Sul Natale è calata l’ombra, laica, democratica e progressiva, di un “allegro” e gongolante suicidio nell’ospitale  Svizzera. Una rete televisiva ha mandato in onda l’intervista alla infelice signora che, grazie all’assistenza e al liquido contributo del partito radicale, stava per recarsi nella tombale repubblica calvinista, dove è legittimata l’eutanasia (dietro versamento di una robusta somma di denaro: l’avarizia è l’altra faccia della tanatofilia elvetica). [clicca qui per l’intervista]

di Piero Vassallo

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zzzz2rdclSul Natale è calata l’ombra, laica, democratica e progressiva, di un “allegro” e gongolante suicidio nell’ospitale  Svizzera.

Una rete televisiva ha mandato in onda l’intervista alla infelice signora che, grazie all’assistenza e al liquido contributo del partito radicale, stava per recarsi nella tombale repubblica calvinista, dove è legittimata l’eutanasia (dietro versamento di una robusta somma di denaro: l’avarizia è l’altra faccia della tanatofilia elvetica). [clicca qui per l’intervista]

Davanti alla macchina da presa una gongolante, radicale parodia della tragica illusione che ingiusto fece me, contro me giusto. Illusione confessata tardivamente e dolorosamente da Pier delle Vigne all’Alighieri.

La vittima della passione obituaria ha ostentato quella raggelante, insistente, classica ridarella, che manifesta la moderna profondità della possessione nichilista.

L’aspirante suicida ha pertanto meritato le congratulazioni di Emma Bonino, illuminata specialista in aborti procurati e in atti di acrobatica e untuosa empietà.

La misericordia esige l’astensione dal giudizio sulla cieca allegria dei suicidi. Non si può nascondere tuttavia il disagio prodotto dall’ostentazione di una felicità associata all’immaginazione del nulla laico e democratico.

Ora alla felicità quasi gongolante dell’aspirante suicida soggiace l’allucinata mitologia intorno all’uomo causa sui e perciò padrone assoluto della propria vita.

La decisione di finanziare il viaggio di un’infelice verso la fabbrica elvetica dei suicidi è conforme a un’ideologia costruita intorno alla stolta irrisione, all’odio verso il creato e al folle, radicale   disprezzo del Creatore.

Il vero, ultimo nome di tale ideologia è necrofilia, estremo traguardo della rivolta attuata dagli illuminati moderni contro la fede in Gesù Cristo e contro la retta ragione.

Sulla lugubre scena laicista i radicali fanno irrompere l’oscuro medioevo degli albigesi, i fanatici che praticavano il suicidio per sfuggire alla legge del Creatore (che il loro furente delirio teologico giudicava intrinsecamente malvagio).

Il partito radicale, avanguardia del pensiero laico e lugubre codazzo del movimento albigese, suggerisce e promuove l’unione ipostatica del progressismo illuminato con la capovolta e tenebrosa eresia del Medioevo obituario.

La fortuna del disgraziato partito radicale, infatti, discende dalle purissime (catare, appunto) battaglie contro la fecondità e contro la vita. Fortuna (duole rammentarlo) che fu ed è assecondata dalla pie e calde  conversazioni telefoniche degli esponenti radicali con l’autorità cattolica post conciliare.

Il lugubre titanismo dei radicali è l’approdo finale del viaggio anticristiano intrapreso dagli illuminati in vista di orizzonti felici, gongolanti e pomposi.

9 commenti su “Il male radicale – di Piero Vassallo”

  1. “Non pensate che siete in mano al nulla,la vostra vita vi appartiene” dice nell’intervista la sventurata donna rivolgendosi agli aspiranti suicidi.Povera donna,nel momento della prova in mano ai rapinatori di anime,in mano a chi di quel nulla fa una bandiera su cui troneggia l’eterno nemico.L’umanità è a un bivio:o dalla parte della giusta ragione supportata da una fede salda e integra,o dalla parte dell’obnubilamento della mente che nega all’anima i suoi diritti eterni perché Eterno è il suo Creatore. Gridano queste povere anime, come in rivolta ai corpi che le rinnegano, ma è pur di un corpo e un’anima che ogni persona è in sé costituita; e questo fa il maligno: divide anima e corpo, ragione e fede, esclude Dio dall’uomo. Terribile, terribile, e direi oscena l’intervista,senza il benché minimo senso umano,nonostante voglia dimostrare il contrario e sciagurata la decisione di mandarla in onda,anzi, sciagurati tutti,dall’intervistatrice ai suoi mandanti.E sciagurata la poveretta.
    Dies irae, dies illa…

  2. Divorzio: ” l’ Uomo Superiore non può che praticare il celibato libertino” (secolo XVIII).
    Aborto: ” la Donna Moderna non può che FARE pochi e sceltissimi figli” (secolo XIX).
    Eutanasia: ” fa’ in modo di essere sempre in forma per goderti le cose -fit for fun. Quando non è possibile, o ti sei annoiato, scegli di annichilirti” (secolo XX)

  3. Mi consenta, ma tanatofilia e necrofilia mi sembrano parole troppo importanti per una simile miseria, aggravata, volutamente, dalla pompa mediatica. Una volta, per la pompa e lo sfruttamento della credulità, bastava la donna barbuta o un qualche storpio. Svizzera paese, peraltro, di gran lunga meglio della fatiscente Enotria, però….. gli affari sono affari: orologi, cioccolata e BANCHE. La stessa moritura ha dichiarato che ci vogliono 12.500 Eur. per la bisogna. Ora un quidam , rumenoserboalbanesekosso, professionisti che abbondano chez nous, sarebbe, forse, ben lieto di prestare lo stesso servizio per meno di 1000 Eur. e poi sarebbe un servizio a km zero. Per fortuna, questo business, del circuire un disgraziato, disperato, per portarlo al suicidio non è fatto, ancora, come lo fanno i misericordiosi, della cintura esplosiva, il gran botto è solo giornaltelevisivo.
    Penso che sia giunto il momento di leggere, nella Messa della domenica, in una vera, il salmo 108.

  4. Purtroppo io pensavo che un non credente avrebbe potuto scegliere l’eutanasia..!!!!
    Mi fecero capire il mio gravissimo errore i carissimi di Riscossa Cristiana, cioè i
    redattori ed i commentatori!!!
    Colgo l’occasione per ringraziare ancora i sempre molto cari:
    – Piero Vassallo,
    – Tonietta,
    – Raffaele,
    – e l’abbastanza “nuovo” giorgio vigni…

  5. L’empietà contro il Natale, svergognata, esplicita: ricordate Welby (Natale 2006) ? La stessa Eluana doveva partire per Udine il 16 dicembre 2008, poi la burocrazia si inceppò e non ci servirono la sua agonia alla Vigilia, ma in prossimità di San Valentino.

  6. Demoni incarnati, o uomini posseduti, non c’è altra spiegazione alla loro depravazione, all’amore per la morte (altrui, perchè Pannella con i suoi digiuni non è ancora riuscito a liberarci della sua presenza). Verrebbe da dire che il Diavolo se li porti via, così finalmente avranno tutto l’orrore che hanno desiderato (per gli altri) in terra.

    1. NO caro Mah! Mai mai e poi mai augurare la dannazione a NESSUNO!!! E’ la massima sconfitta anche per chi lo dice! Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat. Cristo trionfi in ogni cuore!

  7. mi permetto di rammentare che possiamo e dobbiamo opporci ai crimini dei viventi, mentre non possiamo giudicare i morti
    il professore di religione (tanti anni or sono…) spiegava alla classe che Giuda è degno dell’inferno (a causa del tradimento e del suicidio) ma non è certo che bruci nella fiamme eterne, perché prima di morire potrebbe essersi pentito
    la teologia dell’inferno vuoto cade miseramente perché nel Vangelo si parla di uomini condannati alla pena eterna – senza la contraria indicazione della Sacra Scrittura non sarebbe insostenibile

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