“FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì

Il viaggio di Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine ha lasciato segni profondi nelle coscienze di molti cattolici. Il Vescovo di Roma che indossa paramenti altrui e le profanazioni dell’Eucaristia. C’è una logica nella successione degli eventi…

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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.

PD 

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martedì 27 gennaio 2015

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sono pervenute in Redazione:

Gentilissimo dottor Gnocchi,

magari esagero, ma vorrei parlare ancora dell’ultimo viaggio del Papa per chiederle un chiarimento. Nelle immagini che abbiamo visto tutti, specialmente in quelle che mostrano il Vicario di Cristo con rappresentanti di altre religioni, c’è qualcosa che istintivamente mi turba, ma non riesco a mettere a fuoco di che cosa si tratta. Sarei persino tentato di pensare che sono io a vedere il male dove non c’è, ma poi mi dico che tutto quanto vedo ha poco a che fare con il cattolicesimo. Mi può aiutare a capire se c’è qualcosa che non va in queste manifestazioni e, tal caso, di che cosa di tratta?

Grazie per l’attenzione

Piergiorgio Tomassoni

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Caro Alessandro Gnocchi,

a Manila, durante la Messa celebrata dal Papa, abbiamo visto cos’è successo al momento della Comunione: le ostie passate di mano in mano tra i fedeli (alcune pare siano anche finite in terra), senza il minimo rispetto per il Corpo di Cristo. E tutto questo è accaduto in mezzo a una gran gazzarra. Uno spettacolo che mi ha fatto venir da piangere. Ricordo la domenica 3 giugno del 2012, quando Benedetto XVI celebrò la Messa all’aeroporto di Bresso, vicino a Milano. Era la giornata mondiale della famiglia, c’ero anch’io. Eravamo circa un milione, eppure al momento della Comunione tutto si era svolto in ordine, con tantissimi sacerdoti che si erano portati verso i settori in cui erano stati suddivisi i fedeli. Ogni sacerdote era assistito da un chierichetto col piattino e la Comunione veniva data in bocca. Mi viene da chiedermi: dei preti, e tra questi addirittura il Papa, che lasciano succedere quel che è successo a Manila, credono ancora che l’ostia consacrata è corpo di Cristo, o sono lì a sbrigare una faccenda che non li interessa più di tanto? E qui vorrei anche parlare della Comunione data in mano, di tanti ministri “straordinari” che non si capisce a cosa servano, ma non vorrei dilungarmi. Le sarò davvero grato se mi dirà il suo parere. Grazie

Costanzo Scalvi

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zrbrpsCaro Tomassoni, caro Scalvi,

il viaggio di Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine ha lasciato segni profondi nelle coscienze di molti cattolici. Ne sono prova le tante lettere che ancora arrivano in redazione e a questa rubrica. Ho scelto le vostre due tra le molte che acutamente puntano l’indice su temi passati in secondo in piano rispetto a quelli rilanciati con clamore dai media.

Non che i giornali e televisioni abbiano fatto male il loro mestiere o abbiano strumentalizzato dichiarazioni innocue del povero Santo Padre che cade per troppa ingenuità nella trappola di giornalisti brutti, sporchi e cattivi. Un Papa che esibisce pugni a chi offende la mamma e che invita i cattolici a non figliare come conigli è una notizia: e che notizia.

Ma c’è anche altro: e che altro. Giornali e televisioni, per loro natura, non lo colgono perché, se anche lo cogliessero, non sarebbe di rilevanza mediatica. Ma è tutt’altro che secondario, anzi è ciò che spiega le terribili uscite che poi fanno il giro del mondo provocando in pochi nanosecondi i danni che le care vecchie eresie di una volta producevano in decenni o in secoli.

Caro Tomassoni, fa onore alla sua intelligenza e alla sua onestà cattolica il dubbio di pensare a essere lei nell’errore quando si sente turbato da certe immagini. Ma fa ancora più onore alla sua intelligenza e alla sua onestà cattolica concludere che quanto devia dalla retta fede non è giustificato o giustificabile solo perché “lo fa” o “lo dice” il Papa. In una Chiesa dove la quasi totalità dei cattolici ha buttato il cervello all’ammasso, ed è passato dalla razionalità bavarese all’irrazionalità della Pampa nello spazio di un “Buonasera”, mantenere un corretto uso dell’intelligenza è un atto quasi eroico.

Arrivando al dunque, caro Tomassoni, il suo istinto, che chiamerei “sensus fidei”, le dice il vero e non è strano che la metta in guardia dalle immagini che la turbano. Se guarda con un po’ di attenzione foto e video che mostrano Francesco assieme ai rappresentanti di altre religioni, noterà che spesso il Papa è rivestito con abiti o simboli altrui, ma non vedrà mai il rappresentante di un’altra religione portare anche il più piccolo simbolo cristiano. Lo stesso schema vale quando Bergoglio, da “vescovo di Roma”, incontra ortodossi e protestanti. In questo caso, avendo in comune la croce, il “vescovo di Roma” si spoglia del primato di Pietro e indossa simbolicamente i paramenti altrui attraverso gesti di umiliazione che non toccano, anzi esaltano, la sua persona, ma ledono la dignità della Chiesa cattolica, Corpo Mistico di Nostro Signore.

È questo che la disturba, caro Tomassoni, così come disturba qualsiasi cattolico che vede la Chiesa fondata da Cristo ridotta all’irrilevanza nei confronti di coloro che dovrebbe conquistare all’unico vero Dio. Con simili gesti viene detto che Cristo non è più Via, Verità e Vita, ma solo un’opzione tra tante: evidentemente la più fastidiosa sulla strada che porterà all’Onu delle religioni, visto che deve essere tolta di mezzo in presenza delle altre.

zzppsrlnkI simboli trasmettono con più potenza e più efficacia il contenuto di tanti discorsi. L’elemento simbolico e quello razionale lavorano su piani diversi, ma sempre in perfetta consonanza. Il salto di livello avviene quando compare sulla scena chi ha la forza e il consenso per condensare in formule ciò che il linguaggio simbolico e quello razionale hanno diffuso per i loro canali. Lo slogan, che è un simbolo capace di usare la forma razionale della parola, per avere presa sociale ha sempre bisogno di un testimonial. Se è il capo visibile della Chiesa cattolica a dire che “L’interreligiosità è una grazia”, tutto è compiuto. Quando lo slogan incontra una faccia, è nato qualcosa di nuovo: in questo caso la “religione dell’interreligiosità”.

Non è un caso, quindi se ciò che scandalizza il signor Scalvi, tocca così poche coscienze. Le profanazioni dell’Eucaristia, cioè le cioè le violenze sul corpo reale di Nostro Signore avvenute durante la Messa record di Manila, pare non abbiano turbato più di tanto il corpaccione della Chiesa cattolica tirato su con le vitamine dell’interreligiosità e dell’apertura al mondo. Neanche i vescovi filippini si sono dati tanta pena. Forse erano impegnati a farsi qualche selfie mentre salutavano con le corna.

Eppure, caro Scalvi, lei dice che ci sono stati eventi di simili proporzioni in cui tali profanazioni sono state evitate. E si chiede se questa deriva dimostri che molti cattolici non credono più nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia.

Questo mi pare evidente. Se lei si mettesse in fila per la Comunione in una qualsiasi chiesa dell’orbe cattolico e ponesse la precisa domanda sulla Presenza Reale rischierebbe di contare sulle dita di una mano, forse due, coloro che le diranno convintamene di sì. Recentemente, un amico sacerdote che ha trascorso un anno in un celebre monastero del centro Italia, mi ha detto che la sua attenzione per l’Eucaristia è subito saltata agli occhi. Allora, i maggiorenti del luogo, monaci e sacerdoti, lo hanno preso da parte e gli hanno chiesto, sorridendo con compassione, se per caso non credesse ancora nella storiella della presenza di Gesù nell’ostia consacrata. Pensi a ciò che avviene quasi ovunque appena termina la Messa: una fuga generale da parte di una mandria che volta senza ritegno le spalle a Gesù nel tabernacolo. Non le dà l’idea di qualcosa che ha a che fare con i disegni del Demonio?

Caro Scalvi, in proposito mi sto facendo un’idea inquietante che penso di poter abbozzare. Fino a un po’ di tempo fa, immaginavo che lo scopo finale del deragliamento dottrinale fosse quello di produrre la caduta della fede nella presenza reale nell’ostia consacrata. Ora mi vado convincendo che questo, pur essendo un risultato già grande per il Demonio, sia solo un mezzo. Lo scopo del Nemico non è quello di oscurare una verità della quale lui non dubita, ma quello di accanirsi sul Corpo di Cristo e farne strazio. Siccome, per farlo, ha bisogno di agire senza ostacoli, la condizione migliore è quella di attaccare la cittadella di Cristo senza che vi siano sentinelle poiché nessuno pensa che vi sia Qualcuno da difendere.

In proposito, caro Scalvi, ho anche qualche altra idea, ma, per ora, penso che basti questo.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

49 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”

  1. Meraviglioso come sempre Gnocchi, se il papa avesse almeno un po’ della sua fede…….Ci era stato profetizzato che l’abominio sarebbe salito sul trono di Pietro ed eccolo qui, non so l’Anticristo se saprà far di più o se è già li bello comodo dentro la nostra amata Chiesa.

    1. Condivo ogni parola, cara Annarita, a cominciare dall’aggettivo, più che meritato, su Gnocchi. E penso sempre più spesso che l’A. sia già lì, bello comodo e apprezzato da “milioni” di persone…

      1. ….non è lui! lui gli sta solo scaldando il posto….come S.Giovanni Battista prepara la via all’arrivo del Messia e lo precede “di un’ora sola”, così il falso utlimo profeta di Dio prepara la via al falso ultimo messia………L’anticristo prenderà possesso della chiesa ma non può farlo se c’è ancora la Presenza Reale di Cristo nel Tabernacolo. Bisogna che sia prima “abolito il Sacrificio Quotidiano”…ed è quello che i servi di satana stanno cercando di fare in fretta e in ogni modo, perchè ormai non c’è più tempo, hanno una fretta INDIAVOLATA!!

  2. Caro Gnocchi, il Suo è solo l’ultimo commento che leggo sul viaggio del Papa nelle Filippine e sulle sue uscite, specie l’intervista sull’aereo (cristiani-conigli ecc. ecc.). Sono veramente scoraggiato e mi sento abbandonato dal Pastore della Chiesa che, a mio modesto avviso, sta scardinando sistematicamente, nella pratica, tutto il Magistero degli ultimi Papi e in particolare del grande San Giovanni Paolo. Questi erano giganti della fede e sostenevano e curavano il gregge ! Vorrei rimanere fedele alla Chiesa, ma temo in un prossimo spaccamento, magari al sinodo, da parte di una minoranza che ha paura di un cedere dell’insegnamento della Chiesa al mondo, come in effetti da molti pastori (Marxx, Kasper, Maradiaga, Forte, Baldisseri, Civiltà cattolica….) sembra essere propugnato. Cosa succederà secondo lei?

  3. Perdonaci Signore e perdona loro perchè non sanno quel che fanno e prestano il fianco al demonio sinanco i Tuoi ministri .Tiadoro mio Signore veramente presente in corpo sangue anima e divinita nel SS.mo Sacramento dell’Altare Sii lodato in eterno e per sempre o Vivo Pan del Ciel Gran Sacramento .Giovanni !

  4. Eccellenti come sempre le risposte di Gnocchi!
    Il Sinodo sarà probabilmente l’occasione che Satana attendeva per “accanirsi sul Corpo di Cristo e farne strazio”; ovviamente i papolatri non combatteranno per difendere Cristo, ma per difendere la sacrilega e satanica decisione, sputando veleno e anatemi contro coloro (i Tradizionalisti) che si schiereranno dalla parte di Cristo!

  5. Tempo fa leggevo che un re di Francia che assisteva quotidianamente alla Santa Messa si comunicava solo una volta l’anno. Oggi avviene esattamente il contrario: si va a messa quando non si ha altro da fare, ma in compenso ci si comunica sempre, tanto, nel migliore dei casi, si ritiene che Lui che perdona settanta volte sempre perdoni anche queste piccole debolezze.
    Si capisce poi proprio poco il motivo di tanti ministri straordinari, quando i fedeli continuano a diminuire.
    Io non so che pensare di Papa Bergoglio, prego per lui perché faccia del suo meglio, ma non ce la faccio a contrappormi anche idealmente a lui.
    Continuo a sperare che abbia qualche geniale e santo disegno, anche se non riesco proprio a immaginarlo.
    Spero che un giorno o l’altro si alzi e dica a tutti quelli che per curiosità lo hanno avvicinato che le sue reali intenzioni sono quelle di riaffermare che Dio è uno solo, rivelato da Cristo, Dio egli stesso, fattosi uomo morto e risorto per noi. Senza questo questo il resto sta a…

  6. Caro Gnocchi, sottoscrivo tutto, in particolare gli ultimi due inquietanti paragrafi. Lei ha perfettamente ragione.
    C’ero anch’io alla Messa con Benedetto XVI a Bresso: ricordo benissimo che la Comunione sulla mano veniva rigorosamente negata, proprio per prudenza. Ricordo anche che qualche superficiale se ne era stupito…
    E c’ero anch’io, alla Messa di riparazione a Linarolo, ormai quasi un mese fa. Ma poi ho un po’ lasciato cadere l’impegno di preghiera riparatrice del venerdì: me ne vergogno e me ne dolgo, con la promessa di provvedere.
    Lo spaventoso carattere di ciò che è accaduto a Manila, senza che scattasse da parte di Bergoglio stesso un’immediata iniziativa di riparazione (a cui avrebbero dovuto essere invitati tutti i fedeli) è segno (e un precedente) di una gravità inaudita.
    A proposito. Se gli toccano la mamma lui assicura i pugni, ma vedo che se gli toccano Nostro Signore, che è più della mamma, non fa una piega.
    Cosa vorrà dire? Non è che Satana se la ride, e di brutto?

  7. Mi rincresce dirlo: l’episodio dell’Eucaristia è esso stesso simbolo. E’ un “segno” inequivocabile e la dice lunga. Prepariamoci ai tempi bui. Anche se, per ipotesi, sposassimo la causa protestante e considerassimo l’ostia mero pane,ci scandalizzeremmo di vedere un rito liturgico così indecoroso…..con l’ostia nel fango.
    A maggior ragione in una cerimonia cattolica con il Papa presente…. Quello stesso Papa così “rispettoso” dei simboli religiosi di tutte le altre confessioni.
    Evidentemente il mantello del bonzo merita considerazione, mentre il Corpo di Cristo può stare nella mota tra gli schiamazzi…… Più chiaro di così!

    Deus, in adiutorium meum intende…….

    1. A Milano, in via Solferino, gli anglicani ricevono (adesso non so ma qualche anno fa sono sicura) il loro pane-simbolo alla balaustra… Del simbolo avevano (spero abbiano ancora) rispetto. A Manila, invece, dove chi era a quella Messa doveva esser cattolico… Altro che dirla lunga, è una tragedia…

    2. Ma ha sentito cosa ha detto recentemente, cara Maria Teresa? che ormai l’era della Cristianità è terminata, che la Chiesa non è più “magister vitae”, che lui non è cattolico, la Chiesa non è Cattolica, Dio stesso non è Cattolico…”dai frutti li riconoscerete” ci avverte Nostro Signore, quindi occhio, cara amica, sempre all’erta, e preghiamo i papi ed i santi preconciliari (in specie S. Pio X e l’Immacolata, nemici dell’ecumenismo e del modernismo). Sia lodato Gesù Cristo

  8. Federico Peratti

    Il vescovo di Roma, come ama definirsi Jorge Bergoglio, mi ricorda il personaggio ZELIG dell’omonimo film di W.Allen. Questo personaggio prendeva le sembianze dell’interlocutore di turno per poter essere accettato dal mondo…

    1. Anche a me. E non è una bella cosa. Un vecchio sacerdote ambrosiano, qualche settimana fa, mi diceva che finalmente nella Chiesa è tornato il Vangelo: a me pare che sia sparito, invece.

  9. Ma i preti, i consacrati suoi confratelli, cosa dicono? Non una voce contro? Ci furono tempi in cui Papi che avevano deragliato o stavano per farlo furono condannati e/o rimessi sulla retta via dagli altri successori degli Apostoli…

    1. C’è stata lo scorso anno l’esplicita presa di posizione antikasperiana, e perciò antibergogliana, di cinque (5) Cardinali sull’indissolubilità del Matrimonio. Fra questi: il card. Burke, prefetto del Tribunale Supremo, e il card. Brandmuller, dell’Opus Dei.
      Risultato: Burke rimosso; Opus Dei silurata con la destituzione del Vescovo paraguaiano che le apperteneva, unico “non progressista” del suo Paese, e commissariata con l’assegnazione di un Ausiliare argentino alla gestione centrale di Roma; nomina di numerosi Cardinali nuovi “aperti alle Periferie”

    2. Caro Alessandro, il coraggio, chi non ce l’ha non se lo può dare…don Abbondio docet, e quindi il clero attuale segue il suo esempio: si nasconde, si mimetizza, si conforma, segue l’onda. Restano solamente pochi laici a difendere la Chiesa ed il vero Cattolicesimo; del resto, lo ha detto più volte la Beata Vergine, nelle sue ultime apparizioni, che stavolta la Chiesa la salveranno i laici; è il “piccolo resto” di cui parlano le scritture, altro che le adunate oceaniche di folla plaudente !

    3. Certamente sono molti i sacerdoti che hanno paura a contraddirlo per ritorsioni nei loro confronti. E questo è cosa certissima, chi tocca papa Francesco rischia il linciaggio… e non solo metaforico.

    4. hanno una paura tremenda….tutti lo temono e ne hanno ben ragione!! la chiesa della misericordia (scritto in minuscolo volutamente) è in realtà la chiesa del terrore!!

    1. Ecco, appunto. Qualcuno sostiene che fosse un messaggio preciso anche per lui, Bergoglio. Non deve avere capito bene, evidentemente. Non s inginocchi, non fa una piega dopo abusi al limite della profanazione… Ma chi è quest’uomo???

    2. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere, peggior sordo di chi non vuol ascolatare…chi ha orecchie per intender…

  10. Federico Fontanini

    Caro dr. Gnocchi, nonostante io cerchi con tutto il cuore di rispettare il Santo Padre per il quale tutti dobbiamo pregare con insistenza, i rilievi che muovono nelle loro lettere tanti lettori e che lei qui sottolinea così bene; queste sue osservazioni – dico – accrescono in noi la preoccupazione e lo sdegno per quanto di vile e di empio vediamo nella Chiesa. L’irriverenza verso il SS Corpo di Cristo è. usuale nelle ns chiese e molto raramente provoca una sana reazione da parte dei presbiteri. Riparazione, sacrifici: a questo siamo chiamati ripetendo nel cuore le preghiere insegnate dall’ Angelo ai pastorelli di Fatima. Mio Dio vi adoro…etc

  11. Carla D'Agostino Ungaretti

    E’ inutile che aggiunga per l’ennesima volta che anche io sono profondamente frastornata, disorientata, turbata dal modo agire di questo Papa. Un Pontefice non dovrebbe piuttosto rafforzare e sostenere la fede nel suo gregge? Eppure nel mio entourage (cattolicissimo) sono l’unica a pensarla così. Tutti mi dicono che è stato lo Spirito Santo a suscitare questo Papa e che c’era bisogno di un Papa così. La stessa mia COLF, una bravissima donna peruviana, mi ha confidato che non metteva piede in chiesa da vent’anni e di esservi tornata solo dopo aver sentito parlare Papa Francesco. Allora sono io che mi lascio suggestionare dal demonio? Non faccio che chiedere lumi allo Spirito Santo.

    1. Anch’io ogni tanto sono scossa dalla paura di essere suggestionata dal nemico comune, ma poi penso alla vita dei santi, al patrimonio liturgico della chiesa, all’ insegnemento millenario di santità che la Santa Chiesa ci ha insegnato, ai comandamenti: non avrai altro Dio in faccia a Me – e anche alla risposta che Nostro Signore diede a Pietro : lungi da me satana,tu mi sei di scandalo perchè non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini

    2. Come la capisco!!! Oramai ogni volta che mi guardo allo specchio mi sembra di scorgere nel mio riflesso i tratti di un orco trinariciuto. Sono profondamente provato. Che Dio mi perdoni ma io del Suo Vicario non tollero più nemmeno il tono della voce!

      1. Carla D'Agostino Ungaretti

        Caro Ale90, anche io a volte provo fastidio alla sola voce di questo Papa! Per questo evito anche di vederlo in TV e chiedo perdono a Dio perché mi viene sempre da confrontarlo con quei due giganti dei suoi predecessori che io ho amato moltissimo. Ma cosa possiamo fare? Quell’uomo E’ PIETRO! Ma le vie del Signore sono imperscrutabili e soprattutto non sono le nostre vie. Forse hanno ragione i suoi estimatori e noi dobbiamo aprire il nostro cuore alla Sua volontà chiudendolo alle malevole ispirazioni del demonio. Allora, OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO FRANCISCO! E che Dio ci mandi la serenità del cuore!

          1. Cara Carla, anch’io cambio stazione se sento o vedo bergoglio.
            Comunque per un VERO CRISTIANO è “indispensabile” distinguere il bene dal male.
            E non è certo il demonio che ispira Gnocchi a vedere e denunciare tutti “GLI
            SBAGLI” che ha fatto e continua a fare il vescovo di roma.
            Causando il disfacimento della Chiesa e di conseguenza dell’umanità.
            E comunque non scoraggiamoci MAI: LUI “PROVVEDERA”.

        1. …c’è chi dice che se un papa viene meno nella difesa del depositum fidei cessa di essere tale…………………
          c’è anche chi dice che l’elezione è invalida per una lunga serie di motivi, tra cui il voto dei gesuiti di non assumere incarichi di vescovo, cardinale e di papa, voto da cui li può dispensare solo il papa stesso…ma questo ovviamente non è successo, cioè nessuno lo ha dispensato. Domandarsi queste cose è lecito, non è eresia o peccato, il cervello il Signore ce lo ha dato per pensare e ragionare. Rimaniamo quindi con gli occhi, le orecchie e la mente aperta e preghiamo per lui, che, comunque, è un uomo di Dio.

      2. Concordo con lei, Ale, per questo non lo ascolto più, né lo leggo o lo guardo in TV; questo è il minimo che si può fare, oltre ovviamente a non seguire, durante la messa, omelie e preghiere dei fedeli sfacciatamente neomodernsite (io preferisco ritirarmi in me stesso e pregare). Purtroppo non tutti possono partecipare ad una bella messa della FSSPX. Coraggio e avanti, stretti a NSGC ed a Maria SS.ma.

    3. Rendiamoci conto che molti (sedicenti) cattolici non lo sono affatto. Lo sono nominalmente ma non sostanzialmente.Molti di loro in buona fede altri no.Il fatto è che molto spesso le persone, non hanno edificato la loro fede sulla roccia (sacre scritture,atti del magistero,conoscenze apologetiche,biografie di santi..) ma sulla sabbia: hanno una conoscenza”mediatica” della fede.Maturano le loro convinzioni profonde,quelle su cui si edifica la propria vita,al di fuori dell’insegnamento della Chiesa.A parole infatti sono cattolici ma giudicano l’insegnamento della chiesa sulla base di schemi e concezioni estranee.Bergoglio accarezza questo sentimento, propone un messaggio commestibile di una chiesa che recepisce tutte le parole d’ordine di questo pensiero: libertà, modermità, apertura, tolleranza, (finta) misericordia, (finta) umiltà,relativismo.La chiesa di Bergoglio è una chiesa di conversione,si: ma una conversione rovesciata: non il mondo che si converte a Cristo ma Cristo che si converte al mondo.

  12. Caro Pascaliano,
    ben dai frutti lo abbiamo già riconosciuto. Se “Dio non è cattolico”, “il Vangelo è teoria” e una pletora l’applaude, il disegno è chiaro. In questo modo si trascinano molti fedeli fuori dalla Chiesa (ove non vi è salvezza) dando loro l’illusione di restare dentro di essa, poiché giorno dopo giorno viene trasformata da dentro.

  13. Oggi è S.Tommaso d’Aquino. Dalla Summa Teologica: Questione 82 art. 3 – Risposte – “La distribuzione del corpo del Signore appartiene al sacerdote per tre ragioni. Primo, perché, come si è detto, egli consacra in persona di Cristo. Ora, Cristo, come consacrò da sé il proprio corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Quindi come al sacerdote appartiene la consacrazione del corpo di Cristo, così appartiene a lui distribuirlo. Secondo, perché il sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo. Perciò come spetta a lui offrire a Dio i doni del popolo, così tocca a lui dare al popolo i doni santi di Dio. Terzo, perché per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze simili.”

  14. Questione 83 Art.5. – Risposta – “1.L’abluzione delle mani si fa nella celebrazione della messa per rispetto verso il sacramento. E questo per due motivi. Primo, perché non siamo soliti toccare certe cose preziose, se non dopo esserci lavate le mani. Sarebbe perciò sconveniente che uno si accostasse a un così grande sacramento con mani sporche, anche solo fisicamente. Secondo, per il significato di codesto rito. Perché, come osserva Dionigi, l’abluzione delle estremità significa la mondezza anche dai peccati più piccoli, nel senso delle parole evangeliche: (…). E tale mondezza si richiede in chi si accosta all’Eucarestia. Anche la confessione che si fa prima dell’introito della messa ha questo medesimo significato. E uguale significato aveva l’abluzione dei sacerdoti nell’antica legge, come nota Dionigi. La Chiesa però non mantiene questo rito come una cerimonia prescritta dall’antica legge, bensì come una cerimonia istituita dalla Chiesa, come cosa opportuna per se stessa.”

  15. La diagnosi fatta da Gabriele delle 16,32 è perfetta. Per quanto riguarda i presbiteri etc., la maggior parte, purtroppo, penso che non sia paurosa di attirarsi le ire di Bergoglio, ma consenziente, vale a dire che pensa e parla come il vescovo di Roma. E ciò rende la situazione molto più drammatica. La chiesa ormai è schierata in maniera consapevole, preponderante ed univoca. Il resto sono eccezioni. Il “piccolo resto”. Bisogna saper rendersene conto e fidare non negli uomini ma in Dio. Inutile attendere un Sant’Atanasio che spunti da non so dove. Tutto quello che deve avvenire avverrà e poi ci sarà la catarsi. È vero, c’è nel piccolo resto forse qualche prelato, alto o basso che sia, ma serve attendere il suo pronunciamento? Siamo sicuri che avverrà? Io credo che la preghiera, oltre a intercedere per la nostra Chiesa, ci aiuterà a conservare la fede come dice san Paolo, combattendo la buona battaglia.con sacerdoti che obbligano a isolarci perché osiamo giudicare,pur se per amore.

    1. Cara Flora, ma lo sa che la Madonna, in alcune sue recenti apparizioni, ha ribadito ce stavolta la Chiesa la salveranno i laici? evidentemente sapeva della pressoché totale apostasia del clero ex cattolico. Non per niente ci hanno nascosto il 3° segreto di Fatima per tanti anni, pubblicandolo poi “addomesticato”. Si capisce perché Roncalli non lo volle rivelare, e nemmeno leggere prima di aver dato l’annuncio del CV II (un’aperta sfida a Cristo e a Sua Madre).

  16. quelli che hanno votato Francesco? cosa pensano? cosa dicono?
    un Papa che non benedice dice gia tutto
    siamo solo all’inizio, ci saranno ancora delle BELLE purtroppo ; Sinodo 2015 etc.

    Cristo salvi la Sua Chiesa e anche noi

  17. Una profezia di San Pio X, (allora patriarca di VE):
    “Quando poi questa dottrina non potrà più conservarsi incorrotta, e nel mondo sarà reso impossibile l’impero della Verità, allora l’unigenito Figliolo di Dio si manifesterà nella sua seconda venuta”. (Da Lettera pastorale al clero di Mantova e Venezia, 8-9-1894)

    1. La seconda venuta di cui parla Pio X sembra mettere insieme alcuni aspetti noti: il disordine dottrinale-morale extra intra ecclesia a cui assistiamo- i tre giorni di buio che precederanno la croce dal cielo che vedranno tutti, come dice la kowalska – l’apostasia ai vertici della Chiesa come rivela Fatima.
      Sembra esserci tutto!

    2. profezia di S.Francesco :”un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore.Mentre gli scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro membri non si opporranno, ma consentiranno all’errore. Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell’errore….“La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore“

  18. Sono stata alla GMG di Madrid (con Benedetto grazie a Dio) e non ne ho visti di passaggi di aprticole di mano e direi che ce n’era di gente, altro che Manila…

    1. Lì c’era “l’Eucarestia”. Oggi c’è “il pane dato alla turba dei periferici” (tipo Moltiplicazione dei pani e dei pesci – dove però, pur trattandosi comunque di pane e di pesce, il Signore mandò gli Apostoli con dei canestri a raccogliere gli avanzi)

      1. Bergoglio ha detto, in una delle sue omelie di S.Marta, che la moltiplicazione dei pani e dei pesci VUOL DIRE che se noi siamo disponibili verso Dio, l’amore non si esaurisce mai, cioè non è un miracolo realmente successo, preannuncio dell’Eucarestia, ma un simbolo dell’amore e della fratellanza.

  19. Non vorrei ergermi a migliore di voi, cari amici, né presuntuoso, ma io non mi sento affatto disorientato. Forse un pochino inquietato, ma non disorientato: leggo i segni e interpreto la naturale evoluzione.
    Certe volte ho la tentazione di vedere nelle azioni del Papa un’urgenza, una sorta di frenesia dettata dalla mancanza di tempo. Poi accantono questi pensieri dicendomi: sto forse sognando; mi sto allucinando da solo. Eppure, come dice Gnocchi, noi siamo chiamati a osservare e a valutare i frutti.
    Dicevo, non sono disorientato. Forse la mia conversione ha permesso di avere quella consapevolezza incendiaria di lottare e di difendere la vera fede, caratteristica di chi si è convertito relativamente da poco tempo.
    Non bisogna essere disorientati e timorosi: noi siamo chiamati ad essere il nuovo Israele e non siamo soli. Anzi, proprio ora dobbiamo impugnare quella spada che Cristo Gesù ha portato.
    Prepariamoci a soffrire, ma anche a vedere il trionfo del Cuore Immacolato.

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con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

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Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

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