La Clinton presidente è un rischio per l’Europa – di Giampaolo Rossi

di Giampaolo Rossi

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zzzzclintonLE SERENATE PRO-CLINTON

Come volevasi dimostrare, sui giornali italiani è partita la campagna pro Hillary Clinton.
Ad aprirla, sul Corriere della Sera, è stato il prof. Panebianco con un editoriale di cui sorprende la superficialità dell’analisi.
Panebianco, anima moderata e liberale del Corriere, spiega che gli europei avrebbero“ottime ragioni per sperare in una vittoria della Clinton” e che “queste ragioni hanno a che fare con gli interessi dell’Europa”. A fronte dell’isolazionismo in cui l’America cadrebbe con Trump, la Clinton rappresenterebbe la continuità con “quell’internazionalismo variamente declinato” che da Roosevelt in poi ha dominato la politica estera americana e che si sarebbe interrotto con Obama.
Sorge il sospetto che il prof. Panebianco non abbia seguito a fondo le più recenti dinamiche Usa. Se l’avesse fatto, saprebbe che in realtà la signora Clinton è stata l’artefice di alcune delle più ottuse scelte della politica estera americana degli ultimi anni; scelte che hanno danneggiato l’Europa ed indebolito l’Occidente.

IL DISASTRO LIBIA
Fu lei, da Segretario di Stato, ad imporre ad un debole e recalcitrante Obama, la disastrosa guerra in Libia del 2011 di cui oggi noi europei paghiamo le conseguenze. Lo fece manipolando le informazioni, generando un disastroso conflitto con il Pentagono e inaugurando un nuovo e folle principio del diritto internazionale.
Fu lei a disattendere persino la disponibilità di resa di Gheddafi (che avrebbe evitato il caos che oggi noi subiamo) pur di trascinare in guerra gli Usa (sulle spaventose responsabilità della Clinton abbiamo scritto qui, così come sul disastro di Bengasi da lei nascosto).

SE LA CLINTON FOSSE GIÀ PRESIDENTE
Hillary Clinton rappresenta le posizioni più irresponsabili e aggressive della politica estera Usa, lontane anni luce dall’interventismo realista che ha caratterizzato le più lucide leadership statunitensi (da Kennedy a Reagan).
Se in questi anni alla Casa Bianca ci fosse stata lei, l’America sarebbe intervenuta in Siria non per combattere il terrorismo ma per abbattere il governo di Assad (come da lei più volte auspicato a completamento dell’operazione Gheddafi), dando così via libera al dilagare, in tutto il Medio Oriente, dell’Isis finanziato dagli amici sauditi della Clinton (ed ideato nei laboratori d’intelligence occidentali).

Avrebbe impedito l’accordo sul nucleare con l’Iran appoggiando le posizioni dei falchi che vogliono lo scontro con Teheran e, soprattutto, non avrebbe avuto remore a utilizzare l’Europa come teatro di un conflitto aperto con la Russia di Putin, da lei definito “il nuovo Hitler“, in linea con le strategie dai principali think tank atlantisti che supportano la sua candidatura.

ESPRESSIONE DEL POTERE PEGGIORE
La realtà è che Hillary Clinton è l’espressione di quell’élite guerrafondaia americana composta da intellettuali e potere finanziario da cui lei dipende; un élite che immagina un mondo unipolare a guida americana, un’Europa passiva esecutrice di ogni imposizione venga Oltreoceano ed una Nato strumento per la guerra globale.

Da George Soros (il suo principale finanziatore) a Goldman Sachs e al sistema bancario di Wall Street che foraggiano non solo la campagna elettorale della signora ma anche le tasche private di lei e di suo marito (Bill), fino a Robert Kagan e agli intellettuali neo-con teorici della “guerra globale permanente”il gruppo di potere che sostiene Hillary Clinton è quanto di peggio possa esprimere oggi l’America e quanto di più pericoloso per la tenuta dell’Occidente e l’alleanza con l’Europa.

LA CLINTON: UN RISCHIO PER L’EUROPA
Il rischio è che con lei prenda forma definitivamente una divaricazione tra Europa e Stati Uniti: un’America concentrata sul proprio dominio globale anche a scapito degli interessi strategici europei che vedono la Russia non come un nemico ma come un alleato nella lotta al terrorismo e la pacificazione del Medio Oriente come fattore fondamentale per la sicurezza.

Se l’America di Trump è qualcosa di indefinibile, l’America della Clinton è qualcosa di drammaticamente prevedibile.

Su Twitter: @GiampaoloRossi

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fonte: Il Giornale   

11 commenti su “La Clinton presidente è un rischio per l’Europa – di Giampaolo Rossi”

  1. “…l’America della Clinton è qualcosa di drammaticamente prevedibile.”
    Esattissima e terribile conclusione:
    Dio ci salvi da questo “meritato” castigo!

  2. Ma non si percepisce dalla postura di questa 68enne un accenno di Parkinson o peggio? I padroni del mondo ormai vogliono solo marionette anche nell’aspetto… Quanto all’isolazionismo Bush nel 2000 sembrava dell’idea…. E gli han preparato l’11 settembre!

  3. Come ho avuto modo di dire, preferisco 1000 volte Donald “Minavagante” Trump, il tipico miliardario americano spaccone, che la Sciura Hillary, appoggiata dai poteri forti del mondialismo massonico. Anche stavolta mi permetto aggiungere una vecchia ma significativa battuta che circolava quando suo marito sedeva sulla poltrona da Presidente:
    Domanda: “Chi è Bill Clinton?”
    Risposta: “E’ il marito del Presidente degli Stati Uniti!”
    …storiella profetica.

  4. Se vi foste sorbiti le lezioni di Panebianco all’università ( un mese intero su Popper il suo guru e santone) non vi meravigliereste delle sue esternazioni. Non lo leggo semplicemente, perché conosco le sue idee e non ne apprezzo neanche una. Ha sempre ammirato ciò che vi é di più orribile della democrazia americana, per la quale stravede.

  5. Questa sera Rai 3 con la trasmissione Presa Diretta ci ha ricordato ciò che fece la Clinton con un suo tweet sui social nel settembre 2015. Fece crollare di 15 miliardi di dollari le azioni di una casa farmaceutica bio tech americana…eh e questo in piccolo in America. Pensate i danni morali e materiali che provocherà se eletta Presente. I repubblicani ancora non hanno capito questo però e neanche il fatto che Trump sia l’unico che possa batterla. Guardate di quanto è aumentata la virulenza degli scontri degli oppositori democratici ai comizi di Trump. Segno chiarissimo che hanno perfettamente realizzato che può vincere la Presidenza ed hanno quindi una paura matta. Se Trump fosse destinato a perdere come Cruz o Rubio , lo avrebbero lasciato in pace. Forza Donald.

  6. La Clinton è un vero mostro e si permette pure di dichiararsi cristiana e di dire di pregare prima delle scelte politiche più difficili, comprese quelle in cui si batte A FAVORE dell’aborto: inutile dire che si è creata un “dio” a sua orrenda immagine e somiglianza e che le sue “preghiere” hanno lo stesso valore di quelle con cui i kamikaze islamici cercano di propiziare il “buon” esito dei loro attentati!
    Ma senza di Lutero la Clinton non sarebbe così…ricordiamoci anche questo quando Bergoglio lo “riabiliterà”!
    E teniamoci pronti anche al fatto che entro pochi giorni verrà fatta la sacrilega apertura alla Comunione agli adulteri: com’è fatto Bergoglio già lo sappiamo, l’apertura sarà la tristissima occasione per scoprire quali prelati sono ancora cattolici e quali sono dei falsi pastori (TUTTI coloro che non lo dichiareranno eretico pubblicamente e che non disobbediranno ANCHE in foro esterno: la disobbedienza sarà comunque APPARENTE, visto che si “disobbedirà” ad un non-papa)!

  7. Ma cosa ci si può aspettare da una “signora” talmente attratta dal potere e talmente soggiogata dal protagonismo narcisista, proprio degli egoisti più incalliti, da sorvolare sulle frequentazioni sessuali del marito presidente, attuate all’interno della sua stessa dimora, con assatanate “stagiste” molto abili nell’uso innaturale delle loro “cavità”? Fare gli interessi della gente? Pacificare il mondo? Lottare per la giustizia? Ma di che cosa stiamo parlando…. Piuttosto: accumulare ulteriore potere che, per definizione, non basta mai, non sazia mai chi lo cerca e ne fa un motivo di vita.

  8. Povera America! Bisognerebbe sfornare predicatori e mandarli in missione dove è necessario, la dove il Logos incarnato ‘farà nuove tutte le cose’. Si, è proprio negli USA che oggi Cristo Gesù può fare nuove tutte le cose. Sono certo che è fattibile, più che fattibile. Solo Cristo Gesù può ristorare. Il Cristianesimo ha conquistato un Impero invincibile, quello di Roma. Non può riuscire anche con gli USA, decisamente inferiori in proporzione a Roma? Dio guida la sua Chiesa, sempre, anche durante le tempeste. Mi viene in mente Juan Diego e la Santa Vergine di Guadalupe. La rivoluzione luterana ha sottratto a Pietro parte di terre, anime e territori, ma ha dato a Pietro un continente intero, un continente dove tutti sono chiamati a servire Dio, senza distinzione di razza, e invocare la protezione di Colei che schiaccerà l’omicida sin dal principio. Fede e fiducia, sempre. Preghiamo per gli USA, nulla è impossibile a Dio.

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