“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Non a caso, Castro ha tenuto a dire “Quando Francesco verrà a Cuba andrò a tutte le sue messe”, ma si è ben guardato dal dire che, d’ora in avanti, andrà a Messa. Perché evidentemente, agli occhi tutt’altro che ingenui di un vecchio comunista, le Messe di Bergoglio rappresentano qualcosa di più. O qualcosa di diverso?

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.

PD 

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Martedì 12 maggio 2015

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Sono pervenute in Redazione:

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Caro Alessandro Gnocchi,

se ricordo bene, Giovanni Paolo II ottenne, con la sua visita a Cuba, il ripristino della festività del S. Natale a Cuba. Insomma, ottenne un risultato a favore della cristianità. Ora apprendiamo, dalla visita di Raul Castro in Vaticano, che Cuba è molto grata per il ruolo svolto dal Papa nel riavvicinamento con gli Stati Uniti. Benissimo. Non mi pare però una gran novità il fatto che la diplomazia vaticana da sempre lavori, con grande discrezione, in tante parti del mondo. Qui mi pare che si sia alla solita spettacolarizzazione, e in più, mi consenta, di un avvenimento (il riavvicinamento Usa – Cuba) in cui è difficile vedere un qualche specifico vantaggio per la cristianità, che se è messa al bando a Cuba, anche negli Stati Uniti ha vita dura; basta pensare alla politica abortista e omosessualista di Obama. Insomma, in che modo si difenda la Fede, questo proprio non mi è chiaro. E poi secondo lei cosa vuol dire quella frase di Castro “Se il Papa continua così tornerò alla Chiesa cattolica”? A essere molto sincero, è una frase che, detta da un vecchio ateo comunista, a me fa un po’ paura: se “continua così”. Cioè, come? Con comportamenti spettacolari davanti al mondo?

Grazie per la pazienza a leggermi. Con amicizia

Gigi Marangoni

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Gentile Dott. Gnocchi,

da quando a Roma c’è Bergoglio abbiamo visto tutto e il contrario di tutto. Sia detto con rispetto, ma questo Papa ha portato una gran confusione. Voglio ammettere tutta la buona fede, ma mi pare che questo sia un dato di fatto. Abbiamo sentito le cose più mondane, e poi telefonate, e le interviste a Scalfari, insomma, non c’è bisogno di elencare le mille cose di cui si è parlato tante volte. Adesso arriva una specie di “imprimatur” proprio da un comunista come Raul Castro, che dice che con un Papa così (o ha detto “se continua così”) lui potrebbe tornare nella Chiesa cattolica. Ma questa frase non è la miglior dimostrazione del fatto che questo papato sta cambiando l’immagine della Chiesa? Insomma, una Chiesa che diventi gradita a un Raul Castro lascia molto stupiti. In definitiva, di che chiesa stiamo parlando? Lei cosa ne dice?

Un cordiale saluto

Claudio Ognibene

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zrbrpsCaro Marangoni, caro Ognibene,

sotto quell’aria garbata e mite, covate un’anima reazionaria irriducibile e incontentabile. Suvvia, non si fa così. Tutti plaudono all’appeal pastorale del Papa venuto dalla fine del mondo. Credenti, diversamente credenti, non credenti ammirano la nuova perlina infilata nella collana degli atei impenitenti che Bergoglio esibisce in favore di telecamere a reti mondiali unificate. L’informazione e la disinformazione cattoliche superano a sinistra Repubblica nel magnificare la strategica furbizia del vescovo di Roma. Non cito solo per amore di brevità tutti gli altri esempi delle magnifiche sorti progressive di cui tutti i cattolici sono chiamati a essere entusiasticamente partecipi, e voi che cosa fate? State ancora lì a cercare qualche briciola di cattolicesimo che possa consolare i vostri poveri cuoricini di cristiani convinti che la fede, la dottrina, la morale e direi anche il senso della decenza non possano mutare?

Aggiornatevi, cari Marangoni e Ognibene: la vita diventerà più facile e la smetterete di angustiarvi per le sorti della Chiesa cattolica, per il destino eterno delle anime e per la gloria di Dio. Aggiornatevi, se non volete soffrire, perché assistere a questo miserabile spettacolo con sguardo cattolico fa davvero male.

Per quanto mi riguarda, ho poco da aggiungere al vostro pensiero. Più che altro, si può chiosare quanto avete già messo in evidenza con le vostre osservazioni. A cominciare da quella sull’opera diplomatica che, grazie al carisma di papa Francesco in persona, avrebbe portato al riavvicinamento tra gli Stati Uniti omosessualisti, abortisti e protestanti e la Cuba atea e comunista. Stante il fatto che la diplomazia vaticana non è stata inventata dalla chiesa-della-miericordia di papa Bergoglio come molti sembrano credere, viene davvero da chiedersi dove stia il lato positivo di un tale risultato e, soprattutto, dove stia il vantaggio per la fede cattolica. Vista la china presa dai tempi attuali, Stati Uniti e Cuba avrebbero finito fatalmente per avvicinarsi per conto loro, essendo l’uno il completamento dell’altro in quanto oppositori al regno sociale di Nostro Signore.

Quanto questi due leviatani siano complementari nella loro lotta contro Cristo è indicato da una notizia che nessuno ha collegato a quella dell’incontro tra papa Bergoglio e Raul Castro. Ma è proprio questo tassello a completare in chiave inquietante il puzzle della misericordia bergogliano-castrista diffuso in tutto l’Orbe cattolico e non cattolico dagli araldi della “Nuova Pentecoste”. Il giorno del fatidico incontro, il sito del “Corriere della Sera”, riprendendo l’agenzia Ansa, titolava così: “Gay Pride a Cuba. La figlia di Castro alla testa del corteo”. E poi diceva: “La figlia del presidente cubano Raul Castro ha ‘benedetto’ decine di matrimoni gay simbolici sabato all’Avana nel corso di una manifestazione contro le discriminazioni che ha visto scendere un piazza oltre un migliaio di persone. Durante il regime di Fidel Castro, gli omosessuali erano stati messi al bando. Il fratello Raul (che oggi incontrerà Papa Francesco in Vaticano), una volta diventato presidente, ha condannato il trattamento riservato ai gay, garantendo loro maggiori diritti. Mariela, l’avvocato per i diritti degli omosessuali più in vista nell’isola, ha utilizzato la sua influenza per promuovere riforme in questa direzione”.

Cari Marangoni e Ognibene, se questa è Cuba, e lo è, e se quelli di Obama sono gli Stati Uniti, e lo sono, viene da pensare che, invece di operare per un loro riavvicinamento sarebbe stato meglio fare il contrario. Ma, per una scelta simile, bisogna credere che Cristo, e quindi la Chiesa cattolica che è il suo corpo mistico, continua ad avere dei nemici che vanno combattuti invece che vezzeggiati e coccolati.

zzzzpprcstrPare difficile che questo lo possa fare una Chiesa che, nella persona del suo Vertice, partecipa a iniziative come “La Fabbrica della Pace” con tanto di Emma Bonino incorporata su invito del Vertice stesso. Il quale Vertice, all’immancabile domanda del bambino su che cosa sia la pace, ha risposto: “La pace è prima di tutto che non ci siano le guerre, ma anche che ci sia la gioia, l’amicizia tra tutti, che ogni giorno si faccia un passo avanti per la giustizia, perché non ci siano bambini affamati, malati che non abbiano la possibilità di essere aiutati nella salute. Fare tutto questo è fare la pace. La pace è un lavoro, non è uno stare tranquilli, lavorare perché tutti abbiano la soluzione ai problemi, ai bisogni che hanno nella loro terra, nella loro patria, nella loro famiglia, nella loro società: così si fa la pace, artigianale”. Proprio così, una “pace artigianale” fatta in proprio dall’uomo. Una melassa umana completamente estranea a quel Gesù Cristo che pure aveva consegnato agli uomini la “sua” pace, talmente estranea che Nostro Signore non viene citato.

Già che ci siamo, cari Marangoni e Ognibene, beviamo fino in fondo l’amaro calice della “Fabbrica della Pace” con quest’ultima citazione della cronaca di “Repubblica”, organo ufficiale del pensiero bergogliano: ’Perché i bambini soffrono?’, ha chiesto un piccolo ospite. ‘Questa domanda è una delle più difficili a cui rispondere. Non c’è risposta’ ha detto Francesco a un bambino malato che gli chiedeva per quale ragione si viene al mondo con problemi di salute come i suoi e cosa si possa fare. ‘C’è stato un grande scrittore russo, Dostoevskij, che aveva fatto la stessa domanda: ‘perché soffrono i bambini?’ – ha affermato – ‘E lì, si può solo guardare al cielo e aspettare risposte che non si trovano’. Francesco però ha detto di poter rispondere alla seconda parte della domanda: ‘Cosa posso fare io perché un bambino soffra di meno: stargli vicino, la società dia aiuti anche palliativi per le sofferenze dei bambini, si sviluppino l’educazione dei bambini verso le malattie. Lavorare tanto’”.

Capite, Marangoni e Ognibene? Il Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo, il dolce Cristo in terra che, davanti a una domanda sul dolore dice che non ci sono risposte. Di più, chiude le porte del Cielo perché afferma che, pur guardando lassù, non si trovano ragioni. Ci può essere qualcosa di più tremendo, doloroso, tragico dell’affermazione che in Dio non si sono risposte? A chi guarderà quel bambino malato? A un Dio così cattivo da negargli le risposte fondamentali sulla sua vita o a un Papa così buono da stagli vicino fino a chiedere le cure palliative?

E così si comprende perché Raul Castro, durante la sua visita romana, ha detto: “Leggo tutti i discorsi del Papa, se continua così tornerò alla Chiesa cattolica. Potrei ricominciare addirittura a pregare, anche se sono comunista”. Si badi bene, “se continua così” il Papa, perché è chiaro che chi ha cambiato strada non è il leader comunista, ma il suo interlocutore. Non a caso, Castro ha tenuto a dire “Quando Francesco verrà a Cuba andrò a tutte le sue messe”, ma si è ben guardato dal dire che, d’ora in avanti, andrà a Messa. Perché evidentemente, agli occhi tutt’altro che ingenui di un vecchio comunista, le Messe di Bergoglio rappresentano qualcosa di più. O qualcosa di diverso?

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

27 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. Avevo sentito qualcosa dell’incontro per la fabbrica della pace da un TG. E adesso ho appena finito di leggere tutto l’incontro sul sito del Vaticano, dopo aver letto le lettere e la risposta qui sopra riportate: mi ritrovo ad essere ancora una volta sconcertata, perché, capite, pur sapendolo, non c’ho ancora fatto il callo ad avere un papa (?) così. Le risposte date a quei bambini avrebbe potuto benissimo darle un presidente del consiglio, un presidente della repubblica o un qualunque altro presidente di qualche istituzione: basta solo parlare con bontà di cuore. Ma dov’è Dio in tutto questo (a parte la frase ‘Dio perdona tutto’ che ormai sappiamo a memoria e della religione, anzi delle religioni, che tutte concorrono alla pace, non sia mai ce ne sia una che pretende di saperne più delle altre)? Dov’è Gesù Cristo?
    Cari fratelli nella fede, andiamo avanti e non lasciamoci turbare più di tanto, perché qui la vicenda è talmente lampante che di più non si può.
    P.S. mi dispiace per quei bambini.

    1. Circa la “sofferenza” degli “innocenti” e tali sono i bambini…ma anche tanti “buoni” come lo è stato Mario Palmaro, probabilmente non è stata meditata da troppi la lettera Enciclica “Salvifici Doloris” di Giovanni Paolo II , che è un capolavoro nel dare le risposte della fede cattolica al dolore umano (peraltro inevitabile..) e come il cristiano vi si deve rapportare e come deve comprendere, svelandolo, il senso “redentivo” da darvi in unione ai patimenti di Cristo e della nostra dolce Madre Celeste.
      Ricordo che mia nonna, nella sua “semplicità” di contadina di montagna, era solita ricordarci da piccoli (e ripeterci…probabilmente perché non lo dimenticassimo più..) che “ciò che Dio vuole non è mai troppo”. Comunque rispondere subito all’istante.. ed a un bambino poi, è cosa difficilissima: certo oggi si preferisce dire che la vita è tutta una gioiosa spensierata fiorita “valle” e non, che lo si ammetta o meno, spesso anche “una valle di lacrime” come si prega…

  2. Da questo papa non verrà MAI nulla di buono. “Se continua così…..” Ed, infatti, presto smantellerà 2000 anni di Chiesa, o perlomeno tenterà di farlo.
    Nuova chiesa, nuovi adepti.
    Non tarderà molto il castigo divino.

      1. Ottima considerazione Luigi purtroppo ogni giorno che passa le sue performance dialettiche ci dicono che è davvero un castigo. Io credo che Cristo e la sua croce possano darmele le risposte al dolore al male e alla sofferenza fisica e spirituale. A tutta, anche quella che il questo vescovo venuto dalla fine del mondo sta infliggendoci. Passerà anche lui come tutti…

  3. Piu’ che passa il tempo e piu questo papa sembra svuotare la Chiesa di cio’ che piu gli e’ consono: fede, senso religioso, valore della vita sacramentale. Appare sempre piu’ un politico, nient’altro che un politico, laico, talvolta ateo direi, che perseguita il suo fine con perseveranza, disancorato da ogni valore che possa definirsi cattolico. Anche lo stesso giubileo della misericordia, appena annunciato, altro non e’ che un manifesto politico.

  4. Roma 11 Maggio Sala Nervi incontro del vescovo di Roma con i bambini della fabbrica della pace.In un discorso di apertura e nel rispondere alle domande la parola PACE è nominata 47 volte. Gesù Cristo 0. Le stesse banali ovvietà potevano essere dette da Obama, da Gino Strada o dal duo Littizzetto-Fazio. Scalfari Pannella, Dario Fo ed il supremo priore Bianchi da bose avrebbero senz’altro figurato meglio. Mi autoconferisco il diritto di essere ancora una volta sconcertato, ciliegina finale la “signora” 10.000 aborti bonino riverita e omaggiata come persona che ha lavorato per la pace…Tettamanzi fece meglio alcuni anni orsono con un 63 a zero tra “solidarietà e Cristo in un memorabile assurdo milanese.
    In sottofondo ci poteva stare a pennello la canzonetta di Lennon ” immagino un mondo senza…” di certo oggi siamo senza dignità rispetto e pudore in lochi molto elevati …ahinoi.
    Unico possibilità ri-leggersi parole opere e pensieri del Sommo Pontefice emerito Benedetto XVI.

    1. Concordo completamente con Lei…senza Cristo NON esiste VERA pace e l’aborto è la più grande minaccia esistente alla Pace: ma come fanno a non riuscire a capire una cosa così semplice?

  5. Caro Alessandro,
    mi viene in mente un certo discorso sulla pagliuzza e sulla trave, che qualcuno, non più di moda, ha fatto.
    Mi vengono in mente le “15 malattie” della Curia Romana. Ma ho la tentazione di raffrontarle alla malattia di chi non vede, e da quale specola!, la risposta alla domanda sulla sofferenza degli innocenti perchè in cielo non c’è. Certo che non c’è, è una risposta troppo importante perchè potessimo rischiare di non riceverla!
    Allora Nostro Signore la ha posta in cima al colle del Golgota! La risposta e la soluzione! Forse che il nostro non ha mai sentito parlare di CROCE? O, a forza di adorazione dei poveri e di amicizia con gli atei e i nemici della Chiesa, è un “ammenicolo” che non attira più la sua attenzione?
    “Stat crux, dum volvitur orbs”, si diceva un tempo. E ci piaceva “stare” anche noi sotto quel segno di salvezza, come e con Maria nostra Madre.
    Adesso è più di moda girare con la terra, con il mondo, A passo di tango. Verso……
    Bruno

  6. Effettivamente la risposta data ai bambini sul senso della sofferenza lascia sconcertati non poco. Don Gnocchi si è dedicato ai mutilatini (portando loro la fede in Gesù) proprio perché non voleva andasse sprecata nessuna sofferenza innocente che, se legata alla Croce di Cristo, contribuiva alla salvezza delle anime. Questo era il vero motivo che lo spingeva alla carità verso i sofferenti.
    Però quello che mi mette in crisi è vedere quanta gente, devota e semplice è presa da questo Papa, è contenta di vederlo sempre circondato da persone festanti e lui stesso sempre sorridente e ogni volta che cerco di affrontare l’argomento delle sue incoerenze vengo percepita come una persona cattiva che non sa cogliere il bene che questo Papa sta facendo.

  7. Messico, anni ’20: Massoni (dominanti) e Rojos contro Cristo e la Chiesa. Il Papa nicchia.

    Spagna, anni ’30: Rojos (domminanti) e Massoni contro la Chiesa e Cristo. Il Papa dà un appoggio parziale alla Cruzada per la salvezza della Spagna (e dell’Europa). Il nuovo Papa, Pio XII, appena eletto giubila per la vittoria “Con inmenso gozo” (Radiomessaggio alla Spagna, 16 aprile 1939).

    Oggi: Massoni e Rojos occidentali -specie USA e Cuba, ma non solo- attivissimi nell’annientare fisicamente e moralmente la Civiltà Cristiana. Il Papa… ognuno vede la tragedia (con venature farsesche)

  8. Massimo Emiliani

    Ho la stessa sensazione di impotenza della Signora Luisa S.: sembra impossibile che tanta gente stia lì intorno a questo vescovo di Roma a saltellare gioiosa, soddisfatta, paga di tanto ‘niente’. Mi pare sempre di trovarmi in un film dell’orrore dove il protagonista positivo vede arrivare il mostro, ma non è creduto dagli altri, anzi viene sbeffeggiato e additato come folle. Spero sempre di aprire il giornale un giorno e trovare una bella notizia, un bell’annuncio da parte del vescovo di Roma. Invece è un continuo stupirmi nella miseria, nella cecità. Sembra – dico sembra – che parli senza rendersi conto di quello che dice. Ogni volta che apre bocca fa sfamare folle oceaniche di miseri che senza spendere un briciolo di sforzo nella fede, si sentono giustificati, paghi ciascuno nelle proprie miserie e nefandezze. Certo che c’è la Divina Misericordia, ma lo vogliamo dire che la può elargire solo Cristo Misericordioso Giudice, al quale va chiesta insieme col perdono dei propri peccati? Eh? Lo vogliamo…

    1. Io non vedo proprio queste folle oceaniche. La folla oceanica c’è stata nelle Filippine, dove l’intera Nazione sa, anche per confronto con i vicini dell’Asia, quale meraviglioso dono sia conoscere Cristo.

      Ci sono le folle dei piccoli borghesi che, come si diceva, da 50 anni usano o usavano i contraccettivi e qualche aborto, fino a ieri “arrabbiati” con la Chiesa che “tardava ad aggiornarsi”.

      P.S. Apprendo da Wikipedia che il card. Burke è l’ultimo di sei fratelli

  9. Oggi è l’ anniversario della 98° apparizione di Maria Santissima a Fatima . Preghiamo la Vergine affinchè illumini i nostri pastori . Ella che è colei che schiaccia la testa al serpente ci aiuti a rimanere nella giusta via della Verità. Non disperiamo mai anche se tutto il mondo ci può essere contro, Gesù ha vinto il mondo e noi siamo vincitori con Lui. AVE MARIA

    1. Ho sentito da poco un servizio su TV 2000 sul santuario di Fatima. Un sacerdote intervistato nel servizio, ha citato un caso in cui una “fedele” era intenta a pregare al santuario in ginocchio, vestita del solo costume da bagno !!! ed un povero prete tedesco che a gesti l’ha invitata a vestirsi ha ricevuto dalla stessa gesti di disprezzo (indicandolo come matto agli astanti col tipico gesto..)!!!!!!! . La maleducazione certo non ha limiti ma quel che è più grave e che questi comportamenti sono conseguenza del lassismo colpevole.. del modo di vivere sciattamente la liturgia nelle parrocchie ecc. . Ed io dovrei trovarmi di fronte ad una scena disgustosa del genere? roba da prenderla a frustate con la cinghia dei pantaloni: penso che Gesù farebbe lo stesso. Comunque i preti (non amo che si chiamino pastori come i protestanti) dovrebbero essere “ferrei” e non permettere che ci si introduca nel santuario così. E poi sanno disprezzare solo quelli che vanno alla Messa in latino! Preghiamo di più.

  10. caro gnocchi,vorrei credere che quello che hai scritto fosse tutta una menzogna, ma “purtroppo” e tutto assolutamente vero!

  11. Marina Alberghini

    Come al solito, caro Gnocchi, ha toccato tutti i punti per i quali appare chiaro che questo papa non ha mai letto il Vangelo . Inoltre tuonare contro l’aborto e telefonare pieno di sollecitudine all’icona degli aborti Emma Bonino, è una contraddizione in termini! E’ molto bravo però a promuoversi sui mass media, questo sì!

  12. Avete tutti ragione, su tutto. E’ stato un patimento leggere sul web articoli deliranti inneggianti a non si capisce bene quali “aggiornamenti”, pressioni fortissime per indurre ad abnormi interpretazioni dell’ultimo Concilio, (more solito utilizzato a mo’ di clava non solo contro la Chiesa e le Verità di Fede ma proprio contro il comune buon senso), e su tutto incombente un’enorme razzia, di tutta la Storia e del Magistero, dell’insegnamento grande e anche recentissimo impartito dai Pontefici S. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Dei grandi Santi zero. Dei Beati altrettanto. Dei Padri del Cristianesimo zero. Dei Martiri zero. Si deve parlare della povertà e del “dividere il pane con l’affamato”? E’ fuori moda anche Madre Teresa. Out. Silenzio totale sulla Sua opera. Un’enorme ferita. Una gigantesca frattura. Altro che “ermeneutica della continuità”. Qui sembra di essere a Kabul, anno zero. La Santa Vergine di Fatima interceda per rimettere i figli sbandati in carreggiata. Perché Dio può…

  13. bernardo guerrini

    Caro Alessandro, ma chi è più anticattolico, Raoul Castro oppure Bergoglio? Ormai è proprio vero che possono seguire quello che dice solo coloro i quali (si definiscono cattolici, ma Cattolici non sono) hanno il cervelli annacquato da 50 anni di barzellettieri. Eppure questa gente crede davvero di essere Cattolica, e pensa che noi seguaci della Chiesa bimillenaria siamo dei visionari, degli antiquati, dei pazzi medioevali che crediamo ancora ai Sacramenti, ai santi, ai Martiri, al vero Sacrificio della Messa Apostolica.
    Proprio ieri entrando in grosso supermercato, ho notato una cosa che mi ha fatto vibrare le gambe: davanti al supermecato, c’erano un centinaio di persone seduti in circolo, e davanti un grosso ambone con una grande croce, sull’ambone una donna che leggeva e predicava (letteralmente come in una chiesa protestante – o come i testimoni di Geova) la gente ascoltava, come una setta che vediamo nei film americani; lungo il muraglione uno striscione con la scritta “”Chiesa Cattolica diocesi …………. (sulla via tiberina) – non sapevo che ora che le chiese cattoliche sono svuotate, vanno predicando nei supermercati, nei giardini (a Chianciano lo fanno nel parco delle acque (prima suona una orchestra per ballare, e dopo celebrano nello stesso posto una messa) la stessa cosa l’ho vista a Tortoreto ed anche sulla spiaggia di Tarquinia. Proprio vero una volta i fedeli andavano a Messa per raccogliersi in preghiera, ora che quasi nessuno ci và più corrono loro dietro alla gente qualunque ed hanno abbandonato i fedeli della Chiesa Cattolica.

  14. bernardo guerrini

    Caro Alessandro ma dopo che Bergoglio fa comunella con Pannella (la Bonino) Scalfari, Castro, le sinistre di mezzo mondo, parla senza mai nominare Cristo, la Sua Salvezza, dopo che scalcia i veri cattolici e tutto ciò che rappresenta la Dottrina Cattolica, dopo che ha fatto capire che il dialogo tra tutte le religioni è lunica via che lui conosce (divenire una delle tante chiese e no n più la Chiesa) come possiamo ancora ascoltare una sola parola che esce dalle sue labbra? Non vogliamo mica diventare atei (in fondo chi non crede in un Dio Cattolico, in cosa può credere?), dunque io guardo la Croce, gli chiedo perdono e spero che questi tempi oscuri passino prima possibile.

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