È ufficiale: stiamo impazzendo – di Léon Bertoletti

zzpzzÈ ufficiale: stiamo impazzendo. Basta passeggiare in una qualsiasi delle metropoli o delle grandi città del mondo e se ne vedono di tutti i colori. Non che nei piccoli centri vada sempre meglio, sia chiaro.

Comunque, limitiamoci a Londra. Frotte di ragazzette vagano vestite (o meglio svestite) come consumate donne da marciapiede. Poi c’ è l’allegra tribù degli smutandati: quelli cioè, maschi e femmine, che inseguono la cosiddetta moda dei pantaloni a vita bassa e quindi appena si siedono o si chinano mostrano il deretano. Non si sa chi abbia inventato questa indecenza ma lo spettacolo è mediamente, peli compresi e al contrario di quello che si potrebbe pensare, tutt’altro che gradevole o piacevole. Non finisce qui. Ci sono, naturalmente, le pubblicità: manifesti giganteschi pieni di volgarità, di doppi sensi, con grande mostra di reggiseni, mutandine e quanto ci va dentro.

E ci sono gli omosessuali. Gay e lesbiche girano tenendosi per manina, facendosi gli occhi dolci, scambiandosi tenerezze. Qualche volta sostano sul marciapiede e, presi da improvvisa tempesta ormonale, si scambiano effusioni baciandosi appassionatamente sulla bocca.

Naturalmente è vietato reclamare, mostrare una faccia indignata, scandalizzarsi. Sembra vergognoso, perfino dal fronte conservatore, contestare il “progresso”, fermare le mode e le stramberie sessuali, arginare la battaglia per scassinare ogni regola del vivere comunitario e propagandare i cosiddetti “diritti civili”. E non sia mai, per carità. Oltretutto, non è il tema di queste righe. Il punto, portate pazienza, è un altro. È che in questo panorama che si proclama libero, liberale e liberista dà fastidio, davvero, e suscita accorata indignazione il fatto che una mamma tiri fuori pudicamente il seno per nutrire in pubblico il suo bambino. Proprio così, non è uno scherzo.

L’altro giorno una violoncellista è stata allontanata da un club piuttosto esclusivo e ha dovuto allattare in macchina. Non c’era neppure una stanzetta appartata a disposizione? Una settimana prima è successo lo stesso a una signora, in un albergo più che lussuoso. Roba da matti, no? A noi sembra così. Se suscitano questioni e problemi le mamme che allattano mentre va bene tutto il resto, allora la conclusione appare unica.

È ufficiale: stiamo impazzendo.

9 commenti su “È ufficiale: stiamo impazzendo – di Léon Bertoletti”

  1. luciano pranzetti

    Il secolo XXI, già al suo principiare, ha registrato serque di delitti raccapriccianti. Non passa giorno senza che i tg ci scaraventino vagonate di bassa macelleria. Davanti a una realtà di palese e tragico prolasso etico, il vescovo di Roma, Bergoglio, che cosa confessa al signor Scalfari? Il problema più grave, per la Chiesa, secondo lui è la disoccupazione giovanile. I cristiani morti, scannati, pestati da quei cari “fratelli” islamici, a cui tanto paternamente invia i suoi auguri per un fecondo ramadan, quei cristiani non sono un problema. I divorzi, le convivenze, le apostasie di fedeli che trasmigrano verso altre confessioni o religioni alternative, non sono un problema. Le fughe e gli abbandoni dalla vita consacrata – 13.000 ca. dal 2008 al 2012 – non son un problema. Per lui un altro problema è come aggirare l’ostacolo della parola di Cristo per poter concedere la comunione ai divorziati. Ecco la vera pazzìa.

  2. già… ma trasportati sull’onda di questa (assolutamente falsa) misericordiosa quanto insipida visione del mondo, sembra che quasi nessuno se ne ci faccia caso … tutto fa brodo, fin che ci finiremo cotti… nel brodo

  3. Eh già, stiamo proprio impazzendo! Sembra che tutto giri nel senso contrario e, cosa angosciante, la gran parte delle persone
    non se ne accorge neanche…. Signore aiutaci!
    Fulvia

  4. Sinceramente anche a me non è mai piaciuto allattare in pubblico… gli uomini che ti guardano in modo indecente con tuo figlio in braccio ci sono sempre e a me fa uno schifo tremendo anche solo pensare a cosa pensano e quindi evito di dargliene la possibilità o almeno cerco di dar le spalle alla sala se sono ad esempio in un bar.

  5. ilfocohadaardere

    Sig.ra Giulia, una donna cioè una mamma che allatta il proprio figlio è quanto di più tenero e non “erotico” che ci sia al mondo. Non ci deve essere certo, l’obbligo di allattare per chi non se la sente, ma di qui a vietarlo, mi pare che ce ne passi. recuperassimo un po’ di semplicità e di senso comune? Il mondo che rinnega e pretende di fare a meno del Cielo, davvero diventa un manicomio ed un inferno.

  6. esatto: “ Vidistis hominem insanum. Quare adduxistis eum ad me? An desunt nobis furiosi, quod introduxistis istum, ut fureret, me praesente?…”

  7. Che stiamo impazzendo non è una novità, ma ora penso si stia toccando proprio il fondo. Che dire, ad esempio, dell’ultima “moda”, pare proveniente da Oltreoceano ( e da dove, se no?), che alle offese alla morale, al buon senso e al buon gusto che già in ogni caso comportano le trasgressioni elencate nell’articolo, aggiunge pure un grave pericolo per la stessa incolumità fisica di ignari passanti: quella di sbucare all’improvviso in una strada e colpire con un violento pugno, senza alcun motivo, chiunque capiti a tiro? Questo è il capolinea della nostra civiltà!!
    Tommaso Pellegrino – Torino
    http://www.tommasopellegrino.blogspot.com

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