Il “caso D’Escoto” e dintorni. Chi vuole spazzar via l’opera di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI – di Antonio Socci

di Antonio Socci

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zzescotNell’epoca Bergoglio, il Vaticano ha praticamente riabilitato la Teologia della liberazione che, nata negli anni Sessanta, molti disastri ha combinato, soprattutto in America latina, per aver alimentato la subalternità della Chiesa al pensiero marxista.

Nei mesi scorsi ci sono stati eventi clamorosi, come  lo “sbarco” trionfale in Vaticano di Gustavo Gutierrez, “padre” della Tdl. Un anno fa “L’Osservatore romano” pubblicò ampi stralci di un suo libro che celebrava le sue invettive contro il neoliberismo.

Questa estate è arrivato un altro gesto altamente simbolico, passato quasi inosservato, che riguarda Miguel d’Escoto Brockmann.

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PROFONDO ROSSO

D’Escoto era il figlio dell’ambasciatore del Nicaragua negli Stati Uniti. Ordinato prete nel 1961 si coinvolse nella Tdl e nell’ottobre 1977 si pronunciò pubblicamente a favore del Fronte Sandinista, un gruppo rivoluzionario d’ispirazione marxista che nel 1979 prese il potere in Nicaragua.

D’Escoto fu ministro degli Esteri nel governo sandinista dal 1979 al 1990. Nello stesso governo-regime il gesuita Fernando Cardenal fu ministro dell’educazione e suo fratello Ernesto fu ministro della cultura.

Giovanni Paolo II bocciò duramente il coinvolgimento dei tre religiosi nel governo sandinista.

Già subito dopo la sua elezione papa Wojtyla aveva tuonato contro la Tdl. Nel suo viaggio in Messico del 1979 affermò: “la concezione di Cristo come politico, rivoluzionario, come il sovversivo di Nazaret, non si compagina con la catechesi della Chiesa”.

Nel 1983 Giovanni Paolo II andò in visita pastorale proprio in Nicaragua dove già all’aeroporto rimproverò pubblicamente padre Ernesto Cardenal per il suo coinvolgimento nel governo.

Il fatto fece scalpore e il regime sandinista organizzò una contestazione pubblica del papa durante la celebrazione della messa.

Ma papa Wojtyla non era tipo da farsi intimidire e, dall’altare, urlò più dei contestatori sollevando il alto il crocifisso, come l’unico vero Re dell’universo.

Nonostante il richiamo pubblico i tre religiosi risposero picche e D’Escoto nel 1984 fu sospeso a divinis con gli altri.

Il governo sandinista cadde nel 1990, ma D’Escoto continuò a far politica. Nel 2008 addirittura lo ritroviamo a presiedere la sessione annuale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite

Eletto Bergoglio, D’Escoto fiuta l’aria e scrive al nuovo papa chiedendo il ritiro della sospensione “a divinis” per poter tornare a celebrare la messa.

Richiesta subito accolta.

Il 1° agosto di quest’anno Bergoglio firma la revoca. Perché “sono mutate le epoche, i contesti e soprattutto è cambiato lui”, spiegavano in Curia il 4 agosto 2014. D’Escoto – a loro dire – “ha capito di aver sbagliato e il Pontefice ha compreso la sincerità del ravvedimento”.

Infatti l’indomani, 5 agosto, “La Prensa” di Managua riporta alcune bombastiche dichiarazioni rese in quelle ore dallo stesso D’Escoto alla tv governativa Canal 4.

Titolo dell’articolo: “D’Escoto: Fidel Castro è eletto da Dio”. Il religioso ed ex ministro, appena riammesso alla celebrazione eucaristica da Bergoglio, ha affermato: “Il Vaticano può mettere a tacere tutto il mondo, (ma) allora Dio farà in modo che le pietre parlino e che trasmettano il Suo messaggio. Tuttavia (Dio) non ha fatto questo, ha scelto il più grande latinoamericano di quasi tutti i tempi: Fidel Castro”.

D’Escoto che – dice “La Prensa” – è “attuale consigliere per gli affari di frontiera e per le relazioni internazionali del Governo, del presidente del Nicaragua, il sandinista Daniel Ortega” (ma non aveva abbandonato la politica?), ha anche aggiunto: “E’ attraverso Fidel Castro che lo Spirito Santo ci trasmette il messaggio, questo messaggio di Gesù sulla necessità di lottare per stabilire con forza e in maniera irreversibile il Regno di Dio in terra, che è la Sua alternativa al potere”.

Dopo questa esaltazione teologica del tiranno di Cuba, che opprime da decenni un intero popolo con la dittatura comunista, D’Escoto si è rallegrato per il provvedimento di revoca della sospensione da parte di papa Francesco.

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ANNIENTARE I BUONI

Il guanto di velluto usato da Bergoglio verso il potente e famoso “compagno” D’Escoto contrasta col pugno di ferro che ha usato per colpire un bravo e umile religioso dalla vita santa, padre Stefano Manelli, figlio spirituale di padre Pio e fondatore dei Francescani dell’Immacolata.

Anche padre Manelli aveva scritto al papa, ma la sua lettera non è stata nemmeno presa in considerazione.

La sua famiglia religiosa, ortodossa, disciplinata e piena di vocazioni è stata annientata per volere di Bergoglio, in quanto applicava il motu proprio di Benedetto XVI sulla liturgia. Ed era troppo ortodossa.

Padre Manelli non ha mai disobbedito alla Chiesa, mai ha deviato dalla retta dottrina, mai si è buttato in politica come D’Escoto e mai ha esaltato dei tiranni comunisti. Così è stato duramente punito.

E non a caso a firmare il provvedimento punitivo è stato il cardinale Braz de Aviz, prefetto della Congregazione vaticana di competenza.

Questo cardinale brasiliano, guarda caso, viene proprio – lui stesso – dalla Teologia della liberazione e nelle interviste che ha rilasciato, a proposito della Tdl, ha dichiarato essa è non solo “utile”, ma addirittura “necessaria”.

Ha aggiunto: “rimango convinto che in quella vicenda è passato comunque qualcosa di grande per tutta la Chiesa”.

Sì, un grande disastro. Ma certi “compagni” in rosso porpora oggi stanno ai vertici in Vaticano e puniscono coloro che sono stati sempre fedeli alla Chiesa.

Il cardinale Braz de Aviz in quell’intervista ha allegramente snobbato le memorabili condanne della Tdl firmate da Joseph Ratzinger (e Giovanni Paolo II) con la “Libertatis Nuntius” (1984) e la “Libertatis Conscientia” (1986).

Ormai si sentono i trionfatori: Wojtyla è morto e  ritengono che Ratzinger abbia perso.

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 I DUE GRANDI

Proprio Benedetto XVI, di recente, ricordando Giovanni Paolo II, ha scritto:

“La prima grande sfida che affrontammo fu la Teologia della liberazione che si stava diffondendo in America latina. Sia in Europa che in America del Nord era opinione comune che si trattasse di un sostegno ai poveri e dunque di una causa che si doveva approvare senz’altro. Ma era un errore. La fede cristiana veniva usata come motore per questo movimento rivoluzionario, trasformandola così in una forza di tipo politico (…). A una simile falsificazione della fede cristiana bisognava opporsi anche proprio per  amore dei poveri e a pro del servizio che va reso loro”.

Nel 2013 uno dei fondatori della Tdl, Clodoveo Boff (fratello dell’altro Boff), uno dei pochi che ha veramente capito la lezione (non così D’Escoto), ha dato ragione a Ratzinger per quello che (a nome di papa Wojtyla) fece trent’anni fa:

“Egli ha difeso il progetto essenziale della teologia della liberazione: l’impegno per i poveri a causa della fede. Allo stesso tempo, ha criticato l’influenza marxista. La Chiesa” osservava Clodoveo Boff “non può avviare negoziati per quanto riguarda l’essenza della fede: non è come la società civile dove la gente può dire quello che vuole. Siamo legati ad una fede e se qualcuno professa una fede diversa si autoesclude dalla Chiesa. Fin dall’inizio ha avuto chiara l’importanza di mettere Cristo come il fondamento di tutta la teologia (…). Nel discorso egemonico della teologia della liberazione ho avvertito che la fede in Cristo appariva solo in background. Il ‘cristianesimo anonimo’ di Karl Rahner era una grande scusa per trascurare Cristo, la preghiera, i sacramenti e la missione, concentrandosi sulla trasformazione delle strutture sociali”.

Oggi, nell’epoca Bergoglio, si torna indietro proprio a Rahner, a quella filosofia che già tanti danni ha fatto fra i gesuiti e nella Chiesa. E in questo vuoto abissale i cattolici tornano ad essere sballottati qua e là “da ogni vento di dottrina”.

Subalterni ad ogni ideologia e inquinati da qualunque eresia. Una grande tenebra avvolge Roma.

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fonte: Corrispondenza Romana

23 commenti su “Il “caso D’Escoto” e dintorni. Chi vuole spazzar via l’opera di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI – di Antonio Socci”

  1. Questo signore e i suoi compari ( i vari gutierrez , d’ escoto etc. ) propongono la teologia della dannazione, perchè il loro dio è il diavolo, e chi segue le loro orme si dannerà in eterno.

    1. Lei ha perfettamente ragione e se ci fosse ancora una Gerarchia a cui sta a cuore almeno un pò proteggere il gregge dagli scandali, dopo la frase: “Fidel Castro è eletto da Dio”, D’Escoto si sarebbe beccato la sospensione a divinis a vita e dopo aver detto “E’ attraverso Fidel Castro che lo Spirito Santo ci trasmette il messaggio, questo messaggio di Gesù sulla necessità di lottare per stabilire con forza e in maniera irreversibile il Regno di Dio in terra, che è la Sua alternativa al potere” sarebbe incorso nella scomunica.
      Se invece ci fosse una Gerarchia a cui sta MOLTO a cuore evitare gli scandali, la sospensione a divinis a D’Escoto non sarebbe mai stata tolta.
      Ma in fondo cosa c’è di più scandaloso della propaganda gender? Quante volte è stata condannata con chiarezza? Il mondo sta diventando un’enorme Sodoma (o un enorme Forteto) nel silenzio di chi dovrebbe CONDANNARE.
      Questo è il periodo della misericordina agli scandalosi impenitenti e delle bastonate ai buoni!

  2. Concordo. Ormai Socci ha capito in pieno come vanno le cose con la nuova chiesa di Bergoglio. Dato che lui è pur sempre una persona nota, perché non si fa invitare a qualche trasmissione televisiva ( TV2000, RAI ecc…) e quello che ha scritto in questo ottimo articolo non lo spiega ad un pubblico più vasto come quello mediatico televisivo? Purtroppo in rete le notizie non si diffondono come in TV. Molti non conoscono ancora certi particolari. Qualcuno di sua conoscenza glielo proponga.

    1. Caro Luigi,
      La Sua idea è ottima ma credo che sia irrealizzabile: la maggior parte dei cattolici non conosce neppure l’ABC del Cattolicesimo, crede che il papa sia sempre e comunque infallibile, anche nelle promozioni e nelle punizioni, crede che la Fede Cattolica possa essere cambiata da un giorno all’altro (vedere le assurde richieste degli scout dell’AGESCI e addirittura dei VESCOVI dei CARDINALI modernisti per il Sinodo): decenni di pastorale modernista e progressista hanno reso la maggior parte dei fedeli troppo impreparati per poter riconoscere chi dice il vero e chi li illude.
      Inoltre Bergoglio è amato dal 99% dei cattolici e da gran parte dei laicisti: neppure Obama potrebbe permettersi uno scontro mediatico con lui senza uscirne a pezzi, quello di Socci sarebbe un sacrificio vano.
      Finchè non cambieranno le cose dobbiamo scordarci vittorie facili e rapide: sarà una guerra di trincea in cui dovremo riconquistare fedele per fedele, confermandoci nella Fede a vicenda!

  3. Il problema sta principalmente in come si concepisce la Fede:
    se La si ritiene di origine Divina, donata all’uomo nella Rivelazione e approfondita e spiegata da un Magistero assistito dallo Spirito Santo, si farà di tutto per mantenerLa integra, per proteggerLa da ogni possibile alterazione, per allontanare teologi e consacrati che cercano di cambiarLa, per portarLa a tutti gli uomini come unica fonte di salvezza e per instaurare il Regno Sociale di Cristo.
    Inoltra si saprà che è irreformabile e che il Papa ne è “solo” il custode, e che quindi non può modificare la Rivelazione (=Depositum Fidei = Scrittura+Tradizione) e neppure il Magistero Dogmatico e il Magistero Universale Cattolico, perchè Dio non mente ed essendo fuori dal Tempo non muta mai e non si adatta ai capricci peccaminosi degli uomini (lo Spirito Santo ha GIà assistito il Magistero, è impensabile che un magistero che lo contraddica possa provenire da Lui)!
    Questa concezione della Fede (l’unica giusta) è basata…

  4. …è basata sul Teocentrismo e sul Logos (e quindi sul principio di non-contraddizione) e su un giusto concetto di Carità (non può sussistere senza Ragione e senza Verità).
    Poi c’è la concezione modernista o antropocentrica, che vede le verità della Fede emergere dal subconscio degli uomini nel corso della storia, in essa la Fede serve solo a portare promozione umana, a far vivere meglio su QUESTA vita, Gesù è considerato solo un uomo molto saggio, la cui dottrina deve per forza essere adattata ai tempi moderni, la Fede potrà essere riformata dal Papa di turno, il Magistero Vivente prenderà il sopravvento sul Magistero Perenne, il MONDO verrà visto come un maestro e non si condannerà più ciò che da lui è esaltato e neppure consacrati e teologi influenzati da esso (perdita della Profezia); la prassi prenderà il sopravvento sulla Dottrina, insieme ad un DISTORTO concetto di Carità (buonismo, pacifismo e assoluzione del peccato invece che del peccatore)!

    1. Si, ma a quale prezzo “non praevalebunt”? Anche a noi il Signore chiede di preservare la Sua Sposa perché venga insudiciata il meno possibile, solo dopo sarà Lui a restituirle l’antico ed eterno splendore. Ma adesso tocca a noi, perché ogni giorno si presentano anime al cospetto di Cristo Giudice per il Giudizio particolare, possiamo forse lasciarle in balia delle menzogne di Satana senza nemmeno avvertirle con insistenza e perseveranza?

  5. Non sono gli unici casi in cui si vuole spazzar via l’opera di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI (e di tanti loro predecessori). Quanti gesti e quante frasi ci sono stati!
    Non li nomino, nemmeno in parte, perché – purtroppo – li conosciamo molto bene e anche perché mi piange il cuore il ricordarli.
    ‘Sballottati qua e là da ogni vento di dottrina’: sì, ma quanti se ne accorgono? In tutto questo sono soprattutto i più giovani che mi addolorano.
    Non posso concludere così e allora, se permettete, vorrei condividere un versetto di Isaia che ho da poco letto:
    “Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
    nell’abbandono confidente sta la vostra forza”.

  6. Terribile, niente altro che terribile. Le tenebre avvolgono Roma, ma i contorni, nonostante tutto, si stanno delineando ogni giorno di più. Ma Lui non cambia, Lui è sempre Lui e per fortuna ci ha lasciato il Vangelo e una Chiesa che va al di là del suo aspetto umano.

  7. Il problema è sempre il capo: Bergoglio. E sembra che nessuno abbia voglia di affrontalo direttamente. Per quanto la Tdl: Wojtyła e Ratzinger non hanno ultilizzato in pieno gli strumenti che avevano a disposizione quando regnavano. Per esempio, non hanno espressamente condannato la Tdl con encicliche come San Pio X fece per il modernismo con la Pascendi Dominici Gregis. Una enciclica sarebbe stata molto più efficace del richiamo plateale che fece Wojtyła a Nicaragua.

  8. Ancora una volta ringrazio Dio per averci dato dei Papi del calibro di Woytila e Ratzinger. Loro avevano le idee chiarissime a proposito di ciò che era bene e ciò che era male per la Chiesa, mentre adesso le cose purtroppo sono decisamente diverse. Fuori i comunisti dalla Chiesa, via questi sedicenti teologi della liberazione, ma forse dovremmo chiamarli teologi del diavolo. Cristo intervieni per difendere la tua Chiesa.

  9. Il vecchio motto sui Papi (alcuni il Signore li manda, altri li tollera, altri ancora li infligge) ha qui il compimento nella sua terza proposizione.

  10. Nel V secolo san Vincenzo di Lérins diceva: “Dio alcuni Papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge” Questa frase, detta da un santo, dovrebbe farci riflettere molto attentamente… ci meritiamo un dono, una tolleranza oppure una punizione? Come si è presentata la Chiesa in questo inizio di terzo millennio? A quale di queste tre categorie appartiene Papa Francesco? Io personalmente direi senza alcun dubbio la terza

  11. “Subalterni ad ogni ideologia e inquinati da qualunque eresia. Una grande tenebra avvolge Roma.”
    Leggetevi l’ultimo post di Sandro Magister sul suo blog “Settimo Cielo”, in cui riporta la notizia che un gruppo di omosessuali sfilerà alla parata di San Patrizio, il card. Dolan benedicente.

  12. Mt 5,13 – Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

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