delgender e del matrimonio e del sesso, cogente e eguale per tutti, in nome della libertà e della lotta alle discriminazioni, è europea e mondiale, ma nella diocesi cattolica più grande del mondo, lo ripetiamo perché si capisca il senso della cosa bene bene, un funzionario di curia e prete preoccupato di una svolta pedagogica di questa portata deve essere prontamente smentito. Piacere al mondo inchinandosi alle sue chimere, e aiutarlo a cancellare anche le ultime tracce di uno standard democratico e liberale di condotta, non dovrebbe essere il comportamento di una chiesa adulta nello spazio pubblico.

Chi ha deciso che il genere maschile o femminile naturale non esiste, è un fatto di cultura e di civilizzazione e di libertà di scelta? Chi ha deciso di introdurre questa variante grottesca del secolarismo nell’epoca della gay culture dispiegata nelle scuole milanesi e italiane, europee e americane? Il cardinale Scola è persona informata dei fatti, sa che in Gran Bretagna il ministro dell’Istruzione vuole estendere la gender culture alle istituzioni pedagogiche cattoliche private. Sa che se parliamo di tirannia del politicamente e dell’ideologicamente corretto, e questa volta senza virgolette, non facciamo altro che registrare un atteggiamento main-stream al quale coloro che hanno abbandonato ogni capacità liberale di giudizio si sono ormai piegati, decretandone la diffusione obbligatoria quasi ovunque.

E allora? Che cosa significano le pronte scuse del cardinale? Che cosa significa il silenzio di Papa Francesco e del suo Consiglio della corona su tutto questo? Che cosa significano le frasi ambigue, poi emendate e riscritte, contenute nella Relatio post disceptationemscritta da monsignor Bruno Forte a metà del Sinodo sulla famiglia?? Perché i cristiani di confessione cattolica rinunciano ad essere elemento di felice contraddizione rispetto al conformismo e all’osservanza ideologica alle fesserie sull’indifferenza di genere?

Dove sono finiti i movimenti ecclesiali, con i loro carismi, capaci di opporre al pensiero dominante l’orgogliosa e sacrosanta reazione di uomini e donne di fede cattolica, con spirito universalistico e senza impostazioni minoritarie per principio, e magari illiberali nel metodo? Siamo obbligati all’indifferenza dei cattolici e della loro gerarchia apostolica e al proliferare di testimonianze condannate allo spirito secessionista e minoritario di piccoli movimenti eticizzanti o di vasti movimenti scollegati dalla realtà della chiesa? È tutto finito in interviste e lettere a Repubblica?

Mi rifiuto di crederlo e invito chi non è d’accordo con questa assurda deriva a mandare una mail a irc@diocesi.milano.it dal contenuto semplice: “Noi non ci scusiamo. Vogliamo sapere”. La mia, laica, la mando subito. Mi aspetto che i fedeli facciano altrettanto.

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su Il Foglio del 15.11.2014. Ripreso da Messainlatino

27 commenti su “Non ci scusiamo. Vogliamo sapere – di Giuliano Ferrara”

  1. Come sempre, BRAVO FERRARA, molto meglio di tanti pessimi cardinali e prelati vari, servi del mondo e delle sue voglie, anzi parti integranti del mondo e partecipi delle sue voglie!

  2. Io penso che siamo arrivati al punto di non ritorno. quello che e’ normale viene fatto passare per anormale, quello che e’ giusto viene fatto passare per sbagliato, quello che e’ sicuro viene fatto passare per insicuro! Io non riesco piu’ a sopportare il comportamento di questa Chiesa!!! Io non mi ci riconosco piu’ nei suoi ministri a cominciare dal primo!!! Penso sia arrivato il momento di chiedere spiegazioni!!! Non si puo’ osservare impassibili a questo scempio!!! Ogni giorno ce ne e’ una nuova e puntualmente coloro che sono fedeli alla dottrina bimillenaria della Chiesa Cattolica Apostolica Romana devono essere “etichettati”!!! Dove sono coloro che ci devono difendere, dove sono coloro che devono alzare la voce!!! Ho appena finito di vedere questo video e sono rimasto sconcertato !!!
    https://www.youtube.com/watch?v=075FYSRkuE4

    1. Giuseppe carissimo, ma lei è proprio sicuro che questi (in alto o in basso non fa differenza) siano ancora discepoli del Cristo? pastori che pascolano il Suo gregge? io ne dubito molto, mi creda; ho scoperto la FSSPX e ne sono rimasto colpito: è la mia chiesa degli anni ’50, quella di quando, ragazzino, servivo la messa al mio parroco, in talare, in latino e ricevevo i primi rudimenti con l’ausilio del glorioso Catechismo di San Pio X (chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo? ecc.). Se lei non può frequentarli, stia almeno in comunione spirituale con loro, vedrà, il Signore glie ne renderà merito, perché prima o poi bisognerà fuggire da questa chiesa (c minuscola) come Lot e famiglia da Sodoma, senza voltarsi indietro, sempre che prima non la distruggano i fondamentalisti islamici, che si avvicinano sempre di più all’Italia, mentre la UE dorme sonni tranquilli.

    2. Avevo visto in marzo il video in inglese dell’incontro dei pentecostali protestanti con l’intervento di Bergoglio (sconvolgente). Creò scandalo presso i tradizionalisti anglo-sassoni con dibattito nella stampa tradizionalista e nel Web. Il piano è chiaro: il Nuovo Ordine Mondiale. Roba da “Il padrone del mondo” di Benson.
      Consiglio a tutti di trovare il tempo per vedere l’intero video del link.
      Il “vescovo” Tony Palmer è poi morto in un incidente motociclistico in agosto poco prima della visita di Bergoglio all’amico protestane in Caserta (ove chiese scusa per come nel passato sono stati “trattati male” i protestanti).La moglie“cattolica” di Palmer voleva un funerale cattolico ma il sacerdote interpellato non ha giustamente acconsentito. Quindi, vi fu l’intervento diretto di Bergoglio col vescovo locale e Tony Palmer non solo fu sepolto da “cattolico” ma come fosse “VESCOVO CATTOLICO”. Nel passato Palmer voleva convertirsi al cattolicesimo ma fu Bergoglio –allora arcivescovo…

      1. L’altro pastore protestante (più anziano) nel convegno è Kenneth Copeland, famoso televangelista milliardario che gira con uno superjet personale e vive in una reggia faraonica.
        Il commentatore, Doug Batchelor, é invece un pastore Seventh-day Adventist (chiesa avventista del settimo giorno).Dopo il CVll tra cattolici novus ordo e protestanti pentecostali, born again, metodisti, ed “evangelici” di varia genere e specie fu instaurato un rapporto deliberatamente equivoco per accontentare il maggior numero di denominazioni. Invece i protestanti come Batchelor non vogliano alcun mescolamento con i “cattolici” o protestanti di cui prima.

        1. Per i cattolici che amano la Chiesa e la Tradizione la situazione è tragica. Mai nella storia della Chiesa ci fu una tale banalizzazione (per non dire peggio) del Papato, del clero, e della Chiesa cattolica in generale. E il fenomeno è in costante aumento. Ogni giorno dobbiamo costatare con dolore e sgomento che siamo …argomento di discussione per i nostri confinanti…
          e che… i nostri nemici si prendono gioco di noi…

          Vale la pena vedere anche i link qui sotto.

          Link al blog del cattolico tradizionalista americano Louie Verrecchio riguardo il francumenismo- (incontro pentecostali protestanti)
          http://www.harvestingthefruit.com/francumenism-mission-accomplished/
          Link riguardo la Messa-Requiem-per-un-eretico con commenti sul rapporto d Palmer con il cardinale Bergoglio
          http://www.harvestingthefruit.com/requiem-mass-for-a-heretic/

  3. Ormai non ho parole , mentre il cuore è ricolmo di dolore ma non di sfiducia, perche le porte degli inferi non prevarranno contro la Chiesa, anche se gli inferi stano agendo a rotta di collo. Ma Bergoglio , quella sera della sua elezione, non posso dimenticare quanta angoscia mi ha messo quel saluto che di religioso non aveva nulla e tanto meno nulla aveva di rispetto verso Colui il Quale egli sarebbe stato….il Suo vicario in terra.Quanta falsa sicurezza in quel volto quei tratti tirati del viso e quei sorrisi costuiti apposta a me non pare un volto che esprime gratuita bontà come se mai potesse dire la verita delle cose e sta sempre in un “ni” . Pero’ è pur sempre lui il Vicario di Cristo il successore del Beato Apostolo Pietro .Il Signore a suo tempo provvedera, quando nel mondo qualcuno si decidara di pentirsi e convertirsi e prtera dietro a se una grande marea di popolo penitente. E’ venuto fuori tutto il marcio dei vescovi e cardinali (volgiamo lo sguardo alla BVM di…

  4. Scrivete tutti la mail suggerita da Ferrara. Io l’ho appena fatto. Cerchiamo di far capire ai pastori che le pecore non ci stanno.

  5. Grande Ferrara!
    Non si rendono conto i nostri vescovi che una Chiesa salda nella Verità è un faro per tutti? Che gli uomini onesti, anche se non credenti, ne sentono il bisogno?
    Il vero confronto e dialogo sta nel proclamare la Verità senza tentennamenti – il modo migliore per suscitare conversioni – non in quelle balle svenevoli che ci vogliono propinare.
    Ho l’impressione che in questo tempo tocca a noi laici guidare, dal momento che molti di coloro che dovrebbero farlo sembrano aver perso la bussola.

    1. Straordinario Ferrara!!!
      E grazie anche a tutti i commentatori!
      E lei, cara Claudia, puntualizza un particolare importantissimo: … “Gli uomini onestii, anche se non
      credenti, sentono il bisogno di una Chiesa salda nella Verità e sia così un faro per tutti!!!!

  6. Magnifico! E’ questa un’altra occasione per dire grazie a Giuliano Ferrara, incredibilmente difensore della fede e della compostezza dei costumi.

  7. Lo diceva il buon Dio che se avessero smesso di parlare gli uomini avrebbero parlato le pietre. In questo caso gli uomini di Chiesa omettono e i laici, persino quelli non credenti parlano e dicono la verità.

    1. La verità non si può vincere, non si tappa la bocca a Nostro Signore! nemmeno il papa ci riuscirà mai, figuriamoci i suoi compagniucci ! Viva Gesù, Viva Maria. Dai modernisti salvaci, Signore !

  8. Per fortuna Dio non fa mancare i profeti. E come per il popolo eletto, anche oggi Egli toglie il Regno a chi erano i prescelti per darlo a un nuovo popolo, magari di atei devoti. Certamente mille volte più devoti di molti, per non dire quasi tutti, i consacrati!

    1. Sacrosanta verità, cara Flora, non c’è bisogno di grandi sforzi per rendersene conto. Speriamo però che si possa costruire un’alternativa. Ci vorrebbe almeno un erede di S. Atanasio, magari il card. Burke o qualcuno dei FF I.Speriamo in una prossima ribellione di quella parte del clero che, pur non condividendo questa deriva, questa apostasia, abbia anche il coraggio di giocarsi “il posto” per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime. Signore, vieni presto in nostro aiuto !

  9. Caro Giuliano Ferrara,ti prego farci conoscere l’indirizzo di posta elettronica del Cardinale di Milano affinchè tutti noi possiamo inviare quanto hai chiesto.
    Piergiorgio

  10. Tutto giustissimo. Non bisogna temere la Verità ; occorre viverla e proclamarla. Ho aderito all’iniziativa che considero validissima nella ferma speranza di un intervento decisivo da parte di S.E. il Cardinale. Sia lodato Gesù Cristo.

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