Il giorno dei quattro Papi – di Patrizia Stella

di Patrizia Stella

.

zcnzz2pUn cristiano cattolico non può che tripudiare di gioia davanti alla proclamazione della santità di chiunque venga messo sugli altari dall’autorità della Chiesa, a maggior ragione se si tratta di un Papa! Nel nostro caso, proprio nella domenica della Divina Misericordia, si è trattato non solo di tripudio ma di una sorta di vero trionfo della Chiesa in festa rappresentata da più di un milione di fedeli stretti attorno ai memorabili “quattro Papi”: due defunti proclamati Santi, e due viventi, Papa Francesco e il nostro carissimo Papa emerito, Benedetto XVI. In effetti la commozione è stata ai massimi livelli, anche da chi osservava attraverso la televisione, anche a motivo della dimostrazione di fede di moltissima gente venuta da lontano a costo di grandi sacrifici, e questo sicuramente viene sempre premiato dal Signore con abbondanza di grazie e di conversioni.

Tuttavia molti si chiedono quanto questa fede sia legata al famoso “sensus fidei” del popolo cristiano considerato come “vox Dei” o non sia piuttosto frutto dell’enfatizzazione dei mass media, abili nel pilotare le situazioni, perché non sempre il favore popolare corrisponde alla vera fede della Chiesa, soprattutto adesso dove i media esaltano in modo esagerato, ad esempio, la figura di Papa Francesco in una sorta di “papolatria” pericolosa che rischia di sostituirsi allo stesso Gesù Cristo.

Inoltre non possiamo ignorare quella numerosa parte dei fedeli che nutre serie perplessità anche nei confronti della canonizzazione di questi due Papi, soprattutto se confrontata, non tanto con l’esemplarità della loro vita personale, che comunque non sarebbe sufficiente da sola per la proclamazione della santità, bensì con i frutti ricavati in un periodo storico-religioso in cui, a partire proprio dal 1960 in poi, sembra che la Chiesa stia progressivamente andando in rovina. Mentre lasciamo agli esperti esporre una loro accurata analisi, come dall’intervista al prof. de Mattei, che potete leggere CLICCANDO QUInoi ci limitiamo a offrire un semplice parere partendo da una realtà concreta ma disastrosa che è sotto i nostri occhi, non solo per la persecuzione e il martirio di molti cristiani in ogni parte del mondo, di cui nessuno parla, e per l’abbandono della Chiesa da parte di molti laici e consacrati, ma anche per la situazione di tutto il mondo che sembra stia precipitando verso la rovina spirituale e materiale perché si nota la mancanza della guida della Chiesa come “timone dell’umanità”. Per restare nel settore prettamente ecclesiastico, molto preoccupanti sono i dati statistici ufficiali dal 1965 al 2005, in concomitanza con l’operato di questi due Papi, cioè a partire dal Concilio Vaticano II:

i Gesuiti sono calati  del 45% –     i Salesiani del 24% –    i Frati Francescani del 41%

i Cappuccini del 29%        i Benedettini del 35%            i Domenicani del 39%…..

Forse sono in ripresa le Orsoline dopo il successo avuto da una loro suora canterina, Suor Cristina, famosa per portare i fedeli più agli stadi che in Chiesa.

Se si pensa, poi, che è stato avviato anche il processo di canonizzazione di Paolo VI, altro fautore del Concilio, e se si confronta con il numero dei Papi canonizzati in duemila anni di storia della Chiesa che sono qualche decina, tra cui i primi Papi martiri, viene inevitabilmente da chiedersi come è possibile conciliare tanta santità nei Papi di questi ultimi decenni e altrettanta, grande rovina nella Chiesa nello stesso periodo! Sembra quasi, afferma il prof. de Mattei, che “un’aureola di santità debba avvolgere forzatamente l’era del Concilio e del postconcilio, per “infallibilizzare” un’epoca storica che ha visto affermarsi nella Chiesa il primato della prassi pastorale sulla dottrina”.

Il fatto poi che Papa Bergoglio continui a collezionare le sue azioni plateali ma assai discutibili, come ad esempio la telefonata recente al dissacratore Pannella per complimentarsi con lui per le battaglie in favore dei carcerati, avvallando in tal modo tutto il suo operato blasfemo, anziché ricordargli che è sull’orlo della tomba e che Dio giudicherà le sue malefatte contro l’uomo, la famiglia, la società e la Chiesa, la dice lunga sulla situazione terribile che sta passando la Chiesa in questo periodo, proprio per le mani dei suoi stessi Ministri! Eppure la gente, pilotata dai media, ignora tutto ciò e si sente appagata dai saluti e dalle battute di un Papa che, sull’auto è sorridente, ma sull’altare è triste come la morte. Quando il Papa inneggia all’uomo e alle sue miserie senza chiedergli pentimento, anziché essere guida e testimone della missione affidatagli da Gesù Cristo, può essere considerato vero Papa? Non pochi sono coloro che si pongono questo angoscioso interrogativo.

23 commenti su “Il giorno dei quattro Papi – di Patrizia Stella”

  1. @Marina del 17 aprile 2014 alle 7:58 (in occasione dell’intervista al prof. De Mattei, di cui sopra) che diceva :
    “….. Da Giovanni XXIII in poi la santità papale ha preso un indirizzo decisamente politico. Posso testimoniare del turbamento delle coscienze dei cattolici, e ce n’erano tanti allora, che erano fedeli alla tradizione in dottrina e anticomunisti in politica. Ora tutto ciò si è stemperato e annacquato in un diffuso buonismo, ma che amarezza constatare l’oblio e la malevolenza che circondano Pio XII.”

    Cara Marina, io ero come dice lei, prima dell’era giovannea, cioè tradizionalista in campo religioso (che belle le messe di Natale e Pasqua con i canti gregoriani! che bella la Comunione inginocchiati alla balaustra, e digiuni dalla sera prima!) e anticomunista in campo politico. Ebbene, tale sono rimasto, anche se ho incontrato il nascente Potere Operaio nelle aule universitarie, la derisione perché credevo nella transustansazione, una certa emarginazione, o compatimento, in ambito lavorativo per la mia fede dichiarata, ecc. E tale resterò tutta la mia vita, canonizzassero anche Martin Lutero; e ci si andrà vicini, vedrà, la commissione interconfessionale sta lavorando alacremente, nelle riviste di alcune Congregazioni lo si loda sperticatamente; del centenario di Fatima, invece, si preferisce non parlare, ma entrambi cadono nel 2017. Vedremo.. (“ma i piani del Signore erano altri”, racconta Katerina Emmerik riferendo le sue visioni profetiche).

    1. Grazie, amico cattolico. E’ bello ritrovarsi. Marina
      P.S. il 1917 è anche la ricorrenza della rivoluzione bolscevica….

  2. Ascoltiamo don Dolindo
    Gesù Cristo regna nel papa
    Gesù Cristo regna sulle anime e sul mondo ed è visibile in terra nel suo Vicario, il Papa. Non c’è una discussione più stupida e più oziosa quanto quella che fanno i poveri protestanti per negare il primato di S. Pietro e quindi l’autorità del Papa. Essi si scervellano a provare che S. Pietro non è stato a Roma, dicono un mondo di corbellerie storiche, negano l’evidenza e non si accorgono che il perno della questione è un altro. Non è il luogo che determina la potestà di Pietro e del Papa, ma è la parola di Gesù Cristo, è l’esigenza di un capo, perché nessun organismo può essere privo del capo. Dire che Gesù Cristo è il capo della Chiesa non è dire come lo sia visibilmente; se Egli non ci dona la grazia senza un segno sensibile, come mai regnerebbe senza un capo visibile? Se questo capo ci deve essere, tanto vero che i protestanti in un modo o in un altro se lo formano a loro capriccio, è evidente che non può essere che colui ch’è stato designato da Gesù Cristo, non può essere che Pietro ed il successore di Pietro.
    Sulla terra non c’è altra regalità vera che quella spirituale del Papa su tutte le genti. È Dio stesso che dà a questo Re singolare il giudizio e la giustizia, è Gesù Cristo che gli dà il mandato di giudicare il suo popolo con giustizia e i poveri peccatori con misericordia. È questa suprema potestà spirituale che sta al di sopra dei regni, per difendere l’innocenza e per umiliare gli oppressori. È questa la potenza che non è tramontata mai e non tramonterà mai, passando di generazione in generazione fino al termine dei secoli.
    La potenza regale del Papa non è un dominio, ma è un effusione di grazie: Scende come pioggia sull’erba e come acqua che irrora la terra. La potestà giudiziale ch’egli esercita con una pienezza senza limiti, non è una potestà punitrice ma fecondante; ogni parola del Papa è sempre ricca di frutti e porta sempre con sé la pace. È una potenza che si estende dall’uno all’altro mare, che comprende tutte le razze umane, che fa mordere la polvere ai nemici, che raccoglie la venerazione universale, senza che la malignità diabolica o umana possa intaccare i diritti di questo regno meraviglioso. Tutti i Re della terra sono sottoposti al Papa di diritto divino, anche se non sono cristiani: il Papa li chiama figlioli, li aiuta nei bisogni dell’anima, li soccorre nelle miserie del cuore, li salva eternamente con le ricchezze della Redenzione. Il Papa è il padre di tutti i popoli, rappresenta in terra il diritto della divina conquista del Redentore, lo afferma dilatando il suo regno, facendo benedire il suo nome da tutti i popoli, comunicando a tutte le genti la sua divina benedizione. 

    1. Il Papa non è il padrone della Fede ma solo il suo custode!
      Quando i suoi gesti si allontanano dal deposito della fede è Giusto e Doveroso dissentire!!!
      Il Concilio Vaticano I ha stabilito dogmaticamente quali sono i limiti della sua infallibilità che si possono riassumere in: 1)Quando parla Ex-Chatedra; 2)Quando non contraddice il Deposito Della Fede. I due punti elencati devono coesistere.
      Il deposito della fede è ben conosciuto da tutti i veri cattolici e anche le condizioni necessarie per parlare ex-chatedra, quindi è facile capire quando parla Pietro e quando parla Simone.
      Quindi Gesù Cristo regna sì nel Papa ma quando costui si comporta da Pietro.

        1. Certo che sono previste, ma VERA umiltà e VERA fede, che non consentono di allontanarsi dal DEPOSITO DELLA FEDE, perchè è di origine DIVINA!

  3. nel 1960 padre Cornelio Fabro, in un articolo sull’allora prossimo Concilio, scriveva “quel che S. Paolo dice del creato offeso dal peccato dell’uomo, che esso gemeva come oppresso dalle doglie (Rom. 8,22) possiamo dirlo dell’umanità contemporanea ch’essa soffre un’agonia mortale e attende una nuova presenza della Chiesa. …Sul mondo fatto deserto da una competizione immane per il possesso di Babilonia, per il monopolio di questi beni umbratili, avanza ancora la Chiesa madre dei popoli e maestra di verità”. Oggi possiamo dire che Concilio e post-conclio hanno deluso l’attesa del grande filosofo e del mondo moderno deluso dalle ideologie. La Chiesa cattolica si è “tuffata” nel mondo moderno, assumendone le illusioni invece di smentirle. il risultato? i seminari vuoti, i conventi abbandonati, la liturgia profanata, il Papa che telefona a Pannella per promettergli il sostegno della Santa Sede (inducendo i fedeli a credere che Pannella sia un operatore di giustizia) e a una donna convivente con un divorziato per invitarla a comunicarsi. un disastro giubilante nel fragore degli applausi del mondo.

  4. i cristiani sono come lobotomizzati! io non sono teologo,ma dico:la comunione sacramentale è legata al sacramento del matrimonio,nel caso specifico;da quando si è sposati e fino alla morte,lo sarà sempre perché Cristo ha promesso fedeltà alla Chiesa fino alla fine dei tempi;se rompi il matrimonio quindi,a meno che non lo si possa ricomporre,non puoi più perciò comunicarti con quel corpo di Cristo sacramentale ma,tornando con le dovute condizioni in grazia di Dio,farai la “comunione spirituale”.scusate la predica….ma possibile che io,che ho solo fatto il catechismo,veda che questo è chiaro ed inequivocabile,”per sempre” e mi preoccupi perché il card.kasper dice in sostanza il contrario e perché il Papa lo ha nominato segretario del sinodo,senza considerare la famosa penultima telefonata che,se fosse anche falsa,andrebbe smentita meglio,mentre i miei amici no?e poi,ma cosa c’è da discutere,al sinodo,riguardo ai sacramenti,a parte il cercare di spiegarli forse meglio?è tutto surreale!!!!e chi sono io,s.tommaso 2?

    1. Sono d’accordo con quanto lei ha scritto.
      Anch’io mi pongo le stesse domande. Una risposta chiara non ce l’ho, anche se mi sembra che a forza di discutere, fare incontri, riunioni, studi e quant’altro, si rischia di perdere di vista il nocciolo della questione, che anche a me pare in fondo semplice (o sono io che sono troppo semplicistica?). Mi viene in mente un disegno su un vecchio libretto: c’è Gesù, ma nessuno dei presenti (studiosi, teologi, ecclesiastici) si accorge di Lui nonostante siano tutti tesi a scrutare l’orizzonte; solo due bambini Lo riconoscono.

  5. brava Patrizia Stella ! Finalmente un interrogativo serio e logico. Spero che lei e molti degli amici qui del blog possano trovare la soluzione inevitabile e logica a questo terribile interrogativo che ogni cattolico serio dovrebbe porsi riguardo a queste kermesse di folla ineggiante mentre un capo di chiesa ostenta rapporti amichevoli anche con i carnefici della vita e dei cristiani tutti.

  6. L’ho già detto e lo ripeto: a quando la santificazione di Pio XII? Forse qualcuno si azzarda a dire che è stato un papa in qualche modo inferiore agli ultimi due santificati? C’è forse qualche altro motivo per non santificarlo? Ha guidato la Chiesa Cattolica attraverso la tempesta della seconda guerra mondiale, ha duellato con i peggiori dittatori ed ha vinto, cos’altro bisogna chiedere per farlo santo?

  7. Gualtiero Comini

    Ho partecipato, pregato ed inneggiato ai due papi Santi e ai due Papi che li hanno canonizzati. Ritengo che la Chiesa stia vivendo un periodo di particolare splendore soprattutto grazie anche all’azione benefica del Concilio Vaticano II. Lo Spirito soffia dove vuole e prescinde anche dal pensiero, legittimo ma che non condivido, di chi vede come negativa questa stagione. Sono certo che l’azione dello Spirito continua a reggere le sorti della Santa Chiesa Cattolica e su questa convinzione poggio la mia fiducia. Le difficoltà non mancano e non mancheranno mai. Ma l’azione di Papa, Vescovi , presbiteri e laici deve fondarsi sull’autorità di coloro che sono chiamati a reggere le sorti della Chiesa, il Santo Padre in testa.
    La Divina Misericordia non mancherà mai di operare in coloro che ad essa si affidano. .

    1. Dobbiamo seguire Bergoglio solo quando si comporta da Pietro, non quando si comporta come Simone.
      Ogni vero Cattolico sa come distinguere i due comportamenti, come ho scritto poco più sopra!

    2. In linea generale va bene, ma il calo delle vocazioni citato nell’articolo, avvenuto dopo un Concilio che doveva mettere a posto le cose nel mondo cristiano, come si spiega?

    3. Federico Fontanini

      Mi scusi, ma dov’è tutto questo splendore? Mi faccia qualche esempio. Io dico quel che vedo: Messe mal celebrate e con abusi (ben individuabili in base a quanto scritto in passato dal cardinal Ratzinger e attuale “papa emerito” in ambito liturgico), scarsa disponibilità di tanti sacerdoti che non celebrano con devozione e non vivono con convinzione la loro vocazione, resistono i più vecchi, tra gli ottanta e novanta anni, spesso disponibili per le confessioni, mentre i più giovani spesso hanno altro da fare, vocazioni in netto calo, seminari dove si insegnano vere e proprie eresie, religiosi e religiose (in particolare) che danno scandalo coi loro comportamenti, chiese e conventi sempre più chiusi. Qualcuno mi sollevi un pò il morale se ci riesce!

  8. Sempre meno vocazioni, chiese vuote, riti miserabilistici e sincretisti, schitarrate e tamburate, suore che ballano in chiesa, donne con seni quasi al vento che convolano a nozze, sacerdoti che parlano di ecologia, di religioni umantaristiche e spesissimo di soldi,cardinali e vescovi che danno i numeri ( non del lotto, ma fra un po’ arriveranno anche a questo ) e rovesciano i comandamenti di Dio a loro piacimento, non confessa quasi più nessuno, tanti dicono che non esiste ne’ l’inferno e tanto meno il purgatorio. Non credo che tutto questo ci porti a dire che la chiesa sta vivendo un periodo di particolare splendore, ma mi pare proprio il contrario.

  9. Quando divenne Papa il cardinale Ratzinger, apriti cielo da sinistra : conservatore, retrogrado, medievale …
    Allorché salì sulla cattedra di Pietro, il cardinale Bergoglio, contestazioni a non finire da destra: progressista, modernista…
    Che profonda tristezza quando il popolo di Dio si divide in tifoserie contrapposte “l’un contro l’altra armata” e si arroga il diritto di distinguere i Papi in buoni e cattivi, di serie A e B, tra ineffabili e censurabili.
    Adesso si arriva, persino, a mettere in discussione la canonizzazione di Giovanni Paolo II. Il Papa della Vita, l’autore della Evangelium Vitae, un grandissimo pontefice che ha contribuito in modo decisivo ad abbattere il peggiore dei mostri ideologici di tutti i tempi : il comunismo.
    Riusciremo a venir fuori da questo brutto piano inclinato e scivoloso ?

    1. Non è questione di dividere i papi in “buoni e cattivi, di serie A e B, tra ineffabili e censurabili”: noi cattolici abbiamo il dovere di attenerci al DEPOSITO DELLA FEDE (irreformabile ed eterno perchè di origine Divina), che ogni cattolico ha il DOVERE di conoscere, tutto ciò che si discosta da esso è sbagliato e non può essere seguito.
      La pastorale non può mangiarsi la dottrina ma deve essere subordinata ad essa, altrimenti è una falsa pastorale, nociva per le anime!

  10. Leggo dal blog di Antonio Socci, a proposito dell’incidente occorso alla Madonnina di Civitavecchia il giorno precedente la duplice canonizzazione:
    Monsignor Girolamo Grillo, , ha deciso di far fondere la sua preziosa croce pettorale d’oro per ricavarne una corona da porre sulla testa della Madonnina.
    E’ una bella corona con i simboli dello stemma di papa Francesco
    La statuetta della Vergine è stata perciò incoronata durante quella solenne cerimonia presieduta da monsignor Marrucci, attuale titolare della diocesi, insieme a monsignor Grillo e a monsignor Marra.
    Più tardi, appena la statua è stata ricollocata nella teca della chiesina di Pantano, la corona è caduta ed ha colpito e staccato la mano della Madonnina che teneva la corona del rosario donatale da Giovanni Paolo II.
    C’è poi il fatto delle strane coincidenze avvenute a Lourdes:
    Le alluvioni a Lourdes
    Ottobre 2012
    La settimana in cui arrivarono al santuario le “reliquie” di Giovanni Paolo II
    Giugno 2013
    Il giorno dopo l’approvazione del “miracolo” che e’ servito per la canonizzazione di Giovanni Paolo II
    Parigi, 29 aprile 2014 – Scossa di terremoto questa mattina poco dopo le 9 negli Alti Pirenei, ovest della Francia. L’epicentro è stato individuato, dall’ufficio sismologico di Francia, nei pressi di Lourdes, la città del celebre santuario.
    Il terremoto è stato confermato dal Comune di Pau e dalla prefettura. Nessun danno, secondo le autorità locali, ma soltanto paura fra la popolazione.
    Non si registrano danni, ma la paura tra la popolazione e i tantissimi pellegrini, molti dei quali arrivati anche dall’Italia, è stata notevole
    Tutto ciò, oltre alla tragedia di Cevo, in alta Val Vamonica, ne, parco dell’Adamello, dove un giovane (abitante a Lovere, sul lago d’Iseo, in via Giovanni XXIII) è morto schiacciato da una grossa croce (modernista, brutta e pericolosa) eretta in onore di Papa Giovanni Paolo II.

    Semplici coincidenze? speriamo di si, almeno così ritiene il bravo giornalista cattolico Antonio Socci. A dire il vero qualche anno fa interpretava diversamente fatti di questo genero, adesso però si è “normalizzato”. Deo Gratias “

    1. Ha ragione, Antonio Socci si è “normalizzato” e Gesù ci chiede di discernere i segni dei tempi.
      A me queste “coincidenze” sembrano un pò troppe!

  11. Domanda: Dio ha nascosto queste cose ai sapienti ma le ha rivelate ai piccoli. Porsi dei dubbi e analizzare anche razionalmente le cose che sento stridere in quello che vedo, mi mette dalla parte dei “sapienti” che vogliono razionalizzare tutto e quindi non mi affido come un bambino a Gesù? Considerato che criticare e’ segno di superbia. Pero’ come non pensare alle esortazioni di stare attenti ai falsi profeti. Io mi sforzo di vedere solo tutto il bello, ma la mia limitata intelligenza e qualcosa nel cuoricino mi pongono molti interrogativi. Vorrei essere semplice e non pormi tanti problemi come fa la maggior parte dei cattolici! Vi prego di chiarirmi le idee. Grazie.

    1. Federico Fontanini

      Cara Silvana, essere piccoli non significa essere ingenui, Gesù dice di essere semplici ma anche prudenti! la prudenza è virtù cristiana che ci orienta a scegliere ciò che ci guida alla vita eterna e scartare quel che ci ostacola a questo fine. Poi ci vuole tanta umiltà, come saprà bene. Quando ci accorgiamo che qualcosa non torna, stride con la fede cristana semplice di sempre (per fare un esempio, l’intervento recente del cardinal Kasper) è ovvio che dobbiamo fare discernimento e dire – se il caso e con rispetto – la nostra. La critica può essere distruttiva ed animata da cattive intenzioni, oppure può essere costruttiva e presupone sempre la preghiera e la carità. Anche papa Francesco dobbiamo amarlo perchè è il papa. Se in qualche cosa di sostanzioso sbaglia, metterlo in luce è a mio avviso – se ben fatto – segno di carità.

Rispondi a Federico Fontanini Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto