“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Il meccanismo della follia autodistruttiva è stato avviato e solo un intervento celeste lo potrà disinnescare, ma la Chiesa non può fallire. Bisogna salvare il seme: la fede

 

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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martedì 23 settembre 2014

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è pervenuta in Redazione:

Caro dott. Gnocchi,

ho letto su “La nuova b.q.” il profilo del vescovo ideale per papa Francesco. L’ultimo esempio è la nomina del nuovo vescovo di Chicago mons. Joseph Cupich il cui profilo è così sintetizzato su la “La nuova b.q.”: uscita, periferie, ascolto; poche (niente, dico io) marce in piazza. Dunque, l’omosessualismo impera, il “gender” diventa la cultura obbligatoria e non sto qui a ripetere tutto quello che già si sa. Il diavolo si sta impadronendo delle menti, delle scuole, dei parlamenti. I suoi vizi diventano leggi e la Chiesa che fa? Lascia fare. Si parla tanto del diavolo sempre in termini generali ma non si chiamano mai per nome le sue attuali opere: gender, omosessualismo, ecc. E non si fa niente per contrastarle o almeno provarci, fare il possibile, combattere…

Ho due nipotine e tremo al pensiero di come il loro cervello verrà lavato nelle scuole di stato e sento che papa e vescovi non si vogliono immischiare in queste cose preferendo le “periferie” che non si sa bene cosa siano. E poi l’ascolto… cosa ci sarà mai da ascoltare dalle organizzazioni lgtb (o come diavolo si chiamano)? Papa e vescovi lasciano fare rendendosi complici di un male immenso. Risponderanno a Dio per questa loro accondiscendenza al male.

Io intanto vivo l’ultima parte della mia vita nell’angoscia e mi chiedo cosa mai stia succedendo.

Cordiali saluti.

Mario Da Lio

N.B. Aggiungo che tutto mi sarei aspettato ma che queste leggi diaboliche in Italia venissero proposte e portate avanti da cattolici praticanti ben rappresentati da Matteo Renzi, no, questo no non potevo immaginarlo. Vuol dire che la Chiesa è fallita.

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zrbrpsCaro Da Lio,

comprendo benissimo, perché lo vivo ogni istante di ogni giorno, il dolore che la porta a chiudere considerando il fallimento della Chiesa. Ma la Chiesa, caro Da Lio, non può fallire, neanche se rimanessimo lei, io e pochi altri a mantenere la fede. Neanche se rimanesse uno solo di noi.

Ma, detto questo, come non condividere la sua analisi? I messaggi che ogni giorno provengono da questa Chiesa, a cominciare dal Pontefice, sono inquietanti messaggi di desistenza davanti al mondo. Come mi capita spesso di ricordare, era annunciato tutto in quel “Buonasera” con cui il cardinale Bergoglio esordì nelle vesti di vescovo di Roma. Era una chiara e consapevole rinuncia al sacro a cui ha mantenuto coerentemente fede fino a oggi.

Certo, bisogna prendere atto che, per quanto riguarda l’azione di governo, ci sa fare non poco. Rimuove qualsiasi elemento di opposizione, come ha fatto pochi giorni fa con il cardinale Burke, e promuove coloro che, per convinzione o per convenienza, ne condividono il disegno.

Ormai, il meccanismo della follia autodistruttiva è stato avviato e solo un intervento celeste lo potrà disinnescare. A noi, caro Da Lio, umanamente rimane da fare poco o nulla. Ma sta proprio qui la nostra forza. La Provvidenza ci ha portati a considerare solo l’essenziale: la preghiera e la consapevolezza di dover conservare ciò che i pastori stanno buttando.

Un salesiano mi ha raccontato che, subito dopo la nefasta riforma liturgica postconciliare, i suoi confratelli di Torino inscenarono una cerimonia con la quale seppellirono le vesti talari in odio a ciò che la Chiesa era stata fino ad allora. Ecco, caro Da Lio, noi dobbiamo scavare anche a mani nude per recuperare quelle sante vesti, anche se fossero a brandelli. Da tante, si riuscirà a ricucirne una: quella veste, agli occhi di Dio, varrà molto di più di tutti gli atti di imperio con cui questa Chiesa schiaccia i figli che intendono rimanere fedeli a ciò che è sempre stata.

Mi permetta di salutarla con quanto il Cristo crocifisso raccomanda di fare al vecchio parroco sconcertato dalla follia moderna in Don Camillo e don Chichì:

“’Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l’asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d’ogni razza, d’ogni estrazione, d’ogni cultura”.

Caro Da Lio, non perdiamoci d’animo: è davvero un gran compito quello di salvare il seme. Preghiamo di Dio di esserne degni.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

25 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. Aiutatemi a capire. Il Papa attuale sarebbe un demolitore lucido e consapevole di tutto ciò che è più sacro nella Chiesa Cattolica e sarebbe pervaso da una sorta di follia autodistruttiva che dispiega a destra e a manca, giusto? Quindi solo un intervento Celeste potrebbe restaurare la giustizia e la sacralità della Chiesa. Mi domando: nel conclave, durante la scelta del nuovo pontefice, in uno dei momenti più delicati nella guida della Chiesa, c’è o non c’è l’assistenza dello Spirito Santo? Dio gioca a dadi? Perchè se questo non c’è in un momento così delicato, ammettiamo anche che non c’è la transustanziazione durante la messa. Oppure è lo Spirito Santo che cerca di dirci qualcosa attraverso la persona del Papa attuale quando parla ex-cathedra? Magari può apparire discutibile in pensieri, parole, opere e omissioni… Magari non appare come ciascuno vorrebbe secondo il proprio ideale, ma neppure Cristo stesso ha scelto un sapiente dopo di lui, bensì un pescatore discutibile.

    1. L’assistenza dello Spirito Santo non è un imposizione e può essere rifiutata: il libero arbitrio resta sempre e comunque!
      “Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge” (San Vincenzo di Lérins).
      Non è questione di volere un papa che soddisfi i nostri gusti ma una questione di aderenza all’IMMUTABILE dottrina Cattolica: neanche un Papa può permettersi di andare contro a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e non può mutare gli insegnamenti di Cristo e di San Paolo (il matrimonio è indissolubile, l’adulterio è un peccato gravissimo e gli adulteri che fanno la Comunione mangiano la propria condanna: questo sarà SEMPRE VERO, indipendentemente da ciò che deciderà il Sinodo)!
      Inoltre non è accettabile che venga condannato solo ciò che condanna anche il mondo (mafia, corruzione) e non ciò che è voluto dal mondo (che è anche oggettivamente MOLTO più grave): ABORTO, EUTANASIA, FIVET, IDEOLOGIA GAY, IDEOLOGIA GENDER.

  2. C’è una follia autodistruttiva ma essa purtroppo non si limita alla desistenza: i veri Cattolici vengono perseguitati, derisi e censurati!
    Inoltre si vorrebbe aprire a ciò che Dio stesso ha proibito, arrivando a Profanare Lui e ad oltraggiare la Sua parola e i Suoi comandamenti!
    Come se non bastasse ci sono i normalisti che giustificano TUTTO ciò che viene fatto e, in caso di esito negativo del Sinodo, ci diranno :”Non è lecito giudicare il Sinodo in base alla parola di Dio, è ciò che ha detto Dio che deve essere giudicato alla luce del Sinodo”!
    Si sta rinunciando a condurre la anime in Paradiso, in nome di una falsa misericordia ci si dimentica della giustizia e delle Leggi divine!
    Dovremo fare tutto ciò che ci è possibile per salvare la Fede, nostra e dei nostri fratelli, arrivando a rispondere NON POSSUMUS agli eventuali ordini, richiami e minacce dell’Autorità che cerchino di impedircelo (sarà una FALSA disobbedienza, perchè l’obbedienza è sempre subordinata alla Verità)!

  3. Meravigliosa lettera, stupenda risposta. complimenti ad entrambi: si vede che avete entrambi abbondanza di buon seme, dal quale potranno germinare virgulti rigogliosi e splendenti di vera luce: quella di Cristo, non la falsa luce proveniente dal mondo delle tenebre, tanto cara ai nostri beneamati pastori neomodernisti. Ricordiamoci quanto ebbe ad affermare il bravo Jean Guitton a proposito del neomodernismo: secondo lui, al confronto, il modernismo delle origini (Loisy, Tyrrel, Bonaiuti, ecc.) era un semplice raffreddore. Ne abbiamo avute le prove dal 1958 ad oggi e adesso siamo al culmine, il loro tempo sta per esaurirsi, per questo sono così intolleranti, aggressivi, dittatoriali. Ce lo aveva preannunciato la Beata Kateria Emmerich, ed oggi tocchiamo con mano la veridicità delle sue parole. Maria SS.ma, Madre Nostra, Regina delle Vittorie, vieni presto in nostro aiuto. Ad Jesum per Mariam, sia lodato Gesù Crsito.

  4. Sempre Torino ! (vedi a metà dell’articolo).
    Torino punto ottocentesco di aggancio fra Massoneria di stampo napoleonico (anche nel senso di Napoleone III, andato al potere nel 1848 come Presidente della Repubblica e poi autopromosso Imperatore, fino al 1870), Massoneria britannica, azione dei Valdesi, cospirazioni mazziniane, e, naturalmente, collaborazione di pochi preti “illuminati” all’aggressione piemontese alla Civiltà Italiana, costitutivamente cattolica.
    Torino dove San Giovanni Bosco sfuggì miracolosamente a diversi tentativi di assassinio, realizzò il Santuario di Maria Ausiliatrice per diretto impulso della Madonna (sul luogo del martirio degli antichi Santi Patroni di Torino – luogo di cui si era perso il ricordo), attuò una fortissima collaborazione con il Beato Pio IX, anche recandosi sovente a Roma.

    Torino dove oggi – lo dico per esperienza – i Suoi figli sono in grande maggioranza cavuriani, teilhardiani, populisti marxisteggianti

    1. Evidentemente a Torino i diavoli s trovano molto bene. All’epoca del Risorgimento vi confluirono massoni ed anticattolci da mezza Europa (Francia ed Inghilterra in primis). I Savoia stessi, come Cavour, Mazzini e Gairbaldi, erano massoni anticattolici (Garibaldi in modo sfacciato, poveri suoi genitori, così cattolici osservanti). Basta leggere i libri di Angela Pellicciari e di Masimo Viglione per rendersi conto di quale covo di vipere era il Piemonte all’epoca, ma non il popolo minuto ( don Bosco, mamma Margherita, e tanti come loro), bensì “lorsignori” illuminati e colti, dediti alla spoliazione della Chiesa Cattolica dei beni ad essa donati dal popolo; e d oggi i salesiani attuali hanno purtroppo abbandonato la sana dottrina e gli insegnamenti del loro Fondatore, uno dei più grandi santi dell’epoca moderna e contemporanea.

  5. “Io intanto vivo l’ultima parte della mia vita nell’angoscia….” Questa confessione di Da Lio, poiché condivisa, mi ha profondamente colpito. Ma devo anche ringraziare Alessandro Gnocchi, per le sue parole di conforto e speranza mi ridanno un poco di fiducia nel futuro, per quel poco che mi resta: occorre salvare il seme. E poi non ha forse Egli detto: le porte dell’inferno non prevarranno?

    1. Caro fratello di Fede, cerchi di non lasciarsi mai sopraffare dallo sconforto e dall’angoscia: è proprio quello che vogliono i modernisti per farci desistere!
      Cerchi di trasformare il dolore in rabbia, una SANTA rabbia, che La sosterrà nella lotta contro il modernismo!
      Persino l’odio è lecito (l’odio di ABOMINIO intendo dire, mai quello di INNIMICIZIA) e può sostenere la battaglia per salvare la Fede, nostra e dei nostri fratelli!
      Ogni volta che la tristezza cercherà di soppraffarLa, ricorra alla preghiera e tenga lo sguardo fisso al PREMIO ETERNO, che attende tutti coloro che hanno combattuto la buona battaglia!

  6. Ho sempre pensato che Guareschi fosse non solo uno scrittore eccezionale, ma anche profetico. La citazione riportata è di mezzo secolo fa ma sembra scritta oggi

  7. A tutti quelli errori/orrori pronunciati dal vescovo di roma, si aggiunge in questi tragici
    giorni la netta chiarissima condanna (!!!), riportata da tutti i giornali e telegiornali, pronunciata
    dallo stesso: GUAI A CHI UCCIDE IN NOME DI DIO – E’ SACRILEGIO UCCIDERE IN
    NOME DI DIO – NESSUNO PUO’ USARE IL NOME DI DIO PER COMMETTERE VIOLENZA….
    E io mi domando: ma è possibile che nessuno lo abbia informato che i jidahisti stanno facendo
    un genocidio in nome di allah e non del DIO CATTOLICO??
    E a parte questo, ciò che più mi nausea è, appunto, quanto denuncia il Sig. Da Lio: l’assoluto
    silenzio su quanto stanno facendo anche in Italia sull’educazione gender, la completa demoniaca
    distorsione dei principi naturali dell’umanità, IL LAVAGGIO DEL CERVELLO DEI BAMBINI!!!!
    Meglio sarebbe che gli fosse messa una macina al collo ….

  8. Caro Dott. Gnocchi, condivido lo scoramento che mi pare traspaia dalle brevi righe del sig. Da Lio. Ho due figli: il maggiore frequenta il terzo anno della facoltà di filosofia ed il secondo quindicenne la seconda media superiore di un istituto tecnico. Appena oltre l’uscio di casa, il mondo con le sue strutture faustianamente consegnate al demonio, distrugge con luciferino puntiglio, quanto costruito in famiglia. Davvero, se la speranza, come le altre due sorelle virtù teologali non fosse un dono divino da disporsi ad accettare con gratitudine ma una conquista solo umana, ci si sentirebbe spinti a buttare tutto tra le ortiche, sull’esempio della maggior parte dei pastori (li si può ancora definire così?) che hanno abbandonato le pecore miti a pascolare tra i rovi ed a voltolarsi stranite come i porci nel brago.
    La ringrazio per le sue esortazioni a resistere umanamente al disastro.

  9. Un barlume di luce e di speranza. Lo scorso 13 Settembre un ragazzo di Modena presso il centro vocazionale di Gozzano dei Legionari di Cristo ha baciato la Talare che durante una cerimonia stupenda gli è stata consegnata come simbolo d’inizio del periodo di preparazione al sacerdozio dopo anni di studio. Periodo che sarà di diversi anni oltre 10. Nato e cresciuto in una delle terre d’Italia dove la bestemmia è inoculata insieme al latte materno al 95% dei bambini e dove l’ateismo e il materialismo, della cultura sinistrata che qui impera, sembrano fare tabula rasa di tutto. Pochi meravigliosi fiori possono nascere anche in mezzo a… terreni inospitali. Il seme buon della fede. Conserviamolo e non disperiamo.Grazie Alessandro.

  10. Carissimi dott. Gnocchi e Sig. Da Lio, lettera e risposta, splendide! Delicate e sferzanti.
    Dopo 50 anni, quelle vesti sepolte non sono marcite. Certamente logore ed intimidite, ma ancora provvidenzialmente vive. Non per calcolo umano, ma unicamente perché il buon Dio ha a cuore il seme.
    Riecheggiano dentro le parole del nostro amato Mario Palmaro: ” Nella speranza che il tempo le vedrà trionfare…Ci accorgiamo che non avremo abbastanza tempo per adempiere al nostro compito, perché il termine di questa vita si avvicina a grandi passi. Altri però continueranno il lavoro iniziato. E non taceranno”.
    Chiediamo e preghiamo di contribuire sempre a questo lavoro e di esserne degni.

  11. Caro Mario Di Lio, descrivendo la sua angoscia Lei ha descritto con precisione anche la mia. Anch’io ho due nipotine, anch’io tremo al pensiero di come verranno destrutturate dalla scuola e, quel ch’è peggio, da questa chiesa invertita.
    Nell’ultima parte della vita rimaneva la consolazione di lasciare figli e nipoti in buone mani. Ci stanno rapinando anche di questo.
    Ma teniamo la posizione e salviamo il seme, come suggerisce il bravo Gnocchi.

  12. Io non mi sento, come ho sentito definire da qualcuno, un “normalista”, però, leggendo questo blog mi pare che potrei definirlo il “blog dei mugugni”. Mi chiedo comunque se si possa fare evangelizzazione mugugnando, e lamentandosi continuamente perché la chiesa non è alla propria altezza. Non si ha l’impressione di trovarsi di fronte a persone che si sentono dei salvati. Si, ogni tanto vien scritta al famosa frase “non prevalebunt”, ma ci si crede per davvero? Gesù Cristo è venuto a salvare questa umanità e questa Sua Chiesa, fatta anche di tante miserie, le nostre e vostre miserie! Scusate, ma qualche cosa di bene in questa Chiesa “sinistrata”, e pure nel Vicario di Cristo, riuscite a vederlo, o no? “Se consideri le colpe, Signore, chi potrà sussistere?”, è detto in un salmo. Cristo lo sapeva che sarebbe anche stato tradito, ma non ha detto: “Che schifo, questa Chiesa!”. Si, denunciamo pure le povertà, ma, su, non fate come i telegiornali, che ci saturano solo di cattive…

    1. Se sono “mugugni” i lamenti e l’indignazione per il fatto che molti pastori stiano cercando di distruggere o modificare l’immutabile Dottrina Cattolica, allora viva i “mugugni”!
      Nessuno si sente un salvato, vogliamo solo che i pastori facciano i pastori, senza aprire alle perverse ideologie del mondo e senza smettere di condannarle!
      Combattere per difendere la Fede è un DOVERE, così come lo è denunciare il comportamento di certi pastori (la Verità va gridata dai tetti)!
      Secondo i suoi canoni di giudizio forse anche Sant’Atanasio era un “mugugnone che si lamentava continuamente perchè la Chiesa non era alla sua altezza”!
      Il “non prevalebunt” non deve essere la scusa per rinunciare a fare la propria parte contro il modernismo: ci sono molti fratelli da confermare nella Fede e da mettere in guardia da una misericordia facile ma priva di giustizia (e quindi FALSA), e dagli eventuali esiti nefasti del Sinodo!

      1. D’accordo con lei Diego. Penso che Claudio sia abbastanza giovane e quindi
        desideri vedere “solo” il bene!
        Ma ricordo a Claudio che se “NON VOGLIAMO” vedere il male nelle persone,
        nelle situazioni, ecc. non possiamo nè tentare di rimediare nè cercare di
        scansarlo, nè soprattutto pregare.
        Il male sta dilagando, sta ammorbando il mondo con la complicità voluta o
        anche incosciente di chi potrebbe e dovrebbe OPPORSI!!!!
        E se lei NON VUOLE VEDERLO stia attento a non sprofondarci….
        Stasera pregherò per lei.

        1. Grazie per la preghiera! Ne abbiamo tuti un grande bisogno! Io non condanno la protesta – è necessario denunciare il male! – Ma la Chiesa non la cambiano i protestanti, ma i santi. È più facile protestare e denunciare, che cambiare se stessi, fino ad amare i propri nemici. E quì vedo che molti considerano il papa un nemico della Chiesa denunciandolo dai tetti! Santa Caterina gli scriveva lettere di fuoco, ma personali, pur considerandolo il “dolce Cristo in terra”. Non sono giovane, ho 72 anni. Saluti a tutti!

    2. Vede, signor Claudio, il “mugugno” si basa sul principio “Per quanto ci diano cose buone, non saremo mai contenti”.
      Qui invece – con tuti i limiti umani – ci si basa sulla costatazione “Gli argini sono stati rotti: ciò che ancora con papa Benedetto era un’onda montante di melma (montante soprattutto dal Clero del mondo “occidentale”), adesso è diktat degli ambienti ufficiali della Chiesa”

  13. Nel mio commento delle 8.30 alludevo alle pecore miti abbandonate: preciso che, a mio parere, molte di queste soffrono, in modo però non del tutto incolpevole, di ignoranza riguardo allo stato in cui versa la Catholica e la sua dottrina. Ma la grande responsabilità di questa condizione di ignoranza in cui versa il gregge, stà in capo ai pastori, a proposito dei quali, proprio per questo è lecito dubitare se li si possa ancora definire così, quelli che dicono per non dire e fanno per non fare, che rompono continuando e continuano rompendo. Per loro valga il duro rimprovero di Cristo, in Luca 11,52: «Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito”.»

  14. Federico Fontanini

    Per Claudio, a proposito del “blog dei mugugni”. Occorre a mio modesto avviso che si trovi un poco di spazio per parlare anche del bene che ancora c’è nella Chiesa, ma soprattutto per farlo con un po’ più di speranza. Quel che dice Claudio ha un fondo di verità, è un sentimento che pure io – non più tanto giovane – condivido. Quindi avanti nella denuncia di ciò che non va, ma con un poco più di speranza!

  15. IO NON MI SENTO UN SALVATO MA UN PECCATORE CHE SOFFRE PER LA SUA CONDIZIONE; CHE NON dis-PERA MA SPERA, SORRETTO DALLA FEDE CHE E’ DONO DI DIO! Sono uno a cui Cristo il Logos ha offerto la Sua Parola di vita eterna e l’eterna salvezza per mezzo del Suo Sangue; Parola e salvezza che posso rifiutare o accettare finché dura il mio pellegrinaggio terreno. Se accetto l’offerta e mi pongo alla sequela di Gesù, non dilapido la caparra del Suo Sangue versato anche per me: così sto in grazia di Dio, e mi conviene, perché non conosco né il giorno né l’ora; diversamente mi perdo HIC ET NUNC ET IN SAECULA SECULORUM. Con queste certezze -è poco à la page averle?- assisto alla S. Messa come ricordo di quel SACRIFICIO, tremando al pensiero che lo potrei vanificare e gioendo per la convinzione che LEX ORANDI è LEX CREDENDI e LEX VIVENDI.
    Non accetto l’equazione “CRISTIANO=PERSONA GAIA PURCHESSIA”: i profeti dell’A.T., per lo più inascoltati e perseguitati, erano dei MUGUGNATORI…

    1. I “gai” Modernisti le risponderebbero, caro Eyes, “i Profeti non avevano visto Cristo e la sua Era (New Age, dove scorre latte e miele) “.
      Noi diciamo “all’Ultima Cena, anticipazione immediata del Sacrificio della Croce, parteciparono dodici Apostoli: uno santo anche se non perfetto (Giovanni); undici(è la grande maggioranza, Deo gratias) limitati, incapaci di staccarsi dalla voglia di autoaffermazione nel Nuovo Regno, oscillanti fra amore a Cristo e insofferenza; uno deciso a tradirLo, e unito a Satana dalla Comunione sacrilega (Gv 13, 27) “

  16. Claudio
    “Ma la Chiesa non la cambiano i protestanti, ma i santi. ” è vero, la Chiesa non la cambiano i protestanti per la banalissima ragione che a far ciò bastano gli stessi cattolici.
    L’Inghilterra cattolica si svegliò la mattina ancora cattolica si addormentò la sera che era protestante, grazie (si fa per dire) al Vescovo Cattolico Cranmer, il quale a piccoli passi (adattamenti/innovazioni) demolì la Sacra Liturgia con tutto ciò che ne consegue.

    Siamo sicuri di non vedere una demolizione controllata, noi caro Claudio che siamo coetanei abbiamo vissuto il tempo della Sacra Liturgia, la S.Messa di sempre, è inevitabile il paragone con ciò che succede oggi, ed è inevitabile costatare il deterioramento della fede, ma vedi, non è colpa solo dei “Pastori” ma anche dei fedeli, i quali prendono tutto come per “oro colato”, quanto dovrebbero fare come dice San Paolo, “Accertatevi di ogni cosa, attenetevi a ciò che è eccellente”

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