Da Padova, nuova brillante affermazione del diritto a rincretinire

Redazione

.

Nell’arduo cammino dell’affermazione dei diritti umani, ricca di sublimi eroismi e preclare virtù, è sempre più chiara la travolgente affermazione del diritto a rincretinire. Da Padova ci arriva una notizia sensazionale: 138 giovani cattolici (?), dimostrando tra l’altro un’originalità strepitosa, scrivono ad Avvenire una lettera aperta in cui chiedono che nella Chiesa si apra un dialogo sui “diritti civili degli omosessuali”. Ci informa di ciò il Mattino di Padova, con un articolo pubblicato ieri (a firma di Claudio Malfitano), che qui di seguito riportiamo integralmente. E se vogliamo uscire dall’ironia, notiamo che questo gruppetto di sprovveduti (vogliamo pensare che siano tali, altrimenti ci sarebbe da dir di peggio… ) si è fatto abbindolare in pieno dal nuovo inganno delle “aperture” , della “accoglienza” e del “dialogo”, con conseguente necessità – chissà perché – di rinunciare all’identità cristiana e tuffarsi sgomitando nel mondo, cercando di salvare la faccia con il “ragionato riformismo” che, tradotto in italiano, vuol dire fare da battistrada, o da utili idioti, al compimento del disastro. La storia è piena di esempi al proposito, ma la storia, si sa, non insegna mai nulla. E’ istruttiva la chiusura della lettera, laddove si afferma “noi crediamo che la Chiesa abbia molte cose importanti da dire ai giovani. In termini di guerre e di pace, per esempio. Oppure sul tema dei migranti e dell’accoglienza del prossimo”. Non si parla nemmeno di striscio di salvezza dell’anima, di peccato, di pentimento… già, però queste cose le diceva la Chiesa cattolica. Adesso resta un punto, tutto da chiarire: di che “chiesa” parlino i baldi giovani padovani  e quale sia il loro credo religioso. Bazzecole, in fondo, oltretutto “divisive”. L’importante è la misericordia…

PD

.

Da “Il Mattino” di Padova. Edizione on line del 5 giugno 2015:

.

Giovani cattolici e unioni gay, da Padova l’appello alla Cei: “Parliamone”

138 giovani, tutti tra i 18 e i 35 anni, attivi nella Diocesi scrivono a “Avvenire”: “Serve un riformismo ragionato, altrimenti saremo travolti” – di Claudio Malfitano

.

zzzzgcpdPADOVA. Aprire un dialogo all’interno della Chiesa sul tema dei diritti civili degli omosessuali. È una richiesta, dal punto di vista teologico, rivoluzionaria quella che ben 138 giovani, tutti tra i 18 e 35 anni, attivi nelle strutture della diocesi di Padova hanno rivolto alle gerarchie cattoliche tramite una lettera aperta pubblicata da “Avvenire”, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana. «Il fatto di considerare il matrimonio cristiano e la famiglia tradizionale dei valori aggiunti non è in contraddizione con la possibilità di riconoscere alcuni diritti civili alle persone omosessuali», scrivono i giovani cattolici padovani.

Un appello che nasce dalla riflessione dopo il risultato del referendum in Irlanda, paese che a larga maggioranza ha approvato l’accesso al matrimonio civile per le coppie dello stesso tempo. Dalla «cattolicissima» Irlanda alla «città del Santo», con la semplicità e gli strumenti dei giovani: un testo condiviso in “Google Drive” da quattro studenti può aprire una breccia nella secolare ostilità della Chiesa nei confronti dei comportamenti omosessuali. I protagonisti dell’«impresa» sono appunto cinque ragazzi padovani: Giacomo Ghedini, 22 anni, studente al primo anno della magistrale in Storia in un programma di double degree alle Università di Bologna e Paris 7; Anna Valentini, 23 anni, studente di Lettere Antiche al Liviano; Anna Rebecca Ceccato, 23 anni, studente di Giurisprudenza a Ferrara; Giovanni Gabelli, 23 anni, che si sta specializzando in biotecnologie vegetali alla Scuola di studi superiori dell’Università di Torino; e Chiara Tedesco, 23 anni, laureata in Infermieristica al Bo.

L’appello dei ragazzi, che hanno trovato molti sottoscrittori tra i coetanei, si estende anche ai politici di area cattolica: «Siate laici coerenti con la propria vocazione, capaci di assumersi delle responsabilità che a volte esigono mediazioni sofferte. Se non lo fate ora, c’è il fondato rischio di ritrovarsi a subire passivamente in futuro scelte improvvise e radicali». Alla base della lettera l’idea che «un ragionato riformismo sulle unioni civili» possa permettere «di sospendere la riflessione su quei punti che destano maggiori perplessità, quali l’adozione dei minori».

Nella lunga missiva anche una richiesta ai mezzi di comunicazione, alle televisioni e ai giornali: «Non dare l’immagine di una Chiesa arroccata su una posizione immobile su questi temi. La Chiesa di cui noi siamo parte viva è una Chiesa aperta al dialogo e all’incontro», sottolineano i ragazzi. «Ci piacerebbe che come Chiesa ci facessimo più carico della situazione dei tanti omosessuali che si sentono discriminati e mostrassimo più visibile il volto di una comunità accogliente», è la conclusione.

Il promotore: “Ci piace una Chiesa aperta”. «Volevamo combattere l’immagine di una Chiesa chiusa e ostile alle persone omosessuali. È un’esigenza che sentiamo vivendo tra i nostri coetanei». Lo spunto per la lettera appello ad “Avvenire”, racconta Giacomo Ghedini, è nato proprio da come i media hanno raccontato la Chiesa all’indomani del referendum irlandese. E forse un po’ anche da quelle parole del segretario di stato vaticano, il vicentino Pietro Parolin, che subito dopo il risultato ha commentato: «Il sì alle nozze gay non è una sconfitta della Chiesa ma una sconfitta dell’umanità».

Da dove nasce l’esigenza di correggere questa immagine negativa della Chiesa? «Nasce dall’esperienza che abbiamo con i nostri coetanei, con i nostri amici omosessuali. E anche dalla nostra attività di educatori, a confronto con ragazzi che stanno crescendo e formando una loro personalità. Crediamo che tanti giovani si allontanino dalla Chiesa perché la trovano chiusa, poco accogliente. E invece noi crediamo che la Chiesa abbia molte cose importanti da dire ai giovani. In termini di guerre e di pace, per esempio. Oppure sul tema dei migranti e dell’accoglienza del prossimo».

36 commenti su “Da Padova, nuova brillante affermazione del diritto a rincretinire”

  1. Io mi domando dove siano tutti questi omosessuali … sembra che siano ormai la maggioranza tra di noi, visto che tutti ne hanno in abbondanza tra amici e conoscenti… e sia chiaro a tutti una volta per tutte, la loro (degli omosessuali) sofferenza più grande è l’atteggiamento di chiusura della Chiesa (o almeno di una parte di essa, visto l’andazzo attuale) … tutti fremono per divenire pietre vive della Chiesa …e invece si scontrano con quelle zucche all’antica dei fondamentalisti ideologicizzati (del Vangelo di sempre) … insomma sarebbero tutti santi se non ci fossero questi cattivoni (i soli veri cattivoni, ormai) …
    Non so se ridere o piangere…

    1. Ciò che conta per il “mondo” che rimastica i resti di tre secoli di predicazione massonica non è neppure divorziare, abortire, eutanasizzare i genitori e se stessi, provare se con lo stesso sesso le cose sono più interessanti che con l’altro.
      Ciò che conta è fare tutto questo in ambito di Chiesa, sotto il benevolo sguardo di un Clero che dice “Abbiamo capito -meglio tardi che mai- che il Diavolo non esiste, e che il Bene e il Male sono due facce della stessa medaglia”.

      Il tipico Monsignore anni ’80/’90, devoto e costante lettore di “Repubblica”, oggi invecchiato, è assolutamente d’accordo

  2. Più che alle gerarchie cattoliche questi pseudo cristiani avrebbero dovuto scrivere direttamente a Dio per chiederGli di accettare questo peccato e chiedere a Lui che cosa ne pensa di questo problema che in realtà non è nemmeno un problema, ma semplicemente perversione, disordine nell’ordine perfetto voluto dallo stesso Creatore.

  3. “crediamo che la Chiesa abbia molte cose importanti da dire ai giovani. In termini di guerre e di pace, per esempio. Oppure sul tema dei migranti e dell’accoglienza del prossimo”: ma allora la confusione regna sovrana, questi hanno scambiato la Chiesa per Porta a Porta !!! Mancano giusto dibattiti su diete, gossip e cronaca nera poi abbiam fatto l’en plein !!!!

    1. Altroché se regna sovrana la confusione! Questi sono gli odierni giovani (cattolici o meno ormai cambia poco), cresciuti indottrinati a pensiero unico e senza una adeguata formazione cattolica. Sono già i primi risultati. Mi fanno molta pena: credo che non sia tutta colpa loro; cosa possono mai pensare se crescono con un bombardamento mediatico a senso unico, unito alla debolezza (per non dire peggio) dell’attuale Chiesa cattolica?

      1. Mi permetta, cara signora: questi non sono “gli odierni giovani”, bensì gli odierni topi di sacrestia, cresciuti a chitarre e sorrisi.
        Gli “odierni giovani” non scrivono certo alle Gerarchie: hanno altro da fare, fra amori più o meno disastrosi, frammenti di lavoro e obbligo morale a “divertirsi”

    2. Migranti e accoglienza, guerra e pace: ma l’aborto, la contraccezione (compresa quella abortiva) l’adulterio, la fornicazione, il sacrilegio, la santificazione delle Feste, il non desiderare la donna d’altri, l’onorare i genitori (per non parlare della giustissima lotta alle ideologie sodomite e gender) dove sono finiti? Ma come hanno fatto a istupidirsi così tanto?
      Come si possa non capire che il Cattolicesimo viene da Dio (ed è pertanto irreformabile) ed indica la strada per il Paradiso è una cosa che non si può spiegare, senza un annullamento dell’intelligenza operato da Satana!
      E poi, ammettendo che la Chiesa apra ai loro “amici” sodomiti, credono che i loro amichetti andranno in Paradiso, nonostante i loro osceni rapporti carnali, solo perché il Papa (un uomo) da il permesso dove Dio ha proibito una volta per tutte?
      Sicuramente fra di loro c’è anche gente laureata, ma sulla Fede e sulla morale sono dei veri ACEFALI, incapaci del più piccolo sillogismo!

  4. giorgio rapanelli

    Se Sant’Antonio fosse vivo leggerebbe a questi modernizzatori della religione cattolica quanto scrive San Paolo sulla lettera ai Romani, attualissima per i cattolici di oggi che vogliono inquinare la Chiesa con teorie relativiste, mentre su I° Corinzi scrive che, insieme a certi peccatori, pure gli omosessuali non entreranno nel Regno dei Cieli. Ora, se ci sono preti, vescovi, cardinali e perfino papi che vogliono cambiare San Paolo, tutti costoro finiranno all’inferno, fin da subito non si devono più obbedire. Sopra e prima di Bergoglio c’è il Vangelo del Cristo e ci sono gli atti degli Apostoli. In ambedue si parla di “misericordia”, ma sempre a determinate condizioni. Se si dice “Dio non smette mai di perdonare” si dice una bugia, che tanto piace a chi vuole togliere dal mondo l’inciampo della Chiesa Cattolica vera, non quella fasulla che si pone alla pari di tutte le altre religioni e al servizio del Padrone del Mondo.

  5. Non riesco proprio a capire chi trattiene tante persone a dichiararsi cattolici quando cattolici non sono più. Posso capire i prelati per i loro ricchi appannaggi ma gli altri? Ci sono tante altre comunità religiose ( vedi gli anglicani e simili) nelle quali si identificherebbero senza alcun dubbio. E allora perché continuare a picconare questa costruzione che è già stata minata dall’interno? Vadano altrove e ci lascino in pace.

  6. “si sentono discriminati” … poveri ciccini …
    ma anche i portatori di handicap vari, i ciechi, gli obesi, i paraplegici, i “bloccati su un letto a vita” (purtroppo la serie è lunga) si sentono (e non certo a torto) discriminati, però non strillano come checche isteriche e non inscenano un “blindman-pride”, o un “fatman-pride” piuttosto che un “paraplegic-pride” … e purtroppo non godono nemmeno della attenzione mediatica e planetaria dei summenzionati poveri piccini …
    Ma la vogliamo smettere di dirci fesserie ???

    1. Insomma il relativismo dominante, dopo aver assassinato la Verità a favore della libertà (basata sul desiderio, o peggio sul capriccio), ha già aperto l’autostrada alla legge del più forte (o della jungla, se preferiamo), dove il più forte, inutile sottolinearlo, è la lobby Lgbt (ricca di suo e inondata dai quattrini massonici) che ci vuol mettere tutti in ginocchio.
      Signori, è tramontato il tempo della legge a tutela della parte più debole (vedi “bimbo” ad esempio, che la natura stessa vuole portatore di sacrosanti diritti) a favore di una legge per i forti e contro i deboli. Tristi tempi.
      E la cosa più paradossale è che i paladini di queste nefandezze stanno principalmente nella “sinistra”, che storicamente si è sempre fregiata di difensore dei deboli … alla faccia della coerenza!

      1. Sono del tutto d’accordo, tranne sull’ultima frase: non è paradossale per la sinistra questo comportamento, perché essa non ha mai difeso i poveri (a parole sì, ma un conto sono le parole altro i fatti; è sempre stata mentitrice, su questo ha sempre usato la massima coerenza).

        1. Diciamo che in passato (e lei lo sottolinea giustamente) lo faceva a parole, ma almeno lo faceva … la classe operaia (nella lotta di classe) era il paradigma di tutte le classi sfruttate, e non stava certo dalla parte dei più forti … ora la sinistra (in cui, tengo a precisare, non mi sono mai riconosciuto e non mi riconoscerò mai) ha subito una ulteriore e perfida mutazione (che poi è appunto più in apparenza che in sostanza, avendo toccato in realtà il fondo della sua perversa radice ideologica antiumana), ma è sempre lo stesso disco rotto che gira… e suona sempre peggio.

  7. Il problema è anche che oggi non si sa’ più nemmeno dove iscrivere i propri figli alla preparazione per la prima Comunione e la Cresima… Parrocchie e catechisti fedeli alla dottrina sono scomparsi!!!

    1. Immensa questione: decenni prima che il Papa dicesse “Dentro (la Chiesa) i “diversi” -in tutti i sensi-, fuori (dalle chiese) i “normali” “, i preti si sono inventati qualunque scappatoia per NON trasmettere ciò che è evidente e pacifico nel patrimonio della Chiesa. Soprattutto l’Estraneità radicale (e perciò l’occupazione abusiva) del Diavolo rispetto alla realtà che è uscita ed esce dalle mani di Dio.

      Già più volte mi è capitato di sentire celebranti che, pronunciando la domanda di rito (obbligatoria) “Rinunci a Satana”?, la modificavano inserendo “al Male”. Cioè: “Sono costretto a chiederti se rinunci a Satana, ma, ti prego, non pensare per questo che Satana esista come essere personale”.
      Per inciso, questo ci riporta all’ossessivo Naturalismo massonico, di fronte al quale il Cielo (Rue du Bac, Lourdes ecc.) e la Chiesa mostrarono l’Immacolata, che schiaccia la testa al Serpente che striscia sul mondo

  8. Omosessuali di qua, di là, ragazzi con una quantità impressionante di amici gay: ne siamo contornati,si incontrano in ogni dove; eppure fino a qualche anno fa se ne avevano solo rare notizie. Sono venuti fuori come i funghi, dalla notte al mattino, una proliferazione incredibile, come le bolle della varicella che una volta che spunta la prima spuntano una dietro l’altra tutte le altre; una valanga che si ingrossa mano a mano che precipita a valle; le tv ne sono piene, i film li hanno per protagonisti, reclamano diritti di ogni specie e si vogliono pure sposare: un desiderio irrefrenabile, quasi un bisogno irrinunciabile, incontenibile, proprio adesso che non si sposa più nessuno; e vogliono i figli, proprio adesso che i figli si evitano come la peste e se per caso bussano alla vita si chiude loro la porta in faccia eliminandoli per sempre; vogliono una bella accoglienza in chiesa e fare la Comunione, proprio adesso che in chiesa non va più nessuno e le chiese tutt’al più si riempiono per farci i pranzi di natale.
    C’è qualche conto che non quadra, anzi, i conti non tornano proprio.

  9. Se il giornale di riferimento è Avvenire opuscolo per deficienti, non vale la pena nemmeno di star lì a parlare con gente di questo calibro.
    Gli empi a questi gli fanno un baffo.!
    Detta in parole spicce ci meritiamo tutto quello che fra poco ci arriverà a livello mondiale e locale !
    Che Dio sia misericordioso ? ok va bene, ma pur che sia anche giusto e lo sarà !

  10. Cari amici, chi ha studiato a Padova
    -e quindi vissuto oltre un lustro lì-
    non si meraviglia di certi “primati” della città del Santo.

    Potrei -e prima o poi lo farò- riempire pagine e pagine di storture riscontrate “de visu”
    e vissute anche dentro strutture ecclesiali.
    Ma è come sparare contro la Croce Rossa.

    Mi voglio spingere ugualmente:

    dopo Milano
    -la Diocesi cattoprogressista per antonomasia-
    in Italia c’è Padova.

    Ricordo solo come venne accolto l’allora Cardinale Ratzinger….
    una teppaglia di movimentisti lgbt
    (parlo dei primi anni Novanta: l’ho detto che sono “all’avanguardia!”)
    fuori dal luogo del convegno
    ed una decina di infiltrati in sala (fra platea e galleria)
    ad inscenare le solite pagliacciate.

    Ho ancora nelle orecchie un meridionale come me
    (dalla cadenza credo fosse barese, uno studente)
    che urlava “siete come i farisei” abbastanza invasato.

    Finito il Convegno Ratzinger fu costretto ad uscire da una uscita secondaria.

    Passiensa….tanto…

    1. Quando si rimuove la carica polemica del Cristo contro i Farisei.quella carica viene rivolta all’interno della Chiesa,. Dalla difesa immunitaria contro i traditori di Dio (Gv 8, 46-47), si passa alla malattia autoimmune.
      Detto diversamente: i “Farisei” (uccisori dell’ uomo che ha detto la verità udita da Dio”: Gv 8, 40) esistono comunque: AUT fuori dalla Chiesa, per sopprimerLa (Fil 3, 5-6), AUT nella Chiesa, per snaturarLa dall’interno, come volevano fare don Gioberti e don Buonaiuti, nella scia dell’Illuminismo. Questi ultimi accusano i “normali” figli della Chiesa di essere farisei

  11. Ma nel catechismo attuale si insegna ancora che esistono i ” peccati mortali”, il giudizio particolare, i Novissimi (e chi sa più cosa sono…), il diavolo, l’Inferno? Sembra che si parli solo di amore universale, di MISERICORDIA celeste che scenderà dal Cielo come manna gratuita su tutto il Creato, per cui non vale più la pena lottare contro il Male.

  12. Il suddetto gruppo dovrebbe inviare un esposto direttamente al Padreterno chiedendo (in carta bollata) che il peccato di sodomia venga depenalizzato dalla dottrina cristiana.

  13. E’ stato un caso che il referendum irlandese sia coinciso con l’anniversario del rogo di Girolamo Savonarola avvenuto il 23 maggio 1498? Tra le visioni del frate ferrarese una veniva spesso ricordata nelle sue prediche: un braccio infuocato con in mano una spada e la scritta “Gadius Domini super terram cito et velociter”. Prima o poi..

  14. Questi sarebbero i “migliori” tra i giovani di oggi….quelli che fanno gli “educatori” nelle parrocchie. Gli altri giovani si sballano, convivono, vanno in discoteca, abortiscono, sono gay….questi invece vanno in chiesa, fingono una gioia che non hanno (perchè la gioia vera nasce dalla fede viva) e approvano tutte le cose dette sopra e, se capita, le fanno anche. Preferisco i primi tipi di giovani, li trovo meno falsi e melliflui e, una volta convertiti, la loro fede è qualcosa di autentico! questi ipocriti di parrocchia danno la nausea!!

  15. A Padova e dintorni diocesani ci sono almeno 138 invertiti tra i 18 e i 35 anni; e questo è l’unico aspetto significativo della missiva, nel senso che mette un punto fermo…
    meno di 138 non sono di sicuro….

    Stando alle statistiche però su 1.076.954 abitanti di cui 1.008.112 battezzati (dati 2013) calcolando la fascia di età specifica ci accorgiamo che sono circa 120.000 i diocesani
    di questa fascia di età a Padova. Pertanto possiamo dire con certezza che su 120.000 persone tra i 18 e i 35 anni della diocesi di Padova gli invertiti che sollecitano
    boiate filo-sodomitiche sono in numero assai poco rilevante seppur non inferiore allo 0,12 percento… probabilmente sarà il caso di occuparsi di istanze vagamente più urgenti…. come magari la guerra alle mosche…. o il grave problema degli stadi per la pallacanestro…… o no ?????

    Comunque come elenco di invertiti è sempre buono… perché non si rende noto l’elenco? Mi pare una buona idea quella di segnalare nome e cognome di…

Rispondi a Luigi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto