“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Il Sinodo e la premiata ditta Kasper & C. Sul tema della comunione ai divorziati risposati non si gioca soltanto la morale familiare, ma si rischia di profanare tre sacramenti in sola volta: il matrimonio, la confessione e l’eucaristia.

 

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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martedì 7 ottobre 2014

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È pervenuta in Redazione:

Caro Dott. Gnocchi,

il segretario generale del prossimo Sinodo sulla famiglia, cardinale Baldisseri, ha dichiarato quanto segue: “Dobbiamo calare la dottrina autentica nella realtà attuale della famiglia. Noi camminiamo nella storia, la religione cristiana non è ideologia, la famiglia di oggi è diversa, se neghiamo questo restiamo a 2000 anni fa”.

Facciamo finta di prendere sul serio le parole del cardinale. Vediamo qual era davvero la situazione della famiglia due millenni or sono. Leggiamo, per esempio, il Vangelo di Matteo (19,3-9):

“Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: ‘È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?’. Ed egli rispose: ‘Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi’. Gli obiettarono: ‘Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e mandarla via?’. Rispose loro Gesù: ‘Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un’altra commette adulterio’”.

Dunque, la situazione della famiglia di duemila anni fa era esattamente quella che S. E. Baldisseri, S. E. Kasper e – pare – il regnante Pontefice vorrebbero instaurare, e che Nostro Signore condannò una volta per sempre.

Perciò mi domando e le domando, caro Dott. Gnocchi: da quale parte sta veramente il “vecchio”? E da quale il “nuovo”?

Ma le pongo anche un altro, più pressante e angoscioso quesito, sperando che Ella sappia illuminarmi. Ove mai il Sinodo – Dio non voglia! – facesse proprie le eresie proferite da Kasper e da Baldisseri, per di più prescrivendole come vincolanti al popolo cattolico, cosa dovremo fare noi semplici fedeli?

La ringrazio e la saluto.

Lorenzo Terzi

 

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zrbrpsCaro Terzi,

penso che la prima delle sue due domande sia retorica, poiché mi pare di capire che lei sappia bene dove sta il “nuovo” e dove sta il “vecchio”.

Quanto al secondo quesito, una risposta onesta deve partire da un’altrettanto onesta constatazione: se anche il Sinodo non facesse proprie le teorie a-cattoliche della premiata ditta Kasper & C, il giorno dopo la sua conclusione ci troveremmo comunque dentro una Chiesa che, nella maggior parte dei suoi membri, le condivide e, anzi, le pratica già.

La situazione, dunque, è ben più grave di quanto molti immaginino poiché non ci troviamo alla vigilia della probabile immissione nel Corpo Mistico di Cristo di nuove teorie corrosive, ma della possibile conclamata approvazione da parte del vertice.

E anche qui bisogna essere onestamente realisti: sul fatto che il vertice sia l’azionista di maggioranza della premiata ditta Kasper & C non vi possono essere dubbi. Lo sta dicendo da quel terrificante “Buonasera” con cui si presentò al mondo al momento dell’elezione. E poi lo ha ribadito al primo “Angelus” in cui, dopo il terrificante “Buongiorno”,  si affrettò a dire: “In questi giorni ho potuto leggere un libro di un cardinale – il cardinale Kasper, un teologo in gamba, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto tanto bene, tanto bene”. E ora, in apertura di Sinodo, se la prende con “i cattivi pastori” che “caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito”. E il giorno prima aveva fustigato “i capi del popolo” secondo cui “tutto si riduce al compimento dei precetti creati dalla loro febbre intellettuale e teologica”. E, se ancora ci fosse qualcuno che riesce onestamente a intravedere una briciola di “continuità” in quanto sta avvenendo, eccolo a spiegare che “il mondo è cambiato e la chiesa non può chiudersi nelle presunte interpretazioni del dogma”.

Come vede, caro Terzi, è tutto già detto. Ma il caso che lei prospetta è infinitamente più grave poiché dare il crisma del documento alla devastazione di aspetti tutt’altro che secondari della dottrina è ben altro che intrattenersi in amabili conversari con Scalfari.

Su questo tema della comunione ai divorziati risposati non si gioca soltanto la morale familiare, ma si rischia di profanare tre sacramenti in sola volta: il matrimonio, la confessione e l’eucaristia.

Non si pone abbastanza l’attenzione sul fatto che indurre peccatori impenitenti a comunicarsi significa costringerli a magiare la propria condanna e, più ancora, oltraggiare sacrilegamente Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.

Mi rendo conto che, messa in questi termini, la questione diventa enorme. Ma, proprio per questo, diventa chiara. Chiunque chieda di profanare e oltraggiare Gesù Cristo, non solo non merita obbedienza, ma va combattuto.

Lei, caro Terzi, mi dirà allora: “ma chi dovremo seguire nella nostra resistenza?”. Anche qui l’enormità di una simile eventualità deve tenerci sul chi vive, ma non atterrirci. Il Signore non ci lascerà soli e, al momento opportuno susciterà la guida giusta. Lo farà coi suoi tempi, che sono sempre più saggi dei nostri, anche se a noi paiono lunghi e dolorosi. Ma lo farà al momento giusto. Noi dobbiamo soltanto preoccuparci di essere pronti confidando nel fatto che i piani del demonio hanno sempre qualche falla. Ma per essere pronti bisogna evitare di abbeverarsi alle fonti avvelenate della nuova dottrina, della nuova morale, della nuova liturgia che in questi ultimi cinquant’anni hanno dissodato il terreno per la seminagione dei nemici di Cristo. Non si abbatta, caro Terzi, ce la faremo, noi o chi per noi.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

29 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. Gnocchi ha dato la risposta PERFETTA: non può essere obbedito chi comanda di profanare Cristo, anche se usasse TUTTA la sua Autorità per tentare di VINCOLARE i fedeli a credergli e i sacerdoti a collaborare alla profanazione!
    Baldisseri dovrebbe vergognarsi di quello che ha detto!
    Se i modernisti dovessero averla vinta prepariamoci ad ignorare le eresie e le eventuali pseudo-scomuniche con cui cercheranno di normalizzarci e i sacerdoti fedeli a Cristo si preparino ad ignorare le INGIUSTE e quindi INVALIDE sospensioni a divinis che li colpiranno: chi oserebbe PROFANARE CRISTO o smettere di esercitare il suo SANTO MINISTERO per obbedire a degli eventuali profanatori modernisti che vanno avanti ad abusi di potere e calpestando le Leggi di Dio?
    Gli esempi da seguire sono Sant’Atanasio e Mons.Lefebvre: questi grandi uomini avrebbero subito il martirio piuttosto che profanare l’Eucaristia; Cristo non ci ha donato il Suo Corpo e il Suo Sangue affinchè venissero oltraggiati!

    1. Bravo, caro Diego, fa sempre un gran piacere leggere lei e Gnocchi, è una ricarica necessaria dopo il lavaggio del cervello che quotidianamente Bergoglio e soci ci propinano ed i mass media amplificano. Se non ci fossero siti come questo, poveri noi, dovremmo andare dagli strizzacervelli. Coraggio, quindi, e avanti con Cristo: l’abominio non durerà in eterno, prima o poi questi signori se la vedranno con il Signore, e allora voglio vedere se lo minacceranno di scomunica ! Signore, vieni presto in nostro aiuto, amen.

  2. La cosa che mi rammarica molto e’ vedere come ministri che pensavi la pensassero in un modo, ora hanno cambiato idea. Questo sinceramente crea sconforto in chi si vede ” estraneo a questa chiesa”: Sembra quasi che seguire gli insegnamenti del Signore sia un reato!!

  3. Splendida lettera e altrettanto efficace risposta del dott. Gnocchi!
    Se mi permettete un’aggiunta: la retorica dei divorziati risposati che “anch’essi appartengono alla Chiesa” mi pare veramente di un’ovvietà incredibile! Non servivano schiere di vescovi e cardinali riuniti in Sinodo con il Papa per scoprire l’acqua calda!
    Tutti “apparteniamo” alla Chiesa! Anche i peggiori criminali su questa terra! La loro e nostra salvezza è (o dovrebbe essere) la vera preoccupazione della Chiesa. Nostro Signore è venuto per i malati, mica per i sani!
    Il problema, semmai, è la “cura” della “malattia”. Un conto è dire “Va e non peccare più”, altro è fare giri di parole per concludere che “siccome il mondo è cambiato (e non è vero, basta leggersi la lettera di Terzi per capire che i problemi sono sempre gli stessi…),allora occorre creare le condizioni per una generale amnistia, insomma volemose bene!”
    Allora da domani la febbre viene a 38 gradi e non più a 37, così diminuiscono i…

  4. Leci, caro dott. Gnocchi, dice cosi’:
    Il Signore non ci lascerà soli e, al momento opportuno susciterà la guida giusta. Lo farà coi suoi tempi, che sono sempre più saggi dei nostri, anche se a noi paiono lunghi e dolorosi.
    Ma nel frattempo? Se uno rischia di morire prima che arrivi questa guida (che Dio ce la mandi PRESTO!) cosa fare?A chi dare ascolto? A me importa relativamente poco se l’elezione di Bergoglio e’ legittima o meno, a me importa di piu’ che non impegni la Chiesa Cattolica Apostolica Romana in eresie manifeste.

    1. Caro Piero, se il Magistero Vivente diventa inattendibile ci si deve affidare soltanto al Magistero Perenne, che è valido SEMPRE e COMUNQUE.
      Non esiste Autorità che possa imporci di calpestare le Leggi di Dio e di profanare il Suo Santissimo Corpo!
      L’Autorità non può neppure impegnare la Chiesa Cattolica in eresie manifeste per il semplice motivo che un atto magisteriale, per essere vincolante, deve rispettare il principio di non contraddizione rispetto al Magistero precedente e rispetto al Depositum Fidei: non è sufficiente che venga DICHIARATO vincolante (Dio non si contraddice e le Sue leggi sono immutabili)!
      Purtroppo ciò che è OVVIO per noi tradizionalisti non lo è affatto per la stragrande maggioranza dei Cattolici, i quali o non sanno neppure cosa voglia dire “vincolante” o si limitano ad accettare QUALUNQUE atto di Magistero venga DICHIARATO tale, anche se dovesse dire che per salvarsi è necessario rinnegare la divinità di Cristo e adorare Allah!

      1. vorrei fare una domanda (perdonate se e’ insulsa): se a codesto papa gli viene lo schiribizzo di scomunicare chi non accetta le “novita’ dottrinali” prossime ad essere approvate, uno che muore con questa scomunica addosso, va all’Inferno?

        1. All’Inferno non ci andrebbe neppure qualcuno scomunicato VALIDAMENTE se si pentisse in punto di morte, comunque in questo caso la scomunica sarebbe nulla e da ignorare: come potrebbe Dio punire che si è battuto per salvare la Fede che Lui ci ha trasmesso?
          Dio non è un giocattolo nelle mani del papa, Lui sa CHI ha ragione e CHI ha torto, CHI si è battuto per Lui e CHI si è battuto contro di Lui!
          Le faccio un esempio: se il papa un giorno estraesse un nome A CASO fra i battezzati e lo scomunicasse, la scomunica sarebbe valida? A maggior ragione è invalida la scomunica data per l’antimotivo di aver conservato la vera Fede!
          Ricordiamoci che Sant’Atanasio fu scomunicato per ben 2 volte ma non si arrese perche la Verità era dalla sua parte!
          Sotto VALIDA scomunica ci finisce chi nega l’assenso al DOGMA del Concilio di Trento che dice chiaramente che il Matrimonio è indisolubile e che chi contrae seconde nozze commette adulterio: nessuno può vincolarci all’eresia!

        2. Il sesto Comandamento condanna CHIARAMENTE l’adulterio e San Paolo ci dice che gli adulteri sono in stato di peccato mortale e che chi fa la Comunione in stato di peccato mortale mangia la PROPRIA CONDANNA!
          Anche Gesù è stato chiarissimo nel condannare l’adulterio e le nozze successive alle prime!
          Tutto ciò appartiene alla RIVELAZIONE e il Magistero, compreso quello papale non ha il potere di opporsi ad Essa!
          Il Magistero di 20 secoli ha soltanto CONFERMATO la Rivelazione: un “magistero” che si opponesse alla Rivelazione o al Magistero precedente sarebbe soltanto antimagistero (Dio non si contraddice) e non sarebbe vincolante per nessuno: come potremmo essere vincolati a 2 cose opposte? Vorrebbe dire che la scelta sarebbe fra l’essere eretici e l’essere eretici!
          Il Magistero DEVE rispettare il principio di non contraddizione con la RIVELAZIONE e con il Magistero precedente!
          Un papa non può vincolarci a credere che Cristo possa essere profanato impunemente!

  5. Caro Gnocchi,
    Dio ha modi e tempi diversi dai nostri, lo sappiamo. Sappiamo che è infinita saggezza e dobbiamo fidarci. Però a noi, a me, piccolissimi fedeli, la cui fede è davvero retta dallo Spirito Santo, perchè se ci guardiamo attorno, ci sarebbe altro che da piangere, a noi, dicevo, vengono in mente i nostri figli, i giovani, tutti quei bambini che crescono senza nessuno che parli loro di Gesù Cristo, neanche se vanno in parrocchia. C’è da sgomentarsi a pensare al futuro di questi piccoli. So che manco di fede, ma ci sono momenti in cui davvero sembra che manchi l’aria da respirare e ci s’interroga se facciamo abbastanza, se c’è qualcosa che possa indurre Dio a venire in soccorso alla Sua chiesa per non vederla in questo stato pietoso.A lei non vengono questi momenti di sconforto, quando si fa l’esame serale e ci si domanda come poter levare un po’ di peso dalle spalle sofferenti di Cristo?

  6. A questo punto caro Gnocchi, ancor di più dopo la sua eccellente risposta al signor Terzi, come si fa ad essere ancora in comunione con papa Bergoglio? Personalmente – come tanti – non riesco a considerarlo più il mio papa; a maggior ragione se sta dalla parte di Kasper non credo servano molto neppure le preghiere per il pontefice in vita, ma solo quelle per la sua anima, dato che prima o poi come tutti dovrà fare i conti con chi è al di sopra anche di lui. In questa vita non cambierà le sue vedute, malgrado a volte sembra che non parli chiaro (dire e non dire), in realtà credo che Bergoglio abbia le idee molto chiare, purtroppo.

  7. Sono in tutto d’accordo con lei, caro dott. Gnocchi. Purtroppo, ma è proprio come lei dice.
    Di fronte alle frasi da lei citate, e ascoltate anche in altre occasioni, mi chiedo: ma al giorno d’oggi, chi e dove sono quei pastori che caricano sulle spalle dei fedeli pesi insopportabili? Dove mai li ha incontrati? Forse qualcuno può anche esserci, ammettiamolo pure, anche se io non l’ho mai incontrato in tanti anni di vita ormai. Però non scaldiamoci tanto per qualche mosca bianca in giro. A meno che… non si voglia arrivare ad altro. E le altre sue citazioni lo fanno supporre. Mah, a questo punto credo di essere abbastanza preparata. C’è però qualcosa che mi fa rabbia: certi pastori, noi semplici fedeli, ci prendono proprio per imbecilli?
    Forse o sicuramente sbaglio, ma credo che la Chiesa debba passare attraverso la strada del suo Signore: tradimento, passione e apparente morte, annientamento totale, prima della sua risurrezione. Questi sembrano i tempi.

  8. Tutto chiaro, caro Gnocchi. Tranne una cosa. Com’è possibile che il Vicario di Cristo ci induca a profanare tre sacramenti?
    Qui mica si sta parlando del sor curato di Roccacannuccia o del vescovo di Vattelappesca, si sta parlando del Vicario di Cristo: “Super hanc petra …”, “Confirma fratres …”, “Pasce oves …”.
    Com’è possibile che il Vicario di Cristo arrivi ad insegnare cose che sono in palese contrasto con quanto gl’evangelisti hanno raccolto dalla voce di Nostre Signor Gesù Cristo e ci hanno trasmesso?
    Ora le cose son due: o il Vicario è un falso Vicario e quindi va deposto, oppure … negl’ultimi duemil’anni, ci han raccontato tante belle novelle, per cui ciascuno può mutar trama e finale a proprio piacimento.
    Lo so, le mie affermazioini son forti, scandalizzanti persino, e forse i gestori del forum le censureranno, ma desidererei davvero che qualcuno mi portasse fuori da questi pensieri, soprattutto dal secondo, che ormai si fa parecchio insistente nella…

    1. Caro Lotario, Cristo ha parlato CHIARAMENTE e la Sua Parola è assolutamente infallibile, vincolante e SEMPRE vera, la Chiesa per quasi 2000 anni si è limitata a ricordarla e a spiegarla, non ci ha raccontato novelle, ci ha semplicemente trasmesso la Fede Cattolica!
      La protezione del Deposito Della Fede è l’unica ragione per cui al Papa è stata donata l’infallibilità, infallibilità che NON può mai essere utilizzata contro di esso!
      L’infallibilità è un’assistenza, non un imposizione, quindi può essere rifiutata (il rifiuto è EVIDENTISSIMO se si dovesse tentare di contraddire il Depositum Fidei (RIVELAZIONE) o se si dovesse contraddire il Magistero precedente (Dio non si contraddice)!
      Lo scopo dei modernisti è quello di insinuarci dubbi e di farci credere che la Chiesa si sia sbagliata per 2000 anni ma non li tema, non hanno alcun potere contro Dio e neppure su di noi: sono già tutti incorsi nella scomunica latae sententiae che San Pio X ha emesso contro di loro!

  9. Grazie. Questa lettera potrei averla scritta io (tempo fa il dott. Gnocchi mi ha gentilmente risposto in modo analogo) e questa risposta mi è di grande conforto. Le prime avvisaglie sono molto preoccupanti, ma ecco cosa scriveva S. Paolo ai Galati, riproposto proprio nella liturgia di ieri:
    “Fratelli, mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
    Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
    Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo! “

  10. Bravo Gnocchi !
    Dice bene, anzi benissimo: ce la faremo.
    Ce l’ha già fatta (Lui) … anche se i nostri occhi annebbiati fanno fatica a vedere.

  11. Ho ascoltato parte di qualche dichiarazione di alcuni dei Cardinali partecipanti al Sinodo, ad esempio l’intervento del Card. Erdo e del Card. Baldisseri. Credo che ci sia sicuramente poca chiarezza. sopratutto nel definire il perchè sia stato convocato questo Sinodo. Mi sembra, a giudicare dai brandelli di interventi che ho potuto ascoltare, che non si intende toccare la Dottrina, e che non è in in discussione il Sacramento del matrimonio, ma non è chiaro cosa allora ci si prefigge di fare o di ottenere con questo Sinodo. Secondo me finirà tutto in un nulla di fatto e niente di nuovo sotto il sole. Che è un male, perchè il nuovo che ci vorrebbe è quello di ribadire il “vecchio”, ovvero l’esistenza di motivazioni precise e profonde, credibili e piene di amore (va sottolineato) anche nei confronti dei divorziati-risposati, che portano la Chiesa ad affermare quanto ha sempre da affermato in termini di matrimonio e divorziati-risposati. Saluti.

  12. Lettura del 6 ottobre 2014
    S. Paolo apostolo ai Gàlati :

    “Fratelli, mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
    Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
    Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!
    Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo”.

    Parola di Dio
    AMEN!!

  13. Condivido anche le virgole del suo ottimo articolo, caro dott.Gnocchi, specialmente quando cita “il terrificante buonasera”,
    praticamente inizio e indizio della catastrofe successiva.
    E condivido come quasi sempre il contenuto dei vari commenti.
    E quindi domando anch’io: perché non unirci e fare come Lefebvre? Per quale motivo dobbiamo sopportare in silenzio
    che Cristo venga crocifisso in continuazione da questa chiesa sempre più eretica?
    A parte che vari giornali riportano che questo sinodo è solo una preparazione a quello del 2015, nel quale verranno prese
    le “giuste decisioni”…
    E il consueto silenzio assordante sui matrimoni gay che vogliono riconoscere anche in Italia?
    E spesso mi viene in mente il sondaggio mondiale in preparazione al sinodo!!! Lo fece anche Gesù? Oppure LUI si
    “accontentò” della VOLONTA’ DEL PADRE?
    Facciamo qualcosa per Gesù!

  14. Il Vangelo andrebbe messo in pratica, ma non in molti lo fanno, mettono in atto la loro coscienza personale nelle separazioni, e adesso ci si mette anche il clero, non seguendo i precetti divini, non separare cio’ che Dio ha unito, il Vangelo e’ uno, (se un angelo predicasse un altro Vangelo sia anatema) e fanno in modo di cambiarlo aggiornandolo,
    Giovanni il Battista si e’ fatto tagliare la testa, perche’ diceva a Erode: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello” e per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, poi ha aspettato il momento giusto e ha chiesto la testa di Giovanni.
    PACE E BENE

  15. E’ strano. Non posso negare la partecipazione dello Spirito Santo in conclave a illuminare i cardinali nella scelta del nuovo Pontefice. Poi però penso a quella frase di S.Vincenzo di Lerins: “Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge”. Jean Guitton diceva: “Il cristiano del duemila o sarà un mistico o non sarà”… Nel IV secolo, dopo l’editto di Costantino, i cosidetti Padri del Deserto abbandonarono le città per timore di compromettere la propria fede. Che fare allora? Seguire il Vangelo, cioè seguire Cristo e prendere come riferimento ulteriore non le dispute teologiche, ma la vita, anche se inarrivabile, dei santi (possibilmente quelli non stabiliti per solo decreto, ma quelli che emanavano santità…)

  16. È triste riconoscerlo ma purtroppo, attraverso il Sinodo, verranno normalizzate e legittimate situazioni che nella Chiesa conciliare rappresentano la regola da decenni ormai. Ad esempio, la comunione a divorziati risposati e concubini viene concessa dal 90% dei sacerdoti conciliari (è inutile far finta di non vedere cosa accade nelle parrocchie moderniste) e se “osi” farlo notare al sacerdote (che non ha il coraggio di negare pubblicamente l’Eucarestia), ti riprende dicendoti di non giudicare il fratello (anche se “osi” obiettare che non si tratta di giudicare la persona, ma un peccato pubblico palesemente sacrilego che oltraggia NSGC). Di fronte a questo sconcerto non resta che pregare incessantemente, continuare a combattere i modernisti con la sana Dottrina, sebbene molto spesso il prezzo da pagare sia l’isolamento totale (specialmente nelle zone dove non è possibile assistere alla Messa di sempre), sperando in un intervento divino immediato.
    Oggi e sempre sia lodato NSGC

  17. Mi costa molto dirlo. Se il Sinodo dovesse portare fino in fondo il progetto rivoluzionario ed eretico di Kasper e compagni questa Chiesa cesserebbe di essere la Chiesa di Cristo. Io almeno cesserei di ritenerla tale. Pertanto non mi sentirei più parte di essa. La FSSPX diventerebbe purtroppo l’unica scialuppa di salvataggio cui aggrapparsi, in attesa di una ventata di Spirito Santo che restauri la sana dottrina e la corretta pastorale cattolica.
    Nel frattempo, cari fratelli in Cristo, sursum corda e rimbocchiamoci le maniche! C’è da pregare la Trinità Beatissima per l’intercessione della Santa Vergine, c’è molto apostolato da esercitare, ci sono molte anime da salvare, molti feriti da curare con il balsamo della Verità che è il Verbo, molta penitenza e mortificazione da fare.
    Gloria a Dio sempre e solo!

  18. gaetano pilastro

    egregio sig gnocchi,
    lei crede che in caso di cambiamenti sulla comunione ai divorziati ci sarà una scissione nella chiesa cattolica?

    1. Io non so se ci sarà immediatamente o in un secondo tempo una scissione sul piano istituzionale, ma so per certo che ci sarà sul piano sacramentale, sul piano
      metafisico.

      Ad ognuno spetterà la decisione: restare cattolici o aderire all’eresia modernista?

      In base alla decisione però ognuno dovrà anche prendere altre decisioni perché continuare a comunicarsi e confessarsi
      da un prete (quello della parrocchia sotto casa magari) che ha aderito all’eresia e partecipa di fatto al ludibrio della
      profanazione sistematica non sarà più possibile, quindi sarà necessario organizzarsi non basterà restare cattolici
      ma bisognerà anche andare a trovare un sacerdote che sia rimasto cattolico per poter continuare a ricevere i sacramenti,
      per sé e per i familiari.

      Questo comporterà per molti grandi problemi e disagi sia materiali che ovviamente spirituali. Affidiamoci alla
      Provvidenza, ma cominciamo subito a prepararci per fare la nostra parte del lavoro che non sarà certo una…

  19. Nulla da aggiungere a quanto già egregiamente rappresentato attraverso l’articolo ed i commenti. Solo un invito a lei, stimato dr. Gnocchi : corra, anzi se possibile voli e riproponga seduta stante questi stessi contenuti all’assemblea del Sinodo. Sarebbe inappropriato? Io non credo, perché ho appreso che gli incontri sono aperti volta per volta da una coppia ( sinora e spero sino alla fine ), marito e moglie. Perché non lei tra gli interlocutori privilegiati? Con stima.

  20. Sono certo che, nonostante tutto, lo Spirito Santo non permetterà che il magistero ufficiale della Chiesa insegni un errore nel campo della Fede o della morale. Il Magistero ufficiale della Chiesa sono le encicliche Papali e le dichiarazioni della Congregazione per la dottrina della Fede, e non le dichiarazioni di Vescovi o Cardinali, e nemmeno le affermazioni estemporanee e talvolta un po’ imprudenti di Papa Francesco. Sono certo che, quando verra il “momento della verita’ “il Magistero confermerà che non e’ possibile ricevere l’Eucarestia in stato di colpa grave quale e’quella dei conviventi more uxorio divorziati o meno. Avverrà cio’ che e’ accaduto con l'”Umanae Vitae”, ma questa volta la disobbedienza dei Vescovi potrebbe portare ad uno scisma. In tal caso bisognera’rimanere fedeli al Magistro Uffiicale della Chiesa che e’ l’unico garantito Dallo Spirito Santo.

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