“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Bergoglio, l’omelia alla S. Messa di apertura del Sinodo, il trattamento riservato al sindaco Marino… “(i modernisti – NdR) nell’adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia: giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto” (San Pio X – enciclica Pascendi Dominici Gregis).

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.

PD 

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Martedì 6 ottobre 2015

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È pervenuta in redazione:

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Caro dottor Gnocchi,

seguo spesso la sua rubrica di posta e leggo anche altri articoli di Riscossa Cristiana. Io sono cattolico e non le nascondo che non mi trovo molto d’accordo con la vostra impostazione, però è anche vero che sul vostro blog leggo spesso delle critiche legittime, perché anche a me Papa Francesco provoca spesso tante domande. Però voglio dirle con molta franchezza che mi sembra che voi ignoriate le cose buone che spesso dice. Ho letto l’omelia alla messa con cui è stato aperto il Sinodo e ho visto che il Papa ha ribadito la dottrina cattolica sul matrimonio. Perché di questo non si parla? E poi ha appena dato una bella “sberla” al sindaco di Roma, quel Marino che anche voi avete criticato spesso, perché sappiamo che è abortista e altre cose. Ecco, non voglio fare il polemico, però le chiedo perché su queste cose non dite nulla.

La ringrazio. Cordiali saluti

Dino Cortesi

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zrbrpsCaro Cortesi,

spero che lei non abbia perso tempo nella lettura della chilometrica Laudato si’. Intanto perché, in tal modo, non contribuisce alla deforestazione del pianeta disboscato per produrre la carta necessaria alla stampa del manifesto papale in difesa del pianeta medesimo. Ma, soprattutto, spero che non abbia perso tempo in simili letture perché dovrebbe dedicarlo alle encicliche di Pontefici ben più sicuri nella dottrina rispetto all’attuale vescovo di Roma. Per esempio, se avesse letto la Pascendi Dominici Gregis di San Pio X, non avrebbe sollevato questa obiezione. Proprio all’inizio dell’enciclica in cui condannava modernismo, correva il 1907, l’allora felicemente regnante Pontefice diceva:

Fanno le meraviglie costoro perché Noi li annoveriamo fra i nemici della Chiesa; ma non potrà stupirsene chiunque, poste da parte le intenzioni di cui Dio solo è giudice, si faccia ad esaminare le loro dottrine e la loro maniera di parlare e di operare. Per verità non si allontana dal vero chi li ritenga fra i nemici della Chiesa i più dannosi. Imperocché, come già abbiam detto, i lor consigli di distruzione non li agitano costoro al di fuori della Chiesa, ma dentro di essa; ond’è che il pericolo si appiatta quasi nelle vene stesse e nelle viscere di lei, con rovina tanto più certa, quanto essi la conoscono più addentro. Di più, non pongono già la scure ai rami od ai germogli; ma alla radice medesima, cioè alla fede ed alle fibre di lei più profonde. Intaccata poi questa radice della immortalità, continuano a far correre il veleno per tutto l’albero in guisa, che niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di contaminare. Inoltre, nell’adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia: giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto; e poiché sono temerari quanto altri mai, non vi è conseguenza da cui rifuggano e che non ispaccino con animo franco ed imperterrito. Si aggiunga di più, e ciò è acconcissimo a confonderle menti, il menar che essi fanno una vita operosissima, un’assidua e forte applicazione ad ogni fatta di studi, e, il più sovente, la fama di una condotta austera. Finalmente, e questo spegne quasi ogni speranza di guarigione, dalle stesse loro dottrine sono formati al disprezzo di ogni autorità e di ogni freno; e, adagiatisi in una falsa coscienza, si persuadono che sia amore di verità ciò che è infatti superbia ed ostinazione. Sì, sperammo a dir vero di riuscire quando che fosse a richiamar costoro a più savi divisamenti; al qual fine li trattammo dapprima come figli con soavità, passammo poi ad un far severo, e finalmente, benché a malincuore, usammo pure i pubblici castighi. Ma voi sapete, o Venerabili Fratelli, come tutto riuscì indarno: sembrarono abbassar la fronte per un istante, ma la rialzarono subito con maggiore alterigia. E potremmo forse tuttora dissimulare se non si trattasse che sol di loro: ma trattasi invece della sicurezza del nome cattolico. Fa dunque mestieri di uscir da un silenzio, che ormai sarebbe colpa, per far conoscere alla Chiesa tutta chi sieno infatti costoro che così mal si camuffano.

zzzzsan-pio-xE poiché è artificio astutissimo dei modernisti (ché con siffatto nome son chiamati costoro a ragione comunemente) presentare le loro dottrine non già coordinate e raccolte quasi in un tutto, ma sparse invece e disgiunte l’una dall’altra, allo scopo di passare essi per dubbiosi e come incerti, mentre di fatto sono fermi e determinati; gioverà innanzi tutto raccogliere qui le dottrine stesse in un sol quadro, per passar poi a ricercar le fonti di tanto traviamento ed a prescrivere le misure per impedirne i danni.

La citazione è un po’ lunga, ma quando le encicliche sono buone non si rischia mai di sprecare spazio e tempo. Quanto dice San Pio X inquadra molto bene la situazione in cui ci troviamo ancora più di cento anni dopo, e vorrei sottolineare, in particolare, il passaggio in cui dice: “giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto”. Ecco, caro Cortesi, temo che lei, come tantissimi altri buoni cattolici che non riescono a rassegnarsi alla dolorosa idea di un Papa che demolisce la dottrina e la morale, rappresenti proprio l’incauto di cui parla Papa Pio X.

Caro Cortesi, mi dica un po’: lei, per avere la certificazione dell’opera di demolizione intrapresa da Bergoglio, ha bisogno di una dichiarazione sottoscritta di suo pugno dall’interessato? Cosa vuole, un’enciclica in cui in cui si dica: “Da oggi la dottrina e la morale cattoliche sono abolite ed entrano in vigore quelle della misericordia bergogliana”? Non lo faranno mai, perché i modernisti, di cui l’attuale vescovo di Roma incarna la versione 3.0, agiscono proprio come scrisse più un secolo fa il Santo Papa Pio X: “promiscuamente da razionalisti e da cattolici”. Mescolano sapientemente verità e menzogna per far passare quest’ultima nelle menti e nelle anime dei fedeli.

È il mezzo più efficace a loro disposizione per penetrare fino alla radice e tentare abbattere la Chiesa di Roma. Hanno capito che possono mutare la dottrina cattolica solo se si presentano come difensori della dottrina cattolica. Se si presentassero come nemici, non potrebbero più farlo perché il loro gioco sarebbe scoperto. Il lupo ha sempre bisogno di travestirsi da agnello per farsi amico il gregge.

Lei, caro Cortesi, cita le affermazioni di Bergoglio in sintonia con la dottrina a proposito del matrimonio. Ma, mi scusi, che bisogno avrebbe di affondare il colpo in apertura del Sinodo quando ci penseranno i suoi accoliti? E, ancora di più, che bisogno ha di farlo se, non più tardi di venti giorni fa, ha profanato il sacramento con l’orrendo Motu proprio di cui, purtroppo, si sta già cessando di parlare?

E adesso un piccolo commento sulla questione Marino. Il sindaco di Roma, come lei nota, non è mai stato simpatico a questo sito e, d’altra parte, non si vede come possa esserlo a un cattolico qualsiasi. Ma, anche su questo punto, le parole e la reazione di Bergoglio in seguito alla, diciamo così, improvvisata che il sindaco gaffeur gli ha fatto a Philadelphia stridono con l’immagine di un Pontefice.

Stridono perché sono la maramaldesca esibizione di un uomo di potere che finisce il moribondo steso a terra. Senza misericordia alcuna. Caro Cortesi: senza misericordia alcuna. Ci pensi un momento. Marino è il sindaco della città che deve ospitare il prossimo giubileo (della misericordia, naturalmente). Ma è un sindaco zoppo, senza potere e gravato da una situazione imbarazzante, un sindaco così pericolante che non ci si può permettere di mostrarlo, anche involontariamente, come sodale. Stia sicuro che, se fosse stato potente e ben saldo in sella, Bergoglio non gli avrebbe sparato il colpo alla nuca che invece gli ha assestato durante il viaggio aereo di ritorno dagli States. “Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro?” ha detto ai giornalisti. “E neppure gli organizzatori, ai quali l’ho chiesto, lo hanno invitato. Si professa cattolico, è venuto spontaneamente”.

Ma si rende conto, caro Cortesi? Qui c’è un Papa che fa la spunta degli invitati in casa per decidere chi gli conviene che ci sia e chi no. E, se non bastasse, con il piglio da dittatore della repubblica delle banane minaccia anche i giornalisti che gli chiedono conto dell’accaduto: “Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro?”. Quel “Chiaro?” sibilato prepotentemente nel microfono è un messaggio ben chiaro. E non c’è stato uno, dico uno, tra i giornalisti presenti che ne abbia avuto orrore e abbia avuto il coraggio di dirlo. Del resto, tengono famiglia e non possono rischiare di essere lasciati a terra durante il prossimo viaggio papale. E, allora, eccoli lì, tutti a ridurre in brandelli la carcassa del povero Marino, senza il minimo ritegno. Senza sapere che la stessa sorte toccherà a tutti i servi che il vescovo di Roma riterrà ingombranti, senza minimamente tenere conto dei servigi ottenuti in passato. Gli uomini di potere sono così, caro Cortesi. Se li conosci, li eviti. E, soprattutto, non gli credi quando si presentano come difensori della verità.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

48 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. “.. e questo spegne quasi ogni speranza di guarigione, dalle stesse loro dottrine sono formati al disprezzo di ogni autorità e di ogni freno; e, adagiatisi in una falsa coscienza, si persuadono che sia amore di verità ciò che è infatti superbia ed ostinazione. ”
    Non so perché, ma mi ricorda una serie di personaggi ecclesiali e politici che ad essi si ispirano!

  2. Elisabetta Frezza

    Dall’Istruzione segreta permanente data ai membri dell’Alta Vendita: «Quello che noi dobbiamo cercare ed aspettare, come gli ebrei aspettano il Messia, si è un Papa secondo i nostri bisogni». (Henry Delassus, Il problema dell’ora presente)

  3. E infatti oggi, a S.Marta, ha già cambiato aria.
    Poi l’uso continuo di parole, espressioni e frasi ad effetto, che non si capisce bene cosa vogliano dire (se non creare una gran confusione), nelle quali ci può stare dentro tutto e il contrario di tutto.

  4. MISERICORDIA: lo slogan di questo Pope-Star piacione osannato dai sinistroidi “cattolici adulti” de noaltri ed ovviamente molto apprezzato dai “poteri forti” burattinai di Obama & Co.; ovvero il martello dei “grembiulini” per abbattere la Vera Dottrina e la Tradizione Cattolica, obiettivo ormai malcelato del NWO.
    La Vera Misericordia va sempre di pari passo con la GIUSTIZIA Divina (che il “Vescovo di Roma” dimentica spesso (sempre) e (mooolto) volentieri.
    Laudetur Jesus Christus!

  5. che Marino sia politicamente moribondo ho i miei dubbi. Nonostante le vicende di mafia capitale, le inchieste giudiziarie degli assessori della sua giunta non si è ne è stato dimesso, forte dell’appoggio governativo che è arrivato a mettere Gabrielli in sua vece, nei suoi continui voli all’estero. E’ talmente arrogante e sicuro di sè che ha detto che arriverà fino al 2023, raddoppiando il suo mandato di sindaco di Roma.

  6. Cao Dott. Gnocchi,
    lei ha messo il dito su un’altra piaga. Io sono rimasto basito (ma è lo standard con l’attuale papa) nel sentire i toni di chi stende misericordiosamente KO un interlocutore.
    Ma quando mai un papa (almeno in epoca televisiva) si è mai espresso così ?
    Lungi dal voler fare ironia, ma più che l’assistenza della colomba (dello Spirito Santo) mi pare di vedere la planata di un falco (che del resto si è ben vista pure quella… non metaforicamente ma in carne ed ossa)

  7. Mi viene in mente, mi dannerò per questo? Spero di no. Mi viene in mente, dicevo, la frase di Nostro Signore Gesù Cristo riguardo all’astuzia dei figli delle tenebre rispetto alla dabbenaggine dei figli della luce. Mi fermo qui, data l’ora.
    Un ringraziamento per la rubrica ed il suo valido curatore.

  8. che dire dell’assessore che ha bestemmiato pubblicamente in consiglio comunale a Roma? La vicenda è stata presto sottaciuta (il tipo è del PD, ovviamente), mentre si è strombazzata quella dei cosiddetti insulti “sessisti” in Senato.

  9. Grazie …Siete la voce di molte persone semplici,ma non stupide.
    Qualcosa non ci quadra,ci innervosisce,ma non sappiamo cos’è..
    La sentiamo dentro.
    Qualcuno ci spiega,e ci conforta.
    Buona giornata a tanti.

  10. La risposta di gnocchi è bella, e non “merita” una domanda tanto oziosa.

    Il Sig. Cortesi Dino si lamenta perché ci sono dei cattolici che sono preoccupati per la demolizione della dottrina e dei Sacramenti da parte del Papa stesso, che però si dimenticano di sottolineare e lodare i casi in cui costui invece di fare danni dice qualcosa di giusto.

    E’ come se dopo un pauroso incidente in cui l’autista ha mandato fuori strada l’autobus ferendo e/o ammazzando tutti i passeggeri si rimproverasse ai passeggeri superstiti,
    il fatto di parlare male dell’autista che li ha massacrati ricordandosi solo della curva sbagliata, invece di lodarlo per tutte le curve fatte bene prima di andare a scapicollo nel precipizio.

    Caro Cortesi…. ci faccia la cortesia !!!

  11. Egregio dr Deotto, lei dimentica la cosa fondamentale su cui dottrina e tradizione concordano:il Papa è eletto su ispirazione dello Spirito Santo.Quindi se lei critica papa Bergoglio,critica lo Spirito Santo e rifiuta dottrina e tradizione.La ringrazio e resto in attesa di risposta

    1. Caro Giorgio, come lei sa il Papa è infallibile solo quando parla ex cathedra in materia di Fede e di morale. In tutti gli altri casi è criticabile come qualsiasi altro membro del clero. Su questo dottrina e tradizione concordano. Le potrà essere utile leggere la costituzione dogmatica del Concilio Vaticano I “Pastor Aeternus” per capire bene il concetto di infallibilità. Non mi risulta che San Paolo, quando criticò energicamente San Pietro, avesse “criticato lo Spirito Santo”.
      cordialmente
      Paolo Deotto

      PS: ho risposto io, visto che il suo commento era rivolto a me. Le faccio presente che questa rubrica è condotta da Alessandro Gnocchi

      1. Come sempre d’accordissimo con la Redazione.
        Ma desidero fare questa puntualizzazione: a parte che sembra che
        bergoglio non sia stato eletto su ispirazione dello Spirito Santo, la
        prego, gentile Giorgio, di tenere sempre presente che lo Spirito
        Santo non COMANDA, NON OBBLIGA NESSUN ESSERE UMANO
        A SEGUIRLO!!!
        Uno degli aspetti più belli della Chiesa Cattolica è che ci lascia
        tutti LIBERI; ci indica chiaramente la Strada e le regole per seguirla,
        ma non ci obbliga!!!!
        “”PERCHE’ E LA SANTISSIMA TRINITA’ STESSA CHE CI LASCIA
        LIBERI TUTTI!!!””
        E noi possiamo dire sì oppure no.
        Come appunto sta facendo bergoglio……..

    2. Che il papa purtroppo NON sia sempre eletto dallo Spirito Santo l’ha detto un “papa” e cioè Benedetto XVI. Se lo cerca penso lo trovi in rete. Inoltre vorrei sapere allora se lo Spirito Santo ha eletto papa Onorio che fu dichiarato anatema post mortem, e gli altri antipapi dal primo Giovanni XXIII agli altri… Non credo che lo Spirito Santo faccia tali errori ma gli uomini sì.. inoltre le eresie che vengon o dette son o poche in confronto a quelle che da decenni circolano in tutte le parrocchie. peraltro sostenute da relativi vescovi..o lei vive in un’isola felice rimasta cattolica ? Non credo.

      1. Si informi sulla DIVINA MISERICORDIA!
        Gesù ha detto che è l’ultima tavola di salvezza per l’umanità, poi verrà il Suo giudizio!!
        Ed è per merito di S. Faustina e di G.P.II che è stata propagata nel mondo!!
        E BXVI? Tutti i suoi preziosissimi scritti, i suoi insegnamenti (legga quanto
        riporta Paolo O)., le sue denunce..

        Io non vivo in un’isola felice dove tutti viviamo nel Signore, ma il BENE c’ è ancora!!!
        Nella Chiesa e nei cristiani!
        E lei invece vive dove esiste SOLTANTO IL MALE?
        Cioè in un’isola INFELICE?
        Uso questo termine “leggero” per non usare l’altro più adatto e più spaventoso…
        Cordiali saluti.

    3. Ovviamente lo Spirito di Consiglio soffia sul conclave, ma non potrebbe non essere ascoltato. Inoltre se vera l’ipotesi Socci….

      riporto per comodità l’intervento del card. Ratzinger del 1997:
      «Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto».

    4. Signor Giorgio ,Gesù insegna a conoscere l’albero dai frutti e stare attenti ai segni dei tempi .
      Domanda: Cosa ne pensa S. Giovanni Battista della misericordia di Bergoglio? La risposta si trova nel vangelo

  12. Durissimo A.Gnocchi, ma come bisogna essere. Mai abbassare la guardia o pendere anche leggermente dalla parte che non è nella verità. Satana è talmente astuto, che mascherandosi da agnello con il suo belato suadente chiama, invita, induce a pensarci un po’ su. Ma quando si è dalla parte giusta bisogna andare avanti sicuri e a testa alta, mai indulgere, costi quel che costi. Ed è questo ciò che fa A.G. con una determinazione e un coraggio esemplari.

    1. Se una persona si dirige verso un precipizio e fa 3 passi avanti e uno indietro prima o poi cosa succederà?
      Il vescovo vestito di bianco fa esattamente 3 passi avanti e uno indietro verso l’INFERNO.

  13. Bergoglio persegue i suoi/loro scopi con il pugno (sinistro) di ferro adottando il motto anticristico “SIC VOLO, SIC IUBEO” (che quindi potrebbe calzare a pennello anche al Falso Profeta!) ma con la tecnica del “un colpo al cerchio ed una alla botte”, evitare la chiarezza, contraddirsi volutamente, lasciare aperte le interpretazioni: il grosso del Gregge sente quello che vuol sentire mentre il Piccolo Gregge è appunto piccolo, quindi quasi insignificante numericamente rispetto al “popolo bue” da soggiogare pacificamente in modo indolore; tipica strategia massonica: la fortezza la si espugna dall’interno, mentre un lungo assedio rischia sempre l’insuccesso. Personalmente spero che la “frangia” dei Cardinali fedeli alla Chiesa Cattolica (paradossale! vero?) aumenti sensibilmante; se non erro al momento dovrebbero essere una almeno una ventina, dopo che Burke ha “sguainato la spada” con fermezza e coraggio. Forse mi sbaglio ma mi sembra di cominciare a sentire odore (o meglio dire profumo?)…

  14. scusate se diro’ una scemenza colossale, ma non si potrebbe ipotizzare che questo papa stia usando la sua tempra gesuitica per mostrare di essere cio’ che non e’? cioè stesse comportandosi da serpente all’unico fine di evitare che la chiesa, attualmente sotto attacco e pericolante, venga distrutta dal nemico? in fin dei conti, se riuscisse a far accettare questa chiesa al mondo (cioè ai potenti), potrebbe salvarla da una imminente distruzione…e il fine non giustificherebbe i mezzi, in questo caso almeno? (siate scaltri come i serpenti, ma semplici come colombe), bhe, scusate, forse ho letto troppi siti complottisti….

    1. “Salvare” la Chiesa confermando i peccatori nell’errore e quindi conducendoli all’Inferno?
      “Salvare” la Chiesa demolendo i Sacramenti?
      La Chiesa serve “SOLO” per condurre le anime in Paradiso e le funzioni di un Papa sono subordinate “SOLO” a questo scopo!
      Ciò che predica qualcosa che può condurre le anime alla perdizione non è più Chiesa Cattolica; farsi accettare dal mondo scendendo a compromessi con esso significa DISTRUGGERE la Chiesa Cattolica, trasformandola in un’anti-chiesa!
      La Chiesa Cattolica sussisterà finché esisterà anche un solo cattolico che crederà a ciò che ci insegnano il Depositum Fidei e il Magistero Perenne, indipendentemente dalla presenza o dall’assenza di un Papa, a patto che ci sia almeno l’intenzione di eleggerne uno!

      1. mi scusi, sig. Diego, io sono una persona semplice, e mi sembra che la Chiesa continuerebbe ad esistere solo fino a che continui a perpetuarsi il sacrificio della croce, cioe’ finche esistera’ un sacerdote gerarchicamente ordinato che potra’ celebrare una S.Messa, in altre parole, fino a che Gesu’ Cristo sara’ presente realmente in mezzo a noi, e non solamente nei nostri cuori, o nelle nostre menti, con la nostra fede per lo piu’ imperfetta e vacillante…Ma appunto, qualora vi fossero elementi per credere che venga in qualche modo minacciata la distruzione fisica della gerarchia (o di gran parte di essa), come nel caso di una guerra mondiale o di un grave cataclisma o altro , mi domandavo, se un papa, sotto tale ricatto, non potrebbe tentare qualsiasi cosa pur di impedire l’estinzione della Chiesa, …mi scuso con Lei e con tutti!

    2. No. È un distruttore sistematico e molto tenace.
      È ciò che sarebbe stato “il Martini Bianco”, cioè il card.Martini se eletto Papa

    3. L’errore di questa sua ipotesi, mi scusi, gentile Andrea b., sta proprio in questo: far accettare questa Chiesa al mondo significa allontanarsi dalla vera dottrina e venire a patti col padrone del mondo, in fondo come fece Eva quando per star meglio disubbidì agli ordini di Dio e si mise a dialogare col serpente; quello fu il momento della sua rovina: non raccolse niente di buono e in più colui a cui aveva dato ascolto cominciò a tormentare lei, l’uomo che le era stato messo accanto e tutte le generazioni a seguire. Vede, dunque, come non convenga mai rispondere alle insidie del demonio? Avvicinarsi al male per conseguire un bene, per il principio di non contraddizione, non porta altro che rovina.

    4. Capisco, per esperienza, che per un cattolico è molto faticoso e doloroso accettare la situazione dell’attuale papato. Detto questo, le consiglio di non stare tanto ad elucubrare: la verità non è mai così contorta, è semplice. Provi a rileggere tanto il Vangelo e le lettere apostoliche, non esclusa tutta la Bibbia.

    5. Questa non la capisco: per far accettare la Chiesa al “mondo” (cosa peraltro mai avvenuta) bisogna introdurre il “divorzio cattolico” e introdurre il sacrilegio di somministrare la comunione a chi è in peccato mortale di concubinato? La Chiesa era fiorente anche quando viveva nelle catacombe, e non accettava esternazioni di preti omosessuali, senza che questi fossero severamente puniti dalla gerarchia (in senso ipotetico perchè era assurdo che un omosessuale accedesse all’Ordine, o vi restasse).
      Ricordiamoci che i Gesuiti erano quelli che in Inghilterra venivano impiccati e, prima che spirassero venivano tirati giù e squartati loro ancora coscienti; e questo per portare il Sacro Corpo di N.S. ai cattolici clandestini d’Inghilterra: quel Sacro Corpo e Sangue che oggi si vuole dare ai porci.
      Lucio

    6. mi scusi Andrea,
      l’amministratore delegato di una società potrebbe benissimo attuare la strategia da lei indicata per far fronte ad una emergenza senza via d’uscita. Ci può pure stare.
      Ma la Chiesa…. NO!
      E’ istituzione divina fondata su roccia indistruttibile. Quello che lei dice lo potrebbe pensare uno dei tanti pseudo teologi di grido (braccia rubate alla terra…), ma non certo il Papa !!!
      Mi pare a dir poco discutibile che un ingegnere (che non sia pure lui “braccia rubate all’agricoltura”, con tutto il rispetto per l’agricoltura), dovendo restituire stabilità ad una struttura pericolante, decida di abbattere alcuni dei pilastri portanti. Non si fa. Proibito nel modo più assoluto.

  15. Se una persona si dirige verso un precipizio e fa 3 passi avanti e uno indietro prima o poi cosa succederà?
    Il vescovo vestito di bianco fa esattamente 3 passi avanti e uno indietro verso l’INFERNO.

  16. Penso che lei non debba leggere troppi siti complottistici. E’ proprio tutto il contrario: come Gesù nelle tentazioni non è sceso a compromessi con il prinicpe di questo mondo che gli presentava un messianismo “mondano”, così la Chiesa è stata tanto più forte quando più si è distaccata dai poteri del mondo. La Chiesa non sarà mai distrutta anche se la maggioranza dei cristiani dovesse abiurare la propria fede, rimarrà sempre un piccolo gregge che farà sussistere la Chiesa Cattolica, infatti è importante la qualità e non tanto la quantità di chi appartiene ad Essa anche se tutta l’umanità è chiamata a convertirsi alla Fede in Gesù Cristo Unico e Vero Signore.

  17. Egregi dott.Gnocchi e/o Deotto,mi riconduco alla precedente cortese risposta al mio intervento. Converrete con me che è alquanto bizzarro pensare che lo Spirito Santo abbia indicato un Papa che ex cathedra dice cose giuste e fuori ex cathedra dice cose a vanvera.Grazie per l’eventuale risposta Giorgio

    1. Mi permetto di richiamare il mio commento del 6 ottobre, in quattro punti, a “Perché rileggere…”.

      Se in quel commento c’è del vero, siamo di fronte a (o meglio “oppressi da”) un personaggio che opera CONTRO la Chiesa, programmaticamente e deliberatamente.
      È vero Papa? È impostore eletto abusivamente dalla “mafia” svizzero-belga-italosettentrionale di San Gallo? La questione occuperà gli studiosi futuri.
      Oggi l’impellenza è quella di lasciarlo partire per lo Spazio Catto-Massonico, conn gli altri “Profeti”, senza esserne eccessivamente turbati

        1. Giovanni XXII, come privato dottore, cercò di ribaltare la dottrina tradizionale sulla visione beatifica di Dio da parte delle anime elette. Trovò ferma opposizione nel Sacro Collegio e nel mondo cattolico in generale (si vedano le pagine dedicate al caso nella coeva Cronaca del Villani) e, poco prima di morire, ribadì la esatta dottrina con la bolla “Ne super his” del 3 dicembre 1334. Il successore Benedetto XII, a scanso di equivoci, intervenne a sua volta con la costituzione “Benedictus Deus” del 29 gennaio 1336. Sul caso è intervenuto il prof. De Mattei e, prima ancora, il card. Schuster

  18. L’attuale drammatica situazione di Nostra Santa Madre Chiesa e la sua attuale sciagurata guida mi fanno ipotizzare che stiamo davvero vivendo l’apostasia dei tempi penultimi (cfr. Apocalisse). L’Anticristo potrebbe essere già nato!!! I 10 segreti Medjugorje (per chi ci crede) avverranno in questa generazione (basta considerare l’età della veggente e del sacerdote che dovrà anticiparli al mondo…). Ai veri cattolici (ovvero quelli che i “cattolici adulti” modernisti tacciano di fariseismo) è richiesto di perseverare nella Fede e non tradire la Verità usando soprattutto l’arma della preghiera (VIS ORATIONIS).
    In Xto Rege!

  19. La cosa strana è che Papa Bergoglio si professa devoto di San Pio X.

    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francisco-francis-sarto-42927/

    Mi chiedo: ma il Papa non si accorge di comportarsi in maniera completamente contraria a quello che San Pio X diceva e affermava circa il modernismo?
    Così quando Papa Francesco afferma di amare la lettura de “Il Padrone del mondo” di Benson.
    Ditemi, ma perché si comporta così? Sono io malpensante?
    Certo che Dio interverrà, e saranno guai per tutti: a cominciare da me che giudico a finire con il Papa che non giudica.
    Gesù, abbia pietà di noi tutti.

  20. Gentile e cara Sig.ra Paola,
    ho letto il suo intervento, penso, al mio commento e la ringrazio di avermi ricordato di guardare con fede e confidenza al nostro amato Gesù che ci rivela tutto il Suo divino amore misericordiso, che è quello forte e immenso del Padre.
    Penso però di essere stato frainteso dovuto al modo con cui ho espresso in modo stringato e infelice tutta la mia amarezza circa la situazione in cui versa la Chiesa compreso il Suo Rappresentante.
    Quando parlo dell’intervento di Dio mi riferisco alla prova in cui Dio metterà tutti noi, credenti e non, santi e peccatori, se continuerà così la grave crisi della Sua Chiesa, con il tollerare gravi peccati in essa senza volerli riconoscere, senza volerli emendare, anzi benedicendoli.
    Segue…

  21. Già i prodromi lo siamo vedendo in quello che avviene nel mondo: al martirio dei cristiani, e tra poco a noi con le blasfeme norme sul gender, sull’amore omosessuale.
    E tra peccati ci metto pure quello mio (e di tanti altri) che critico il Papa (ed è giusto criticarlo quando dice eresie) ma sono arrivato nelle discussioni con amici a deriderlo sulle sue ambigue affermazioni. Invece dovrei pregare par lui: ecco manca questa incessante preghiera per Lui.
    Non bisogna forse amarlo?
    Tutto qui.
    Saluti

    1. Gentile e caro Sig. Giuseppe,
      io prego ogni sera per il Papa, ma non posso fare a meno di
      criticarlo, e credo che sia inevitabile per chi si rende conto
      che “dovrebbe” essere il Vicario di Cristo, cioè colui il cui
      compito primario dovrebbe essere quello di correggere e
      anche condannare chiaramente chi fa del male alla Chiesa.
      Come faceva Gesù!
      E invece….

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