Con la Russia… senza se e senza ma – di Giampaolo Rossi

di Giampaolo Rossi

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zzzzarrssUN DIVERSO GIUDIZIO
Se fosse confermato che l’aereo russo caduto sul Sinai è stato abbattuto da una bomba e che questa bomba, che ha causato 224 morti civili, è stata collocata dall’Isis, il giudizio dell’Occidente sull’intervento di Mosca in Siria dovrà cambiare radicalmente.

 Fino ad oggi i media occidentali ed analisti hanno raccontato due storie:

  1. Che la Russia starebbe in Siria non per combattere l’Isis ma per difendere il dittatore Assad dagli eroici “ribelli moderati” alleati degli Stati Uniti e portatori di una speranza di democrazia.
  2. Che l’intervento militare russo non starebbe scalfendo lo Stato Islamico ma anzi lo starebbe favorendo, andando a colpire i ribelli unico argine contro il dilagare dell’islamismo.

1) LA RUSSIA È IN SIRIA SOLO PER ASSAD?
Il primo punto contiene una verità ed una bugia.
La verità è che la Russia è in Siria per aiutare Assad. La Siria (come abbiamo già avuto modo di spiegare) è un alleato storico di Mosca dai tempi dell’Unione Sovietica; per certi versi l’unico vero alleato di Mosca in Medio Oriente. Nel momento in cui la guerra civile siriana è stata trasformata in un conflitto internazionale con la diretta ingerenza di Usa, Turchia e Arabia Saudita, è del tutto normale che Mosca sia intervenuta a fianco del suo alleato che, ricordiamolo, guida il governo legittimo.

La bugia è che Mosca non starebbe in Siria per combattere l’Isis.
Secondo le fonti dell’intelligence russa sono migliaia i foreign fighters provenienti dal Caucaso e inquadrati nell’esercito islamico: ceceni, georgiani, uzbeki, turkmeni, kazaki, combattenti particolarmente versatili e addestrati per le tecniche di guerriglia ma anche nelle operazioni in campo aperto proprie di un esercito regolare, tanto da formare le vere truppe di élite del Califfato. Soldati che esprimono anche i migliori comandanti come Tarkhan Batirashvili, meglio conosciuto col nome islamico di Omar al Shishani, un georgiano addestrato dagli americani e passato poi con il Califfato nel 2011, leader carismatico con grandi doti militari (probabilmente ancora operativo nonostante più volte dato per morto).
Questi combattenti rappresentano una bomba ad orologeria pronta ad esplodere nei prossimi anni in Asia Centrale e in Russia.

Per Putin, la distruzione dell’Isis è una priorità di sicurezza nazionale (la stessa che dovrebbe avere l’Europa e che invece, non hanno gli americani).

 2) UN FAVORE ALL’ISIS?
Il secondo punto è che l’intervento russo, di fatto starebbe favorendo l’Isis, concentrandosi esclusivamente sulle zone di nord ovest occupate dai ribelli anti-Assad.
Quella dei ribelli moderati è una balla che ci portiamo avanti dall’insensata guerra in Libia ed è stata propagandata anche in buona parte del conflitto siriano, almeno fino a quando non è stata clamorosamente smascherata col fallimento del piano di addestramento Usa (cosa che abbiamo raccontato, tra i pochi in Italia, qui). I “ribelli” bombardati da Mosca sono formazioni jihadiste legate ad al Qaeda o comunque gruppi sunniti integralisti.

 Se la Russia, stesse realmente favorendo l’Isis, non si capirebbe il perché di questo attentato. La verità è che Putin e la Russia stanno conducendo una guerra senza quartiere all’integralismo islamico rappresentato dalla “multinazionale” dell’’Isis e dai suoi sodali travestiti da ribelli democratici.

L’Isis sta subendo sconfitte sul campo impensabili mesi fa. Per questo è costretto a passare a tecniche di terrorismo (tra l’altro, per alcuni analisti,  irrealizzabili senza la copertura di precise agenzie di intelligence).

CON LA RUSSIA
La realtà è che Mosca sta conducendo, da sola, una guerra all’islamismo senza quartiere e a viso aperto; guerra per la quale sta iniziando a pagare un costo altissimo.
Ma la guerra dei russi all’Isis dovrebbe essere anche quella dell’Occidente troppo timido di fronte alla minaccia dell’integralismo. L’Europa non dovrebbero avere dubbi da che parte stare: con la Russia, senza se e senza ma.

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fonte: Il Giornale 

9 commenti su “Con la Russia… senza se e senza ma – di Giampaolo Rossi”

  1. C’era da spettarselo. I metodi li conosciamo bene, compreso l’avamposto strumentale dei ‘regni’ scristianizzati occidentalisti: la propaganda. A volte mi assalgono dubbi relativi all’intelligenza di queste persone le quali, nonostante metodi sempre più sofisticati e sempre più potenti, agisce sempre allo stesso modo. Forse siamo noi a non aver mai fatto ricorso alla logica e allo studio della situazione. Un po come satana, sempre intelligente, sempre astuto ma sempre monotono, a conti fatti, nella sua azione. D’altronde, come si dice, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi! Per lorsignori i coperchi sono solo un diversivo, a fronte del fatto che questi vanno scoperchiati sempre rapidamente per far uscire tutto il caos che, da decenni, sono abituati a scatenare in giro per il mondo terracqueo.

  2. L’Europa non dovrebbero avere dubbi da che parte stare: con la Russia, senza se e senza ma.

    Questo è certo! Dirò di più, se l’Europa non si libera dal giogo satanico di colonizzazione che ha messo in piedi quell’entità “spirituale” chiamata “usraele” alla fine della II GM, succederà la più grande strage globale che l’umanità abbia mai visto. A confronto il Diluvio Universale fu un niente.
    Oggi “usraele” è come l’antico impero assiro capeggiato da schiatte uscite dai peggior rami di Sem e di Cam e come allora unite insieme da un unico comune denominatore: invadere ed approppriarsi delle terre assegnate alla schiatta di Japheth e la Russia fu da sempre proprietà dei discendenti di quest’ultimo. Assur, impero devastante ed invasivo, Babilonia e torre di Babele, prototipo del mondialismo: una storia che si ripete. Le “religioni” di questi popoli si sono evolute in talmudismo e maomettanesimo acerrime nemiche del Cristianesimo. Il racconto bibblico è la prima fonte della Storia: da li…

  3. L’Europa si illude di avere ancora l’ombrello protettivo degli Stati Uniti, grande potenza democratica e naturalmente amica perchè figlia della sua civiltà. Invece la realtà è profondamente cambiata dopo la caduta del muro di Berlino. Obama è il vertice di un impero multinazionale che ha tra i maggiori azionisti le monarchie assolute del Golfo e la Turchia di Erdogan, principali sostenitori e finanziatori dei jihadisti e dei terroristi islamici. La Nato, che ne è il braccio armato, è responsabile diretta o indiretta delle sciagurate guerre in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria, che hanno creato il caos e riversato sull’Europa masse di veri e falsi profughi.

  4. Usa = usraele potenze democratiche? Noi in Europa NON avevamo bisogno della loro “democrazia” . L’Italia dopo la II guerra mondiale è stata colonizzata da questi signori. Fatto salvo il biscottino del boom economico degli anni 60′ ,andato di pari passo con il boom di nascite in Italia, subito dopo la rovina morale, spitrituale ed economica. Pochi anni e i burattinai hanno tirato i fili con pressioni ad ampio raggio, ora distruggendo l’amor patrio degli italiani tacciandolo di razzismo, ora favorendo il cancro delle sinistre dei liberali, massoneria e del protestantesimo entrate nella Chiesa grazie al CV2. L’Italia il più bel paese del mondo è okkupata da 113 basi militari usa. Le sanzioni contro la Russia, questa si VERA figlia d’Europa, sono state studiate a tavolino per isolare ed assoggettarla completamente al giogo di quell’entità politicospirituale individuata come “usraele” .
    Elenco okkupazione militare del suolo italiano: http://lagiustastrada.blogspot.it/2013/04/e-qui-la-festa.html

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