Il Vescovo di Chioggia contro il Sindaco, che vuole il crocifisso nei locali pubblici

zzvscvchggAl Vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, per anni delegato all’immigrazione per conto della Conferenza Episcopale Triveneto, proprio non è andata giù la decisione del Sindaco leghista di Padova, Massimo Bitonci, di reintrodurre obbligatoriamente il crocifisso nelle scuole ed in tutti i locali pubblici. E, con un’invasione di campo (un campo, quello politico, peraltro non suo…), ha deciso d’intervenire pubblicamente sulla stampa, negando che questa sia «una battaglia in favore della fede e della Chiesa, i criteri per difendere i valori cristiani» sarebbero, a suo giudizio, «altri», senza specificare peraltro quali.

Son passati quattro anni esatti da quando la Presidenza della Cei disse esattamente il contrario, informando la Corte europea dei Diritti dell’Uomo circa l’importanza che «l’esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche» assume «in relazione ai sentimenti religiosi delle popolazioni ed alle tradizioni delle Nazioni d’Europa». Non solo. Fu Benedetto XVI, nel discorso tenuto nel 2006 al 56° Convegno nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, a condannare espressamente i nemici del Crocifisso: «Non è certo espressione di laicità, ma sua degenerazione in laicismo – ha detto il Sommo Pontefice – l’ostilità ad ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione; alla presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche». Ne è informato, il Vescovo di Chioggia?

Una provocazione, comunque, la sua, che non ha mancato di provocare immediatamente inevitabili reazioni e polemiche. Che il Prelato ha cercato di stemperare, dicendo: «Non ne farei comunque un dramma», quasi “derubricando” la questione, come fosse un semplice residuo del passato. La Chiesa, a suo dire, non avrebbe «mai condotto battaglie per il Crocifisso». E «che ora lo si prenda a simbolo dell’identità veneta è discutibile». Eppure, fu proprio la Cei, nella citata dichiarazione, a definirlo espressamente il «segno di un’identità», specificando peraltro, in un comunicato-stampa del 2009, come il Crocifisso sia «non solo simbolo religioso, ma anche segno culturale», in linea col «riconoscimento dei principi del Cattolicesimo», quegli stessi principi che il Concordato del 1984 all’art. 9 comma 2 definisce «patrimonio storico del popolo italiano».

Immediata e prevedibile la replica da parte dei bersagli politici di mons. Tessarollo. A muoversi, è stato il segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato di non riconoscersi «in una Chiesa, che ha favorito l’invasione islamica». Scatenando un botta e risposta col Vescovo, che di pastorale ha davvero ben poco: «Non si riconosce in questa Chiesa?– ha replicato, infatti, piccato, il Prelato – Se ne faccia una per conto suo». E ribadisce: «Le battaglie sono altre», bollando tutto come «una strumentalizzazione».

Su una cosa il Vescovo di Chioggia ha però ragione: nel ritenere cioè che non siano «gli stranieri a combattere i segni del Cristianesimo, i più duri» resterebbero «gli Italiani». Purtroppo, è vero: Vescovi compresi. Come lui stesso parrebbe dimostrare.

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fonte: Nocristianofobia 

22 commenti su “Il Vescovo di Chioggia contro il Sindaco, che vuole il crocifisso nei locali pubblici”

  1. È tutto qui.
    Il discorso sulla “fede adulta dei singoli, raggiunta al termine di un lungo cammino di consapevolezza” (che sentivo, identico, negli anni ’70, quando anagraficamente dovevo diventare adulto), si oppone diametralmente a quello della “Civitas” (Città/Civiltà) Catholica, nella quale i singoli – segnati dalla concupiscenza, esposti all’errore e alle tentazioni per tutta la vita – sono aiutati a fuggire le occasioni di peccato e a fare qualcosa di buono dalla concomitante azione dell’istituzione civica e di quella ecclesiale.
    La legittimità radicale dello Stato è cessata nel 1978 con la legge di aborto; quella della Chiesa non può cessare, ma molti Suoi esponenti gerarchici fanno di tutto perché ciò avvenga, riducendola a un club di cath-thinkers (“filosofi” cattolici)

  2. Al peggio non c’è mai fine, e credo che siamo solo all’inizio. Una buona parte dei nostri prelati comincia a mostrare i muscoli del cattoprogessismo.

  3. Al peggio non c’è mai fine, e credo che siamo solo all’inizio. Una buona parte dei nostri prelati comincia a mostrare i muscoli del cattoprogressismo.

  4. Non se ne può più di questo tipo di vescovi ! Ma se a questo signore ed ad altri suoi simili da’ così fastidio essere i difensori della Fede Cristiana , perchè non si dimettono e cambiano mestiere ( evidentemente per loro lo è diventato ) che so’ vadano a lavorare come pescatori, oppure come impiegati statali, oppure si trasferiscano alle isole fiji o alle canarie e aprano un chioschetto di bibite.Ma sono o non sono cristiani ? La croce è il vessillo di ogni cristiano, è attraverso la croce che Dio ha salvato il mondo, e se per questo vescovo non è così, cambi mestiere !!!!!

  5. Un’altra conferma che da certi pastori, tanti, non dobbiamo aspettarci niente. Tocca a noi andare avanti e rimboccarci le maniche.
    Una nota: la difesa dei simboli e della cultura cristiana possono venire da chi meno te lo aspettavi (anche se ci fossero interessi di parte, che importa? intanto vengono difesi). Segno che fanno parte di noi, della nostra identità, della natura umana.
    Però, come va a rovescio il mondo!

  6. Dante Pastorelli

    Se il Crocifisso è, com’è e sempre è stato, “non solo simbolo religioso, ma anche segno culturale”, in linea col «riconoscimento dei principi del Cattolicesimo», ed un deciso «patrimonio storico del popolo italiano», il Vescovo di Chioggia non è italiano, non ha cultura, non ha retroterra storico e non è cattolico.
    Vorrei sapere chi chiama all’episopato gente simile.
    Ha paura, il vescovo, di una strumentalizzazione poitica? E il suo atteggiamento cos’è mai? Non vuol egli apparir politicamente à la page?

  7. Incredibile . O meglio , incredibile fino a non molti anni fa . Pero ‘ la superstar della Tv americana degli anni cinquanta vescovo Fulton Sheen ( oggi Venerabile ), in una Chiesa statunitense apparentemente fiorentissima- il 75 % dei cattolici americani andava a Messa la domenica ( oggi il 25 % ) , i convertiti dal protestantesimo numerosissimi ( oggi quasi azzerati ) – allora dichiaro’ , o meglio profetizzo’ : ‘ Entro la fine del secolo saranno i laici a difendere il Cattolicesimo , non il clero ‘ . E cosi’ fu .

  8. Leggendo le affermazioni di questo povero vescovo, tornano alla mente le parole di Padre Ignace De La Poterie: ” Ha prorpio ragione la Madonna a Fatima: i laici salveranno la Chiesa dai sacerdoti e dai vescovi”.

  9. Ormai molti uomini di Chiesa non si limitano a fregarsene del regno sociale di Cristo e della Croce, ormai siamo nella post-apostasia e quelle cose vanno combattute con forza mentre i retrogradi che si ostinano a rimanere fedeli a Cristo e alla Tradizione vanno eliminati!
    Come ci ha insegnato Galantino, bisogna scusarsi con tutti i nemici di Cristo, accettare tutte le perversioni e oltraggiare i veri Cristiani: mons.Tessarollo ha capito bene la lezione, peccato che dimentichi ciò che ha detto Qualcuno MOLTO più in alto di Galantino: “se vi vergognerete di me, io mi vergognerò di voi davanti al padre mio”.
    Tessarollo ha avuto pure la faccia tosta di dire «Non si riconosce in questa Chiesa?- Se ne faccia una per conto suo» senza neppure accorgersi che probabilmente è lui che ha già implicitamente lasciato la Chiesa Cattolica, per l’acattolica “chiesa modernista”.
    Dopo la sua esternazione, Tessarollo da chi avrà ricevuto la sua ricompensa (30 applausi), dal partito radicale, dall’UAAR o da Galantino?

  10. E’ incredibile constatare come, dopo il famoso “la Chiesa non deve essere una onlus”, la Chiesa italiana stia viaggiando a grandi passi nel ridursi esattamente ad una onlus. Perchè puoi fare tutte le buone opere di questo mondo, avere i migliori propositi di bene, pace ecc… ma se togli Cristo non c’è più Chiesa. Non è facile leggere questi tempi, ma una considerazione secondo me si impone su tutte, ed è nell’evidenza dei fatti: l’ortodossia cattolica si sposta in altri quadranti del globo. Si sposta negli Stati Uniti, dove c’è una generazione di Vescovi e Cardinali coraggiosi, che non la mandano a dire all’anticristo Obama. Si sposta in Cina (sì, proprio in Cina), dove pare che i cattolici (quelli clandestini, non quelli della chiesa addomesticata dal regime) siano in crescita. Si sposta in Africa, dove nonostante tutte le persecuzioni, il Sangue dei Martiri sta fecondando molte conversioni. Saluti.

  11. Benedetto Mons. Marcel Lefebrve: e lo hanno scomunicato? per me quella scomunica è un fiore all’occhiello del fondatore della FSSPX, forse l’unico posto dove si respira ancora l’aria del vero Cattolicesimo. Poveri vescovi modernisti, mi fanno una gran compassione: non c’è bisogno di farci una Chiesa per conto nostro, caro Monsignore, perché la Chiesa non è cosa sua, ma di Cristo Signore, e se lei la rappresenta così non mi rappresenta certamente, ma non sarò io ad uscire, esca lei se vuole, oppure prenda a perseguitarci, noi cattolici della destra (Lega FdI, ecc.). Il vostro è un cattocomunismo sfegatato, strumentalizzato a fini politici. Quanta superbia, quanta intolleranza: è questa la vostra misericordia? Son ben felice di non riconoscermi minimamente in Lei ed in tutti i suoi colleghi come Lei, Monsignore ! Ma si ricordi bene le parole di Fra Cristoforo, nei Promessi Sposi: verrà uh giorno… verrà per tutti, ed io le auguro di convertirsi prima, glie lo auguro di vero cuore, con amore fraterno, non come fa lei con Bitonci, ance senza nominarlo. Imparate a non odiare, altrimenti che esempio date al gregge che dovreste guidare in Paradiso ?

  12. Cesaremaria Glori

    Una volta valeva il proverbio: “fa quel che il prete dice non quel che fa”. Oggi occorre stare attenti più a quello che dice che a quello che fa, specialmente se prelati di alto rango.

  13. francesca poluzzi

    Proprio ieri (ad un Battesimo!), un tale è arrivato in maglietta e bermuda, abbronzato. Saputo che si trattava di un sacerdote, gli ho chiesto dell’ abito.
    Queste alcune sue affermazioni:” Siamo tutti uguali, popolo sacerdotale, non dobbiamo farci riconoscere; è come se un medico girasse sempre col camice…”
    Quando ho insistito:” Lei, reverendo, ha le mani consacrate!” ha risposto:” Ancora ‘sta storia delle mani consacrate! Non valgono niente se non c’è l’amore di Cristo; sono orpelli del cattolicesimo ma il cristianesimo è amare Gesù” , e via di questo passo. Io dico: “Se vi fate riconoscere, noi pecorelle ci facciamo coraggio vedendo che ci sono i pastori” , e lui:” Ma noi non siamo pastori, tutti siamo pecorelle, Cristo è l’unico Pastore”.
    Mi chiedo come è possibile fare i preti cattolici se si pensa da protestanti, senza Chiesa ma nella Chiesa, senza credere ai Sacramenti ma da Consacrati. Perchè questa acelta? Qualcuno me lo può spiegare?

    1. Il tipico atteggiamento mentale del Clero modernista, cara signora, è “Siamo tutti uguali… Qualcuno (noi) è più uguale degli altri”.
      È proprio l’impostazione massonico/illuministica: “Umanità”, con i suoi “Valori”, per tutti (concepiti come Popolo Immacolato, che non ha mai conosciuto il Peccato, né prima né dopo il Battesimo); professionismo della dottrina e della leadership rivoluzionaria per i pochi Illuminati, che sono già entrati nel Mondo Liberato.
      Tanti Che Guevara, o se vogliamo tanti Pannella: “Santi” per il loro “essere avanti” e indicare la via del Sogno – le famose Magnifiche Sorti e Progressive, che immancabilmente si realizzeranno, ma hanno bisogno di una velocizzazione rivoluzionaria

  14. Ferruccio Metolda

    Non ho parole contro un vescovo così degenere e che ha completamente dimenticato di essere un vescovo della chiesa CATTOLICA, non di qualcos’altro. Ancora un reverente saluto a Sua Santità Benedetto XVI, che giustamente aveva parlato a favore del Crocifisso. Aspetto una parola da Papa Francesco.

  15. E’ odio politico. Questi hanno sempre votato comunista come il vescovo di Padova tutto pappa e ciccia con Zanonato. Di che ci meravigliamo? Un sacco di preti e suore votano a sinistra con buona pace dei valori non negoziabili espressione da loro considerata pari ad una parolaccia! Vivo a Padova e ho votato Bitonci e la differenza si è vista subito. Speriamo lo lascino lavorare: avrà contro il mondo a cominciare dall’industria della beneficenza che è diventata nè più nè meno che un business.

  16. Carla D'Agostino Ungaretti

    Ho letto quella notizia con un po’ di ritardo e mi è venuto da piangere. Ma è impazzito quel vescovo? Quando scrivo di vescovi uso sempre l’iniziale maiuscola ma ora non ci riesco proprio …
    Ho lavorato per quasi 40 anni nel più importante Ente pubblico d’Italia e avevo attaccato al muro alle mie spalle il Crocifisso e davanti a me la Madonna di Czestochowa. Ho notato spesso che i colleghi che entravano nella mia stanza guardavano quelle immagine con rispetto e nessuno si è mai permesso di muovere critiche in nome della laicità dell’ente. Ora stiamo scivolando sempre più in basso e il clero ci lascia soli nella nostra testimonianza. .

    1. A questi prelati non interessa il crocifisso e la loro testimonianza preferiscono farla pubblicare su repubblica (salvo rettifiche).

      Chi ancora difende il crocifisso è un cattolico triste e che prega il Rosario, ci vuole gente moderna, come quelli
      che in chiesa fanno bivaccare i clandestini e che con l’acqua benedetta nelle acquasantiere ci lavano i calzini.

      Una cosa però mi chiedo? Chi è questo vescovo rottama crocifissi per giudicare un sindaco che ha buona volontà e cerca il Signore?

      Io ci rifletto un po’ su intanto … andate avanti voi però perché a me viene da piangere !

  17. la religione cristiana deve finire. perche’ devono comandare gli islamici .lo stato italiano li ha dato carta bianca ha costruire moschee a destra e sinistra.ed alcuni vescovi accosentano a tutte leggi inflitte dagli islamici.tanto l’italia e diventata una discarica a cielo aperto e la religione cristiana non esiste piu’.fra un po ci dobbiamo tutti convertire all islam se vogliamo rimanere nel nostro paese .se no ci uccideranno come gia’ sta succedendo

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