“FUORI MODA” – la posta di Alessandro Gnocchi

Ancora sulla canonizzazione di Madre Teresa. Il comandamento più importante è quello di amare Dio … Mi limito a guardare la realtà e giudicare quella … Allora, guardo e vedo il tantissimo bene che Madre Teresa ha fatto a migliaia di uomini, di donne, di bambini … Guardo e vedo la sua scandalosa equivalenza tra le religioni. Guardo e vedo che l’immagine di questa suora diventa gradita agli occhi del mondo come icona del culto dell’uomo…

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Ogni settimana Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono scrivere, indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni settimana sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

PD

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Giovedì 15 settembre 2016

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È pervenuta in Redazione:

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Caro Gnocchi,

ho letto la sua rubrica di settimana scorsa sulla santificazione di Madre Teresa e ho seguito i commenti di tanti lettori. Però adesso mi sento confuso, perché se è vero che Madre Teresa aveva fatto tante dichiarazioni proprio strane sulle varie religioni e se è vero che non si preoccupava di battezzare i morenti, però è anche vero che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare i poveri e i malati. Possibile che questo non le porti merito? Io le chiedo, se può, di dire ancora qualcosa su questo.

La ringrazio molto.

Ivo Lopopolo

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zrbrpsCaro Ivo,

la domenica appena trascorsa, nella Santa Messa in Vetus Ordo si cantava il Vangelo di Matteo (22, 34-46), che tradotto in italiano suona così:

“In quel tempo: I Farisei si avvicinarono a Gesù, e uno di essi, dottore della legge, lo interrogò per tentarlo: Maestro, qual è il grande comandamento della legge? Gesù gli disse: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo comandamento. Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. In questi due comandamenti è racchiusa tutta la legge e i profeti. Ed essendo i Farisei radunati insieme, Gesù domandò loro: Che cosa vi pare del Cristo? Di chi è figlio? Gli risposero: Di Davide. Egli disse loro: Com’è allora che Davide in spirito lo chiama Signore, dicendo: Dice il Signore al mio Signore, siedi alla mia destra, sino a tanto che io metta i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi? Se dunque Davide lo chiama Signore, com’è egli suo figlio? E nessuno sapeva rispondergli: né da quel momento in poi vi fu chi ardisse interrogarlo”.

Senza essere grandi esegeti, da questo brano si comprende che il comandamento più importante è quello di amare Dio. L’amore per il prossimo viene dopo. Persino dopo la necessità di amare se stessi, che, anche con priorità logica, indica la misura e il modo con cui volere bene agli altri.

Ma l’amore per Dio non è un generico sentimento adatto a tutte le gradazioni di credenza e non credenza. Impegna il cuore, che non è quello delle rime baciate in auge nelle preghiere dei fedeli e nei consigli matrimoniali di Bergoglio, l’anima e la mente e deve quindi essere ragionevole e razionale. Non a caso, Nostro Signore non si ferma all’enunciazione dei due comandamenti più grandi, ma indica l’oggetto di quello principale, che riassume tutta la legge e la spiega: “Che cosa vi pare del Cristo? Di chi è figlio?”.

Caro Ivo, tutto dipende dalla risposta che si dà a questa domanda. E quando dico tutto, intendo ogni attimo della nostra esistenza, perché altro è amare con tutto il proprio cuore, tutta la propria anima e tutta la propria mente l’unico vero Dio incarnato in Gesù, e altro è amare con tutto il proprio cuore, tutta la propria anima e tutta la propria mente un idolo inventato da aspirazioni umane più o meno nobili o più o meno ignobili.

Non occuparsi di questo aspetto della vita di una persona, definire idealmente e programmaticamente una scissione tra l’assistenza materiale e quella spirituale, mi pare una scelta che contravvenga tanto al primo quanto al secondo comandamento enunciati da Gesù nel Vangelo. Presupporre l’equivalenza di tutte le credenze non è cosa diversa dalla risposta dei Farisei che vedono nel Figlio di Dio un semplice figlio di Davide. Significa dire che tutte le religioni sono ugualmente buone perché nascono dal cuore dell’uomo. Invece, la religione cattolica, e solo la religione cattolica, ha origine nel cuore di Dio, il quale, anche se Bergoglio nominandolo invano lo nega, è cattolico.

z-trsgndA questo punto, caro Ivo, lei mi può sempre chiedere chi sia io per giudicare Madre Teresa. Ma io non usurpo il ruolo che spetta solo a Dio, l’unico che conosce fin nell’ultima piega le coscienze di ciascuno di noi. Mi limito a guardare la realtà e giudicare quella, senza cadere nel solito mantra farlocco secondo cui bisogna separare il fatto da chi lo compie, dimenticando che senza chi lo compie il fatto non esisterebbe. Allora, guardo e vedo il tantissimo bene che Madre Teresa ha fatto a migliaia di uomini, di donne, di bambini, un bene che io non saprei neanche concepire. Guardo e vedo la sua scandalosa equivalenza tra le religioni. Guardo e vedo che l’immagine di questa suora diventa gradita agli occhi del mondo come icona del culto dell’uomo. Guardo e, alla fine, dico che la santa immagine di Madre Teresa non mi piace. E dico pure che le affermazioni di Madre Teresa, non della sua santa immagine, sull’equivalenza delle religioni mi scandalizzano. Sbaglia chi, in questo ragionamento, mi oppone le eventuali buone intenzioni con cui quei principi sono stati enunciati perché, allora sì, ci si mette al posto di Dio, l’unico che conosce veramente i nostri veri intendimenti.

Caro Ivo, io non giudico il cuore di nessuno e spero, anzi, che tutti vadano in Paradiso. Ma non posso non dirmi scandalizzato da un cattolico che equipara Cristo a un qualsiasi idolo. Vede, io sono un povero cristiano che lungo la giornata prega il Signore perché abbia misericordia dei suoi peccati recitando quanto più possibile l’invocazione “Domine Iesu Christe, Fili Dei, miserere mei, peccatoris”. È un affidamento ispirato a quanto insegna il Salmo 91 “Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tui, Altíssime. Ad annuntiándum mane misericórdia tuam: et veritátem tua per noctem”, che in una traduzione giù di moda suona: “È bene dar lode al Signore: e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per celebrare al mattino la tua misericordia e la tua verità nella notte”. Perché solo a Nostro Signore Gesù Cristo possiamo chiedere il perdono, ma prima bisogna riconoscerlo e confessarlo come unico nostro salvatore.

Insomma, sono un povero peccatore che continua a dare alle parole lo stesso significato che hanno sempre avuto e sempre avranno, anche se questa Chiesa le sta avvelenando con la propria apostasia. Fino a qualche decennio fa, le affermazioni di Madre Teresa sarebbero state un serio ostacolo alla sua canonizzazione, oggi sono il viatico che fa passare in secondo piano anche le contestazioni sulla veridicità dei miracoli, come è avvenuto per la beatificazione. Questi sono fatti, non sono mie opinioni.

Non più tardi di ieri, Bergoglio ha spiegato che Gesù non sarebbe altro che “il primo martire”, sottraendogli di fatto il ruolo di redentore dell’umanità e dunque la natura divina. Un altro passo verso la costruzione della Nuova Religione della Casa Comune edificata con sapiente arte muratoria. Una casa mostruosa in cui ci si appresta volentieri ad accogliere i corpi umani costruiti in laboratorio assemblando contronatura agglomerati di cellule e, intanto, si preparano le corrispondenti anime create assemblando immagini di idoli diversi prendendo un po’ dal buddismo, un po’ dall’islam, un po’ dal confucianesimo, un po’ dal protestantesimo… Poi, bontà loro, gli apprenditi stregoni dello spirito ci mettono persino un po’ di cattolicesimo: la Casa Arcobaleno è fatta. Che piaccia o no, il santino di Madre Teresa, confezionato da una Chiesa senza fede, si affaccia a una finestra di questo terribile fabbricato.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

40 commenti su ““FUORI MODA” – la posta di Alessandro Gnocchi”

  1. Ogni volta è così: Alessandro Gnocchi ha sempre il coraggio, la forza e soprattutto la capacità di dire pane al pane e vino al vino. Non gli si può obiettare niente, neanche in queste due occasioni in cui è stato sollecitato a parlare di madre Teresa, una donna che ha speso la sua vita per aiutare i sofferenti (e di questo il Signore gliene renda merito), ma che ha tralasciato il suo compito missionario, che è quello che ci riguarda tutti e di cui tutti siamo stati investiti proprio da Nostro Signore Gesù Cristo, in base alle nostre capacità, o talenti che dir si voglia . Lo facciamo bene, lo facciamo appena o non lo facciamo per niente, ricade sulla nostra coscienza di cristiani cattolici. Siamo così piccoli e così limitati, ma nel nostro niente, anche ci fosse stato affidato un solo talento, dovremmo farlo fruttare. E’ per questo che è giusto recitare ininterrottamente: “Signore Gesù Cristo Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”.

  2. Personalmente applico sempre le parole di Nostro Signore ‘hanno odiato me, odieranno anche voi’. Una misura per tutte le cose che non sbaglia mai. Chi è veramente di Cristo è odiato dal mondo e sovente perseguitato (padre Pio è una testimonianza chiarissima). Quando la Chiesa cominciava a essere nella tempesta (che poi, è mai stata immune dalla tempesta?), un personaggio superbo e addentro all’essenza della politica come la definì Formica, o viceversa, scrisse una celebre opera di politologia che prendeva ad esempio la politica della Chiesa e del Papa, soprattutto. Quell’opera ha tanti limiti ma di una cosa è impeccabile: il Papa e la Chiesa di Roma sono l’apice della politica e della geopolitica. Ci sono stati papi santi, papi mediocri, papi pessimi e anche boia, ma tutti fecero tutto per Cristo Gesù. Uno di questi papi fu proclamato santo, quando di papi santi c’è n’erano pochissimi ( a differenza di oggi) nonostante le teste che fece tagliare e fu un Papa che diede molto al Rito.

  3. luciano pranzetti

    Caro Alessandro: replicare iuvat. San Paolo afferma: “Qualunque cosa facciate, fatela di cuore per il Signore e non per gli uomini, sapendo che, quale ricompensa, riceverete dal Signore l’eredità. Servite a Cristo Signore” (Col. 3, 23/24). L’apostolo va oltre la nozione della carità, insegnando che ogni, ogni azione deve essere marcata con la cifra dell’amore del Signore. Figuriamoci il bene, il quale, se compiuto per mera filantropìa, per mero liberalismo, acquista il plauso degli uomini ma non tesaurizza per il regno di Dio. Ora, Madre Teresa ha amministrato il bene, e tanto, verso il prossimo, rispettandolo nella propria fede fino al punto di omettere il battesimo ai moribondi. E questa si chiama disobbedienza al comando divino, come afferma Marco 16, 15/16. “Andate nel mondo intero predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, chi, in verità, non crederà sarà condannato”. Punto e basta.

    1. Concordo in pieno, caro Pranzetti. Questo si chiama seguire il “si si, no no”, mentre tutti seguono il “si, ma anche”, l’et et al posto dell’aut aut.

  4. Certo che la verità fa male, ma pare che il Vescovo di Roma sia anestetizzato e con lui la torma dei bacia scarpe di uno che dice: ho una cosa da dire, anche se so che alcuni penseranno che è errata e eretica , ma io la dico lo stesso……..
    C’è altro da aggiungere?

  5. Lasciando, ben inteso, a Dio il giudizio sulla reale santità di Madre Teresa, (che se è in Paradiso è indubbiamente santa, come santi sono tutti coloro che hanno la grazia di essere al cospetto dell’Altissimo), non si può fare a meno di concordare pienamente con le argomentazioni del dott.Gnocchi sullo “scandalo” di questa canonizzazione che però certamente non può stupire, in quanto serve ottimamente allo scopo di fornire un alto esempio da seguire per i seguaci della neo religione umanistica, senza peraltro scandalizzare per nulla la maggior parte dei cattolici che comunque la ritenevano già un esempio di santità. Quindi un’ottima mossa, in vista della prossima, (la la cui data si avvicina a grandi passi),e cioè l’abolizione dell’Eucarestia, con la negazione di fatto la Presenza reale di NSGC, Che a quanto pare bergoglio ha oggi informalmente “canonizzato”(bontà sua)dichiarandoLo il Primo dei martiri cristiani! Non so cos’altro possa servire per capire che bergoglio non solo è eretico ma anche…

  6. Non sono d’accordo sul giudizio dato su madre Teresa perche’ san Giovanni Paolo II la stimo’ talmente tanto da chiederle di rappresentarlo in tutte quelle nazioni dove a lui non era permesso andare. Il lavoro di carita’ della suora e delle sue consorelle e’ sempre stato fondato sulla messa e l’adorazione eucaristica mattutina che durava piu’ di un’ora. Testimonio’ sempre coraggiosamente la sua fede anche davanti ai potenti e ai massoni. Capisco che si operi una riduzione della sua figura ma che dei cattolici non riconoscano la grandezza dell’ opera di Dio in lei mi stupisce e addolora.

    1. Nessuno contesta il bene che ha fatto e il Signore gliene renderà sicuramente merito…..ma i Santi canonizzati dalla Chiesa sono un’altra cosa, si parla di persone che hanno seguito i Comandanti e la Santa Dottrina senza se e senza ma,in modo eroico, in modo da essere esempio per gli altri di cosa significhi essere veri cattolici,senza compromessi.Sicuramente era una bravissima suora,magari essere così noi….ma Santa e’ un’altra cosa. La sua figura è stata strumentalizzata per far passare un falso ecumenismo

    2. Il dottor Gnocchi fa riflettere.
      “Testimonio’ sempre coraggiosamente la sua fede anche davanti ai potenti e ai massoni.” Domanda; cosa rispondere alle obiezioni di non averlo fatto sempre, ma anzi?
      La laicità ha già tolto molto alle cure corporali prestate agli uomini. Infatti, ospedali, medici senza frontiere, ecc, fanno cose che una volta erano prerogativa cristiana. Gli uomini di chiesa lo fanno per le opere di Misericordia corporali, ma lo fanno anche gli atei di medici senza frontiere. Quello che gli uomini di chiesa non fannopiù e che spetta solo loro, è amare davvero gli uomini, facendo in modo che “lavorino” per le proprie anime. E’ questo il vero Amore, la conquista del mondo intero, non vale un’ anima, ci dice Gesù! Questo la chiesa attuale lo ha dimenticato, basta pensare al solo corpo? E l’anima? Nessuno ne parla più, Gesù è venuto per questo e non per il resto, e questo l’uomo non poteva fare, ma gli uomini di chiesa DEVONO spingere a questo, affermando che Cristo è come gli…

    3. .. Cristo è come gli altri, oltre che negare che Egli è Dio, mettono a grande rischio la salvezza delle anime. Se una persona perde la sua anima, ha perso tutto. Inutile non essere povero e miserabile, avere il mondo intero, sono cose temporali, passano. La vera disgrazia, è non conoscere Cristo, è morire non essendo in Grazia di Dio e il Battesimo è necessario. Il vero amore verso gli uomini è fare in modo che riconoscono il tutto, ossia il Cristo. Questo non significa che non ci si deve prendere cura fisica, ma questo non può sopperire al necessario, la salvezza dell’anima, che solo Gesù garantisce. Chi conosce Cristo anche se non ha null, a tutto. Chi a tutto, senza Gesù, non ha nulla.
      Perchè -anche il papa- si tace sull’anima? Perchè non la si nomina più? Una chiesa che non ha questa prerogativa, il che significa amare davvero Dio e gli uomini, non serve a nulla. altrimenti chiesa = ONG qualsiasi.
      Gesù non vuole una ONG, ma che sia annunciato che Egli è il Salvatore.
      Sia Lodato Geù Cristo

  7. Teresa è stata santificata in vita dai mass media segno inequivocabile che è stata usata, strumentalizzata se era ingannata dalla religione ecumenista divenuta la Katolica. Queste beatificazioni-santificazioni dovranno tutte essere ri-visitate per stabilire se siano o meno, ma d’altronde non solo i santi andranno ri-visitati ma pure la liturgia e i sacramenti. Il Catechismo è stato rimpiazzato dal culto all’uomo come disse già Paolo VI: ha vinto finalmente il culto dell’uomo. D’altronde è stato Benedetto XVI a scrivere : Gesù non è Dio che si è fatto uomo , ma è l’uomo che si è fatto DIO. Leggere differenze che non cogliemmo all’epoca…. e così approdammo su questi lidi attuali. … a lasciar corre e difendere l’indifendibile…

    1. Leggo nel discorso 371 di sant’agostino: “Dio si è fatto uomo perché l’uomo si facesse Dio”. Per me sant’agostino è un mistero e in fondo non mi piace però pare che bxvi abbia preso la citazione da qui

      1. “Dio si è fatto uomo perché l’uomo si facesse Dio”,
        Non sono un teologo, ma è certo che Dio ci aveva fatto a Sua Immagine. Il peccato originale ha rotto tutto e fatto decadere l’uomo. N.S. Gesù Cristo facendosi uomo, ha voluto ri sollevare l’uomo al progetto iniziale voluto da Dio, cioè Sua Immagine, nel Vangelo, ci esorta ad essere perfetti come è perfetto il Padre Suo. Infatti l’uomo doveva essere, se non avesse peccato contro il suo Creatore, Sua stessa immagine, ossia identico al Gesù Risorto, solo Dio/Gesù poteta fare questo, solo Lui, nessun uomo, nessuno nemmeno tutti assieme. Questo è lo scambio, se così lo si vuole definire, anche se non proprio corretto questo termine. Dio è Dio e l’uomo è uomo, l’uomo ha in se la scintilla Divina, che lo rende immagine di Dio. Ma solo se rompe con il peccato e vive della Sua Grazia santificante e nei suoi Sacramenti, altrimenti resta un corrotto, certo la Misericordia di Dio è infinità, ma Egli rifiuta i tiepidi.
        Viva Maria

      2. Allora non avrebbe detto ” non è Dio che si è fatto uomo”. San Agostino dice una cosa esatta invece. Chiamati a essere dei, però dipende dalla nostra risposta.

  8. Certo anche io non mi sarei aspettato, che una suora, del suo rango, e con tanta notorietà, ritenesse così marginale l’importanza dell’annuncio di Cristo e il Santo Battesimo, e a quanto pare in maniera sistemmatica ed aggiungerei ossessiva, e incredibile che nella chiesa , e proprio tra ministranti ed ordinati, potesse nascere una fobìa per il Signore e i sacramenti. Ora anche io penso che ogni giudizio alla fine spetta solo a Dio , ma la chiesa è comunque fornita degli strummenti per giudicare e per dare , con certezza la patente di santità .Quindi ha ragione il dottor Gnocchi , e quindi è lecito pensare che una chiesa atea che canonizza atei.

    1. La penso come te. I segni ci sono tutti e tutti concordi. È l’ora della preghiera e del pentimento. Che il Signore ci lasci almeno, fino all’ultimo, la consolazione e la forza della SS Eucaristica, che vedo molto minacciata.

  9. “l’immagine di questa suora diventa gradita agli occhi del mondo come icona del culto dell’uomo…” : mi è rimasta impressa, negativamente, la frase di Paolo Vi “anche Noi abbiamo il culto dell’uomo”; ma non si rendeva conto che così lo sostituiva al culto dovuto solo a Dio? alla SS.ma Trinità ? non certo al Mahatma Gandhi, o a Zoroastro, o a Budda. Non si può servire a due padroni, lo sanno questi preti modernisti ? peggio per loro, io non seguirò mai l’esempio di Madre Teresa sul lato spirituale; sul lato corporale, niente da eccepire, però senza l’annuncio della Verità tutta intera (e la conseguente evangelizzazione, con battesimo e proselitismo) non serve alla causa di Dio, ma solo a quella della massoneria, del Nuovo Ordine Mondiale, della Religione unica mondiale. Eh no, cari signori, non ci casco e non vi seguo, anddateci voi verso l’inferno, se vi piace tanto, ma sappiate che è un viaggio senza ritorno, contenti voi (mi rivolgo agli ecumensti, ai papolatri, ai normalisti).

    1. Splendido commento, caro Catholicus!
      Paolo VI poi è indifendibile: ha approvato il conciliabolo, la messa del massone Bugnini, ha tolto il giuramento antimodernista la preghiera a San Michele Arcangelo e il Sant’uffizio, ha promosso modernisti, non ha fatto nulla contro i vescovi eretici francesi e olandesi e si è dimostrato sprezzante verso i tradizionalisti, come ad esempio verso Ottaviani e Bacci!
      E che dire dell’oscena ostpolitik e della conseguente ingiusta rimozione del cattolicissimo Card. Mindszenty? (Lui sì VERO Santo anche se non ancora canonizzato…ma la causa è già stata avviata)!

      Inoltre ha lasciato che passassero leggi come l’aborto e il divorzio senza tuonare TUTTI I GIORNI contro i politici e gli elettori a favore di esse e senza minacciarli di scomunica…persino i più benevoli verso Paolo VI ammettono che al massimo si limitava a ribadire la verità (quando lo faceva) ma non prendeva nessun provvedimento contro i falsi pastori…così il modernismo si è rafforzato a dismisura!

    2. E insieme al rafforzamento del modernismo c’è stata la conseguente scristianizzazione della società (e poi, dopo aver appiccato parte dell’incendio, e dopo non avere rimosso i vari piromani, si è pure lamentato del fumo)!
      Neppure gli ereticissimi catechismi francese ed olandese si è degnato di abolire, ha lasciato che venissero IMPOSTI ai gregge indifeso…avrebbe dovuto scomunicare quei vescovi eretici: ciò avrebbe ribadito con MOLTA forza la vera Fede!
      E che non mi si venga a dire che non poteva farlo o che temeva uno scisma perché ciò è assurdo per 2 motivi:
      1)Se i lupi vogliono scismare che vadano, anzi in quanto eretici sono GIA’ fuori dalla Chiesa…essere buoni con loro significa essere cattivi verso il gregge che si ha il dovere di proteggere e guidare verso il Paradiso!
      2)Bergoglio dimostra (come era OVVIO) che un biancovestito, se inizia a rimuovere qualcuno che non la pensa come lui, ottiene il silenzio quasi totale dei prelati che non lo approvano!
      Montini è indifendibile!

  10. Non sono accreditato per esprimere giudizi, ma semplicemente vorrei ricordare che anche Marta, la sorella di Maria e’ stata santificata…..

  11. il primo comandamento : non avrai altro dio fuori di me
    esiste una sola religione vera
    il sincretismo (impropriamente detto ecumenismo) è inganno e occasione di vuota chiacchiera
    la teologia cattolica contempla il battesimo dei neonati non capisco perché alcuni pensano che escluda il battesimo dei moribondi
    spero che un teologo risolva il mio dubbio

    1. Nei primi anni della Chiesa, il battesimo si dava alla fine della vita, perché lavando da tutti i peccati, garantiva il Paradiso.

  12. Brillante
    Come al solito ha centrato pienamente il nodo della questione !!

    Purtroppo anche per quello è tanto amata madre Teresa dal mondo, il simbolo di una religione umanitaria che sull’altare del bene della carne sacrifica volentieri il Figlio

    Sperando sempre e comunque che madre Teresa sia lassù a pregare per le nostre anime!

  13. È giusto ricordare che l’attività di madre Teresa e delle sue suore era fondata sulla preghiera, l’adorazione eucaristica e l’eucarestia quotidiane che impegna fino a 4 ore al giorno e senza di questo una suora non poteva uscire dall’istituto per la sua opera di avvicinare poveri e moribondi. Per la questione del battesimo poi, bisogna dire che non è lo stesso dare il battesimo ad un neonato dove i genitori sono i richiedenti e si fanno garanti per la sua educazione cristiana, e dare il battesimo ad un moribondo che è incapace di intendere e di volere. Questo oltre a rendere invalido il sacramento sarebbe una vile strumentalizzazione dell’incoscienza di un moribondo a fini di proselitismo. Sono d’accordo sul fatto che il mondo abbia fatto di madre Teresa un idolo ma non è colpa sua perchè lei non ha inseguito il mondo, anzi non ha avuto paura di dire la verità anche davanti ai potenti della terra

  14. Marina Alberghini

    Tanti laici e anche atei dedicano la vita al prossimo e non per questo vengono fatti santi.La Chiesa fa santo chi fa del bene adeguandosi però alla dottrina.Ora ricordo fra l’altro che gli ultimi tempi Madre Teresa disse che non credeva più in Dio.La cosa fece scandalo, fu messa a tacere con la scusa che stava male di testa e insabbiata.
    E’chiaro che è un tipo di santa che serve a questo Bergoglio terzomondista e ateo.E così sia!

  15. Mi dispiace contraddire ma non sono d’accordo, ho un altro pensiero argomentato. Madre Teresa o meglio santa Madre Teresa ha fatto tutto quello che umanamente poteva fare verso i poveri, gli ultimi e gli emarginati perché amava in primo luogo Dio e da questo discende che ha amato anche il prossimo vedendovi la carne crocifissa di Gesù di Nazareth, il figlio di Dio. Altrimenti la chiesa non l’avrebbe proclamata santa.
    Fare delle disquisizioni, ora, se abbia applicato questo principio evangelico nel senso inverso mi sembra veramente difficile crederlo e dirlo e non aver capito che il messaggio che Gesù stesso le aveva affidato era proprio quello: evangelizzare attraverso le opere di carità verso il prossimo e non altro.
    L’anno giubilare ancora in corso, l’ anno della Misericordia lo ha incarnato perfettamente questa piccola suora di origini albanesi, matita di Dio che sa scrivere sulle righe storte.

  16. Paradossalmente si potrebbe dire che anche il “mondo” ha un atteggiamento paolino, nel senso di vagliare tutto e trattenere il valore: è abilissimo sul porre l’accento su quello che gli fa comodo scartando e oscurando il resto. Se nel giudicare Madre Teresa, il suo operato, ci affidiamo a ciò che ci fa passare il “mondo” siamo fritti. Non troveremo mai alcun giornalista, opinionista, eccetera che porrà l’accento su quante Adorazioni e quante preghiere avrà recitato Madre Teresa. E’ ovvio che il “mondo” ci decanterà sempre l’aspetto umanitario della neo-santa, volgendolo pro domo sua. Da cattolici, non dobbiamo prestarci a questi giochi.
    Sull’equiparare le religioni, va da sé che essendo venuta meno per tanti cattolici la determinazione che ci si salva solo per mezzo di Gesù Cristo, tanti di essi sostengono che ci si possa salvare anche per quel poco di verità contenuta in ciascuna religione. In questo modo si cancella la funzione missionaria della Chiesa.

  17. Compito della Chiesa e’ condurre le anime alla salvezza. Questo significa veramente amare.
    Dio ama l’uomo e per questo lo vuole in paradiso. Salvare l’anima e’ vero puro amore. Dio non ci vuole satolli o sani nel corpo, Egli ci vuole
    in paradiso.

    Curare corpi malati, sfamare corpi affamati, vestire corpi nudi e’ solo filantropia senza il presupposto necessario della salvezza dell’anima.

    Meglio morire di fame o di setticemia, monchi o ciechi, salvando l’anima, che morire puliti satolli e intatti nel corpo finendo perduti
    all’inferno.

    Madre Teresa e’ stata una grande filantropa ed una pessima cattolica, ha sfamato e curato tanti corpi ma ha lasciato abbandonate
    tante anime privandole del battesimo e degli altri sacramentie questo non e’ carita’ cristiana, ma peccato di omissione.

    Che Dio la perdoni per i suoi purtroppo palesi, noti, scandalosi e gravi peccati, contro la fede e la carita, sempre sperando che se ne sia pentita.

  18. faccio parte della minoranza di lettori che considera invece del tutto legittima la proclamazione della santità di madre Teresa. Già altri hanno ricordato che tutto quello che faceva non era per filantropia ma perché vedeva Gesù nel sofferente e per l’amore di Gesù si chinava sui più reietti, senza contare le ore di preghiera e adorazione quotidiana. Santa Teresa, prega per noi perché possiamo avere almeno un briciolo del tuo coraggio di annunciare la fede con le opere.

    1. Lei afferma senza dimostrare. Se vedeva veramente Cristo nei poveri e nei malati, perché non li battezzava nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo?

      Persino Gesù per dare esempio si presento al Battista, quindi perché la suora albanese non ha voluto convertire e battezzare??

      Contra factum non valet argumentum.

      Un conto sono le opinioni un altro i fatti.

      1. Bravo Matteo, questo è l’unico modo per argomentare con i papolatri che approvano qualsiasi eretica iniziativa di Omissis; per fuggire l’inganno bisogna saperlo combattere, e lei ce ne dà un ottimo esempio. Grazie

      2. Gent.mo Matteo, in realtà i “facta” ci sono eccome, valga per tutti la citazione di Giacomo 2, 18. Per quanto io so, OGNI gesto di carità compiuto da madre Teresa è stato fatto non fine a sé stesso o per generica filantropia ma in quanto espressione dell’amore per Gesù (si badi bene, non per amore di un generico buonismo o di una religione della casa comune). Ciò mi basta, indipendentemente da eventuali proclamazioni più o meno ufficiali, a farmi considerare santa una persona. Cordiali saluti e auguri per il suo imminente onomastico.

  19. Madre Teresa, 1 miracolo (forse), Padre Pio, miracoli innumerevoli da vivo e da morto, entrambi santi giustamente, la prima lo è diventata con percorso facile e veloce, al contrario per il secondo, la Chiesa ha riservato un trattamento un tantino più duro, anche da vivo.
    Come sempre conta la buona fede di chi deve giudicare, che spesso manca, Padre Pio testimonia una realtà sovrannaturale drammatica e molto poco politicamente corretta, al contrario Madre Teresa, con il suo sacrificio tutto umano senza testimonianza cristiana verso i sofferenti, risulta molto più utile, soprattutto ora.

  20. ” Bergoglio ha spiegato che Gesù non sarebbe altro che “il primo martire”
    Gentile Alessandro, potrebbe gentilmente dirci la fonte di questa affermazione del papa?, dovendola citare agli altri devo (eventualmente) farla leggere dove è stata tratta.
    Grazie per il suo ottimo articolo.

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