Dalla Regione Veneto un segnale di buon senso e di lotta al totalitarismo

Redazione

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Il Sole 24Ore di oggi ci informa che la Regione Veneto ha deciso di ricorrere alla Consulta sulla legge 107, la cosiddetta “legge della buona scuola”, perché ritenuta lesiva delle competenze regionali.

Abbiamo evidenziato nell’articolo che sotto riportiamo un aspetto assai importante di questo ricorso: la Regione Veneto lamenta tra l’altro la lesione dei compiti educativi che la Costituzione riserva alla famiglia.

Non ci facciamo troppe illusioni sull’esito che potrà avere il ricorso, considerando che la Corte Costituzionale è un organo più politico che giudiziario,ed è abbondantemente sbilanciata a sinistra. È però importante conoscere queste iniziative locali e appoggiarle, perché sono voci fuori dal coro, sono espressione di quei politici che non hanno piegato la testa al pensiero unico e che sono capaci ancora di rischiare la loro carriera per contrastare il totalitarismo che sta inesorabilmente avanzando, e che nella scuola individua ovviamente uno dei più importati obiettivi da conquistare.

Al presidente (ma perché mai si usa la parola “governatore”?) Luca Zaia vanno i nostri sinceri auguri e l’incitamento a tener duro: la libertà la merita solo chi sa combattere.

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5 commenti su “Dalla Regione Veneto un segnale di buon senso e di lotta al totalitarismo”

  1. In occasione delle elezioni regionali, il Vescovo di Verona aveva scritto una lettera agli insegnanti di religione esortandoli a favorire chi, fra i candidati, avesse combattuto la teoria gender nelle scuole di ogni ordine e grado. Apriti cielo! L’hanno massacrato, soprattutto insegnanti di religione, media e preti progressisti – tra l’altro anche quel dFasani, comparsa tv e portavoce vescovile, fino a all’altro ieri “anti-tutto”… (sigh!)

  2. Tanto daranno torto alla Regione Veneto perché governata dallo “sporco” legista Zaia!
    Comunque ottima iniziativa se non altro perché il popolo sappia chi lo difende realmente.

  3. Ottima iniziativa! Non perdiamoci di vista, diffondiamola in altre Regioni. Avanti così, verso le dimissioni del fantoccio fiorentino.

  4. Vista la composizione della S. C. e viste certe recenti sentenze, troveranno i modi per dare ragione al governo. Ma le altre regioni non omologhe al Piddi (in altre parole agli eredi del PCI), il partito per cui simpatizza anche una gran parte del clero (quella che di politica non capisce niente), dove sono?

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