Il governo polacco: “Non finiremo come l’Europa occidentale” – di Ermanno Durantini

di Ermanno Durantini

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Il Ministro degli Interni della Polonia, Mariusz Blaszczak, ha dichiarato che il governo polacco non consentirà che nel paese membro del “Gruppo di Visegrad” si concretizzi una crisi migratoria “simile a quella che si sta vedendo in Europa Occidentale”.

“La politica del multiculturalismo sta portando all’esito sanguinoso di numerosi attacchi terroristici”, ha dichiarato il ministro a una radio polacca. Attacchi che il politico polacco non ha esitato a collegare all’immigrazione di massa che sta coinvolgendo l’Europa occidentale. L’Italia, in particolare, è soggetta a una pressione migratoria mai vista prima d’ora, con un aumento del 30% degli arrivi nei primi tre mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e 8500 immigrati sbarcati in appena 3 giorni durante le vacanze pasquali.

Ben diversa la situazione nel paese leader del Gruppo di Visegrad, che raggruppa i paesi dell’Est Europa (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) contrari alle quote di migranti proposte dall’Unione Europea come soluzione (inevitabilmente temporanea, oltre che di facciata) all’enorme massa di immigrati che si è riversata negli ultimi anni in Italia e in Grecia. Di recente, il partito conservatore “Diritto e Giustizia” (PiS), al governo dal 2015, ha rifiutato di accettare migranti dal Medio Oriente e dall’Africa all’interno di un programma europeo di riallocare 160mila richiedenti asilo che attualmente risiedono in centri di accoglienza italiani e greci.

La decisione dei conservatori rappresenta una svolta rispetto al precedente governo di coalizione polacco capeggiato dai liberali di Piattaforma Civica (PO), che aveva accettato questo accordo. Su questo punto, la posizione del ministro conservatore è netta: “I nostri predecessori, acconsentendo a importare migliaia di rifugiati –  cioè immigrati provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa – si battevano di fatto per portare anche da noi una crisi migratoria. Finché “Diritto e Giustizia” sarà al potere in Polonia, ciò non potrà mai accadere”.

Per quanto provenienti da un politico conservatore e da un partito (Diritto e Giustizia, appunto) accusato dai nazionalisti polacchi di opportunismo e di fare poco di concreto, oltre a una politica di annunci e frasi roboanti di sfida a Bruxelles, non si può non rilevare la differenza con un paese, la Polonia, dove non è affatto un tabù collegare le parole “terrorismo” e “immigrazione”. In Italia, invece, il ministro Minniti, nonostante si sia distinto rispetto al predecessore per una certa serietà e determinazione nell’affermare che chi non è in regola va espulso senza se e senza ma, anche di recente ha affermato che tra le due questioni – terrorismo e immigrazione – non sussiste alcun tipo di legame.

Crediamo che ci vorrà tempo ma, così come alla lunga si è dovuto ammettere che alcuni dei responsabili degli attacchi terroristici degli ultimi anni siano giunti in Europa attraverso la rotta mediterranea (cosa prima negata categoricamente e fatta oggetto di scherno e grasse risate da parte di chi ora sulla questione preferisce glissare), alla fine anche questo segreto di Pulcinella emergerà inesorabile dal pantano di sentimentalismo progressista che ha oscurato una gran parte dell’opinione pubblica occidentale.

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fonte: Ordine Futuro   

8 commenti su “Il governo polacco: “Non finiremo come l’Europa occidentale” – di Ermanno Durantini”

  1. Sì, ma chissà dove saremo e come ci troveremo quando emergerà il segreto di Pulcinella.
    Intanto i migranti e chi li fa arrivare in quantità sempre maggiore da noi hanno capito molto bene, dai nostri governanti e dai capi della Chiesa cattolica, come si sta qui in Italia e fin dove possono spingersi. Così arrivano a migliaia al giorno e fanno un po’ come gli pare e piace, tanto sanno già come andrà a finire, vale a dire con un niente di fatto (ho in mente gli ultimi episodi di bullismo di minori africani, quel poco che è possibile sapere, perché mi pare che in questo ambito le notizie siano molto silenziate). Nel frattempo Pantalone paga. E non deve neppure votare (non sia mai gli venisse in mente di interferire coi disegni di certi signori).
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-re-della-movida-e-il-richiedente-asilo-che-paghiamo-19619.htm

  2. I polacchi hanno ragione. Dopo avere sconfitto i turchi a Vienna dovrebbero farsi invadere dai musulmani? Dovrebbero seguire l’esempio suicida degli italiani?

  3. Banalizzare il problema della migrazione clandestina, significa esporre i paesi europei ad attacchi terroristici sempre più incontrollati. Non si può più nascondere il legame terrorismo -migrazione, come non è più possibile negare la radicalizzazione islamica come causa scatenante del terrorismo. Altro grande pericolo è concedere la cittadinanza ai minori migranti, estendere i diritti civili agli islamici, consentire una rappresentanza politica . La cecità dei politici, il tradimento dei vertici della Chiesa, l’ingenuità delle masse, la denatalità, consentiranno agli islamici di occupare pacificamente l’Europa! Se questa è democrazia…?!

  4. Intanto, in Francia NON vincerà Le Pen. In Italia, nonostante le premesse, NON vinceranno i sovranisti/identitari Meloni e Salvini (considero Grillo una finta opposizione, uno sciocco utile all’establishment). In America, il vincente Trump è già stato “ricondizionato” e “riprogrammato” dal deep state. Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca saranno ricondotte all’ovile a bastonate e accetteranno masse di negri incivili obtorto collo. Putin sarà demonizzato e isolato, se non spazzato via da una bella rivoluzione colorata.
    A breve noi europei – e probabilmente dopo Donald anche gli USA – saremo un meticciato senza radici e senza cultura, salvo enclave interne musulmane. Avremo un QI medio più basso dell’attuale e dimentichi delle nostre radici saremo condizionati fin da piccoli al politically correct. Masse di decerebrati senz’anima, spenderemo i soldi guadagnati lavorando in grosse multinazionali esattamente come vorranno i padroni del discorso; ossia, ça va sans dire, i cari fratelli maggiori, che allora finalmente si saranno vendicati di Gesù Cristo.

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