La guerra dell’Islam contro la civiltà cristiana  –  di Piero Vassallo

“Loro hanno il Corano, noi abbiamo Kant”. (Salvatore Merlo)

di Piero Vassallo

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zzzzslmSecondo l’illuminata opinione degli intellettuali democratici al potere sarebbero colpevoli delle sanguinose azioni terroristiche compiute a Parigi alcuni islamici eterodossi, marginali, irrazionali e impuri.

La bassa qualità dei terroristi, messa a confronto con l’alta e pacifica spiritualità alta del Corano fa discendere i terroristi al livello di una banda di delinquenti anonimi e marginali. Il grande popolo islamico risulta innocente.

Quasi a imitazione della barzelletta dualista, volgarmente detta doppio senso, la cultura dell’Occidente ufficiale si culla nella rassicurante visione di un islam sdoppiato e diviso nelle figure della vasta maggioranza dei buoni e dei sapienti/non violenti  e della squallida e insignificante minoranza dei cattivi estremi.

Alla notizia della strage è associata e quasi gridata l’informazione tranquillante sull’innocenza e la bontà della maggioranza islamica. I credenti del Corano costituiscono una società politicamente corretta, refrattaria al fanatismo, estranea e addirittura ostile al terrorismo.  I delitti di Parigi sono opera di un frammento pazzo, disconosciuto e stigmatizzato del grande e nobile popolo maomettano.

Si piangono le vittime, si condannano i vili e feroci ma insignificanti e minoritari carnefici, si assolve infine il corpo mistico di Maometto

Alle lacrime versate sulle vittime del terrore dai credenti nei lumi francesi e nella ragion pura di Kant , è associato il mito della purezza teologica attiva nei pensieri secreti dagli islamici ortodossi, giudicati pii, non violenti, democratici, clementi e misericordiosi. E innocenti.

Sembra che i politici e gli intellettuali demo-buonisti, al potere in Occidente, oltre a misconoscere la storia plurisecolare delle feroci aggressioni islamiche alla Cristianità, siano incapaci di vedere la radice teologica del terrorismo.

Gli interpreti paralleli della teologia progressista e dell’ateologia antichista, erranti  opposti e irriducibili ma concordi nell’illusione occidentale intorno alla natura pacifica dell’Islam, resistono imperturbabili alle lezioni impartite dai terroristi.

Nello schermo della televisione di stato appare addirittura un autorevole intellettuale, laico e democratico, che attribuisce ai terroristi la nobile intenzione di vendicare le ingiustizie subite dai popoli terzomondiali.

Alla finestra della ragione si affaccia il proverbio che declina la sacralità democratica degli astratti unguenti versati sulle antiche piaghe.

Intanto il pacifismo mastica la carne dei sonnambuli. Magdi Allam, in Islam siamo in guerra, edito da Biblioteca delle libertà, ha citato padre Douglas Al Bazi, l’intrepido parroco ad Erbil, il quale sosteneva, esibendo inconfutabili prove e  argomenti,  che “l’Isis rappresenta l’islam al cento per cento. Per favore se c’è qualcuno che ancora pensa che l’Isis non rappresenta l’islam, sappia che ha torto. L’Isis rappresenta l’islam al cento per cento. … Quando l’islam vive in mezzo a voi, la situazione potrebbe apparire accettabile. Ma quando uno vive tra i mussulmani tutto diventa impossibile”.

L’avvertimento di padre Douglas è caduta nel vuoto mentale/dentale del clero buonista e del laicato intelligente, i due squadroni abbagliati e messi in riga dalle dichiarazioni manfrine  degli ayatollah.

Nessuno fa caso alle esplosive variazioni del profilo basso e cauto degli immigrati islamici, i quali emanano segnali pacifici per tranquillizzare le vittime designate dal terrore.

Purtroppo la gerarchia vaticana, dedita all’imitazione delle scimmie non vedenti e non udenti, e non parlanti a Benares, procede imperterrita in direzione dell’insignificanza.

Il risultato della teologia scimmiesca messa in scena dal teologicamente aggiornato e corretto, è la predilezione degli immigrati di fede islamica.

Lo testimonia Magdi Allam: “in terra cristiana, che accoglie nel suo seno la Chiesa dei papi, il relativismo [complici vescovi e teologi ubriacati dal vino conciliare] è arrivato al punto da far coincidere la spiritualità con l’islam”. 

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Fine della storia? Scongiurata la tentazione di una scorretta e sicuramente colpevole riflessione indulgente sul bieco/odioso regime fascista si può azzardare che (per puro caso e complice una sfacciata e orba fortuna) l’amministrazione italiana della Libia dimostrò, negli anni Trenta, che è possibile l’integrazione di islamici e cattolici.

Infatti furono scoperti enormi giacimenti d’acqua e se ne fece uso per fondare sessantamila vasti e fertili poderi. Trentamila per gli italiani, trentamila per gli arabi.

Niente giustifica il male assoluto. L’avversione alla democrazia illuminista è imperdonabile. Ma la apparentemente felice deviazione dal bene democratico alla “cosa nera”, fece credere agli islamici di Libia l’esistenza di un regime europeo capace di amministrare il loro territorio rispettando i diritti dei nativi.

Curiosamente, l’involontaria ma felice scelta di Italo Balbo, esecutore dei piani concepiti dal bieco tiranno, fu festeggiata dai libici, che si spinsero al punto di applaudire e festeggiare il duce a cavallo.

La notizia susciterà sorpresa (qui doverosamente/correttamente condiviso) ma le avventure democratiche in Egitto, in Iraq, in  Libia, in Siria e in Algeria smentirono i risultati ottenuti dai tiranni italiani in Libia.

Il popolo colonizzatore sbagliò e diede scandalo? A pensar bene delle loro scelte si esce dal campo seminato dalla legittima democrazia (quella sanamente mercantile, che ha aperto ai cinesi le felici porte dei paradisi artificiali e ha schiavizzato gli indiani).

Non oseremo proporre un confronto umiliante tra la Libia colonizzata dal bieco e truce tiranno italiano e la Libia oggi gaudente la libertà ottriata dagli educatori a stelle strisce. La democrazia è il Bene Assoluto. Se ne parla ginocchioni.

Osiamo tuttavia suggerire una breve visita alla storia della Libia pacificata e gratificata dalla tirannide nera, prima di ammirare e venerare la Libia redenta dai bombardieri democratici e trasformata in porto felice delle barche addette al trasporto dei disperati.

11 commenti su “La guerra dell’Islam contro la civiltà cristiana  –  di Piero Vassallo”

  1. L’Occidente non vuol capire che NON esiste l’Islam moderato! E presto ce ne accorgeremo, nonostante Frank-Cesco abbia augurato ai “fratelli” musulmani un Buon Ramadan (ovviamente ricco di “abbondanti frutti spirituali”!).

  2. Lungo i secoli l’Islam si è sempre rivelato come l’anticristianesimo e l’anti civiltà cristiana per eccellenza. Le armi per combatterlo sono state, e sono tutt’ora, la preghiera del Santo Rosario è chiaramente la Santa Messa. I discorsi dei mass media sono solo parole vuote che pretendono di fermare il Drago che sputa fuoco con un soffio di aria fredda…. Dio solo può salvarci, se lo vogliamo.

  3. Nessuno fa caso alle esplosive variazioni del profilo basso e cauto degli immigrati islamici, i quali emanano segnali pacifici per tranquillizzare le vittime designate dal terrore.

    Si caro Vassallo ho notato… la teologia della simulazione insita in certe credenze è talmente lampante che fa venire i brividi. Il diabolico ecumenismo del conciliabolo vat2 è il viatico naturale di questi signori e signore, usato per continuare l’opera devastatrice contro la NOSTRA CIVILTA’ Cattolica. Eppure basterebbe pregare il NOSTRO VERO DIO per annientare i loro malvagi propositi. Tuttavia fin tanto che il venerdì, memoria della terribile Passione di Cristo, tranquillamente si vada “divertirsi” in locali come quello dove si suonava musica con inni a satana: che ci si può aspettare?
    Preghiamo affinchè Cristo VERO ed UNICO DIO usi misericordia sui popoli europei, di modo che aprano gli occhi e sappiano distinguere le opere di satana.

  4. La Libia Italiana, caro professore (ricordiamo che quel territorio non esisteva né come colonia né come Stato, prima dell’arrivo degli Italiani, e non si chiamava Libia), era una parte di mondo di altissimo livello. Ritengo che in NESSUN luogo, mai, Cattolici e Musulmani fossero vissuti a stretto contatto in un modo simile.
    Penso che la sorpresa straordinariamente positiva provata dagli Arabo/Musulmani consistesse nel vedere opere mirabili -impensabili solo vent’anni prima-, ma ancor più nel conoscere un atteggiamento del tutto sensato da parte degli Italiani. Essi lavoravano (in città e in campagna), mettevano su famiglia, e soprattutto non avevano il minimo atteggiamento di sistematica “docenza” nei confronti degli Arabi. Cioè si rivelavano del tutto diversi dagli Inglesi (Massoni/Protestanti) e molto diversi dai Francesi (Massoni).

    Per questo gli Egiziani speravano in massa che l’Italia arrivasse al Canale di Suez e oltre, durante la guerra

  5. Marina Alberghini

    Ma è possibile che nessuno di questi imbecilli legga il Corano?Cosa credono, che sia una specie di Vangelo?Ci sono 123 sure tutte contro di noi, che se non ci convertiamo dobbiamo morire.per il resto è un coacervo di bestialità. L’Islam si è fermato ad Abramo e il loro dio è quello violento, razzista e crudele della Bibbia.Quando l’Islam cosidetto moderato abiurerà pubblicamente le 123 sure, io crederò alle loro promesse.Inoltre la doppiezza araba è proverbiale ma questi aprono bocca e tutti gli occidentali si bevono le loro asserzioni come oro colato. E’una guerra di Civiltà che inizia da Maometto ad oggi, chi lo nega o è un buonista idiota, o è un vigliacco che spera di salvarsi la pelle, o un ipocrita che cerca di ammanicarsi i vincitori.Perché, come siamo messi, vinceranno loro.

    1. Dio che ordinava agli Ebrei dell’Esodo di non mescolarsi agli abitanti della Terra a loro promessa, anche sterminandoli, è sempre il nostro Dio – l’Unico.
      A quel tempo era necessario che un piccolissimo popolo tribale continuasse a sapere che Dio gli si era rivelato, e che Lui Solo (“Colui che è”) esiste come Dio. Respingere l’ Antico Testamento per il Nuovo è un’eresia, mi dispiace.

      L’Islam non è qualcosa di “vecchio”, ma qualcosa di “nuovo” (secoli dopo Cristo), che afferma con violenza ciò che avevano affermato (con notevole violenza) gli Ariani: “Cristo non è Dio; dire che Dio è trinitario significa dire che ci sono tre dèi”

  6. Il semplice ragionamento che recide alla radice le insensate affermazioni dei buonisti circa la grande massa dei mussulmani pacifici con i quali convivere pcificamente, é data dal confronto la risposta di Gesù al dottore della legge, che gli chiese quale fosse il più grande dei comandamenti:
    “Il più grande dei comandamenti è: ‘Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua volontà con tutte le tue forze. Il secondo è simile al primo: “Amerai il prossimo tuo come gte stesso”. In questo stanno tuta la Legge e i Profeti’.
    Diamo una ripassata alle sure del corano nelle quali si predica l’odio verso gli infedeli e il comando di massacrarli senza pietà.

  7. carissimo Normanno, il nutrimento del (falso) ecumenismo è la furfanteria dei (falsi) sapienti che ingannano gli insipienti . tu ed io abbiamo l’età che consente di ricordare il catto-comunismo (ecumenico tra virgolette) di Piero Pratesi, Raniero La Valle, Giuseppe Dossetti e compari di merende (ad esempio gli impuniti progressisti del Forteto e i loro autorevoli protettori…) – oggi gli eredi della scuola di Bologna insegnano l’ecumenismo filo-islamico e programmano l’educazione democratica dei maomettani – confesso di aver paura, un’invincibile paura della stupidità ecumenica – una paura più tormentosa di quella generata dalla minaccia islamica – la zuccherina stupidità dei buonisti è un flagello temibile/invincibile – il canagliume buonista circola indisturbato (e talora applaudito) nella chiesa bergogliana affettuosi saluti, piero

  8. In questo momento in una rete tv, rete 4 , é permesso di sproloquiare ad un imam,il quale OVVIAMENTE ribadisce che l’islam é un religione di pace e che quello dell’isis non é il vero Islam. Scusatemi,mi viene da vomitare…..Bisognerebbe, prenderlo a c….,nel c…….come minimo e gli si permette pure di fsre PROPAGANDA in diretta e gratis…..come diceva un vecchio fim…Come siamo caduti in basso…

  9. Alla redazione di Riscossa Cristiana. La Madonna ha detto ripetutamente nelle Sue Apparizioni che con il S. ROSARIO si possono risolvere tutti i problemi e fermare le guerre. Detto questo ,propongo alla Redazione di indire una Crociata del Rosario tra i lettori di R.C. Cioè di stabilire una ora quotidiana (delle 24 ore) da parte di ognuno di noi, per recitare una Corona del Santo Rosario alla Madonna per strapparLe la Grazia della Pace per il Medioriente,l’Italia,l’Europa ed il mondo. In questo senso, di una recita del Rosario tra i lettori, si é già attivato il sito Effedieffe.(potete trovare l’iniziativa nella homepage del sito in questione)

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