“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Se questa Chiesa si rispecchia in questo Papa, non si vede perché dovrebbe mostrarsi inquieta davanti a quello che questo Papa pensa, dice e fa. Un cattolico serio, al cospetto dell’articolo di Scalfari che lei cita, ribadito e arricchito sin nel minimo particolare in un’intervista al telegiornale di Sky, si aspetterebbe una smentita vaticana che, una volta per sempre, incenerisse l’ateo e anticristiano fondatore di “Repubblica”. Invece, niente. E la ragione è molto semplice: non c’è nulla da smentire.

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.

PD 

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Martedì 28 luglio 2015

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è pervenuta in Redazione:

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Caro Gnocchi,

conosco da pochi mesi “Riscossa Cristiana” e mi sono affezionato a questo sito. Mi piace perché parlate chiaro e in questa società dove tutti ormai sono uguali e in questa chiesa dove non si capisce più niente c’è davvero bisogno di gente come voi. Seguo sempre la sua rubrica e mi è stata di grande aiuto. Voglio perciò chiedere a lei un parere su una faccenda che mi stupisce. Il 1° luglio scorso Eugenio Scalfari, santo protettore dei radical-chic e ateo dichiarato, ha scritto un articolo pazzesco. Se Scalfari non fosse vecchio bacucco direi che ha scritto in preda alle droghe. Parlo di quel “Francesco, Papa profeta che incontra la modernità”. Lo trova su http://www.repubblica.it/cultura/2015/07/01/news/francesco_papa_profeta_che_incontra_la_modernita_-118048516/

Ci sono bestialità a ruota libera, si legge che Cristo non esiste, si liquida la Trinità, si proclama che Bergoglio non è vicario di Cristo (tanto, non esiste), ma di Dio, e queste robe (non saprei come chiamarle) fanno passare in secondo piano il solito discorso trito e ritrito di un “dio” che è lo stesso per tutti, cristiani, ebrei, musulmani e via discorrendo.  Ma non è questo che mi ha stupito, ma piuttosto il fatto che di questo articolo si  parlato pochissimo, quasi niente. E in questo caso neanche da parte vostra. Però le bestialità le ha scritte uno Scalfari, che è comunque molto letto e che ha saputo aumentare la sua notorietà (tra l’altro è un presuntuoso gigante) proprio con la confidenza che gli ha dato il Papa. E allora, come mai tutto questo silenzio su questo articolo, tra l’altro senza notare la bizzarria di un ateo che si lancia in un elogio del Papa, che non farebbe il più servile dei preti?

Lei che ne pensa di tutta questa indifferenza?

Grazie e mi scusi se non ho aderito all’invito di essere concisi. Scusi, dimenticavo: Scalfari ci spiega anche che la religione cristiana l’ha fondata San Paolo…

Domenico Madoi

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zrbrpsCaro Madoi,

intanto benvenuto su questo sito e in questo spicchio di mondo cattolico che, lentamente ma inesorabilmente, attrae sempre di più fedeli di varia provenienza decisi a perdere tutto tranne la fede. A suo modo, l’arrivo di persone come lei in ambienti di cui forse avevano sentito parlare solo vagamente e certo in modo non entusiastico è frutto del tanto declamato “effetto Bergoglio”. Come si usa dire, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Se avrà la pazienza di seguirci e magari anche di condividere concretamente il nostro modo di essere cattolici, penso che sperimenterà quanto meno la rinfrescante sensazione di trovarsi a casa. È accaduto a tutti noi, accadrà anche a lei.

Pensi che mia moglie, quando parecchi anni fa venne per la prima volta a un convegno, lo fece con questo preciso intento: “Voglio vedere se sono tutti matti come te”. Tornai ampiamente, ma simpaticamente, riabilitato e oggi mia moglie condivide con il sottoscritto una discreta quota di follia con la quale si contagia il resto della famiglia e zone limitrofe. Ma è una follia rovesciata, caro Madoi, perché oggi i cattolici come noi, dei quali ritengo che lei faccia parte visto ciò che pensa e scrive, vivono la situazione prevista da Sant’Antonio Abate e raccolta nei detti dei Padri del deserto: “Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: – Tu sei pazzo!, a motivo della sua dissimiglianza da loro”.

zzzzgttvlp6sL’ho presa un po’ larga, caro Madoi, perché mi pare che ci sia ben poco da aggiungere alle sue osservazioni. Se questa Chiesa si rispecchia in questo Papa, non si vede perché dovrebbe mostrarsi inquieta davanti a quello che questo Papa pensa, dice e fa.

Un cattolico serio, al cospetto dell’articolo di Scalfari che lei cita, ribadito e arricchito sin nel minimo particolare in un’intervista al telegiornale di Sky, si aspetterebbe una smentita vaticana che, una volta per sempre, incenerisse l’ateo e anticristiano fondatore di “Repubblica”. Invece, niente. E la ragione è molto semplice: non c’è nulla da smentire.

Si ricorda lo strepitio di coloro che, quando uscì la prima intervista di Scalfari a Bergoglio nell’ottobre 2013, si affannarono a gridare alla mistificazione? Era l’intervista in cui si incitava ogni uomo a percorrere fino in fondo la sua personale idea di bene e di male, in cui si diceva che il proselitismo è una solenne stupidaggine, che non esiste un Dio cattolico e altre bazzecole del genere. Ebbene, quell’intervista, così come fu pubblicata da “Repubblica”, venne ripubblicata dall’”Osservatore Romano” e oggi si trova sul sito del Vaticano, e dopo essere finita dentro un libro a firma Bergoglio. Da non trascurare che, nel frattempo, Scalfari e Bergoglio hanno pubblicato insieme per Einaudi un libro dal titolo “Dialogo tra credenti e non credenti”.

Ne discende che la vera “Voce del magistero” non è quella che si autoconferiscono comicamente i poveri conservatorelli da sagrestia che si affannano a mitigare gli spigoli del pensare, del parlare e dell’agire di Bergoglio per renderli meno taglienti. No, caro Madoi, la vera “voce del magistero” è quella di Scalfari, il quale ci ricorda puntualmente che dentro la Chiesa è avvenuta la rivoluzione che ne ha mutato radicalmente la fede. Il problema sta nel fatto che ha ragione lui e per questo nessuno dirà quello che lei attende ingenuamente e inutilmente.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

13 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. Concordo in pieno: In quell’orribile articolo è racchiuso in sintesi il progetto bergogliano di devastazione della Chiesa.
    Molto presto noi saremo considerati eretici fondamentalisti, altro che smentite pubbliche!
    Sono veramente disgustata dall’articolo di Scalfari. Una vera sequela di blasfemie.

  2. Il fatto poi che il giornalista ci “insegni” che la religione cristiana è stata fondata da San Paolo non ci deve meravigliare……. E’ ovvio che parla di ciò che non conosce, un vizio assai diffuso dei nostri tempi. Tanto chi lo smentirà? Colui che non si ricorda la città di nascita di Gesù Cristo?

  3. Sono disgustato dall’articolo di Scalfari ma sono ancora più disgustato dal comportamento di chi ha il DOVERE di smentirlo e preferisce non farlo…come possa un (pastore?) restare a guardare i lupi che sbranano il gregge (intervenendo per aiutarli a sbranare le poche pecore che erano riuscite a fuggire) è una cosa che non capirò mai!
    Molti ritengono che Bergoglio al prossimo Sinodo NON potrà non ribadire la Fede di sempre, ma io credo che si sbaglino: lo Spirito Santo ASSISTE ma NON toglie il libero arbitrio e la Sua assistenza è garantita SOLO se si resta DENTRO ai confini del Depositum Fidei, cosa che Bergoglio non sembra intenzionato a fare!
    Ma dopotutto è necessario che gli scandali vengano: forse l’esito del Sinodo provocherà uno scisma capitale (= con Bergoglio dalla parte dei nemici della Fede e quindi fuori dalla Chiesa) in cui la successione apostolica sarà assicurata dai pochi vescovi e cardinali che si ribelleranno all’eventuale esito eretico…allora la Chiesa tornerà a risplendere!

  4. L’articolo pubblicato sul celebre quotidiano cui Domenico Madoi e Alessandro Gnocchi fan riferimento – non ne trascrivo il titolo perchè non dico parolacce – si conclude con queste parole “Gli auguro (id est a Bergoglio) lunga vita, convinto come sono che è Lui la figura più rilevante del secolo in cui viviamo”.
    Tralasciando il fatto che per giudicare qual sia la figura più rilevante d’un secolo, forse bisognerebbe attendere che il secolo sia trascorso per intero: il giornalista forse non s’è accorto che questo secolo ha solo quattordici anni ed al suo compimento ne mancano altri ottantasei, mi vien da riflettere ugualmente su questa espressione: “la figura più rilevante del secolo in cui viviamo”, da una parte semplicemente commentando: “E sai che sforzo!”, e dall’altra che è il capo spirituale – Papa, se credete – che questa Chiesa quaggiù, ormai così mediocre, poteva esprimere e che, in conseguenza di ciò, pare meritarsi per l’infedeltà di molti chierici e fedeli al Maestro.

    1. Il Papa non è stato mai “espresso” dalla Chiesa (come, d’altronde, neppure le figure eminenti del mondo laico lo sono state): qualcuno è stato di volta in volta eletto a Papa -diventandolo all’atto del consenso- ed è passato da “Vescovo” (uno dei tanti) a “Pietro dei suoi tempi, Vicario in Terra del Signore che è in Cielo”.
      Questo Papa, “espresso” dall’ambiente progressista, non vuole essere né Pietro né Vicario., e si dedica ad annientare la Chiesa non progressista, cioè non eretica

  5. Federico Fontanini

    Nessuna presa di posizione, nessuna smentita dal Vaticano. Ergo quel che dice Scalfari è vero? Il papa si lascia strumentalizzare in questo modo? Tutto ciò è semplicemente nauseante!

  6. Non ho letto l’articolo né lo leggerò. Come dice il dottor Gnocchi, ormai la cosa è molto ben circostanziata e non servono ulteriori conferme, che oltretutto richiederebbero una bella dose di disgusto per la pessima e tediosa lettura. Mi resta solo la speranza, molto remota, che siamo vittime di una colossale cantonata presa, e mi scuso per l’involontario gioco di parole, in tutta “buona fede”.

  7. Scusate, ma se esiste un libro intitolato “Dialogo tra credenti e non credenti” (ma credenti in che cosa?), chi è il credente e chi il non credente? Al contrario, alla luce di quanto racconta uno dei due protagonisti, appare sempre più evidente che vi sia un credo comune: nella risoluta necessità dello sconvolgimento e stravolgimento della Chiesa di Cristo. Tutto perfettamente satanico.

    1. Concordo perfettamente, Tonietta; oggi come oggi i credenti non sono certamente quelli “una cum”, bensì quelli derisi, emarginati e perseguitati dalla gerarchia apostata e connivente con le forze del male che stanno distruggendo la Chiesa Cattolica (più dall’interno che dall’esterno, purtroppo). Preghiamo intensamente e quotidianamente il Santo Rosario, quindi, arma potente contro il demonio e tutti i suoi accoliti. Ad Jesum per Mariam.

  8. Dopo due anni di martirio, perpetrato a suon di dichiarazioni stupefacenti, imprudenti, eterodosse, contraddittorie, e a suon di fatti e colpi di mano che ricordano da vicino la politica di un signorotto cinquecentesco, Bergoglio ancora mi confonde. Non riesco ad ammettere con semplicità che nessuna smentita è mai giunta perché non la si VOLEVA dare. Non riesco, ne soffro troppo. Non riesco neanche a pregare per lui, perché temo che ciò che davvero penso non sia gradito al Signore. Che la fede di gran parte di coloro che si professano cattolici corrisponda alla vulgata di Scalfari è per me un fatto doloroso ma evidente. Sul papa però spesso non riesco a trarre ovvie conclusioni.

  9. alberto de stefano.

    Ho chiesto,invano,al Papa,la rivalutazione,”damnatio memoriae”,di Mons. Antonino ROMEO.GRANDE FIGURA DELLA CHIESA BOLLATO DI ANTIMODERNISMO AL CONCILIO.GESUITICO SILENZIO.

  10. Come dice il caro Alessandro Gnocchi, l’inizio della grande apostasia (esagero?) fu con l’intervista del
    2013 di Scalfari a bergoglio.
    Oltre a quanto citato nell’articolo, disse anche che non esiste la Verità Assoluta, ecc.
    Io ebbi discussioni “piuttosto” animate (scrissi al riguardo su R.C.) negli ambienti cattolici che frequento,
    e ovviamente mi dettero torto.
    Questa intervista fu pubblicata su Repubblica, in un libretto, sull’Osservatore Romano, sul sito del Vaticano.
    Dopo circa un mese e mezzo cominciarono a uscire le penose smentite da parte del Vaticano, e perfino
    Scalfari disse che probabilmente aveva interpretato male ,,,,
    E ora che le acque sono sempre più “calme” non possiamo pretendere smentite o condanne,,,,,

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