Il caso dei Francescani dell’Immacolata. Un fedele scrive al Corriere Fiorentino

Redazione

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Mercoledì 15 gennaio il Corriere Fiorentino ha pubblicato la lettera di un fedele della Parrocchia di Ognissanti a Firenze. La proponiamo all’attenzione dei lettori, perché questa lettera esprime molto bene il disagio e lo sconcerto che vivono i fedeli di fronte a provvedimenti la cui ragione non è mai stata chiarita.

Molto significative sono le parole di chiusura di questa lettera: “Termino con l’invito, mio personale e di numerosi altri fedeli, ai nuovi pastori di Ognissanti semplicemente di metterci al corrente, in spirito di verità, di cosa è accaduto ai Francescani dell’Immacolata mesi addietro”.

Finché questa chiarezza non verrà fatta e finché l’unico risultato dei provvedimenti commissariali sarà quello di aver privato i fedeli, inspiegabilmente, delle loro guide spirituali, non si potrà evitare che si parli, dolorosamente, di abuso e di persecuzione.

CLICCATE QUI per aprire la pagina del Corriere Fiorentino

 

6 commenti su “Il caso dei Francescani dell’Immacolata. Un fedele scrive al Corriere Fiorentino”

  1. Ma c’è qualcuno che può vedere padre Manelli? qualcuno di fiducia intendo perchè qualche brutto sospetto mi viene.
    Che ci dica se sta bene.
    A me questa storia puzza un po’ troppo e poi che ruolo ha il papa in tutto questo??

  2. La cosa strana è che tutti (piccoli e grandi) ne parlano. E più se ne parla, più sembra prevalere il mandato del silenzio più totale, camuffato al più da risibile formalità.

  3. Se andiamo a leggere i verbali della tanto famigerata Inquisizione spagnola ci renderemo ben conto di come il p. Volpi, tanto aperto e conciliare, non possiede neppure un briciolo della cultura giuridica di un Torquemada… I processi inquisitoriali infatti prevedevano accuse precise e circostanziate, molti testimoni a carico e a difesa e, soprattutto, un sommo rispetto della giustizia. Tutto ciò manca completamente a questi signori: arroganti, presuntuosi, intolleranti, oscurantisti, clericali nel senso più deteriore del termine, irriguardosi verso la Verità, irrispettosi verso i diritti dei fedeli. Ne dovranno rispondere davanti a Dio.

  4. Ma se le autorità religiose, di ogni ordine e grado, non forniscono alcuna risposta sull’effettivo stato di salute di Padre Manelli, e sull’eventuale sua limitazione di libertà di movimento, non sarebbe possibile rivolgersi alle autorità civili? si tratta pur sempre di un cittadino italiano e ,come, tale soggetto giuridico di diritti civili e di libertà che, credo, non possano essere conculcati dall’autorità religiosa. insomma, ci sono certi sacerdoti dal comportamento ben peggiore di più che riprovevole, almeno dal punto di vista della dottrina cristiana,

  5. Prevale sempre e comunque la visione ideologica e leninista del mondo (soprattutto nella Chiesa) … “il partito rappresenta il progresso … ed ha sempre ragione, chi dissente dal partito deve essere messo a tacere …”

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