Guido Fineschi Sergardi: un De Maistre del nostro tempo – di Luciano Garibaldi

«La nostra controrivoluzione» è un manuale che individua e denuncia senza mezzi termini le storture dell’epoca contemporanea

di Luciano Garibaldi

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zzzGuido Fineschi Sergardi (1)Guido Fineschi Sergardi è un nobile senese di 43 anni, laureato in giurisprudenza, imprenditore nel settore turistico, appartenente ad una famiglia di tutto riguardo. Ma soprattutto è l’autore di un libro-denuncia che inquadra perfettamente la selva oscura nella quale stiamo perdendoci e indica, con saggezza ma anche con decisione, la strada da seguire per uscirne. Il suo libro s’intitola «La nostra controrivoluzione», 234 pagine, 15 euro, ed è stato pubblicato dalle Edizioni Effigi di 58031 Arcidosso (Grosseto), via Roma 14, telefono 0564-967139. Condividiamo in toto quanto ha scritto nella prefazione il vescovo monsignor Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenzieria Apostolica: «L’arco tematico va dalla famiglia in dissesto ai giovani in cerca di occupazione, al lavoro sempre più scarso. Oltre che denunciare cadute di tono in campo morale e scelte politiche talvolta dissennate, il suo occhio, le sue analisi, le prospettive che dischiude sono tratti che rendono certamente piacevole la lettura di queste pagine scritte con il calore  del cuore e la determinazione di chi non si accontenta di assistere agli eventi, ma vuole partecipare al loro accadimento».

A noi ha ricordato un testo sacro della nostra (ahimé) lontana giovinezza cattolica, monarchica, conservatrice, tradizionalista, controrivoluzionaria e un tantino reazionaria: “Le serate di Pietroburgo” di Joseph De Maistre. La migliore recensione che possiamo fare a questo libro coraggioso e sorprendente, è proporre una sintetica rassegna dei suoi brani più significativi, sicuri che il loro interesse sarà tale da invogliare non pochi a procurarsene una copia. Iniziamo  con l’argomento più caldo.

zzzGuido Fineschi Sergardi (2)TASSE & FISCO

Basta inventarsi tasse. L’Italia è al primo posto nel mondo per la pressione fiscale. Per le persone fisiche e le imprese si ha una pressione che va da circa il 55% al 65%. E’ impossibile sopravvivere. Il nostro regime fiscale è poi eccessivamente farraginoso e crea confusione a tutti, compresi i commercialisti. Va semplificato e reso più comprensibile. Gli americani sono noti per un sistema fiscale piuttosto facile, ma pare che il migliore sia l’ultimo approvato in Russia sotto l’egida del presidente Putin. Come riportato da uno studio del Fondo Monetario Internazionale, hanno abbassato l’aliquota ottenendo entrate per l’Erario superiori di ben 46 punti percentuali. Hanno introdotto una tassazione non progressiva pari al 13% circa su tutti i redditi personali, e al 20% sui redditi d’impresa. Evasione fiscale uguale a zero. Da noi, l’infinità di tante diverse imposte permette allo Stato di imporre una fiscalità superiore al 70% senza che il cittadino se ne renda conto.

MAFIA

Nel 1924, Mussolini convocò colui che era considerato il peggior mastino delle forze di polizia, il “prefetto di ferro” Cesare Mori. Era stato tra i pochi che avevano contrastato la violenza delle squadracce fasciste considerandole solo dei sovversivi. Mussolini voleva il migliore e il migliore inviò. Gli diede carta bianca. Il prefetto, con l’aiuto dei Reali Carabinieri, utilizzò tutti i sistemi. E vinse, schiantando non pochi fascisti compromessi con la mafia, a partire dal responsabile del PNF per tutta la Sicilia. Ci hanno poi pensato gli americani a far ripartire le “danze” in Sicilia. E’ stranota la richiesta alla mafia italo-americana di agevolare lo sbarco e la conquista della Sicilia. Erano nemici. Usarono il sistema impiegato nella Prima Guerra Mondiale dai tedeschi, che agevolarono il ritorno di Lenin in Russia. Sarebbe forse stato meglio evitarlo e usare qualche bomba in più, in entrambi i casi.

GIUSTIZIA

Viviamo in un Paese dove chi commette un reato anche grave è giuridicamente più tutelato di chi lo subisce (e ne ha subìto anche gravi danni). Viviamo in un Paese dove a chi attacca le Istituzioni e i loro difensori sul campo viene intitolata un’aula del Parlamento. Oggi esci di casa pregando di  non dover “discutere” con nessuno, o meglio, che nessuno venga a “discutere” (aggredendoti deliberatamente, verbalmente e fisicamente) con te, perché, se reagisci, puoi star sicuro che sarai tu ad essere incolpato, giudicato e condannato dai nostri giudici. La Giustizia è una chimera, almeno in Italia.

NOBILTA’ & COMUNISMO

Ci sono due cose che aiutano ad andare avanti: Dio, ovvero la fede in Dio, e gli occhi e i sorrisi dei nostri figli. E’ a loro che pensi quando lavori e fai programmi per il futuro, ed è a loro che desideri lasciare ciò che con l’aiuto del Cielo sei riuscito a fare e a creare. Per cui è normale, se sei riuscito ad ottenere una migliore condizione sociale e culturale, desiderare che anche tuo figlio possa goderne. La Nobiltà nuovamente istituzionalizzata, anche oggi, consentirebbe questo: dare una maggiore garanzia al futuro dei propri figli.

Indro Montanelli affermava che “i comunisti amano così tanto i poveri da farne altri”. Cresciuti molto dopo la guerra, arrivati a potere in tante regioni, ma anche a Roma, questi “signori” hanno insegnato al popolo italiano che il ricco e la ricchezza fossero quasi un crimine, anzi, togliamoci il quasi. Quindi, uno nasce, studia, lavora e deve avere come unico obiettivo la professione di contadino e operaio (mi raccomando, però: che siano poveri). Con tutto il rispetto verso queste due categorie, credo che si debba poter avere la libertà di scegliere un futuro che preveda anche il miglioramento sociale, culturale ed economico. Uguale opportunità per tutti, ma guardando in sù, e non in giù, Come vorrebbero i vetero-socialisti e i vetero-comunisti.

CRISTIANESIMO & ISLAM

Le Crociate sono state sicuramente un bagno di sangue, ma si combatteva per il Santo Sepolcro. Non siamo mai andati a disturbarli a Medina. Oggi i nostri cugini Ebrei, lo Stato di Israele, in Medio Oriente, è l’unico che si oppone alla marea islamica e va aiutato e supportato. Riguardo al terrorismo di matrice islamica, non credo che ricchi sceicchi o emiri abbiano interesse a destabilizzare  il mondo per ragioni religiose. Torna il discorso che certi attacchi terroristici, anche se compiuti materialmente da invasati religiosi, sanno tanto di appoggio ottenuto, anche nel semplice non impedimento degli stessi, da parte di chi in occidente potrebbe guadagnarci. Chi? Chi è legato al petrolio. C’è gente su questo pianeta capace di uccidere un essere umano per pochi dollari. Se si trattasse di qualche miliardo di euro?

LAVORO & IMPORT

I grandi Paesi emergenti sono tali perché hanno milioni di persone che costituiscono mano d’opera a costo zero. E’ ovvio che molte nostre imprese trasferiscono la produzione all’estero dove gli costa molto meno della metà. E’ possibile in parte risolvere la cosa dimezzando le tasse. Aggiungiamo che le fabbriche asiatiche spesso sono prigioni, ovvero non rispettano alcun principio di diritto sulla tutela dei lavoratori, qualsiasi età abbiano. Proporrei il “protezionismo” da parte dell’Unione Europea verso tutta la merce proveniente dall’Asia e dal Brasile, non aumentando le tasse, ma esigendo un controllo tale, sia alla partenza che all’arrivo, da non rendere più così conveniente importare da quei Paesi.

L’AMERICA & LA GUERRA

Quando gli USA dichiarano guerra, l’obiettivo palese è economico. Hanno attaccato l’Iraq, coinvolgendo anche noi, eliminando una dittatura che avevano sostenuto, lasciando il Paese nel caos. Guerra al terrorismo? Venti di democrazia? Le ragioni di una simile guerra sono state soltanto due: il petrolio e lo svuotare i magazzini militari per riempirli di nuovo. Ovvero, per far rimettere in moto l’imponente industria bellica statunitense e chiaramente le grandi banche che la finanziano. Un giro vorticoso di miliardi di dollari.

6 commenti su “Guido Fineschi Sergardi: un De Maistre del nostro tempo – di Luciano Garibaldi”

  1. Dal punto di visto economico e sociale la famosissima frase: “La proprietà è un furto” era certamente sbagliata. Richard Wagner, il grande musicista redesco, all’alba del comunismo, scrisse in uno deii suoi innumerevoli opuscoli, che non bisognava lottare contro l’abolizione della proprietà, ma affinché tutti avessero proprietà. Ed è giusto così. Resta un nodo da sciogliere: Cristo, nel Vangelo, afferma che :” E’ piu facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che un ricco entrari nel Regno dei Cieli”. Pertanto, dal punto di vista cristiano, secondo il mio parere di cattolico, la soluzione risiede nel dovere, da parte di chi ha molto denaro, d’indossare gli abiti del filantropo, facendo moltissimo bene, pur assicurandosi un buon tenore di vita. Come sempre, l’uomo, dotato di libero arbitrio, deve saper seguire i comandamenti di Dio e quello di Gesù Cristo (“Vi lascio un nuovo comandamento: che vi amiate come io ho amato voi”).

  2. Aggiungo il dramma droga riportando un altro attacco alla vita perpetrato dal nostrano sinistro governo.
    ” VIA LIBERA DAI MINISTERI L’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze produrrà marijuana ad uso terapeutico Ven, 05/09/2014 – 11:29 — La Redazione.
    L’Istituto Farmaceutico militare di Firenze produrrà marijuana ad uso terapeutico. Ne dà notizia “La Stampa”. Il via libera è stato dato dai ministri della Difesa e della Salute Roberta Pinotti e Beatrice Lorenzin, dopo polemiche e rallentamenti, e la notizia verrà ufficializzata entro settembre. L’istituto fiorentino ora produrrà i farmaci derivati dalla cannabis attualmente importati dall’estero a costi elevati. Adesso sono in via di stesura i protocolli attuativi. Non si esclude che entro il 2015 i farmaci cannabinoidi saranno disponibili nelle farmacie italiane”.
    fonte http://www.ilsitodifirenze.it/content/238-listituto-farmaceutico-militare-di-firenze-produrr%C3%A0-marijuana-ad-uso-terapeutico

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