Il cosmopolitismo massonico & il subalterno delirio cattolico – di Piero Vassallo

Il buonismo sfrenato ha probabile origine dalla irragionevole censura delle notizie intorno alla dottrina islamica e ai crimini da essa ispirati in ogni tempo e luogo. Nell’incauto buonismo di Bergoglio appare l’effetto della cervellotica censura del magnifico discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. Un atto di autolesionismo conciliare che (temiamo) in futuro sarà pagato a caro prezzo dai cattolici europei.

di Piero Vassallo

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zzzzscdParodia dell’autentico ecumenismo, il cosmopolitismo è generato dall’illuminato rifiuto (cartesiano, spinosiano, kantiano, hegeliano, heideggeriano, rahneriano) della verità di ragione e dalla massonica utopia intorno a una pace universale, che si potrebbe ottenere magicamente dalla festosa ma innaturale fusione di etnie guidate da pensieri religiosi e sentimenti tra di loro irriducibili.

L’armonioso progetto (o sogno o incubo) contempla – in una nuvola esoterica – etnie  animate dal risentimento nutrito dalla memoria di presunti crediti  storici, da riscuotere nei paesi ospitanti, ad esempio la cacciata dei mori dalla Spagna e la bruciante umiliazione dei turchi a Lepanto,

Il qualunque uditore della sacra ma non santa musica cosmopolita – cioè iniziatica – potrebbe facilmente capire che il babelico trasferimento di popoli appartenenti a culture irriducibili quando non strutturalmente conflittuali, in un unico territorio può produrre soltanto due incresciosi risultati: o la tirannia del popolo migrante sul popolo ospitante, o una strisciante guerra di civiltà e/o di religione.

Purtroppo il volume della musica iniziatica è talmente alto e pio da confondere e alterare il pensiero dei comuni uditori e quello degli uditori investiti di autorità spirituale o politica.

Insieme con il popolo plagiato dal lacrimoso urlo dei tele-pifferai, la setta onusiana ha fatto retrocedere all’infanzia utopiana anche capi di governi e deboli pastori di anime. Coatto dal destino che rovescia la fedeltà alla Casa Bianca nella figura di Alberto Sordi americano a Roma, Matteo Renzi – la voce infantile/servile del padrone d’oltre Oceano – ha sferrato un attacco violento e sciocco (di una piramidale sciocchezza) contro i cittadini che diffidano degli immigrati islamici, avanzanti in masse che costituiscono un ideale rifugio per i terroristi.

La inavvertita malvagità massonica ha messo radice nella indifesa gola del primo ministro e lo ha persuaso a gridare un enorme insulto al partito del senso comune.

Imbarazzanti sono anche i continui, lacrimosi inviti di Bergoglio ai fedeli affinché si  dedichino alle finte pratiche di solidarietà suggerite dalle agenzie della inimica vis.

Gli scenari proposti dall’alloggio di famiglie islamiche nelle parrocchie e nei conventi fanno pensare a una promiscuità gravida di furenti liti teologiche da ballatoio.

Si ha l’impressione che nello squillante e incontrollato buonismo di Bergoglio si agiti l’intenzione di dannare la memoria del papa di Lepanto, il preconciliare San Pio V e di  attenuare se non liquidare la dottrina tradizionale che contempla il Dio fatto carne, cui fu detto “tu solo hai parole di vita”.Affermazione che esclude il riconoscimento della verità delle religioni non cattoliche a cominciare da quella di Maometto.

La squallida kermesse di Assisi non ha alterato i confini dell’ecumene propriamente detto. Il buonismo sfrenato ha probabile origine dalla irragionevole censura delle notizie intorno alla dottrina islamica e ai crimini da essa ispirati in ogni tempo e luogo.

Nell’incauto buonismo di Bergoglio appare l’effetto della cervellotica censura del magnifico discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. Un atto di autolesionismo conciliare che (temiamo) in futuro sarà pagato a caro prezzo dai cattolici europei.

Si osa sperare che la destra apra l’ombrello dell’intelligenza cattolica e si sottragga alla alluvionale pioggia di suggestioni esoteriche e cripto massoniche.

I rumori della confusione ostacolano il cammino di una destra che tenta di uscire dalla alienazione culturale causata da Armando Plebe e dalla menomazione generale attuata da Gianfranco Fini.

Non è infatti pensabile una efficace resistenza alla rovinosa ideologia buonista che non sia confortata dalla fedeltà alla autentica filosofia politica e alla genuina tradizione italiana.

Priva della conoscenza del pensiero di San Tommaso d’Aquino, di Giambattista Vico e di Cornelio Fabro la cultura e la politica della destra non possono andare lontano.

L’ostacolo da affrontare e superare è la distorsione della scienza politica e della morale compiuta o tollerata dai progressisti cattolici. E’ impensabile che la confutazione dell’ideologia a monte della politica del ragazzo Matteo, sia attuata da politici formati dall’esercizio comiziale e dalle letture di romanzi d’area.

Il comizio conforme al pensiero strutturalmente debole esclude infatti l’esistenza di un solido fondamento culturale.

Lo studio della storia della sinistra cristiana (oggi al potere con il suo ectoplasma Renzi) dimostra l’esistenza di un vasto retroterra, abitato dagli ispiratori e dai redattori delle riviste Terza generazione, Cronache sociali Ricerche [1].

Nella destra italiana, prima della disgraziata gestione di Fini, militarono studiosi d’altro profilo, capaci di contrastare efficacemente l’errore catto-progressista [2].

Ora la credibilita’ e l’efficacia della destra, dipendono dalla capacità di andare oltre la cultura comiziale e di stabilire un corretto rapporto con i testi della cultura tradizionale.

Per abbattere il potere dei neo-comunisti e dei cattolici modernizzanti è indispensabile colpire il loro piedistallo, che è costituito dal pensiero dei Maritain, dei Dossetti e dei La Pira.

In ultima analisi occorre conoscere le fonti del progressismo cattolico e frequentare assiduamente i testi della antitetica cultura tradizionale.

L’elusione dello studio serio trascina le velleità della destra Hobbit nelle sabbie mobili nelle quali è affondata la politica almirantiana & finiana.

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[1]  Fra i tanti  autorevoli interpreti si segnalano Jacques Maritain, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira, Felice Balbo, Gianni Baget Bozzo, Claudio Leonardi, Bartolo Ciccardini, Ubaldo Scassellati, Gino Giugni, Claudio Napoleoni, Franco Rodano.

[2]  Balbino Giuliano, Carlo Costamagna, Marino Gentile, Carmelo Ottaviano,  Vanni Teodorani, Ernesto De Marzio, Gino Sottochiesa, Giuseppe Sermonti, Giano Accame, Fausto Gianfranceschi, Fausto Belfiori,  Silvio Adorni, Attilio Mordini, Giovanni Torti, Carlo Casalena, Silvio Vitale, Giuseppe Tricoli, Primo Siena, Roberto De Mattei, Gaetano Rasi, Pucci Cipriani, Lino Di Stefano, Pietro Giubilo, Marco Solfanelli, Tommaso Romano, Pino Tosca, Alberto Rosselli, Angelo Ruggiero, Piero Samperi ecc..

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fonte: blog dell’Autore

11 commenti su “Il cosmopolitismo massonico & il subalterno delirio cattolico – di Piero Vassallo”

  1. Mah… caro sig. Vassallo, non so fino a che punto questi signori postulino una “fusione di etnie”. Magari la realtà è anche peggiore: all’insegna del multiculturalismo tanti cari prelati postulano una bella società di ghetti segregati e mutuamente impermeabili. D’altro canto, chi sono loro per giudicare che il Verbo di Cristo deve essere accolto da chi crede in Ganesha, Maometto, Sole o Buddha? Secondo il vescovo di Roma tutta (ateismo compreso) si tiene e tutto è uguale. Forse pensano che le nostre periferie si trasformino in multicolori mercatini etnici e sgargianti feste da strapaese mondiale. Se ne accorgeranno..

    1. Fase 1: mercatini multicolori (tutti però ammassati nelle città cristiane). Fase 2: UNA Razza, UNA mentalità. Ognuno solo, senza Dio, né Patria, né famiglia.

      È la ripetizione dello schema già attuato in Europa: fase 1 – Stati/Nazione (bandiere), artificialmente formati e contrapposti fra loro, in tensione e in guerra; fase 2 – UNIONE uniformante, che stritola qualsiasi identità

      1. Vero, caro sig. Raffaele. Ma vedo altresì segni di implosione. Se dovesse saltare Schengen per questa storia dell’immigrazione, sarebbe un bel colpo. Se tutto il resto del carrozzone ateista seguisse a ruota, sarebbe un colpo anche migliore. Siamo chiamati a sperare (e pregare).

  2. Purtroppo dalla morte di Giorgio Almirante la Destra non ha più trovato un capo, una guida valida. Avrebbe potuto esserlo Fini, che aveva le qualità giuste come l’oratoria almirantiana, ma ha preferito vendere i propri ideali, che aveva giurato di difendere al funerale di Almirante e Romualdi, per qualche posto di potere. Avrebbe potuto esserlo Berlusconi, se non fosse stato perseguitato dai giudici con innumerevoli processi creati ad arte per delegittimarlo. Ora la scelta rimane fra Salvini e Meloni, che comunque dovrebbero collaborare come alleati se vogliono sperare di giungere alla vittoria.

  3. Fra le altissime riflessioni di Piero Vassallo tutte perfettamente condivise, in riferimento alla Destra approvo in maniera particolare le seguenti: ” Non è infatti pensabile una efficace resistenza alla rovinosa ideologia buonista che non sia confortata dalla fedeltà alla autentica filosofia politica e alla genuina tradizione italiana.”; ed anche: “Ora la credibilita’ e l’efficacia della destra, dipendono dalla capacità di andare oltre la cultura comiziale e di stabilire un corretto rapporto con i testi della cultura tradizionale.”

    1. In altre parole, cara signora, il professor Vassallo ci sta ripetendo che l’aggressione illuministica -che va avanti da secoli- ha trovato una realtà autenticamente inattaccabile solo nella grande Civiltà Cattolica (San Tommaso, con tutto ciò che Gli si ricollega).
      Io aggiungo -e immagino che il professore sia d’accordo- che il regime postbellico ci ha portato allo sfascio perché “i grandi Partiti di popolo” (Democristiani, Socialisti, Comunisti: così si presentavano) erano concordi sull’Antifascismo, cioè sull’impegno illuministico contro il Realismo cattolico.
      In definitiva, lo scontro è sempre e solo fra utopisti (“nessun Peccato Originale: QUESTO Mondo È inevitabilmente il migliore dei mondi possibili”) e realisti (“siamo usciti buoni dalle mani di Dio/Trinità; poi è successo un Disastro… e un’inconcepibile Redenzione”)

  4. Normanno Malaguti

    Carissimo Piero,Sentivo viva l’assenza della tua incisiva (e senza sconti) vis polemica. Una polemica non teatrale non fine a sé stessa, am ampiamente motivata dallo squallore della marcia verso il nulla su una strada lastricata di ossa e di sangue.
    Abbiamo voltato le spalle ai grandi pensatori del passato con attentati che vengono da lontano, da ben prima del primo modernismo germinato nel terreno putrescente dell’illuminismo libertario francese. Sì, hai ben ragione, l’abbandono fedifrago del tomismo e del pensiero dei Padri e dei Dottori della Chiesa, è stato determinate per svuotare le menti e imbambolarle dietro i macabri fantasmi che satana suscita davanti agli occhi dei fanatici della modernità e ancor più, della post-modernità, catturati dagli schermi giganti e miniaturizzati dai signori dei media.
    Difficilissimo, a questo punto, senza l’agognato e profetizzato, Tagliente Intervento Divino, uscire dal brago.
    Le generazioni degenerate, che più non procreano, seguono le sirene dei piaceri…

  5. Non è un caso che la Santa Vergine sia apparsa a Fatima nell’arco di una manciata di mesi nel 1917. Brevemente, cosa si stava sostanziando?
    – Nascita del Federal Reserve (1913, moneta a debito),
    – Wilson, spinto dalle note lobby, agiva nella direzione della costituzione di un nuovo equilibrio mondiale,
    – scatenamento del cosiddetto Primo Conflitto Mondiale, che pone le basi al nuovo ordine mondiale, attraverso la distruzione dei vecchi ordini e imperi centrali (nel bene e nel male cristiani)
    – Trattati di Versailles, base per lo scoppio di un secondo conflitto mondiale,
    – spinta per la nascita di governi totalitari per legittimare tale scoppio di secondo conflitto mondiale,
    – L’appena nata URSS riceve cospicui aiuti economici dai wallstreeters, vere menti della rivoluzione bolscevica, miranti a eliminare la concorrenza economica e della nascente strategia petrolifera.
    E’ la nascita ufficiale dell’era di Caino, come l’ha definita Teresa Neumann.

    1. Con il primo genocidio contemporaneo, caro Feder: il popolo armeno -guarda caso, identificato e mantenuto vivo attraverso i secoli dalla sua antichissima adesione a Cristo – condannato a morte dai “Giovani Turchi”, cioè dai Massoni turchi di Salonicco, con fortissimi collegamenti con i Massoni italiani.

      Allo stesso modo, oggi i Cristiani di Terrasanta, Iraq, Siria, Egitto ecc. sono condannati a sparire. Cristiani semiti o egiziani del ceppo antico, preziosissimi e ammirevoli

  6. Quello che ho elencato è solo una minutissima parte delle strategie attuate da lorsignori. Quello che sempre ottimo Professor Vassallo ha scritto trova significato in un progetto che parte dalla nascita della Banca d’Inghilterra e arriva fino a noi oggi, passando per il lasso di tempo che va dalla rivoluzione giacobina al 1913, lasso di tempo nel quale quelle che ho definito lobbies, ma che dovremmo chiamare logge, hanno forgiato tutto il loro potenziale distruttivo dell’ordine naturale, sociale e umano. Gli avvenimenti ultimi, riguardanti l’invasione di poveracci provenienti da terre nelle quali l’imperatore totalitarista e democraticista ha sconquassato con guerre e squilibri geopolitici, è solo la parte finale di tale progetto che ingloba l’aspetto economico, monetario, culturale e politico. Un numero infinito di rivoli che si ritrovano in un unico progetto: distruggere la Chiesa di Cristo, la Civiltà Cattolica, l’Ordine Naturale e il Diritto Naturale. E’ il rantolo finale di satana!

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