Dopo l’articolo sul Papa, Gnocchi e Palmaro esautorati da Radio Maria

 

rdmrDopo l’articolo “Questo Papa non ci piace”, firmato mercoledì 9 ottobre sul “Foglio”, siamo stati esautorati dalla conduzione delle trasmissioni che abbiamo condotto per dieci anni su Radio Maria, “Incontri con la bioetica (Palmaro) e “Uomini e letteratura: incontri alla luce del Vangelo” (Gnocchi). Ci è stato comunicato con una garbatissima telefonata del direttore padre Livio Fanzaga, nei confronti del quale non muta la nostra amicizia. Ma questo non cambia la sostanza dei fatti. Padre Livio ritiene che non si possa essere conduttori di Radio Maria e, contemporaneamente, esprimere critiche sul Papa.

Pur non condividendo questa linea editoriale, ne prendiamo atto rimarcando comunque che le nostre critiche a Papa Francesco non contengono una sola riga che non si attenga alla dottrina cattolica e non sono state espresse dai microfoni della Radio. L’atto compiuto nei nostri confronti risulta dunque abbastanza raro nell’uso giornalistico sia nella sostanza sia nel metodo colpendo delle opinioni, discutibili certo ma legittime, espresse su un’altra testata. Con questo non possiamo però tacere che, per dieci anni, abbiamo avuto la possibilità di trattare a Radio Maria in assoluta libertà temi molto scottanti per merito del suo direttore. Ed è proprio ciò che rende più amaro questo epilogo, di cui vogliamo dare così notizia anche agli ascoltatori delle nostre trasmissioni.

Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro

81 commenti su “Dopo l’articolo sul Papa, Gnocchi e Palmaro esautorati da Radio Maria”

  1. E’ un vero peccato!! Sia per la stima che nutro per i due bravissimi autori che per Radio Maria, a cui sono affezionato e di cui in un certo senso comprendo la posizione di Padre Livio, che ha sempre proclamato in modo inequivocabile l’imprescindibilità di qualsiasi messaggio/trasmissione dalla fedeltà al Vicario di Cristo. Questo va detto ad onore del direttore di Radio Maria.
    Pur condividendo pero’ questa impostazione e le ragioni alla base di questa scelta, anch’io sono perplesso per il fatto che le ragioni addotte da Gnocchi/Palmaro (tra l’altro in altra sede rispetto a quelle della radio, ma questa puo’ essere una sfumatura…) non nascono da valutazioni troppo personali e/o divergenti rispetto al magistero, ma si collocano proprio nel solco bimillenario della Tradizione.
    Le 99 pecore nel recinto stanno solo tentando di dire che le palizzate sembrano ondeggiare un po’ troppo agli spintoni dei 9999 lupi che gironzolano nei paraggi. E’ vero che il pastore è Superman, pero’ il carpentiere sembra fare troppa economia coi chiodi che pure ha a disposizione….

  2. MARCO PERNECHELE

    Ah, una sola telefonatina , e gia’ ‘ liquidati’ con rapido processo in perfetto stile staliniano, con tanto di pugnalata alla schiena .Questo dopo tanti e tanti anni di ottime trasmissioni .Padre Livio si meriterebbe un bel boicottaggio economico .Non e’ possibile usare due pesi e due misure a seconda se le questioni dibattute sono esterne o interne alla Chiesa .La Chiesa Italiana e’ gia’ sull’orlo dell’abisso e non c’e’ bisogno di chi dia ulteriori spinte per buttarcela. C’e’ tanto bisogno di eroi , non di codardi.Soprattutto nel clero.

    1. Caro Marco, in effetti sarebbe necessario ristabilire dei Tribuanli del Santo Uffizio che processino i troppi personaggi ambigui che gettano scompiglio nelle Diocesi, catto-comunisti o cripto-sedevacantisti che siano.

  3. Ma roba da matti… al Papa lo insultano tutti i giorni sui giornali mettendogli in bocca parole non sue, e tutto va bene.

    Invece Gnocchi e Palmaro, solo perché si permettono di esprimere un’opinione onestamente critica nei confronti del Papa, vengono mandati via?

    Opinione peraltro perfettamente in linea con i mal di pancia di milioni di cattolici in tutto il mondo?

    Ma Francesco ha idea di cosa significa per tanti cattolici vederlo rilasciare interviste a Scalfari, che i cattolici li prende a sberle da decenni?

    E’ come se un figlio fosse vittima di bullismo a scuola, e poi suo padre invece di difenderlo si coccola il bullo…

    Don Livio!!! Vedi che tanti gesti e tante parole di Francesco, in termini di paternità spirituale, per tanti cattolici sono sberloni e pugni nello stomaco.

  4. Mi dispiace moltissimo sia per l’allontanamento da Radio Maria sia per le critiche al Papa. Comprendo però la difficoltà nell’accogliere ogni parola del Papa, che molto spesso appare ambigua dando spazio ad interpretazioni contrarie al Magistero. Spesso anch’io mi sento molto disorientata da tutto questo e prego il Signore che non ci abbandoni………

  5. Anche a me dispiace per questa vicenda, comunque spero di leggervi ancora.
    Nessuno si può permettersi di silenziare chi osa dire la vertà, che dopotutto è sotto gli occhi di tutti.

  6. Un fortissimo grazie ai due autori. Trasmissioni davvero preziose che perdiamo.
    Vale la pena di ricordare che i Francescani dell’Immacolata sono entati nel mirino partecipando alle Marce annuali per la Vita.

    Una sola nota, in questo momento: padre Livio ha sposato in pieno e ribadito la linea “Governi tecnici sempre e comunque”.
    Grazie di nuovo !

  7. incondizionata solidarietà agli amici Gnocchi e Palmaro – nella Chiesa è in atto un’epurazione dei pensatori fedeli alla tradizione

  8. Mi rivolgo a P.Livio che pure apprezzo e ammiro da sempre:
    -Caro Padre Livio, legga per cortesia la meravigliosa e commovente lettera di Lucrecia Rego de Planas che oggi compare su questo sito. Si commuoverà anche lei.

  9. Tutta la mia solidarietà ai due epurati Gnocchi e Palmaro, tra l’altro sono anche un affezionato lettore dei loro saggi.Probabilmente, il novello Don Abbondio, Padre Livio teme la ritorsione di qualche alto papavero in Vaticano. Ora, sia coerente fino in fondo ed affidi una rubrica al duo
    Ezio Mauro e Michele Serra.

  10. Esprimo la mia solidarietà a Gnocchi e Palmaro. In un certo senso me l’aspettavo. Ora toccherà a De Mattei. Condivido ogni parola dell’articolo dei due autori.

  11. Il fumo di Satana è entrato in Radio Maria? E’ da un po’ di tempo che ho avvertito, prima saltuariamente, poi sempre più spesso, piccole ma significative “dissonanze dottrinali” da parte di alcuni ospiti fissi che nei loro interventi seminano qua e la in un contesto apparentemente ortodosso (la classica goccia di veleno nel cucchiaio di miele). Interventi che lasciano l’ascoltatore nel dubbio, trascinandolo pian piano nella “notte della fede”. A tale proposito si ascoltino le dotte citazioni di Monsignor Ravasi…..
    Non mi esprimo sui messaggi di Mejiugorie (che mi lasciano scettico) ma ho sentito ultimamente Padre Livio criticare velatamente la condotta di vita dei cosiddetti “veggenti”.
    Conosco personalmente Gnocchi e Palmaro e sarei pronto a mettere la mano sul fuoco per testimoniare la loro onestà intellettuale e la loro profondissima fede nella Verità rivelata e nella Dottrina. Oltretutto scrivono in modo godibilissimo e assolutamente comprensibile anche per i più ignoranti in materia di Religione. E ascolto da anni Radio Maria e le catechesi di Padre Livio che mi hanno sempre guidato spiritualmente (ho letto anche la quasi totalità dei suoi libri, sempre edificanti). Ma ora si è incrinato qualcosa che a mio avviso prelude a qualcos’altro di più grave.
    Gnocchi e Palmaro non hanno criticato il Papa su affermazioni inerenti il Magistero della Chiesa. Hanno criticato le esternazioni di Bergoglio che sono spesso un effluvio di mielosità infarcite qua e là da errori dottrinali incontestabili (la goccia di veleno….). Padre Livio doveva difendere la Dottrina perchè questo è compito di tutti i credenti e come afferma San Paolo bisogna scontrarsi con chiunque dica il falso, anche fosse un angelo! Invece ha preferito mettere la museruola a chi grida la Verità dai tetti e probabilmente si è piegato a chi non vuole sia permesso disturbare il manovratore…. Proprio oggi è stata ritirata la medaglia di Bergoglio perchè nella scritta, Jesus è diventato Lesus (laesus = ferito).

    1. concordo, è da un po’ che non ascolto radio maria, ma a suo tempo mi ero accorta anch’io di alcune dissonanze.
      per favore potresti spiegare in modo più esauriente la faccenda della medaglia ? grazie

  12. Ho apprezzato e condivido totalmente quanto da voi espresso nell’articolo in questione. Mi sono compiaciuta nel constatare che finalmente si comincino ad aprire gli occhi!!! Ero una assidua ascoltatrice di Radio Maria ed anche sua sostenitrice. Da alcuni mesi non riesco più a seguirla e mi chiedo se Padre Livio, al quale attribuisco grandi meriti nella mia formazione religiosa, riuscirà mai a rendersi conto di cosa sta succedendo. Mi auguro di potervi seguire ancora su IL TIMONE!! Coraggio, non siete soli a pensarla così!

    1. Sono d’accordo al 100 % con Gnocchi e Palmaro e confido che anche Antonio Socci (che stimo moltissimo e di cui ho apprezzato l’articolo “Ti stai sbagliando chi hai visto non è … non è Francesco”) prenda posizione da par suo. Suggerirei anch’io a Gocchi e Palmaro di scrivere al Papa per vedere se ha il coraggio di rispondere. Sembra che risponda e chiami al telefono chiunque, sarebbe il colmo che non rispondesse a due persone della statura morale e culturale di Gnocchi e Palmaro.
      Per parte mia aspetto al varco qualche prete di mia conoscenza, che fino a sei mesi fa se ne infischiava (per usare un eufemismo) di quanto diceva e scriveva Sua Santità Benedetto XVI, per dirgli che io faccio altrettanto con quello di cui va straparlando e strafacendo Papa Francesco: voglio vedere se si permetterà di dire che sono fuori dalla Chiesa cattolica. Sono pronto a ribattergli che ci mancherebbe altro che uno può continuare a essere pienamente cattolico non credendo alla veridicità delle apparizioni della Madonna a Lourdes e dei miracoli a Lei attribuiti e ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, mentre si pone fuori dalla Chiesa se è contrario alle chiacchiere scambiate da Papa Francesco con Eugenio Scalfari e con il Direttore di Civiltà Cattolica !

  13. Non darò più un centesimo a Radio Maria e da quest’anno nemmeno alla CEI con l’8 per 1000 che ho invece destinato agli ebrei. Criticare con garbo il papa su questioni opinabili è assolutamente legittimo e mettere a tacere le migliori firme apologetiche d’Italia è un crimine che spero Padre Livio paghi più dei 30 denari che qualcuno gli ha forse dato per ammazzare Gnocchi e Palmaro.

  14. Non mi trovo del tutto in sintonia con i due autori, ad esempio nell’articolo in questione. Invece le trasmissioni su Radio Maria sono state sempre esemplari, e non certo perché uno dei due o entrambi esercitassero un’autocensura.
    Purtroppo è vero ciò che scrivono A.Zito e altri.
    A mio giudizio si tratta di un semplice (ma grave) ritorno di clericalismo in padre Livio. Proprio lui, che ha sempre sottolineato la sorda opposizione della maggior parte del Clero italiano alle apparizioni mariane (Ghiaie di Bonate, Tre Fontane ecc. ecc.), oggi pensa che comunque il card. Ravasi o la CEI (“no alla Marcia per la Vita”) abbiano un’autorevolezza superiore ai due, semplicemente perché il Clero “vale” più dei laici.
    Posso assicurare a padre Livio e al Clero tutto che il laicato vorrebbe tanto non essere costretto a supplire -per quanto gli è possibile- alle loro inadempienze (per dire poco)

  15. Mi dispiace molto, una perdita assai grave per Radio Maria. Noi fedeli abbiamo bisogno di chiarezza, certezze dottrinali, di essere rassicurati. Non di sentirsi destabilizzati..

  16. Ho letto i commenti fin qui e debbo dire che alcuni sono un po’ troppo duri nei confronti di p. Livio. Mi dispiace comunque moltissimo per il modo con cui è stata liquidata la questione (solo con una telefonata). Ribadisco qui quanto ho detto a commento dell’articolo incriminato, e cioè che mi pare vi sia maggior severità nel punire o silenziare coloro che esprimono posizioni come quelle di Gnocchi e Palmaro, o magari in futuro De Mattei, che verso coloro che, non venendomi un termine migliore, sono etichettati come “progressisti o in qualche caso, modernisti”. Come mai?
    Ad ogni modo, visto che il Papa ha risposto e telefonato a diverse persone, perché Gnocchi e Palmaro non hanno diretto al papa queste loro interessanti e intelligeni obiezioni, come ha fatto la signora messicana?

  17. Anch’io da qualche tempo ho avvertito una fastidiosa aria nuova a Radio Maria, e un padre Livio più ingessato. Sembra che pian piano i compagni di Famiglia Cristiana, come gli ultracorpi di un vecchio film di fantascienza, stiano invadendo ogni ambito, e adesso con la benedizione di papa Bergoglio. Speriamo in Maria.

  18. Andrea Mondinelli

    Cari amici, da sempre padre Livio ha sostenuto una linea editoriale. Sono certo che sia Mario, sia Alessandro avevano messo in conto la possibilità di non potere più parlare da Radio Maria.
    Ma voi commentatori che la volete boicottare, la ascoltate o no? Sapete quali danni provochereste con il boicottaggio, soprattutto alle persone malate, ai carcerati, alle persone sole? E’ padre Livio il nemico da combattere?
    Agli amici Mario ed Alessandro dico solamente che c’è molto del vero in quello che hanno scritto, ma hanno sbagliato il modo: si può in disaccordo con il papa, ma lo si deve sempre amare e sostenere con la preghiera. Il concetto il papa mi piace/non mi piace non è cattolico.

    1. Padre Livio non è il nemico da combattare. Ma l’impossibilità di argomentare una posizione in maniera rispettosa, sensata e conforme alla dottrina della Chiesa, questo sì che è da combattere. La Chiesa di Roma non è e non deve diventare la Russia di Stalin. Radio Maria perde due grandi conduttori ! Si impoverisce, si può dire, e che padre Livio non si lamenti se poi ad una radio più povera corrispondono offerte più povere…

  19. Alberto Franchetti

    E bravo Padre Livio! Caccia Gnocchi&Palmaro, ma si tiene ben stretto l’ex (?) sessantottino Paolo Sorbi… evidentemente anche il direttore di Radio Maria preferisce seguire la corrente. Una vera delusione.

    1. Come dici tu, Paolo Sorbi è un ex 68ino per cui non c’è nulla da dire, anzi ben vengano coloro che rigettano gli errori del loro passato.

  20. Per uscire un po’ dalle polemiche, ecco la meditazione che ci viene da un santo sacerdote:
    Ascoltiamo don Dolindo
    Guardami crocifisso…
    Guardami crocifisso, o anima orgogliosa, e vedi quanta pace Io ti trasfondo nella mia nudità ammantata di sangue! Un Corpo divino vestito di piaghe e il tuo corpo peccatore vestito di bisso? Un Re immortale ridotto obbrobrio di tutti, e un suddito decaduto che pretende di gloriarsi innanzi al suo Re?
    Come puoi tu notare i difetti altrui se sei pieno di miserie? E come puoi notare la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello se hai la trave nel tuo?
    Vuoi affermare la tua volontà e pretendi di far valere il tuo giudizio, quando ne hai così poco da non saper guardare al tuo vero bene e da non saperti rinnegare?
    Beata l’anima che può vivere nascosta e umiliata in questo mondo, senza ricevere mai onori, senza essere tenuta in considerazione, senza comparire neppure agli occhi altrui!
    Beato chi può servire e può stare all’ultimo posto come inutile ingombro! È in questo annientamento che l’anima si riempie di grazia e diventa feconda d’amore.
    Voi guardate con invidia i grandi del mondo e anche i grandi della Chiesa, e vi lasciate affascinare dagli onori: ma se poteste ponderare quante ombre si formano sulle anime per quelle grandezze, voi correreste sollecite all’ultimo posto e bacereste la terra che vi accoglie come povertà e come piccolezza.
    La sorte non è di chi è colto, di chi ha titoli d’onore, di chi ha splendore di ricchezza ed è onorato: la sorte è di chi è niente innanzi al mondo, è colmato d’obbrobrio e raccoglie solo disprezzi. 

  21. Riccardino Paniz

    Scrivo queste due righe con l’animo turbato.
    Finora ho amato spontaneamente la radio che porta il nome della Madonna in forza dell’amore previo per la madre di Cristo e da anni ho l’adesivo di Radio Maria incollato al lunotto posteriore della mia macchina. Lo rimuoverò come segno tangibile di disaccordo con una linea editoriale che da qualche tempo in qua mi ha perplesso con sempre maggiore frequenza. Che la Vergine Maria -che per mezzo del Suo Figlio conosce di me la mente ed il cuore- mi perdoni e protegga.
    Un incoraggiamento ed un saluto agli amici Gnocchi e Palmaro ed a tutta RC.

  22. come già espresso nella risposta all’email ribadisco il concetto che il Papa và onorato come si onora il padre e la madre.
    Ci sono aspetti criticabili nelle catechesi del Papa Francesco, avendo egli un temperamento impulsivo e talvolta frettolosamente fanciullesco, ma lo si può incalzare anche con parole più delicate piuttosto che scrivere ” questo papa non ci piace”.
    Certamente padre Livio è accerchiato da difficoltà che derivano da una organizzazione che ormai somiglia ad un’industria più che a una radio libera e non può permettersi di farsi nemico il Vaticano. Del resto la fedeltà alla Chiesa è la premessa per essere un buon cattolico quindi è comprensibile la telefonatina di addio.
    Io suggerisco un articolo correttivo e riparatore, perchè parlare male del Papa rallegra in particolare il principe della menzogna che adora le divisioni e la confusione.

  23. Marina Alberghini

    Invece di censurare preti indegni come don Mazzi che manca della pur minima carità cristiana e fanno solo del male alla Chiesa,e altri preti che fanno politica ,si censura un articolo che dice solo verità.Siamo tornati ai tempi dell’ Indice nella Chiesa?Ci sono verità che non si possono dire?Ne prenderemo atto.

  24. antonio da spoleto

    Solidarietà a Gnocchi e Palmaro di cui condivido le parole usate nella lettera aperta , non condivido Don Livio Fanzaga che oltre ad essere uno dei responsabili della truffa di Medjugorie , ascoltatelo quando dice che i visionari rivelano alla Chiesa universale che la Gospa rivela che il suo compleanno è il 5 agosto e non l’ 8 settembre , da cui l’immacolata concezione non l’8 dicembre ma il 5 novembre ! Per migliaia di anni schiere di Santi e mistici hanno sbagliato data !!! Ai due giornalisti dico è bene così non è una radio seria meglio un megafono e un pò di sana dottrina il rsto spetta a Dio padre Figlio e Spirito Santo .Ave maria ora pro nobis .

    1. vinicio catturelli

      Io non mi sono meravigliato affatto: da un pezzo in Radio Maria si sentiva puzzo di truffa del fenomeno new age delle presunte apparizioni mariane di Medjugorie a cui p. Livio non è estraneo. Ora il Direttore della Radio ha dimostrato chi è: un sostenitore di una “Nuova Chiesa conciliare” che rinnega quella di Cristo. Del resto c’è da affermare con il Manzoni: “Se il coraggio uno non ce l’ha non se lo può dare”. La persecuzione iniziata dai tempi del Concilio continua…stavolta con metodi staliniani

  25. Sono sgomenta e molto dispiaciuta i vostri articoli sono sempre sul nostro sito e lo saranno sempre, mi dispiace molto e non riesco a giustificare P. Livio come vorrei. In realtà sto cercando di capire la sua posizione ed è indubbio che sta cercando di buttare acqua sul fuoco facendoci riflettere sulle ottime omelie giornaliere del Papa, cercando di giustificare l’atteggiamento descrivendolo “caratteriale”, comunque il suo pesantissimo silenzio sugli aspetti già citati mi stupisce. Conoscendo il carattere focoso di P. Livio mi viene da pensare che anche lui stia aspettando il momento in cui il Papa dovrà prendere posizioni precise per decidersi ad esprimersi. Ho notato che non siete i soli a non essere più graditi a Radio Maria..è da tempo che non cita nemmeno Socci anzi ultimamente si è dissociato da alcuni suoi articoli. . Mi rendo conto che P. Livio deve stare molto attento a ciò che dice, ci sono milioni di cattolici che lo ascoltano e forse anche molti clericali che già in passato lo hanno criticato pesantemente..speriamo che presto il Papa dia un segnale forte di chiarezza perchè ne abbiamo davvero bisogno. A voi tutti di Riscossa Cristiana il nostro sentito grazie per ciò che fate per tutti noi.

    1. Cara Elisabetta,

      non mi pare proprio che P. Livio non citi piu’ Socci. L’ho sentito anche di recente, nei suoi commenti quotidiani, che ascolto sempre in auto quando posso. Tra l’altro Socci, tiene regolarmente la sua rubrica mensile su radio Maria, per cui mi pare proprio che quanto lei dice non corrisponda a realtà.
      Nelle generali perplessità emerse in questa discussione, che ritengo condivisibili, voglio pero’ spezzare una lancia a favore di P. Livio, la cui coerenza e buoni intenti sono assolutamente fuori discussione, e, in sintesi, penso che la sua posizione apparentemente intransigente derivi solo dalla volontà (che non puo’ onestamente scendere a compromessi) di mantenere unita la Chiesa sotto il suo Capo visibile sulla terra, e che vede attacchi generalizzati e sistematici in questo senso. Da quando la Chiesa esiste, di sicuro, ma di evidenza purtroppo dirompente in questi ultimi travagliatissimi decenni.
      Che le relazioni con gli ottimi Gnocchi/Palmaro avrebbero potuto essere gestite diversamente è certamente probabile ed auspicabile. In questo senso mi auguro di cuore che intervenga un doveroso chiarimento, che non privi la realtà cattolica contemporanea di intellettuali cosi’ lucidi e fedeli al Vangelo. Per il bene di tutti.

      1. Caro Luigi concordo su tutto, aggiungo solo che per quanto riguarda Socci mi riferivo al fatto che ultimamente ha citato degli articoli di cui però ha fortemente dichiarato di non condividere es ” Francesco non applaude Scalfari e compagni” http://www.apostolidellareginadellapace.com/articoli/san-francesco-non-applaude-scalfari-e-compagni..che potrai trovare sul sito apostolidellareginadellapace.com e non è la prima volta, ma questo non ha portato alla epurazione di Socci .. forse ciò che ha dato più fastidio a P. Livio è stato il titolo alquanto pesante più che il contenuto dell’art. che condivido ma condivido anche ciò che ha scritto Andrea: Il concetto il papa mi piace/non mi piace non è cattolico.

  26. Massima solidarietà per Gnocchi e Palmaro. Più che il contenuto dell’articolo (irreprensibile! Diciamolo chiaro, quale buon cattolico sulla base del catechismo e del Magistero può seriamente mettere in discussione le loro obiezioni?) forse ha giocato a loro sfavore il titolo… Molti, infatti, si fermano a leggere solo i titoli. P. Livio avrà sicuramente letto tutto, ma quel “non ci piace” potrebbe aver giocato un ruolo rilevante.
    E’ indubbio che la misura adottata da Radio Maria nei loro confronti è troppo dura e lascia perplessi. Di solito si dovrebbero prendere severi provvedimenti nei confronti di coloro che dicono eresie, anzichè eliminare chi vuole restare saldo alla sana dottrina!
    Che dire? L’onestà intellettuale spesso non viene premiata, anzi!

  27. Se Papa Francesco si è “degnato” di concedere interviste a Scalfari perché non “degnarsi” di chiarire o quanto meno rispondere ai dubbi sollevati da Gnocchi-Palmaro e che toccano addirittura la radice del nostro credere?

    1. attendiamo Francesco in tal senso. Perchè il papapastore non può lasciare le pecore del gregge che non sanno (come me ) di teologia nè ragionare con sofismi, nel dubbio. Certo è che i due intelletuali cattolici hanno impostato l’articolo con una grande puzza sotto il naso. A quelli che se la prendono con don Livio una semplice considerazione: può un giornale o una emittente affermare una cosa ed il contrario di essa.

  28. Appunto sempre per rimanere nelle verita’ di fede, a nostro Signore Gesu’ e in quello che dovrebbero professare e mettere in pratica, i suoi ministri, AMA IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO, secondo me, Gnocchi e Palmaro hanno solo dato delle opinioni, e cosi vengono trattati, ahime’ ma Gesu’ stesso ce lo ha lasciato detto, quello che hanno fatto a me, lo faranno anche a voi!!

  29. … Padre Livio è prudente. Si fida solo della Madonna, la Madre nostra, alla quale deve tutto, spesso nei suoi messaggi di Medjugorje avverte anzi ammonisce noi fedeli di non criticare i sacerdoti ma di pregare per loro e rafforzarli nella loro fede. Padre Livio è coerente con quello che vuole la Madonna, mi dispiace per Gnocchi e Palmaro che stimo moltissimo ma la Madre ha sempre la priorità. Bravo Livio!

  30. Quello che è difficile da capire, ma padre Livio lo ha capito benissimo, è il fatto che il Papa non sta cambiando una virgola del magistero della chiesa. Semplicemente sta usando la superficialità cronica dei massmedia per parlare ai lontani.A voi piaceva Benedetto XVI? Sapete cosa dice di Bergoglio? Dice che Guardando l’agire di questo papa, capisce che la sua scelta è stata dettata dallo Spirito Santo. Se non vi piace questo papa sappiate che non vi piaceva neppure quello di prima.
    Il Papa non crede nel Dio cattolico? Ma il Dio cattolico non esiste! Esiste Dio, che in unione con lo Spirito Santo e Gesù ha fondato la Chiesa Cattolica, non il contrario.
    Quindi il Dio cattolico mette davanti la legge, mentre Dio mette prima l’amore e la misericordia.
    Non vai a messa da 20 anni ma credi che esista Dio? Cosa è meglio che io ti dica prima? La legge o l’amore? La legge converte? Non credo, a me 25 anni fà, ha colpito l’amore, poi ho capito che la legge era amore e l’ho amata, ma sono entrato in chiesa perchè qualcuno mi ha detto che Cristo mi amava.

  31. A opporsi alle apparizioni di Maria (passate e presenti) non è solo buona parte del Clero italiano, ma anche persone poco serene come Antonio da Spoleto.
    Per la radio, mi permetto di ripetere: ha preso da qualche anno (prima di papa Francesco) un’impostazione clericale. Quella, purtroppo, che considera normale la Comunione a Luxuria.
    Dio e la Madonna ci aiutino … come stanno facendo

    1. antonio da spoleto

      ESIMIO Sig. Andrea credere a visionari disobbedienti e arrichiti la chiama serenità , la Chiesa Cattolica è seria e gerarchica e il Vescovo titolare non è mai stato obbedito , pratichi l’obbedienza pure Lei non autenticando Medjugorie e non mi adebiti cose che non ho detto , io credo a Fatima a Lourdes e a tutto quello che la Santa Chiesa ha dichiarato essere vero .Santa Vergine umile e obbediente prega per noi

      1. Credo a ciò che ritengo credibile con fede umana, caro signor Antonio. E vedo che la Chiesa -nel senso di “molti ambienti di Chiesa”- pone grossissimi ostacoli all’ascolto di molti messaggi del Cielo.
        Pensiamo, ad esempio, a Santa Margherita Maria Alacoque (Sacro Cuore) e a Santa Faustina Kowalska (Divina Misericordia).

        Ritengo che Medjugorje sia più che credibile, e che il Vescovo (che diceva a padre Livio, i primi tempi, “I messaggi sono preparati dai Francescani”) non lo fosse. E ritengo che p.Livio oggi sia in parte fuori strada, anche su Medjugorje stessa.
        Invece è stato bello sentirlo leggere -pochi giorni fa- la relazione completa, scritta dal cappellano di un Ospedale napoletano, della guarigione inaudita (la prima al mondo, pare) di un malato di SLA a Medjugorje

  32. esprimo anch’io solidarietà agli stimatissimi Gnocchi e Palmaro.
    Non ho parole e questo mi aggiunge ulteriore disorientamento . . .

    Come sono attuali gli scritti di Chesterton !
    Grazie a voi tutti e che lo Spirito Santo ci venga presto in aiuto!

  33. Papa Francesco, a mio avviso, sta bluffando alla grande. Avete presente il metodo del bastone e della carota. Il Papa sta mostrando, per ora la sola carota, in attesa che l’interlocutore si convinca della disponibilità da parte della Chiesa ad accoglierlo, medicarlo, ascoltarlo, assecondarlo. Quando ben la fiducia sarà stata conquistata, io penso verrà il momento del “bastone” e della terapia d’urto. Fossi in voi, riporrei maggior fiducia in colui che, dopo tutto, rimane il Vicario di Cristo in Terra. Ciò detto, Padre Livio, comportandosi in questo modo, pecca un po’ di incoerenza perchè ascoltando le sue OTTIME catechesi, pur senza dirlo in maniera esplicita, segue una pastorale quasi contraria(usa prevalmentemente il bastone) a quella di Papa Francesco! Insomma tra le righe dei tuoi scritti e dei tuoi discorsi(soprattutto degli anni precedenti), caro Padre Livio, si leggono i medesimi contentuti espressi dai tuoi giornalisti “dissidenti”!!!

  34. La mia solidarietà ad Alessandro (naturalmente anche a Palmaro che però non conosco personalmente). Quando hai incominciato a scrivere sul settimanale di cui allora ero direttore… forse eri più libero !

  35. Gualtiero Comini

    Condivido quanto affermato dall’amico Andrea Mondinelli.
    Non condivido i metodi repressivi di eliminazione delle voci discordanti. Tutto ciò premesso è gravemente autolesionista che il mondo cattolico reagisca boicottando Radio Maria o addirittura la Chiesa cattolica con il negare l’8 per mille alla medesima. Ecco perchè le critiche così dure al Papa non dovevano, a mio parere, esse espresse sul Foglio.Il mondo laicista aspetta con gratitudine che dall’interno della realtà ecclesiale si muovano critiche alla Chiesa. E’ un modo per aprire una breccia che faccia venir meno l’unità che deve caratterizzare il mondo ecclesiale. Per quanto poi concerne le critiche di cui sopra se fossero fondate non resterebbe che chiedere la riconvocazione del Conclave per determinare il pre-pensionamento di Papa Francesco. Amo pensare che come lo Spirito Santo illumina i Cardinali nella scelta del Pontefice il medesimo Spirito Santo non può far mancare il suo Consiglio affinchè il Vicario di Cristo non esca dalla ortodossia. Personalmente la sua apertura al mondo rappresenta un modo coraggioso di espletare la missione evangelizzatrice della Chiesa al fine di raggiungere tutte le periferie del mondo quindi anche coloro che si professano non credenti.

  36. “Quando resistere al Papa è un dovere. Il singolare caso del vescovo Roberto Grossatesta” (www.corrispondenzaromana.it). ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE, MEDITARE, E TRARNE LE GIUSTE CONSEGUENZE E APPLICAZIONI!

  37. Salve, nei commenti ho letto molte cretinate su padre Livio, e non è giusto che voi Gnocchi e Palmaro, (vi stimo tantissimo e mi piacciono TUTTI i vostri libri) non correggiate queste sparate vergognose i ingiuste verso padre Livio, cosi facendo vi rendete complici di tutte queste calunnie, e penso che questo non sia assolutamente nelle vostre intenzioni! Vi prego quindi di intervenire subito e prendere le distanza da queste bassezze! Per quanto riguarda il contesto ritengo che padre Livio alla luce di quanto la Madonna chiede a Medjugorje sia allarmato da qualsiasi commento che possa portare le persone a perdere la stima per sacerdoti vescovi e sopratutto il Papa, vedendo in questo un gioco diabolico dal quale la Madonna sembra stia mettendoci in guardia. Ecco il perché della posizione del direttore di Radio Maria, può essere opinabile ma perché non prendere in considerazione anche la sua posizione e la sua preoccupazione? Ripeto, vi ammiro e condivido tutto quello che voi dite fuorché le critiche al Papa che invece mi sembrano fuori luogo e, in questo momento, pericolose!

  38. Grande stima per Gnocchi e Palmaro, quest’ultimo conosciuto da me anche personalmente anni fa quando lo invitai per una conferenza a Camaiore. Tuttavia sulla decisione di padre Livio non c’è niente da eccepire: è il direttore di una radio cattolica ed è un sacerdote; ufficialmente non poteva far diversamente. Come poteva usufruire di collaboratori che dissentono col papa? Quel che ha fatto (certo, credo, con rammarico) risponde anzitutto ad una logica di buon senso. Sul piano personale potrebbe anche concordare in qualcosa su quanto dicono Gnocchi e Palmaro, ma questa è altra questione..Avrei tuttavia gran desiderio che Padre Livio leggesse l’accorata lettera a Papa Bergoglio della Sig.ra Lucrecia (e spero l’abbia fatto) e aiuterebbe a capire perchè quanto non è accaduto con Giovanni Paolo II e Benedetto, ora accade invece con Francesco. Mater Ecclesiae, ora pro nobis, Auxilium Cristianorum, ora pro nobis.

  39. Padre Livio fa fare oggi ai due autori la “fine” dei Francescani dell’Immacolata, caro Antony.
    E di quale fine si tratta? Di una condanna per scarsa “ecclesialità” di un insieme di persone molto variegato -di età, condizioni ed estrazioni diverse (ma in assoluta maggioranza non sacerdoti)- che trovano evidente che il Cattolicesimo NON sia “fede individuale adulta” (“I nostri predecessori hanno sentito così, adesso noi dobbiamo necessariamente cambiare paradigma”), bensì “riconoscimento-sempre sorprendente- di una Realtà costatabile”.
    Costoro non sarebbero omologabili agli ambienti di Chiesa oggi consueti. Ed è vero !!
    C’è chi si rivolta spontaneamente davani alla Comunione a Luxuria o ai divorziati risposati (o ai politici “pro-choice”), e chi la trova normale. Due impostazioni non accostabili fra loro

  40. Non mi meraviglia il “licenziamento” dei Signori Gnocchi e Palmaro da parte di don Livio Fanzaga. Non mi meraviglia neanche un po’. Ho abbastanza anni, per aver preso piena conoscenza del fatto che le persone che più parlano di fratellanza, di tolleranza, di umiltà, son quelli che meno la praticano. Se la vivessero autenticamente, non ne parlerebbero. Stesso discorso per il ruolo dei laici nella Chiesa: i sacerdoti – a qualsiasi livello – che più ne parlano, sono quelli meno disposti a lasciare spazio ai laici, a meno che non trovino degli yes-men …

    1. Quest’ultimo “Andrea” non è quello del commento precedente! (che sono io). Così pure, ci può essere confusione con chi si è firmato “andrea”

  41. Caspita, che varietà di idee e di giudizi, fra i quali ce ne sono anchedue di miei. Ecco il terzo in una lettera che ho inviato ogggi alla mia mailing list e ad alcuni giornali.
    GLI INGANNI DEL DEMONIO
    Credo che se avremo un po’ più di pazienza questo papa non finirà di sorprenderci. E sorprenderà anche quelli che – conservatori o progressisti che siano -, lo criticano o lo lodano.
    Una sorpresa può esserci stata anche venerdì 11 ottobre per le parole pronunciate dal Papa nell’omelia tenuta a Santa Marta. «Dobbiamo sempre vegliare – ha detto – contro l’inganno del Demonio …». Si, una certa teologia “moderna”, che dice che non si deve parlare del diavolo, anche perché non si sa se sia un essere personale. E poi anche se fosse, non serve parlarne perché la potenza di Cristo lo ha vinto.
    Il papa, come fece a suo tempo il suo primo predecessore, San Pietro, ci invita a vigilare, perché “Come leone ruggente egli è sempre in giro cercando chi divorare”. Vogliamo fare degli esempi recenti sui guai e le immani sofferenze causati dal non aver scoperto in tempo questi inganni? Nel secolo scorso l’Europa cristiana ha visto lo scatenarsi di due belve sataniche. La prima nella violenta salita al potere del comunismo in Russia nel 1917. La seconda nella presa del potere del nazismo in Germania. Queste ideologie totalitarie, che promettevano uomini e società nuovi, crearono invece i gulag e i lager dove morirono milioni di esseri umani. Altro che paradisi in terra.
    Gli stessi inganni che – come vediamo dagli enormi squilibri economici e sociali che causano -, ci vengono da un capitalismo fine a se stesso; di una cultura che non crede che esista una verità sull’uomo e per questo lo crede capace di decidere da solo che cos’è bene o male per lui. Questo relativismo, che Benedetto XVI, diceva essersi trasformato in dittatura, permette che l’uomo decida della vita o della morte di un suo simile; che decida lui il suo “genere” sessuale; permette che la famiglia non venga più considerata quella fra uomo e donna, come natura dimostra, ma anche fra appartenenti allo stesso sesso. E si potrebbe continuare.
    Questo impazzimento della ragione è una delle più grandi vittorie del maligno, cioè di colui che ti uccide con quello che ti offre. Ti adula con la promessa di libertà, e ti trovi in una tremenda schiavitù. Ti stordisce con la parola democrazia, e ti trovi nella babele delle lingue e delle opinioni inconcludenti, anche se tutti – a modo loro – dicono di volere il bene comune o il bene della società. Chi semina questi inganni lungo i secoli e lungo la vita dell’uomo, approfittando della sua fragilità, se non il demonio? Se fossimo vigilanti e non considerassimo una favola questa presenza maligna, avremmo forse evitato molti guai. Purtroppo, se guardiamo alla storia, dobbiamo dire che sovente sono proprio quelle elite che credono di essere illuminate, e per questo degne di guidare i popoli, ad essere ingannate da queste seduzioni, portando così i loro popoli alla rovina.
    Il Papa dice che il Demonio appare all’inizio del racconto biblico, all’inizio e in vari passi del Vangelo, e appare sconfitto nell’Apocalisse. Anche le nostre impazienze o fughe in avanti o indietro nel nostro essere cristiani, se creano fratture, sono un frutto amaro del maligno. Ascoltiamo attentamente il papa. Abbiamo pazienza, e vedremo come il Vangelo, che è verità, saprà mettere in crisi ogni nostra categoria e appartenenza. Con cristo si costruisce, ascoltando invece le seduzioni del tentatore, si disperde.
    Claudio Forti – Trento

    1. Dico solo che il Papa deve MOLTO vigilare su sé stesso, perché se c’è uno che il Diavolo vuole fregare alla grande, ebbene, è proprio lui!

  42. Non voglio assolutamente prendere la parte di difensore d’ufficio di Padre Livio, che non ne ha bisogno, tantopiù che sono tra quelli che condividono le riflessioni di Gnocchi & Palmaro. Mi sembra tuttavia di notare che queste perplessità che riguardano lo “stile” del papa, si stiano in qualche modo riversando, secondo una sorta legge fisica di compensazione, sulla figura di Padre Livio, non riuscendone a cogliere il senso (secondo me) profondo della sua pur controversa decisione, che non è dettata certo da equilibrismi clerico-politici, ma da un sincero amore per la Chiesa Cattolica, solidamente fondata sulla Roccia di Pietro, per Nostro Signore e la Sua Santissima Madre. Chi lo conosce almeno un pochetto, anche solo dalle sue trasmissioni in radio, non può dubitare di questo. E la sua fedeltà e coerenza non sono certo effetti conseguenti alla visibilità/invadenza mediatica di Papa Francesco, ma si tramandano da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI con pari sincera dedizione. Sarà pure un parere personale, ma, in tutta sincerità, è quanto ho sempre percepito. Tutti possono sbagliare, anche il Papa (quando non si esprime ex-cathedra). Sicuramente anche Padre Livio. E’ per questa ragione che mi auspico un quanto prima chiarimento ed una prossima “riconciliazione”.

    1. Caro Luigi, leggi, ma leggi bene, l’articolo che ho segnalato in precedenza proveniente da http://www.corrispondenzaromana.it, e poi dimmi sinceramente: chi amava di più la Chiesa e il Papa, il Romano Pontefice allora regnante oppure al suo interlocutore ‘critico’, il Vescovo Roberto Grossatesta?

      1. Bellissimo articolo, caro Mario, ed edificante. Ce ne fossero di cristiani così oggi. (magari proprio nella devastata Inghilterra di oggi…)
        E ci conforta in questi frangenti attuali di grande confusione, in cui si chiama spesso il male col bene, e viceversa.
        In merito a quanto ho espresso su Padre Livio, se a questa vicenda ti volevi ricollegare, quello che volevo dire, e che forse ho espresso male, è la scelta (alla stregua del Grossatesta) di fedeltà assoluta al primato petrino. Che nel caso del direttore di Radio Maria “può” essere stata pure attuata in contrapposizione a quanto si prefiggeva (quindi operativamente in modo opposto rispetto al citato Vescovo inglese), ma (opinione personale) in assoluta buona fede. E’ per questo che mi auguro, appunto, un chiarimento ed una riconciliazione, secondo uno stile veramente cristiano.
        Se Grossatesta avesse approvato la designazione fatta dal Papa (ovvero il personaggio prescelto per la prebenda) ritenendolo, erroneamente, persona degna dell’incarico (ovvero in accordo coi suoi altissimi principi di fedeltà al papato) mica si sarebbe reso correo della decisione papale, ma semplicemente avrebbe sbagliato, in buona fede. Cioè quello che mi pare sia successo, piu’ o meno, anche a Radio Maria.

  43. Elisabetta Frezza

    In totale sintonia con quanto scritto dall’impareggiabile duo Gnocchi&Palmaro, mi permetto di condividere un’osservazione sul titolo del loro pezzo, che vedo oggetto di critiche ricorrenti. Ignoro se sia stato scelto dagli autori o dalla direzione del Foglio; nell’uno o nell’altro caso, difficile pensare si tratti di una leggerezza: lungi dal dover essere inteso come un cedimento al linguaggio corrente, e alle categorie ad esso sottese, esso ne è probabilmente una parodia. Una sottile presa in giro di quei codici comunicativi cui ormai tutto è asservito, papa compreso. Lo stridente contrasto tra titolo e contenuto contenuto ne sarebbe icastica conferma.

  44. Se i preti non si vestono più da preti perchè il papa (che ha obbligato i cardinali e ei vescovi brasiliani a ballare in ispiaggia)
    dovrebbe vestirsi da papa?

  45. È curioso e paradossale che tutta questa gente che si veste da Difensor Fidei della domenica riesca a concepire dei commenti così trasparenti di cattiveria e rancore. Vergogna! In molti emerge uno spirito di giustizialismo che non mi pare pipio in linea con il piani di aromentazione degli autori… Si potrebbe tranquillamente dialogare in merito alle opinioni dei due autorevoli autori, ma la sbrodolata di molti commenti grossolani e superficiali nulla testimonia di una fede viva e appoggiata sulla roccia di Pietro: la verità è Uno, non l’epilogo di una banale argomentazione emotiva…

  46. vinicio catturelli

    Vedo con piacere la solidarietà a Gnocchi e Palmaro dell’ex Direttore di “Candido” Guido Giraudo. Mi raccontavano Puccio G. Vannetti e Padre Raoul Sanchez (che fu mio collega all’Università di Buenos Aires) che quel settimanale che era considerato “fascista” “reazionario” etc etc era in realtà libero…altro che radio Mario. Perfino p. Sanchez pote’ scrivere quello che volle grazie a Giraudo e Pisanò che erano, a differenza di Fanzaga, personaggio eccitato e preso dalla new age, persone serie e posate. Grazie dunque a Guido Giraudo per la sua testimonianza. Un altro episodio mi raccontava Puccio G. Vannetii: grazie a Giraudo levò l’incomodo da “Candido” il filosofo del nihilismo e del materialismo neodestro Alain de Benoist

  47. Sono un assiduo ascoltatore di Radio Maria, ascoltavo volentieri i progranni di Gnocchi e Palmaro, sono molto dispiaciuto dell’accaduto, non so se padre livio ha agito di sua iniziativa o gli è stato ordinato dall’alto di compiere un’epurazione di stile staliniano.
    Noto una contradizione: un Papa che appare aperto e democratico, dialoga con atei, ebrei e musulmani, non tollera l’opinione espressa da due bravissimi conduttori di Radio Maria che da decenni hanno lavorato per rendere la radio uno dei primi network mondiali.
    Sono arrabbiato, Ieri sera non ho ascoltato Radio Maria, mi sono sintonizzato su Radio Mater.

  48. Incredibile…spero che Papa Francesco uomo di grande misericordia e comprensione intervenga sul caso e riabiliti Gnocchi e Palmaro che non meritano un provvedimento così grave.

  49. Mi dispiace molto quanto accaduto. Devo la mia conversione (1988) a Radio Maria nella persona di Padre Livio. Conosco e stimo moltissimo Mario Palmaro e stimo altrettanto Alessandro Gnocchi. Pregherò affinchè avvenga la riconciliazione e Gnocchi e Palmaro tornino a Radio Maria. Sono certa che il primo ad esserne contento sarebbe proprio papa Francesco.
    Pace e Bene.

  50. Esprimo tutta la mia solidarietà e la mia stima a voi, Alessandro e Mario, il relativismo morale e dottrinale è gravissimo e va combattuto anche (e forse soprattutto) se viene dai vertici.
    Il vostro coraggio e la vostra Fede sono a dir poco eroici…siete fra i pochi che hanno il coraggio di difendere sempre, comunque e apertamente la Tradizione e la sana dottrina.
    Ovviamente ciò vi attira addosso l’ira dei papolatri, i quali non sanno (o non vogliono capire) che l’infallibilità pontificia vale solo nei pronunciamenti ex cathedra (e che, anche pronunciandosi ex cathedra, il Pontefice non può affermare cose contrarie alle verità divinamente rivelate (verità definitive e verità definitorie)); purtroppo oggi piacerebbe a molti che venisse un Papa che abbia la voglia e il potere di “liberare la Chiesa dai dogmi”.
    Sulla questione del POTERLO FARE i papolatri sono in linea con i modernisti e, ovviamente, in caso di un eventuale Papa progressista
    diventerebbero loro i più grandi progressisti.
    La Chiesa si è giustamente strutturata in modo tale da non poter essere modificata da nessuno e in nessun caso nelle sue verità fondamentali e il fatto che voi lo ricordiate infastidisce i laicisti, i modernisti e i progressisti (che non aspettano altro che la Chiesa
    “si apra al mondo”) e purtroppo anche i cattolici conservatori, che crederebbero al Papa anche se dicesse che bisogna adorare falsi dei o che “Dio in Cristo ha preso i nostri peccati e si è fatto peccato per noi”.
    Voi siete un punto di riferimento per moltissimi veri cattolici e credo che siano in tanti a pensarla come voi anche se pochi hanno il coraggio di pronunciarsi apertamente.
    E più i papolatri vi osteggiano e più dovreste essere felici pensando alle seguenti parole di Gesù:
    “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” .
    RADIO MARIA HA SUBITO UNA GROSSA PERDITA!

    Concludo chiedendo a tutti i cristiani di buona volontà che leggeranno questo commento di pregare per la Chiesa e per il Papa, affinchè difendano e diffondano sempre, con frequenza, fermezza e coraggio, la Fede ed i valori non negoziabili.

  51. PER COLORO CHE CREDONO AL CATTOLICESIMO
    Sono circa dieci anni che seguo Radio Maria e specialmente Padre Livio . Lui segue in modo categorico il Vangelo, la Santa Romana Chiesa e il Papa . Poi lui ( e solo lui tra i conduttori di Radio Maria come persona informata sui fatti) parla della Madonna di Medjugorje . la Chiesa sulla veridicita’ di Madjugorje non si è ancora espressa ma non gli ha mai impedito di parlarne ai microfoni della Radio . In Radio Maria non esiste il contraddittorio. Questo sicuramente puo’ suscitare perplessita’. Io personalmente penso che questo particolare “taglio” che Padre Livio ha dato alla Radio di cui ne è il Direttore sia il frutto di una scelta ben precisa . Penso che lui abbia voluto creare un “luogo” di certezza. Non che il contraddittorio sia un male, assolutamente …è proprio attraverso il confronto con altre idee che si cresce. Ma prima del confronto bisogna avere le idee ben chiare, sapere quello che si dice. Se si parla di Gesù Cristo e di sua Madre Maria bisogna sapere bene di chi si parla…bisogna averne una conoscenza profonda partendo non da opinioni volanti ma da un punto fermo: Gesù Cristo e il Papa suo Vicario . Quindi Radio Maria è per così dire una scuola che forma teologicamente su delle certezze ben precise che ripetiamo tutte le domeniche alla S. Messa quando recitiamo il Credo . E siccome Radio Maria arriva ovunque e a tutti i livelli sociali , il contraddittorio durante questo lavoro di formazione potrebbe creare confusione, non essere compreso come dovrebbe…il dubbio che creerebbe potrebbe fermare il cammino di conversione. Sì, perchè la comprensione di Gesù e di sua Madre puo’ essere il primo passo verso una conversione vera.Solo dopo questa meravigliosa esperienza che io ho fatto grazie a questa Radio secondo me si possono tranquillamente affrontare i contraddittori, le idee diverse e opposte…basta accendere il televisore dove ci sono opinioni di ogni genere e se posso dire quello che penso sinceramente non ne posso piu’ di trasmissioni che durano ore dove ognuno dice la sua, dove tutti hanno ragione e alla fine mi lasciano esattamente come ero prima.Se penso che la Radio arriva anche nelle carceri dove ci sono persone che non hanno piu’ certezze, punti di riferimento…e poi arriva alle persone anziane che hanno bisogno di consolazione, di speranza…hanno bisogno di sentirsi dire “stai tranquillo, guarda che è tutto vero…rivedrai i tuoi cari, rivedrai il figlio che hai perso”…arriva alle persone malate, che non hanno piu’ tempo di sentire l’opinione di uno o dell’altro…arriva alle persone sole, disperate che non hanno altro che la fede o che la scoprono proprio grazie a questa Radio e che magari si salvano, senza togliersi piu’ la vita. Quindi io ringrazio questa Radio di Maria e il suo Direttore che fa scelte coraggiose e anche scomode e che nel rumore di questa vita offrono la possibilita’ di un luogo dove si ascolta solo Gesù, il suo Vicario e la Madonna …in fondo Gesù stesso l’ha detto “Io sono LA Via, LA Vita, LA Verita’ “….e poi ancora…”Tu sei Pietro e su questa Pietra edifichero’ la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”
    Grazie Padre Livio e grazie a tutti i volontari di Radio Maria
    Paola Maestri

  52. mi piacerebbe anche conoscere l’esatto motivo per cui improvvisamente epurò Federico Quaglini, che ebbi la fortuna di conoscere:
    la risposta che il direttore* mi diede al riguardo, rispondendo ad una email, non mi convinse affatto, proprio alla luce delle scelte editoriali da lui operate.
    secondo me il direttore, che peraltro incontrai in più di una occasione, dovrebbe astenersi dal prendere chiare posizioni politiche durante la rassegna stampa.
    si limiti alle interessanti catechesi.
    * (il termine Padre tendo a riservarlo a nostro Signore)

  53. Federico Quaglini

    Solo oggi leggo “casualmente” questa pagina e, a mia volta esprimo solidarietà ai più titolati “colleghi conduttori” (per Mario, la mia preghiera di suffragio ora che é in cielo) Nel gennaio del 2007, a mia volta fui improvvisamente e, tuttora immotivatamente “allontanato dai microfoni” di quella Radio a cui ho cercato di dare il mio sia pure modesta collaborazione sin dall’ormai lontano 1987 quando, il fondatore della radio e il presidente mi accolsero con disponibilità. Stefano, nel suo commento, usa il verbo “epurò” e aggiunge che la risposta ricevuta dal direttore al riguardo, non lo convinse affatto. Ebbene, io, l’interessato, ho solo la mail che il direttore mi scrisse il 18 01 2007 con la quale mi comunica che non avrei più potuto continuare le mie trasmissioni senza darmi una plausibile motivazione se non con la frase ” la sintonia con il direttore è indispensabile in una radio come questa”. la richiesta di “motivazioni” serie fatta con lettera raccomandata è tuttora in attesa di…

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