Don Minutella, oggi doppia scomunica. Il prete contesta l’atto: “Questo sa di regime, non di chiesa cattolica” – di Marco Tosatti

di Marco Tosatti

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Oggi si scomunica don Minutella. Il sacerdote siciliano l’ha annunciato egli stesso, in un intervento in diretta ieri sera su Radio Domina Nostra, un’emittente religiosa siciliana, e il video della trasmissione è visibile qui.

Nei mesi scorsi il sacerdote, molto esplicito nelle sue critiche ad alcune decisioni del Vaticano e del papa, e in particolare molto critico delle ambiguità contenute nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia, era stato rimosso dalla sua parrocchia e obbligato al silenzio. Una misura a cui ha ottemperato per nove mesi. Ieri sera ha ripreso a parlare. Vi offriamo qui una parziale trascrizione del suo discorso:

“A seguito del mio ricorso presentato alla Con clero dopo aver inviato una lettera al mio vescovo il 21 settembre nella quale tornavo a professare tutte e singole le verità della fede cattolica compreso l’ossequio della volontà e dell’intelletto al Romano pontefice, il prefetto della Congregazione per il Clero mi ha notificato che il ricorso veniva sospeso fino all’8 dicembre. Intanto io avrei dovuto fare un pubblico attestato di fedeltà a papa Francesco sui network. Mi sono chiesto il perché di tale singolare richiesta. Ad ogni modo, avendo nella lettera precedente espresso il mio ossequio dell’intelletto e della volontà al romano pontefice, non ho ritenuto di dover intervenire su tale richiesta. Da dove mai mi sono chiesto viene questa insolita richiesta, che non si è mai avuta? Ad ogni modo oggi (ieri per chi legge, n.d.a.) sono stato convocato in Curia dal mio vescovo, che dopo lunghi mesi di latitanza con il sottoscritto e mi ha dato una lettera nella quale si dice che se io non farò un atto di pubblica fedeltà a papa Francesco sarò scomunicato con due solenni scomuniche”.

Così continua don Minutella: “Mi è venuto quasi da sorridere pensando che a Lutero gliela stanno quasi togliendo la scomunica, quindi posso sempre ben sperare. Ho ricordato al mio vescovo che proprio nella lettera inviata a lui e per conoscenza alla Congregazione ho ribadito il mio ossequio al Romano pontefice. Questa o è schizofrenia o è un vero e proprio ricatto. Allora mi domando, e domando a tutti voi: ma allora il Romano Pontefice non è lo stesso papa Francesco? O nominalmente il Romano Pontefice è qualcosa d’altro rispetto a papa Francesco? Perché se sono la stessa persona non capisco come ci si possa addirittura muovere in direzione di due scomuniche! Vuol dire che dietro c’è qualche altra cosa. Ma stiano attenti perché qui c’è in gioco il bene della Chiesa. Perché se la distinzione è solo nominale, fra il Romano Pontefice e papa Francesco, io la mia dichiarazione l’ho fatta, scritta, e l’ho messa per esteso nella lettera. Non mi hanno voluto ascoltare, e che fine fanno allora nove mesi di obbedienza? Non faccio questo atto ipocrita, che non sarebbe di obbedienza, ma di sudditanza supina e di sottomissione tale che, come dice San Tommaso d’Aquino la virtù dell’obbedienza è sottoposta al regime di giustizia, se non c’è la giustizia come virtù cardinale che regola l’obbedienza, l’obbedienza non è più una virtù, ma diventa sudditanza. Da prete e da battezzato profondamente innamorato di Cristo e della Sua Chiesa che vive il calvario, dichiaro quanto segue: sono ora io che umilmente chiedo che il Romano Pontefice chiarisca che cosa realmente pensa della comunione ai divorziati risposati. Perché sta creando un clima di confusione di cui lui è il primo responsabile. Riguardo alla salvezza delle anime! Questo è il tempo in cui i cattolici veri, che non vogliono camuffarsi dietro un paravento, vengano fuori. Ora è il momento. Rivolgo con forza un appello a cardinali, eccellenze e fratelli sacerdoti, in un momento di confusione immensa nella Chiesa: se taciamo condurremo un numero immenso di anime all’inferno, e anche per noi ci sarà la dannazione eterna. Ho taciuto per mesi e da domani sarò due volte scomunicato. Ora dico: bisogna obbedire piuttosto a Dio che agli uomini! Queste condanne per me non saranno valide, sono medaglie al valore”.

Infine, un appello finale: “Questa falsa Chiesa va avanti con la sopraffazione, per mettere paura agli altri, perché io devo essere un esempio, così se c’è qualche prete che vuol venire fuori si guardi bene dal farlo, visto come riducono don Minutella. Perché non preciso papa Francesco sui network si arriva a due scomuniche! Non è mai successo da che mondo è mondo! Questo sa di regime, non di Chiesa cattolica”.

Non c’è dubbio che la misura adottata dal Vaticano e in particolare dal prefetto della Congregazione, il card. Beniamino Stella, e condivisa dal vescovo Corrado Lorefice, appare estremamente severa. Don Minutella non è certo il primo caso di sacerdote critico, anche in toni aspri, delle decisioni della Chiesa; anche in Italia. Ma per altri si è sempre scelta la pazienza e la tolleranza. Chissà perché.

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fonte: Sito dell’Autore

40 commenti su “Don Minutella, oggi doppia scomunica. Il prete contesta l’atto: “Questo sa di regime, non di chiesa cattolica” – di Marco Tosatti”

  1. Io mi domando come ci si possa ancora domandare, e domandare agli altri, da parte di un prete poi, che dovrebbe avere chiari i fondamentali della dottrina cattolica, se questo detto papa francIesco sia la stessa cosa del Romano Pontefice ( o viceversa )….No, chiaramente non lo è: e lo dice lei don Minutella stesso: uno che santifica (non: “quasi santifica”, santifica eccome, lo mette ginocchioni a latere crucis al posto della Madonna, altro che santo…) Lutero non può appartenere alla stessa squadra cui appartiene il papa scomunicatore di Lutero. Don Minutella lascia che ti scomunichino- che vale se anche dieci volte? – ritira l’ ossequio del tuo intelletto e della tua volontà da questo Impostore che Romano Pontefice non è, e ritirati a vita privata, manda all’inferno… come lo chiamano?…l’Omissis, e il “tuo vescovo”- che non fa differenza dall’ Omossis – e se sei prete ordinato ‘secundum ordinem Melchisedec’- con Rito cioè anteriore a quello di Paolo – dì la tua Messa secundum Sanctum Pium V. E vivi in pace, coi fedeli che capiscono.

    1. Don Minutella ha ragione, ma prprio per questo somiglia maggiormente a Gesù’, accetti la mortificazione e ne gioisce interiormente. Dipenderà’ Nostro Signore, stia certo..

      1. ha ragione solo se è conseguente fino in fondo: tertium non datur. Non può imprecare contro i frutti amari dell’albero che ritiene buono ( il Concilio e la chiesa conciliare)…Un albero buono non può che produrre frutti buoni, come viceversa….

  2. Ma cosa è degno di scomunica? Il Santo Rosario? La fedeltà a Cristo Gesù e al Suo Corpo Mistico? Il rispetto per i Sacramenti? La memoria di quanto santamente la Chiesa ha tramandato? La considerazione autentica del ruolo, unico ed indefettibile, del Successore di Pietro? L’opera di instancabile Apostolato o meglio, di Evangelizzazione?Resta il Vangelo nella sua interezza “il termine fisso” al quale la Chiesa Universale deve rapportarsi nella fedeltà per non tradire il mandato divino?

  3. Il discorso di don Minutella in effetti non fa una grinza! Io non lo conosco questo sacerdote, ma da quanto non si sentiva parlare così un ministro!
    Certamente dai tempi della mia infanzia, dove nelle prediche quaresimali il frate tuonava con voce corposa dall’alto del pulpito e parlava di peccato, di Paradiso e di Inferno, di demonio…
    C’era qualcuno che metteva in allerta le anime fredde e tiepide… ora chi più parla di queste cose importantissime, dei Novissimi, del destino Eterno dell’anima a cui nessuno sfugge.
    Quindi senza conoscere eventuali retroscena coi quali ormai spesso o sempre dobbiamo fare i conti, ecco dico, avanti a don Minutella e agli altri come lui, ancora tentennanti e dubbiosi e perché no, paurosi, si alzino in piedi con coraggio a difendere la Chiesa di Cristo. E tutti noi se abbiamo la possibilità dobbiamo farlo perché di questo un giorno, dovremo rendere conto al Capo della Chiesa Gesù Cristo, quanto era in nostro potere fare, e non abbiamo fatto. Che Dio ci aiuti proprio pensando alla moltitudine di anime in pericolo.
    Sia lodato Gesù Cristo e Maria Santissima!

  4. Luciano Pranzetti

    Cara Francesca, il santo Rosario ha già avuto una diffida dalla Cassazione CEI. Se lo ricorda quel poco rev. Galantino?.Riferendosi al tema dell’aborto, ebbe parole sprezzanti per quei giovani che recitavano il Rosario di riparazione davanti alle cliniche abortiste, definendoli “Visi inespressivi”. Se tuona, se tuona, dice la saggezza, da qualche parte piove. E sarà un’alluvione che già si annuncia col proliferare delle messe (minuscolo) ‘ ecumeniche = protestanti e sacrileghe. Exsurge Domine!

  5. Però! Due scomuniche in un colpo solo….mica male! Mons. Lefebvre, di mai abbastanza venerata memoria, credo ne ebbe una sola: complimenti! D’altra parte è logico: la misericordia di Omissis è appannaggio di adulteri e sodomiti impenitenti, e ciò vale anche per il clero. Per chi professa la Santa Fede, giù legnate! Purtroppo siamo in guerra, ed in guerra bisogna scegliere da che parte stare, altrimenti si fa il doppio gioco. Preghiamo per i Preti (metto apposta la maiuscola) che hanno il coraggio della Verità e ne pagano le conseguenze. E preghiamo perché Nostro Signore ne aumenti il numero.

    1. quale chiesa cattolica , quella del Vatt 2, alla quale il don Minutella professa di aderire? Andiamo! Uno poi che ha poi come riferimento il teologo Urs von Balthasar… Eretici scomunicano eretici: sempre accaduto: dove è la meraviglia! Ogni nuova chiesa crede di essere infallibile…e scomunica chi non si attiene ad essa… e questa a sua volta…e così via per tutta la galassia della protesta…Perché, nella chiesa del Vatt2 non c’è dal principio in atto una scomunica dell’ uno sull’altro? Sono arrivati persino a mettere uno dei loro- e un ‘uno’ cher ne era poi il Capo! – in panchina, anzi al ricovero, nel Monastero Mater Ecclesiae ( pensa un po’ che destino questo della Mater Ecclesiale….)

  6. Non si scomunica “don” Giorgio de Capitani che è COMUNISTA (anzi, RADICALE), ATEO, BESTEMMIATORE pubblico, scandalizzatore pubblico e pubblico insultatore di Scola, Ratzinger e Bergoglio e si scomunica don Minutella?
    A parte il fatto che la scomunica al Minutella sarebbe nulla e invalida senza un fondato motivo canonico (che non c’è) e che Bergoglio è già molto più scomunicato di lui, in quanto eretico modernista (e lo stesso dicasi per la maggior parte dei suoi sodali), qual è il VERO motivo di questa patetica “scomunica”?
    Il modernismo e il narcisismo di Omissis:
    1)TUTTO può essere tollerato, fuorché il cattolicesimo (sempre che il Minutella, accanito difensore del CVII, possa essere considerato cattolico…comunque lo è MOLTO più di Bergoglio e di Lorefice e non è per la sua difesa del CVII che viene “scomunicato”).
    2)Bergoglio non tollera di essere contestato da chi, secondo lui, gli dovrebbe essere sottomesso e per il Minutella non era sufficiente rientrare nei ranghi: “DOVEVA” fare anche un UMILIANTE atto pubblico di elogio al “misericordioso” e narcisista DITTATORE (dittatore che elogia i “frutti spirituali” del RAMADAN ma che ha perseguitato senza pietà i Francescani dell’Immacolata: loro non portavano frutti spirituali?).
    I modernisti hanno fatto male i loro conti: hanno provato ad arruolare nel loro regime (con l’incarico di “PUBBLICO ADULATORE”) la persona sbagliata!

    1. Caro Diego, come fa Bergoglio a scomunicare i suopi pari in blasfemìa? Quanto poi a don Minutella, il discorso è un altro…Se don Minutella non si sente parte di ‘questa’ chiesa, ne stia fuori, scelga la chiesa che vuole, ma sappia che scegliendo una o l’altra delle chiese del VATT2 – quella di Ratzinger o quella di Woitila o quella di Montni,o quella di Roncalli ( e aggiungerei, quella del papa Sorriso…).. – sempre fuori dalla chiesa cattolica è….Non gli piace il perone Bergoglio? A un cattolico non deve nemmeno piacere l’albero che produce il perone…

  7. Ah, meraviglie dell’Era della Misericordia della Nouvelle Église di Papimbroglio in arte sanfrancesco primo e ultimo con la sua cricca!

  8. diciamolo più chiaramente: ‘questa’ chiesa, come ogni chiesa – intese come comunità o assemblee di fedeli loro – hanno il diritto di scomunicare – separare dal proprio corpo comunitario – chi non si conforma alla loro carta costitutiva. Chi ci sta, sta alle loro regole, chi non accetta le loro regole, se ne esce, prima di esserne cacciato. Qui non è questione di Bergoglio sì o Bergoglio no, papa sì o papa no, qui è questione di Chiesa: è questa la vera Chiesa, che alla sua testa ha papi come questi ? Se sì, ci sto, e zitto: come posso io contestare le regole che la costituiscono? Se le sue regole e i suoi comportamenti mi dicono che è in contarsto con l’ idea di vera Chiesa come mi è stat tramandata, allora ne esco e Amen!
    E vedremo se avrò tutto il rispetto e la stima da parte di quelli che ho salutati, e che fanno della Libertà Rligiosa la loro bandiera!

    1. jb Mirabile-caruso

      bbruno: “…qui è questione di Chiesa: è questa la vera Chiesa, che alla sua testa ha papi come questi? Se si, ci sto, e zitto:
      ……………come posso io contestare le regole che la costituiscono? Se le sue regole e i suoi comportamenti mi dicono che
      ……………è in contrasto con l’idea di vera Chiesa come mi è stata tramandata, allora ne esco e Amen!”……………………………

      Non riesco a seguire la Sua logica, signor bbruno! Supponga che io mi infiltri con l’inganno nella Sua abitazione, la occupi e – spacciandomi di esser Lei – cominci a cambiar tutto, dalle Sue quotidiane abitudini di vita fino ai valori in cui Lei crede… e cosa fa Lei? Ne esce e se ne va??? Vero è che viviamo in una confusione immensa e tutti quanti ne siamo inesorabilmente affetti, ma – mi lasci dire! – non al punto estremo a cui Lei l’ha spinta! Una concreta REAZIONE di noi “occupati” DEVE pur esserci prima di accettare l’abbandono della nostra Casa: la Santa Chiesa Cattolica! Non Le sembra?

      1. voglio dire semplicemente, Sig. Caruso, che dal momento in cui mi accorgo che la compagnia della quale fino a quel momento ho fatto parte non è la compagnia giusta, che io ho scambiato, per le sue ingannevoli apparenze, con la Chiesa vera… allora mi tolgo da essa, la sconfesso, senza badare alle sue ire e ai suoi lanci di scomuniche, ché io, per la mia fede, come essa mi è stata tramandata – ‘tràdita’ – sono già parte della vera Chiesa, seppure messa, come ora, nell’ombra o costretta nelle catacombe…. “Se anche la fede sopravvivesse nel cuore di una manciata di fedeli, lì è la Chiesa” , diceva Sant’ Atanasio, al tempo della grande apostasia ariana!
        Io lasciando costoro, non abbandono la mia casa, lascio quella casa che per farmela credere ancora la stessa di prima l’ hanno arredata più o meno come quella originale. E diceva ancora S.Atanasio, rivolto alla falsa compagnia cristiana dei suoi tempi: : “Voi avete mantenuto le chiese, noi abbiamo mantenuto la fede. Tenetevi le chiese se volete, noi ci terremo la fede per continuare la Chiesa”.

    1. Certo che può: dalla ‘sua’ chiesa! Come sempre successo. Guarda la galassia protestante, fatta di mille pezzi: ciascuno pezzo nato dalle scomuniche dell’altro!

      La domanda dovrebbe essere: può un papa non cattolico (quindi NON-papa), scomunicare dalla Chiesa cattolica? Evidentemente no: come può uno cacciare un altro di casa, se in quella casa nemmeno c’era? Don Minutella a quale Chiesa appartiene?

  9. Meglio scomunicati che l’ “una cum” con quella cricca di impostori…..
    Fedeltà a sua maestà Francesco I, definito leader della chiesa unica mondiale (in un sito ho letto proprio così…. Sic!)? E qualcuno osa ancora chiamarlo pontefice?

  10. Se mi è consentito, vorrei ricordare ai Preti fedeli e coraggiosi (dunque perseguitati dalle neochiesa Omissista) che vi è un “porto sicuro” al quale, eventualmente, approdare mentre in mare infuria la tempesta: la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Fiat Voluntas Dei.

    1. Concordo in pieno . è da anni che lo vado scrivendo e ripetendo, specialmente in relazione alla persecuzione dei Francescani/e dell’Immacolata; ciò sarebbe oltremodo utile anche per noi cattolici, poiché avremmo un maggior numero di veri pastori al nostro servizio. Invece niente: tutti zitti, tutti nascosti (o imboscati?); mancanza di coraggio o fraintesa obbedienza a chi non la merita? (la falsa obbedienza di cui parla Mons. Léfèbvre ne “Il colpo da maestro di satana”). Temo che avesse ragione Fulton Sheen, quando affermava ” non contate sui sacerdoti, o sui vescovi, cari cattolici, questa volta la Chiesa la dovranno salvare i laici”. Allora coraggio, diamoci da fare. LJC)

      1. Caro Catholicus, nei casi che conosco temo si tratti soprattutto di mancanza di coraggio e di incapacità nel rinunciare a taluni privilegi acquisiti. Non sono Sacerdote e lungi da me il voler giudicare i Sacri Ministri, ma sul “diamoci da fare” noi laici, conti pure su di me. Con tanta stima.

    2. jb Mirabile-caruso

      Reinhold: “…vi è un “porto sicuro” al quale, eventualmente, approdare mentre in mare infuria la tempesta:
      ………………la Fraternità Sacerdotale San Pio X”……….

      Con il Suo permesso, signor Reinhold, vorrei aggiungere che quello della FSSPX è, di fatto e purtroppo, un porto “molto relativamente sicuro” essendo stata questa Fraternità anch’essa vittima della medesima infiltrazione ed occupazione di cui è stata vittima la nostra Chiesa Cattolica. Non senza una ben precisa ragione, infatti, nel 2014 è stata fondata la Unione Sacerdotale Marcel Lefebvre ( USML ) la cui sede è in Francia. Chiunque ne fosse interessato troverà informazioni esaustive sul sito Una Vox Italia.

      1. Caro Jb Mirabile, la Sua osservazione è pertinente. Non nego che vi siano realtà ancora più affidabili della FSSPX. Tuttavia Essa rimane, a mio parere, la più presente sul nostro territorio, oltre che la meglio organizzata. Fatti, questi, a mio parere non trascurabili.

  11. ma don MInutella chi è veramente? Cosa pensa del vaticano II? Qui infatti non è solo questione di Bergoglio, Sommo Pontefice sì o Sommo Pontefice no, qui si tratta di ‘questa’ chiesa, della chiesa del Vatt2, della quale Bergoglio e, a turno, Ratzinger e Woitila e Montini e Roncalli, è, e sono stati, i Referenti Sommi.

  12. Forse il bravo don Alessandro avrebbe dovuto fare la sua famosa riunione a Verona, per assicurarsi un poco di proseliti, oppure potrebbe adesso partecipare, sempre a verona, a questa bella commemorazione della Riforma protestante http://www.veronafedele.it/Chiesa/Ecumenismo-a-500-anni-dalla-Riforma-luterana, magari in compagnia del professor Giovani Zenone, così caro alla curia scaligera. Bella la Chiesa aperta a tutti, purché non siano cattolici : la massoneria è al potere in Vaticano, era ora che buttassero fuori i bacchettoni baciapile, così almeno la pensa il “grande riformatore”, alias J.M. Bergoglio

  13. Scomunicato da uno scomunicato? S.Pio V e S Pio X hanno già scomunicato i modernisti da tempo, pertanto avere scomuniche da scomunicati è quasi una garanzia di essere nel giusto.

  14. Sto con Don Minutella da sempre.
    Spero che riprenda a parlare e a fare le catechesi.
    Spero che si sposti per l’Italia e faccia incontri ovunque.
    Tanto ormai è libero, non deve più ubbidire ai suoi superiori.

    1. Uno, cento, mille don Minutella (magari senza l’ammirazione per il C.V. II e Urs VonBalthasar, ma vabbe’, non si può avere tutto…). Lotta dura senza paura ai massoni travestiti da prelati !

    1. jb Mirabile-caruso

      Don Minutella merita rispetto per la Sua determinazione ed il Suo coraggio di opporsi all’assurdità in cui viviamo, non senza tuttavia osservare la Sua stessa grave mancanza di coerenza intellettuale nell’accettare il Vaticano II e rigettare, al contempo, Bergoglio che del Vaticano II è la coerente espressione. E senza rilevare, inoltre, che entrambi – Concilio e Bergoglio – sono l’assoluta negazione del Cattolicesimo. Don Minutella ha assoluto bisogno di uscire dalla contraddizione in cui si trova, cominciando con il riconoscere che NON c’è Verità nella contraddizione, ma solo falsità. Vuole don Minutella salvarsi l’anima – e salvare quella delle Sue pecorelle, rimanendo nella falsità? Escludo che lo voglia, quindi la necessità di riconciliarsi con la Verità non importa a qual costo e a quale sacrificio!

  15. Ma chi non è d’accordo con la chiesa, che fino a prova contraria è guidata dal Papa CON tutti i vescovi, se ne può pure andare no? Sai quante ce ne sono state di divisioni: non sarà certo la prima. Noi Cristiani siam così in fondo, ci piace scannarci fra di noi. Prima protestavano i modernisti ora gli integralisti. Un Papa che piace a tutti è oggettivamente impossibile…e nel frattempo il mondo diventa ateo!

    1. Il mondo non e’ateo ma prono a mammona, la chiesa di bergoglio invece quella si che e’ atea, per essa il dio cattolico non esiste e la vera unica divinita e’ l’uomo, bergoglio nega la divinita di Cristo e divinizza l’umanita’, l’anticristo della pampas non e’ cattolico e’ un servitore di satana.

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