In Memoriam: Mons. Brunero Gherardini (1925-2017)

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E’ morto oggi mons. Brunero Gherardini, a 92 anni, considerato uno dei principali teologi contemporanei.

Mons. Brunero Gherardini nacque a Prato il 10 febbraio 1925.  Dopo aver svolto i primi studi a Prato, entrò in Seminario studiando all’Istituto salesiano «Cardinale Cagliero» di Ivrea. Ordinato sacerdote, a Pistoia, il 25 giugno 1948, dal Vescovo Giuseppe De Bernardi, fu Parroco nella Diocesi di Prato.

Allievo di monsignor Pietro Parente, conseguì nel 1952 la laurea summa cum laude in Teologia, presso la Pontificia Università Lateranense, con la tesi: La parola di Dio nella teologia di Karl Barth (Roma, Studium 1955).

Fu poi docente del Seminario della Diocesi di Prato, Assistente Diocesano dell’Azione Cattolica e della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) e, nel 1959, entrò al servizio della Santa Sede, in qualità di Officiale della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi, e come responsabile dei Seminari Diocesani e Regionali Italiani.

Dopo alcuni anni di insegnamento, nel 1968 divenne ordinario di Ecclesiologia presso la Pontificia Università Laterana, di cui poi fu decano della Facoltà teologica. Canonico della Basilica di San Pietro e Protonotario Apostolico, nel 2000 subentrò a mons. Antonio Piolanti nella direzione della rivista “Divinitas”. Membro della Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino, fu vicesegretario della Pontificia Accademia Teologica Romana. Per un trentennio consultore della Congregazione dei Santi fu Postulatore della causa di Beatificazione di Pio IX e direttore della rivista “Pio IX”.

Mons. Gherardini è autore di più d’ottanta libri e di centinaia di altre pubblicazioni. Tra le opere più recenti: Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare, Casa Mariana Editrice, Frigento 2009; Quod et tradidi vobis. La tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Casa Mariana Editrice, Frigento 2010; Concilio Vaticano II. Il discorso mancato, Lindau, Torino 2011; Credo in Gesù Cristo, VivereIn, Monopoli 2012; Il Vaticano II. Alle radici d’un equivoco. Lindau, Torino 2012. Contrappunto conciliare, Lindau Torino 2013.

In questi volumi egli offre preziosi strumenti per interpretare il dramma religioso del nostro tempo. La scomparsa di mons. Gherardini, teologo insigne e maestro di generazioni di sacerdoti, è una grave perdita per il mondo cattolico. Lo studio delle sue ultime opere è necessario per tutti coloro che vogliono comprendere le radici della crisi in cui oggi è immersa la Chiesa cattolica  (V. E.)

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fonte: Corrispondenza Romana

7 commenti su “In Memoriam: Mons. Brunero Gherardini (1925-2017)”

  1. Annarosa Berselli

    In Paradiso ti conducano gli angeli, ti accolgano le vergini ed i martiri! Venite, angeli e santi, vergini e martiri,prendete questa anima e
    presentatela al trono dell’Altissimo, perché partecipi al banchetto celeste, assieme a Lazzaro il mendicante!

  2. Luciano Pranzetti

    Conoscevo Mons.Gherardini molto bene, dal momento che da anni trascorreva a Santa Marinella, la mia cittadina, i riposi estivi. Ma non sapevo che fosse ricoverato in una Residenza sanitaria sita sempre qui, a Santa Marinella. Ora comprendo il silenzio alle mie email. Credo che, essendo morto nella notte scorsa, dovrebbe essera ancora nella Residenza. Domani, prima che venga traslato a Roma, vi andrò per rendergli il mio devoto, commosso omaggio e per ringraziarlo per l’alta testimonianza di fedeltà alla Tradizione.Il Signore l’accolga nella sua gloria. Un santo in più nel Paradiso, un combattente in meno sulla terra.

    1. Un combattente in meno sulla terra, purtroppo. Quanto ne abbiamo bisogno di combattenti così, ma evidentemente il Signore vuole che passiamo attraverso questa tribolazione. Se pensiamo alle tribolazioni non solo fisiche, ma spirituali di P.Pio di cui oggi ricorre la festa, non possiamo far altro che rimetterci umilmente alla Sua volontà e pregare perché questo terribile momento passi e la Santa Religione trionfi per il bene delle nostre anime.
      “Meno messe e più pastorale” ho sentito dire dalla voce di un prete abbastanza illustre proprio nella serata di ieri sera, e ne sono inorridita. Che il Signore ci converta e li converta tutti questi pastori impazziti.

      1. Meno messe e pi pastorale ? il parroco della località marittima dove trascorro l’estate, a fine stagione estiva, commentando una giornata passata con i giovani, ha esclamato “non è importante sapere ante cose, quello che conta è stare insieme”, altra bella perla anticattolica, anticatechistica, antitutto. Per questi preti, ormai, la dottrina non conta più niente (la considerano una pietra da scagliare sui poveri pargoletti?), basta l’ammucchiata di ex cattolici, musulmani, atei, diversamente sessuati, ecc. degni emuli di don Lorenzo Milani, il prete tanto caro a papa Francesco !

  3. Cesaremaria Glori

    Ricordo con nostalgia le illuminate e confortanti dissertazioni di Mons. Brunero negli incontri di Frigento quando l’Ordine dei FF.II. era libero e autonomo. La sua ferrea logicità condita da una passione rendeva le sue parole come acuminate frecce che penetravano nell’intelletto allargandone gli orizzonti. Era sempre sorridente, specialmente quando parlava della Madonna e tra lui e Padre Stefano Maria Manelli pareva una gara a chi la esaltasse di più. E’ andato avanti Mons. Brunero e sicuramente si sarà trovato di fronte a coloro di cui aveva tessuto le lodi per l’intera sua vita: Gesù e Maria. A noi resta la consapevolezza che un altro vuoto si è venuto a creare tra le nostre fila. Quante perdite fra le nostre vedette negli ultimi tempi: Meisner, Caffarra, Gherardini, Laurentin ! Ma è proprio adesso che dobbiamo reagire ed essere degni di così sapienti maestri. Il loro esempio ci stimoli a non mollare nella difesa della Tradizione e della Fede nella Chiesa Cattolica Romana.

  4. Una piacevole, arguta e dotta definizione della “pastoralità” del Concilio Vaticano II esposta da Mons. Gherardini si può vedere su youtube “https://www.youtube.com/watch?v=K-AsA3N7OvM” . E’ una perla che merita di essere vista perché espressa da un vero Combattente per la Verità. La sua figura è esattamente agli antipodi di Bergoglio.

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