Ius soli, suicidio dei popoli – di Alfonso Indelicato

di Alfonso Indelicato (*)

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C’è un’argomentazione usualmente utilizzata dei sostenitori dello ius soli che ricorda la vecchia favola della cicogna, solo che di questa è assai meno innocua. Dicono cioè i fautori del “dentro tutti” che noi nati nei beati territori d’Occidente non abbiamo di ciò alcun merito: il dado, nel suo casuale rotolamento, è caduto dalla parte giusta, e così ci siamo ritrovati da questa parte del mondo; non avremmo, pertanto, alcun particolare diritto di godere di tanta fortuna né – di conseguenza – il diritto di respingere quanti arrembano sulle nostre coste.

Ora, questo ragionamento parte da un presupposto che è, come accennavo in principio, puerile. Presuppone cioè che noi esseri umani preesistiamo al nostro venire al mondo. Collocati in una dimensione dove non abbiamo che da attendere il momento della nascita, quando questo momento giunge veniamo casualmente proiettati in Asia piuttosto che in Oceania, in Europa piuttosto che nella Terra del Fuoco.

Le cose non stanno così. Il nostro nascere in una data località non è affatto casuale, nel preciso senso che è determinato dalla storia che ci precede. Questa storia è stata fatta da nostri padri, e prima ancora dai padri dei nostri padri, ed ora è continuata da noi. Nasciamo immersi in una cultura che ci fa essere quello che siamo. Senza questa cultura, non è che noi siamo un indefinito qualcosa in attesa di essere culturalmente plasmato: semplicemente non siamo.

E questa cultura che ci fa essere, che in senso spirituale ci crea,  ed è cultura  fatta di un’unica lingua, figlia – anzi prosecuzione diretta – della lingua latina, è fatta di una letteratura che con la letteratura latina fa tutt’uno, del coraggio dei nostri capitani di vascello, dell’intelligenza dei nostri scienziati, di un’arte ineguagliabile, dei mille campanili che svettano sulle nostre valli, del sangue sparso dagli avi sulle pietraie del Monte Grappa come sulle buche sabbiose di El Alamein, della faticosa e pur folgorante rinascita dopo le distruzioni della guerra.

Non ci ha portato la cicogna, lasciandoci per caso su un tetto di coppi invece che sulla paglia di un tucul. Ed è per questo che possiamo dire che siamo in casa nostra.

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(*)  Consigliere comunale di FdI – AN eletto a Saronno

22 commenti su “Ius soli, suicidio dei popoli – di Alfonso Indelicato”

  1. Marina Alberghini

    Gli Egizi sono stati una delle più grandi Civiltà e vivevano nel deserto.I precolombiani sono stati matematici e artisti straordinari in un luogo di caldo umido spaventoso pieno di paludi eanimali feroci.Quindi chi nasce in Grecia è fortunato?Ma all’inizio erano solo delle isolette!Se i negri non hanno mai combinato niente nonostante un territorio ricchissimo di materie prime è colpa nostra?Va bene che la scuola è allo sfascio ma tale incultura non l’ho mai sentita!Noi non siamo fortunati abbiamo usato olio di gomito!

  2. e che godano i popoli vincitori: finalmente torneranno, a casa d’altri, ad esseere quello che sono sempre stati a casa loro: una miseria umana! Poi dove si sposteranno???

  3. Sono tutte frasi di propaganda, ripetute all’infinito. Porto due esempi di cittadinanze ottenute e non, attraverso esami di storia e cultura del paese accogliete. Una mia amica inglese, laureata in Inghilterra, andò a vivere in America, qui lavorò per molti anni, sposò un americano, lavorò ancora, ma la sua piena cittadinanza l’ebbe, non solo dopo un lunghissimo soggiorno, non solo attraverso il matrimonio ma, con un esame sulla storia e cultura americana padroneggiata in modo più che buono. Un mio amico italiano ha lavorato in Svizzera a lungo, qui si è sposato, ha avuto dei figli, lui la moglie ed i figli sempre coperti dalle assicurazioni ma, lui la cittadinanza non l’ha mai chiesta, pur potendolo fare e superare con tranquillità gli esami, perchè l’ Italia è la sua patria. Non solo la Svizzera gli riconosce, ora che è tornato in Italia, la pensione per gli anni di lavoro che ha svolto là. Quindi tutti piagnistei sullo ius soli sono manovre e basta. Si possono proteggere tutte le persone con ogni tipo di tutela volendo ma, la cittadinanza è un’altra cosa. Più profonda.

  4. Parole Sante, noi siamo la prosecuzione di chi ci ha preceduto. Questi pusillanimi dello ius soli nulla erano nelle loro terre e nulla saranno qui. Il problema è che con la loro nullità ci manderanno a fondo.

  5. Ius soli per diluire: storia, cultura, identità, religione, quoziente intellettivo. Tutto al ribasso, tutto in un minestrone insipido chiamato “Italia del futuro”. I nostri figli, quelli rimasti veramente italiani, ci malediranno.

  6. Meno male che c’è Avvenire che spiega perché il jus soli sia una buona cosa … riesce persino ad essere più convincente di Repubblica, del Corriere e del Fatto Quotidiano! Un grande successo editoriale … cattolico?
    Anselmo

    1. Un successo editoriale che contribuirà a spazzare via la nostre radici cattoliche, e che compiacerà Bergoglio…vedremo se esisterà ancora “Avvenire” se e quando l’Italia sarà uno stato islamico!

    2. certo che è un buonacosa per Avvenire: il diritto al territorio darà finalmente a questi valanga di intrusi il diritto di lavorarlo, questo ‘suolo’, se vogliono mangiare, o Avvenire s’aspetta che a dar loro da mangiare siano i soliti fessi, se questi, nel prossimo ‘avvenire’, smetteranno di esistere, sostutuiti dalla gente nuova? Che Avvenire anche per Avvenire, e che spasso per questi pretonzoli e chierichetti loro!!!

    3. Sulle porte delle chiese, in occasione della giornata della “carità del Papa”, grande promozione di “Avvenire” e l’invito a diffonderlo.
      Che se lo leggano gli “adulti”, noi “bambini” preferiamo altro.

  7. La prima domanda da porsi è: perché la sinistra (definizione oggi molto vaga) ha scelto questa linea politica, peraltro condivisa dalle frange cattoliche più fanatiche ed incolte? Poi perché ha deciso di assecondare il progetto globale del finanziere Soros, ricevuto da Gentiloni in forma riservata? Perché sempre la nostra sinistra ha deciso di ignorare la condizione di miseria di un quarto degli italiani? Forse per il vecchio progetto di sradicare anche il ricordo dell’odiata borghesia. Questo potrebbe in parte rispondere alle domande angosciose che tutti ci poniamo. Forse spera di prendere saldamente il potere con i voti di questi nuovi arrivati? Ma questa sarebbe certo un speranza mal riposta perché voteranno Islam.

  8. Divorzio breve, unioni gay, ius soli, ma perché il PD vuole a tutti i costi distruggere l’Italia? Forse perché l’acronimo PD sta per Partito Demoniaco? La responsabilità di questo va a tutti quei pseudo cattolici laici ed ecclesiastici che si ostinano a votare questo partito! Ma verrà il giorno in cui dovranno rispondere direttamente a Dio.

  9. Da sempre, quando una nazione, un popolo, muoveva guerra a un altro popolo, e ne conquistava il territorio, imponeva il proprio dominio. Ma mai si è verificato quello che oggi succede in Italia. Noi facilitiamo e promuoviamo l’invasione del nostro territorio da parte di un’accozzaglia di individui che snaturano la nostra cultura ,la nostra libertà ,il nostro modo di vivere. Se vogliamo spazzare via tutta questa canea, per prima cosa dobbiamo spazzare via i politici che hanno permesso questo stato di cose. E punirli del disastro che stanno compiendo. Povera Italia e poveri Patrioti che hanno dato la vita per la nostra libertà.

  10. Voglio ringraziare Tonietta per il suggerimento del video. Ma rimango nell’impossibilità di capire la degenerazione della sinistra. Anche Petrus si pone con angoscia la stessa domanda. Tuttavia se ne deve aggiungere un’altra . Come è possibile che tanti italiani non vedano questa realtà, questa tragedia a cui stiamo andando incontro? Quei pochi che non sono caduti nella trappola creano partitini che passano il tempo a beccarsi tra loro, così che il “grande progetto” va avanti indisturbato. Durante gli anni terribili della guerra abbiamo avuto un grande Papa: Pio XII. Adesso abbiamo ….

  11. A me sembra che un gruppo di superpagati da noi e che prendono ordini altrove ci stiano propinando le leggi che vogliono i loro padroni e che noi italiani non vogliamo. Ma non sarebbe l’ora di finirla e mandarli tutti a casa? Questa dello ius soli è poi una legge che viene a rubarci la nostra identità, le nostre tradizioni, la nostra libertà religiosa. Con un po’ di tempo ancora, naturalmente. Ma cosa si può fare per mandare a casa una volta per tutte gente che si trova in Parlamento e che comandano senza averne il diritto. Se non sbaglio una sentenza della Corte Costituzionale ne sancì l’irregolarità costituzionale? Dobbiamo scendere in piazza?
    In realtà tutte le leggi che hanno partorito dovrebbero essere annullate sic et simpliciter

    1. Cara Lia, il suo “a me sembra…” mi fa quasi tenerezza perché non è che sembra che questa gentaglia ci propini leggi che vogliono altri, è così e basta. Sono burattini ben pagati e pronti e disposti a tutto, tronfi dei loro miserevoli interessi,, pure a tradire la loro madre (la Patria è da un bel po’ che l’hanno tradita e il Padreterno pure)), se ne ricavassero un tornaconto. Bisogna mettersi bene in mente che la nazione è finita, cancellata, gli italiani non contano più niente, solo quel tanto che serve a sborsare quattrini e poi via, a testa in giù, pronti a obbedire agli obbedientissimi loro vomitevoli governanti. Lo vuole il nuovo ordine mondiale, quello progettato e impersonato dallo stesso Lucifero.

  12. Caro Petrus Lei dimentica la cosa fondamentale: il PD è l’erede diretto del vecchio PCI di Togliatti, Longo e Berlinguer, che prima di chiamarsi PD si è chiamato “Democratici di sinistra” ai tempi della “svolta” ochettiana. Ora ingloba anche tanti ex democristiani, ma il suo peccato (mortale) d’origine rimarrà sempre….l’essenza comunista, gratta gratta, affiora sempre e dagli ex comunisti o post comunisti o come li vogliamo chiamare, non potrà mai venire un bene per la nostra Patria.

  13. Tutta la politica di questo ultimo ventennio si basa sul tradimento perpetrato da gran parte della sinistra, che ha rinnegato le ragioni stesse del suo esistere. Non solo il comunismo era sbagliato sin dall’inizio nel suo fondamento ateo e carnefice dell’anima, ma poi ha intravisto la possibilità, per molti che erano al vertice, di entrare nell’empireo del potere mondialista. Così il comunismo (e molta parte della sinistra) ha gettato la maschera della lotta di classe e si è fatto utile stampella del peggior potere finanziario sovranazionale. Viene attuato uno stravolgimento etnico e cultu-rale che distruggerà la vecchia Europa, come neppure la follia hitleriana avrebbe mai concepito. Infatti la grande tragedia avrà inizio quando queste masse di giovani immigrati prenderanno coscienza della loro forza e con la forza reclameranno tutto il potere.

  14. ‘ius soli’ concesso gratuitamente, regalato, a dimostrazione di quanto ormai valgano i nostri ‘suoli’, con quanto ad essi connesso, una volta considareti sacri: i ‘sacri suoli della patria’, appunto, da difendere col sangue… Sono bastati pochi decenni, e tutto è crollato, insieme: famiglia e patria come “terra dei padri”. Ma dove sono ora appunto i ‘padri’ ? Quindi basta parlare di patria, di territorio, di suolo…Davvero certe cose o insieme stanno o insieme cadono…

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