Cronache dai Paesi in cui la pazzia non ha ancora vinto

In Croazia un referendum decide il divieto alle “nozze” tra omosessuali. In Russia il Parlamento pone limiti all’aborto e ne vieta la pubblicità.

Redazione

croazia_bandieraAlle volte capita di poter dare anche buone notizie. Si moltiplicano nel mondo le “isole” dove il comune buon senso, il rispetto per la vita, la civiltà, ricominciano a guadagnare terreno, e si pone un freno alla dilagante corsa alla follia e al suicidio di massa che sembra pervadere gran parte del mondo occidentale cosiddetto “civilizzato”.

In Croazia, ci riferisce l’ANSA, un referendum ha detto “no” alle grottesche “nozze” tra omosessuali. Per la legislazione vigente in quel Paese il divieto sarà automaticamente inserito nella Carta costituzionale dello Stato.

È interessante notare come il popolo, quando viene chiamato a decidere direttamente, mostra più civiltà dei suoi governanti. Infatti in Croazia il governo di sinistra era favorevole alle “nozze” omosessuali. Poco vale il discorso, che faranno di certo i detrattori del risultato, che l’affluenza alle urne è stata molto bassa. In politica gli assenti, di qualunque parte, hanno sempre torto. Al più è interessante notare come il fenomeno della disaffezione dei cittadini dalla politica non riguardi solo il nostro Paese. Questo fenomeno trova di sicuro la sua origine in una classe politica che, distaccata ormai dalla realtà delle cose, ottiene il risultato di allontanare il cittadino, disgustato, dalla politica.

russia-bandieraIn Russia, ci informa Zenit, il Presidente Putin ha promulgato una legge che vieta ogni forma di pubblicità per l’aborto. Questa legge fa seguito ad un’altra, approvata pochi giorni fa, che pone limiti ai casi in cui l’aborto è consentito.

Certamente siamo ancora lontani dall’unica soluzione possibile, ossia il divieto totale e assoluto di aborto. Consideriamo però che la Russia fu il primo Paese a introdurre l’aborto nella sua legislazione, quasi un secolo fa, nel 1920. Era appena nata l’Unione Sovietica e non stupisce che tra i primi provvedimenti legislativi si sia decisa proprio la liberalizzazione dell’aborto: comunismo e morte sono e sono sempre stati un binomio inscindibile, due cupe realtà di malattia che si nutrono a vicenda. Ora si inizia un cammino per uscire da quasi un secolo di corruzione e speriamo appunto che queste misure legislative non siano che l’inizio.

Duole che adesso le limitazioni legislative vengano prese soprattutto per contrastare il calo demografico, inevitabile a fronte dello spaventoso numero di aborti che si praticano in Russia. Tuttavia la forte tradizione cristiana del popolo russo e l’orientamento del potere politico fanno fortemente sperare che questo non sia che un primo passo per ricondurre la situazione alla normalità, ovvero a dichiarare nuovamente l’aborto come delitto e a deciderne le conseguenti sanzioni penali.

La Russia del resto ci ha dato di recente altre buone notizie sulla faticosa strada della riconquista della civiltà: il divieto di propaganda ai minori delle schifezze omosessuali, la decisione di non dare in adozione bambini russi a famiglie dei Paesi in cui è consentito il “matrimonio” tra pervertiti, sono decisioni di grande importanza.

Croazia, Russia, e non scordiamoci dell’Ungheria, attaccata da più parti perché si sta liberando dai soffocanti lacci della finanza mondial/massonica e perché ha introdotto nella sua Costituzione il riconoscimento delle radici cristiane della Nazione magiara. Esistono ancora Paesi in cui il diritto alla vita, la difesa della famiglia e il buon senso sono difesi.

Riflettiamo su un fatto indiscutibile: in questi Paesi la presenza cristiana non è fatta da turbe di “dialoganti” con la libidine del compromesso, ma da cristiani che sanno dare testimonianza e agiscono realmente per il bene comune, che può nascere solo dal rispetto, anzitutto, dei diritti di Dio, e dal rispetto per il Creato e per il diritto naturale e per quei “principi non negoziabili”, che sembrano da noi caduti nel dimenticatoio.

3 commenti su “Cronache dai Paesi in cui la pazzia non ha ancora vinto”

  1. La Provvidenza esiste e suscita i veri cristiani. Il cadavere dell’Occidente non deve farci paura: “passa la figura di questo mondo”…

  2. È impressionante come da questi Paesi dell’est dove il comunismo con le sue nefandezze e con la negazione di Dio ha imperato per tanti anni nasca un barlume di speranza che il Bene non scompaia del tutto. Forse non per niente la Madonna a Fatima chiese la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e noi preghiamo che l’Immacolata Concezione di cui ci stiamo apprestando a celebrare la festa aiuti il mondo a ritrovare se stesso!

  3. Grazie a Dio vi sono ancora popoli che ragionano e hanno forti radici cristiane.
    Nulla da stupirsi comunque.
    La Croazia è vicina alla Bosnia Herzegovina ove si trova Medjugorje. In quel luogo santo appare Maria santissima quotidianamente da più di 34 anni.
    La ex Jugoslavia ha inoltre vissuto sulla propria pelle la tremenda persecuzione comunista, e a differenza nostra, ben conosce le propaggini sataniche di quell’ideologia.

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