Il vero papa di una falsa chiesa. Romanzetto amazzonico

Sabato 14 febbraio, ore 9, via Mosè Bianchi, Milano, sede del Pontificio Istituto Missioni Estere, meglio conosciuto come Pime, convegno sobriamente titolato: Il grido dell’Amazzonia. Ricchezza, drammi e sfide di una regione in crisi. Relatori: le giornaliste di “Avvenire” Lucia Capuzzi e Stefania Falasca, la docente di antropologia culturale dell’Università Cattolica Anna Casella Platrinieri, il missionario Omi padre Roberto Carrasco e il missionario Pime padre Giovanni Manco. Moderatore il giornalista di “Mondo e Missione” Giorgio Bernardelli.

Non la faccio molto lunga, la cronaca si risolve facilmente nell’elenco dei concetti ripetuti più e più volte con quei “ritmi ossessivi” che Franco Battiato ci spiegava essere “la chiave dei riti tribali”. Dunque, in una mattinata ho imparato che: l’Amazzonia è la culla della biodiversità, l’Amazzonia garantisce la vita del pianeta, l’Amazzonia è la terra dai forti colori, l’Amazzonia è come una donna stuprata, l’Amazzonia fa comprendere che la difesa della vita non è tanto salvare bambini e vecchi dalla morte di stato quanto sentire il respiro profondo della Madre Terra, l’Amazzonia è il laboratorio della liberazione dei poveri, l’Amazzonia è l’università a cielo aperto in cui imparare la tolleranza per ogni differenza, l’Amazzonia ci induce dolcemente ad abbandonare la nostra identità per poter parlare con gli indigeni, l’Amazzonia è la culla delle mille credenze e dei mille riti che la chiesa deve assumere in sé. Come si nota, non c’è traccia del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ma non pretendevo neanche che andasse diversamente. Preferisco sempre che non vengano nominati invano in mia presenza, e di questo sono grato ai relatori.

Avevo deciso di ignorare l’incombente sinodo sull’Amazzonia e spiegherò a momento debito perché ho fatto un’eccezione. Qui serve invece una premessa al termine della quale i lettori potranno essere decimati dal dissenso per la franchezza, ma l’onestà la impone.

Se i pastori che sbranano gli agnelli vi scandalizzano, ma pensate che riportare indietro le lancette della storia li induca a ravvedersi. Se gli altari invertiti per adorare il mondo vi scandalizzano, ma siete convinti che basti girarli perché tutto torni come prima. Se il Vicario di Cristo che predica l’Anticristo vi scandalizza, ma ritenete che tutto si aggiusterebbe in un conclave opportunamente pilotato da una mafia buona avversa quella cattiva di San Gallo. Insomma, se siete bravi cattolici che “si scandalizzano, ma” questo romanzetto amazzonico non fa per voi.

Se la realissima e crudissima realtà non vi piace, ma la prendete a colpi di martello per farla entrare nei concetti di una teologia e negli articoli di un diritto canonico rassicuranti ed emollienti, lasciate perdere e leggete altro. Se impazzite su tomi di sacra teoria per spiegare a voi stessi, senza convincervi del tutto, come e qualmente la vera chiesa possa avere o non avere un falso papa, non abbiamo più niente da dirci. C’eravamo tanto amati, forse, ora non più.

Cronache alla mano bisogna avere il coraggio di constatare che ai nostri giorni non è all’opera il falso papa di una vera chiesa, ma il vero papa di una falsa chiesa. Lo so che una simile affermazione parrà teologicamente imperfetta, filosoficamente carente, canonicamente rozza. Vi avevo avvisato. Ma, purtroppo per voi e per me, descrive la realtà nuda e cruda, che se ne frega beffardamente della teologia, della filosofia e del diritto canonico. La realtà non è quella che piacerebbe a me, a voi o a chissà quanti altri cuoricini di buona volontà. La realtà è spietatamente quella che è: il mondo è antievangelizzato da una chiesa anticristica con un suo legittimo papa, il cui titolo non richiede il prefisso “anti” poiché nel suo regno non c’è alcun altro sovrano a cui debba opporsi. Liberatevi per un momento della terza narice cattocons, cattotrad e cattoquelchevoletevoi e vedrete che tutto torna e si spiega: i pastori che sbranano gli agnelli, gli altari invertiti, il Vicario che predica l’Anticristo e quanto ne discende, fino all’ultimo dei dettagli.

Prima di continuare, è d’obbligo una postilla alla premessa. Se un papa si fa nello spazio di pochi scrutini in un conclave ben confezionato, per fare una chiesa serve molto più tempo, e non bastano i decenni, non basta, con tutto il rispetto, un Vaticano Secondo. Non si passa dalle geometrie dei giardini vaticani al caos della Foresta Amazzonica nel torno di un concilio e di un postconcilio. La semente eretica dell’informe è vecchia di secoli, sparsa dal Nemico fin da quando Cristo ha fondato la sua Chiesa, l’unica vera, allo scopo di trasformare legioni di buoni cristiani in entusiasti seguaci dell’Antivangelo senza che neppure se ne accorgessero.

Poiché il Nemico è un provetto giardiniere, ha selezionato una semente capace di far crescere per ogni epoca la pianta giusta. Ormai, ne ha suscitate così tante da formare una foresta che ha oscurato il Cielo agli sguardi degli uomini. Oggi la chiamano Foresta Amazzonica: il pantheon da cui è stato bandito il Dio Uno e Trino per fare luogo alle divinità di ogni razza e colore. Qui, e solo qui, all’unisono con il pulsare della Biodiversità, batte il cuore del vero papa della falsa chiesa, pontefice massimo della Divinodiversità. Qui, e solo qui, potranno essere evocati i mille e mille spiriti colorati che completano il ritratto del Cristo Cosmico ingiustamente sottratto per venti secoli all’adorazione degli ignari fedeli. Qui, e solo qui, nei riti di sottomissione a Pachamama troverà compimento la salvezza dell’umanità minacciata dall’implosione del pianeta.

In questa selva oscura, fiore tra i fiori, spunta ora il sinodo della regione Pan-Amazzonica, in scena dal 6 al 27 ottobre con il titolo Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale. Se pensate che in qualche modo sia possibile intervenire nel dibattito portando anche solo qualche piccola correzione, fatevene una ragione, i giochi sono fatti da tempo. Sono persino ammirevoli i dotti censori dell’Instrumentum Laboris che detta le linee guida dell’assemblea. Ammirevoli, ma inefficaci perché, forse attratti dal vago sentore veteroromano della dicitura latina, si sono gettati su un falso bersaglio, messo lì allo scopo di mostrare quanto le critiche siano vecchie e fuori tema.

Nel pantheon della Foresta Amazzonica si adorano altre divinità, si celebrano altri riti, si elaborano altre cosmologie, si teorizzano altre teologie, si trasmettono altre dottrine, si praticano altre morali, si parlano altre lingue. E la Foresta Amazzonica, con le sue divinità, i suoi riti, le sue cosmologie, le sue teologie, le sue dottrine, le sue morali e le sue lingue non si estende solo sui canonici nove Paesi sudamericani: è già qui, a oscurare il nostro Cielo tirando fuori dai bravi cattolici l’indio che c’è in loro da chissà quante generazioni.

Il vero bersaglio sarebbe la falsa chiesa che si è sostituita a quella Vera. Ma è così grande, globale, da essere invisibile. Il Corpo Mistico della Chiesa Amazzonica è un’entità sostanzialmente inattaccabile poiché la maggior parte dei suoi membri ne fa parte senza esserne completamente cosciente, tralci di una vite diabolica illusi di appartenere ancora alla vigna del Signore. Cosicché la Gerarchia Amazzonica, con il vigore e l’ardore dei tempi apostolici, affonda il suo Antivangelo nelle anime dei fedeli come rovente lama infernale nel burro.

È il pensiero di queste povere anime che mi ha mosso a dire qualcosa in proposito, anche se so che servirà a pochissimo, se non a nulla. Ma non ci avrei messo testa se la zia Marinella, in cima ai suoi settant’anni da cattolica, apostolica e romana non avesse preso a preoccuparsi seriamente per le sorti dell’Amazzonia facendole circolare per WhatsApp tra parenti e amici. Il chilometrico appello di padre vattelapesca che tanto ha intenerito il cuore della zia Marinella e lo zelo apostolico con cui lei trasmette il Nuovo Verbo la dicono più lunga di tutti i documenti preparatori e definitivi di qualsiasi sinodo o concilio. E quante zie Marinelle ci sono in giro per l’orbe? E quanti padre vattelapesca le adescano dalle loro scrivanie nell’Urbe?

Così, mi sono sciroppato il convegno del Pime, uno dei tanti dispensati Urbi et Orbi in questi tempi. Quanto ho imparato l’ho già detto. Ho tenuto da parte un solo concetto che merita due righe di commento: l’Amazzonia ci insegna a mettere da parte il pensiero “aristotelico-cartesiano”. Confesso che questa definizione di una qualsiasi filosofia occidentale non l’avevo mai sentita e mi fa anche un po’ ribrezzo. Non nutro un gran trasporto per Aristotele, ma mi pare che accompagnarlo con Cartesio non gli renda giustizia. Eppure non c’è stato relatore che non abbia ribadito, con ritmo ossessivo da rito tribale, il suo ostracismo al pensiero “aristotelico-cartesiano”. Per la verità, la docente di antropologia culturale, una sola volta, si è lasciata sfuggire un fiotto di ostilità al pensiero aristotelico-tomista. Ma si è subito ripresa dicendo che, no, tutto sommato San Tommaso può anche essere risparmiato perché “ha detto cose interessanti sulla divinità”.

Personalmente, penso che fior di cristiani siano andati in Paradiso prima della comparsa di San Tommaso e tanti altri fior di cristiani vi siano andati e vi andranno anche dopo senza un rigo dell’Aquinate tra le mani. Ma non è questo il punto. Il fatto è che nella Chiesa Amazzonica, culla della Biodiversità e della Divinodiversità, non c’è posto per una sola idea difforme al Nuovo Credo. Quando i suoi apostoli parlano di pensiero “aristotelico-cartesiano”, intendono senza alcuna sfumatura e senza alcuna approssimazione “tutto ciò che non è Amazzonico”. Con una definizione intellettualmente truffaldina viene gettato l’anatema su tutto ciò che nei cuori e nelle menti degli uomini è germogliato al contatto con il Vangelo di Cristo, dai Padri apostolici ai nostri giorni. Per questo la loro chiesa, che ha un suo vero e legittimo papa, è necessariamente falsa.

33 commenti su “Il vero papa di una falsa chiesa. Romanzetto amazzonico”

  1. A leggere, può sembrare incredibile. Invece è tutto incredibilmente, tragicamente, vero. Un po’ di luce in mezzo a questa tenebra. Grazie dott. Gnocchi.

  2. Invece Benedetto XVI è il vero Papa della vera chiesa cattolica apostolica e romana o di quello che ne rimane ormai….un papa silente ed orante ma presente in Vaticano, che Dio conserva in vita proprio per testimoniare al Suo popolo di avere ancora sulla terra un Suo autentico Vicario! Preghiamo per lui e per la salvezza della vera chiesa di Cristo.

    1. Benedetto XVI dopo che è fuggito davanti ai lupi,e aver così spianato la strada agli amici del card. Martini,a perso la potestà di “sciogliere e legare” !!! ….Quindi nonostante si fa chiamare Papa,egli non è più vicario di Cristo!!!

      1. Nella nuova falsa chiesa: Bergoglio é il falso profeta, e l’anticristo é la “piccola” Greta Thunberg.
        Dove sta scritto che l’anticristo deve essere per forza un uomo?
        Anzi: io penso che il diavolo essendo la scimmia di Dio imiterà la sua venuta con una bimbetta in apparenza innocente la quale a nessun uomo farebbe timore.
        Che Nostro Signore Gesù ci aiuti.

  3. Finalmente qualcuno che le canta giuste. Quelli che stanno a spaccare il capello in quattro per timore di andare oltre il limite non so se mi fanno più arrabbiare o più ridere. Il limite non esiste più perché l’hanno abbattuto quelli della falsa chiesa. Certo che oltre alla lucidità ci vuole coraggio per dirlo. Spero che questo articolo venga letto il più possibile.

  4. Trovo molto realistico e intellettualmente molto fine non aver mai fatto il nome di Bergoglio. Il problema, come spiega bene il dottor Gnocchi è molto più vasto e antecedente. Purtroppo la realtà è quella che qui viene descritta. Chiudere gli occhi non serve a niente.

    1. jb Mirabile-caruso

      Elena de Palma: “Chiudere gli occhi non serve a niente”.

      Serve a moltissimo, gentile Signora! Serve ai molti cosiddetti ‘Tradizionalisti’ che con il loro VILE silenzio sono, di fatto, COLLABORAZIONISTI – ormai da sessant’anni e passa – degli invasori ed OCCUPATORI della Chiesa di Cristo! È stato, infatti, grazie al loro silenzio che i barbari invasori hanno realizzato, almeno nell’ immaginario collettivo, la distruzione della Chiesa cattolica.

      Fra questi collaborazionisti il podio va senza alcun dubbio assegnato alla FSSPX la quale continua – ormai da mezzo secolo – a far finta di non vedere l’EVIDENZA!

      Nell’ “immaginario collettivo” ho detto, ma NON tuttavia nella realtà perché – e questo è il punto di cruciale importanza che viene mancato quasi da tutti – la Chiesa di Cristo, deprivata del Suo Vero Papa a cominciare dal Conclave del 1958, da “Soggetto che fa l’azione” viene ridotta di forza a “Soggetto che subisce, impotente, l’azione”, per cui tutto ciò che è stato ascritto ad Essa dal 1958 fino ai giorni presenti è NULLO, compreso il conciliabolo del Vaticano II che non ha NULLA a che fare con la Chiesa di Cristo ma tutto ha a che fare, invece, con l’occupatrice Sinagoga di Satana che l’ha voluto, commissionato, pilotato e realizzato e che – ingannevolmente – si è SPACCIATA per la Vera Chiesa di Cristo con il risultato strabiliante che quasi tutto il popolo di Dio è caduto nella trappola dell’inganno.

  5. Se la maggioranze degli italiani (e non solo) hanno rigettato la falsità politica mondiale (non votando o votando per protesta), non è escluso che gli stessi rigettino il presunto papa in carica, onusiano, e la sua falsa chiesa.

    1. Per Satana, dal giardino dell’Eden ai giardini vaticani la strada è stata lunga, spesso tortuosa e difficile, ma infine, cambiando l’aria di questo clima impazzito, fatta di placide discese. Fino a che, importando piante, uomini e animali dalla regione amazzonica – luogo ideale per il respiro del mondo – da esperto giardiniere, vi sta trapiantando la mala pianta del paganesimo, ovverosia l’adorazione di sé medesimo: colpo da maestro (quasi fosse un Renzi redivivo) che gli assicura il podio nella competizione mondiale per il rifiuto di Dio.
      Fortunatamente per lui c’è chi si sta già impegnando molto per dargli una mano:
      https://www.ilmamilio.it/c/comuni/18328-albano,-un-murales-per-papa-francesco.html

  6. Ringrazio il dott. Gnocchi per aver saputo dire molto bene e, quindi, avermi chiarito quel pensiero “strisciante” (come il fiume amazzonico!!!) nella mia testa che non riuscivo a mettere a fuoco, mi infastidiva…e pure tanto, ma non ero ancora capace di esplicitare. Sì, sono convinta anch’io che lo sforzo maligno di Satana contro il Cristo sia iniziato durante la sua caduta perpendicolare verso l’inferno, ma ciò che DEVE rassicurarci è la certezza, la speranza che non deve morire, che Satana non prevarrà, che la SS. Trinità metterà fine a questo scempio, metterà fine alla Menzogna, metterà a tacere per l’eternità l’Anticristo con tutte “le sue divinità, i suoi riti, le sue cosmologie, le sue teologie, le sue dottrine, le sue morali e le sue lingue”!
    Per ora, come disse Gesù a Silvano dell’Athos: “stiamocene agli inferi e non disperiamo”.

  7. TUTTO CONDIVISIBILE , PERO’ CHE CI PIACCIA O NO , QUESTA RESTA LA CHIESA DI GESU’ CRISTO , UNICA PORTA DI SALVEZZA E SULLA QUALE SATANA NON TRIONFERA’ MAI….TESTIMONIARE PUBBLICAMENTE LA FEDE OGNI GIORNO E PREGARE PER LA NOSTRA SALVEZZA , DIO NON CI DELUDERA’….

    1. Il problema sta nel fatto che questa porta viene chiusa a viva forza da coloro che dovrebbero tenerla aperta. Capisco il sentimento del signor Michele, ma non lo condivido. Forse siamo troppo abituati a ragionare in termini istituzionali e non in termine di verità della fede. Penso che l’articolo voglia metterci in guardia da questo pericolo.

  8. Questo articolo mi inquieta molto perché esprime in modo molto chiaro e con riferimenti concreti quello che percepisco in modo confuso da molto tempo. Devo lamentare che nel mondo cattolico tradizionalista non trovo mai questa chiarezza e questo coraggio. Spero che l’autore non abbia ragione, ma temo che invece le cose stiano veramente così come sono dette.

  9. Alessandra Canalis

    Io sono convinta da un pezzo che la situazione si questa. Mi chiedo come si faccia ad intrattenere anche un briciolo di rapporto con questa che è ormai la chiesa della perdizione. Bisogna lasciarli per conto loro non tanto per fargli un dispetto ma per salvare noi stessi.

  10. Giorgio Lo Giudice

    Sto riflettendo su questo articolo, come su altri del dottor Gnocchi tutta la serie del Romanzo infernale e quello sulle messe nere . le messe grigie. Che dire? Questi scritti ci offrono spunti e punti di vista unici. Grazie

  11. Ho smesso di chiedermi dove andremo a finire con questa falsa chiesa. Da temo ho capito che vuole portarci all’inferno e bisogna evitare di seguirla.

  12. Una domanda da neo-convertita (dunque non una provocazione) e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.
    Stasera a Messa il parroco, commentando il Vangelo (nessuno può servire due padroni), ha detto che non verremo giudicati in base ai Rosari che avremo pregato o in base alle Messe cui avremo assistito, ma in base a quanto avremo condiviso coi poveri.
    Può sembrare un bel messaggio (della serie: non chi dice “Signore, Signore”, ma chi ama il prossimo si salverà), ma mi ha fatto comunque storcere il naso.
    Cari fratelli in Cristo, cosa mi dite?
    Buona festa di San Pio da Pietrelcina, che ci protegga da lassù.

    1. Gentile Chiara,
      non saremo giudicati su quanto avremo condiviso, ma sull’amore, a partire dall’amore per Dio e poi da quello per il prossimo che dobbiamo amare come noi stessi. La manfrina della condivisione con i poveri è la stessa che usò Giuda quando rimproverò Nostro Signore per avere lodato la donna che aveva “sprecato” un vaso di nardo per profumarLo invece che venderlo e darlo ai poveri.

    2. Oswald Cobblepot (the Penguin)

      Gentile Chiara, il parroco ha commesso il consueto errore di tutti i neomodernisti (per intendersi, quelli figli del CV2). In sostanza, il ragionamento è che si è cristiani solo quando si è poveri, oppure ci si schiera con i poveri. Obiezioni possibili.
      1. La povertà non è un bene o un vantaggio, tant’è vero che lo stesso Gesù predicava ai poveri di spirito, ossia a coloro che sono fragili spiritualmente, e non indigenti materialmente.
      2. Il ricco che, in quanto tale, non passa attraverso la cruna dell’ago, non è un predestinato alla dannazione (cosa che contraddice il Sacrificio salutare di Gesù), ma è uno che si è fatto schiavo dell’idolo della richezza. Il ricco che sa essere spiritualmente libero dal denaro non è un dannato.
      3. Rosari, S.Messe, processioni, devozioni varie sono un preciso obbligo del credente (Pregate sempre senza stancarvi mai).
      Questi pauperisti d’accatto vanno abbandonati nel loro brodo (immangiabile).
      LJC da Gotham, il Pinguino.

  13. ANTIpapa ribadisco invece,ANTI Cristo ribadisco invece dottor Gnocchi. Cristo è il Pontefice tra Cielo e terra per cui costui sarà sempre ANTIPAPA ed ANTICRISTO, contro l’Unico vero Sommo Pontefice Mediatore e Redentore tra Cielo e terra,l’unico vero Cristo. Non si tratta di essere Bergoglio Papa contro l’inventore della somma eresia di 2 papi, uno col munus e l’altro in libero esercizio, (hanno dimostrato entrambi la loro complice intesa al di là delle guerre tra mafie di logge diverse), ma di essere enrambi contro Dio stesso venuto da XX secoli a fare il Papa essendo Egli solo Sommo Pontefice della Chiesa. Condivido il tenore del suo articolo ma questo è un errore grande come una casa. Ontologicamente non esiste un vicario vero di Cristo oggi, se non nel corpo elettore dei pochissimi rimasti sani (da cui si sono autoesclusi i lefebvriani ed ex lefebriani). Non esiste in Ratzinger buono contro un Bergoglio cattivo, ma neppure esiste un vero Papa in Bergoglio. Non prevarranno sulla Chiesa fondata su Pietro e Pietro vivrà nei Suoi Successori fino all’ultimo, ma qui nel duetto non esiste Pietro, segno che siamo alla Parusia, i segni sono eclatanti ed il Maestro avvisò di tenerli in conto. Non hanno prevalso sulla Chiesa, in cui metto lei e me ed altri, tra cui i mediugoriani: è Maria ss che ha tenuto in piedi noi. Hanno prevalso sul Papa, impossibile, la storia ci dirà che non è stato così, ma quel che è certo è che l’essenza ontologica ci assicura con certezza che al momento non abbiamo vicari di Cristo in Vaticano: abbiamo però Cristo Sommo Pontefice che intercede per noi. La sede non è vacante seppure vacante, sembra paradosso ma non è. Il 1958 deve essere chiarito per capire la dinamica delle cose, intanto prendiamo dato dei fatti NON CONTESTABILI: Roncalli era scomunicato per appartenenza alla massoneria ed al comunismo (accordo di Metz), idem fu per Montini. E ciò prima della loro elezione: suggerisco di rinverdire il bagno nel Tevere ai cadaveri. Non poterono essere capo di un Corpo a cui non appartenevano per scomunica per dichiarazione dei Papi loro precedenti. Intanto non so cos’altro fare se non soffrire ed offrire e riparare nel ss Rosario della Madre Nostra Immacolata.

    1. Direi che questo intervento, apprezzabile per il dolore che contiene per la situazione attuale della chiesa, appartiene alla categoria che nell’articolo viene descritta come quella di chi impazzisce su tomi di sacra teoria per spiegare a a loro stessi, senza convincersi del tutto, come e qualmente la vera chiesa possa avere o non avere un falso papa. Perché continuare a farsi del male con queste elucubrazioni quando la realtà, purtroppo, è molto, molto, molto più semplice. Tragica, ma semplice.

      1. Il dolore c’è ma il papa Bergoglio non è papa se non come pagano, la Chiesa c’è invece e non è la falsa, il Pontefice c’è.

  14. Ho riletto l’articolo con più attenzione e devo dire che non trovo altra spiegazione per quanto sta avvenendo, anzi per quanto è già avvenuto. Il Titanic sta affondando e qui suona ancora l’orchestrina con tanto di spettatori plaudenti o imbronciati.

  15. Sarebbe interessante una seria analisi storica per capire quando tutto questo è cominciato. Io pensavo che fosse tutto accaduto con il Vaticano 2, ma in effetti devo ammettere che quello non può essere un fungo spuntato improvvisamente.

    1. jb Mirabile-caruso

      Aldo Gentili: “Sarebbe interessante una seria analisi storica per capire
      ………………………quando tutto questo è cominciato”.

      Una analisi rigorosamente storica penso non si otterrà mai per il semplice motivo che i Conclavi sono SEGRETI nei loro contenuti e solo il Papa eletto ha il discrezionale potere di renderli pubblicamente noti. A ciò si aggiunge la complicazione che le rivelazioni di un Papa eletto sono solo attendibili se è veramente Papa e non un falso papa eletto con procedure canonicamente illegittime.

      Da un cumulo di notizie più o meno storicamente attendibili, sembra che l’infiltrazione della Chiesa di Cristo da parte della setta comunista e da quella omosessuale sia iniziata negli anni ’20 del secolo scorso e sembra che al Conclave del 1958 ben quattro cardinali appartenessero a queste due sette. Al Conclave citato sembra che l’elezione avvenuta del cardinale Siri sia stata soppressa in favore di quella di due giorni dopo di Roncalli con intimidazioni estremamente gravi sia a livello personale e di famiglia che a livello di persecuzioni di cattolici residenti nell’Unione Sovietica di Stalin. Se queste informazioni dovessero essere vere – indipendentemente dalla loro impossibile dimostrazione storica – noi ci troveremmo di fronte alla Verità della Chiesa di Cristo essere stata DEPRIVATA del Suo Vero Papa – nella fattispecie l’eletto Siri – e la sua SOSTITUZIONE con il falso-papa Roncalli. Da questo momento in poi, tutto ciò che è accaduto in Casa Vaticano è stato voluto e realizzato secondo la regia massonica della Sinagoga di Satana: conciliabolo Vaticano II ed elezioni di papi tutti rispondenti a questa comune caratteristica: servitori di Dio affinché le masse di fedeli non si accorgessero dell’inganno e, al contempo, servitori di Satana per divulgare i suoi veleni.

      Sessant’anni e passa di OCCUPAZIONE della Chiesa di Cristo senza che la quasi totalità dei cattolici del mondo ne abbiano il pur minimo sospetto! Siamo di fronte al TRIONFO DEL MALE!!!

  16. I 70 anni di biblica memoria, la statua del sogno di Nabucosodonor in frantumi per la piccola pietra, il non prevalebunt ci dà speranza…. ci avviciniamo ai 70 anni, preghiamo che venga anticipato, abbreviato i tempi com’è scritto. Non vogliono sentir parlare di trame dei loro prelati, eppure le trame sono lampanti ormai, ma diventar pagani lo trovano piacevole. Si dovrebbe tirar fuori il documento segreto del card.Siri prima del tempo….ma nessuno lo chiede. “Mistero di empietà tale da ingannare persino gli eletti” Ma allora chi si salverà? “Nulla è impossibile a Dio”. Preghiamo.

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