La lobby Lgbt ordina al Papa: pensionare il Vescovo Reig Pla!

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L’arroganza della lobby Lgbt, ormai, non conosce più limiti: adesso ordina al Sommo Pontefice anche chi bacchettare sulle dita e chi no. Ad esempio, chiede a papa Francesco di toglier di mezzo al più presto possibile il Vescovo di Alcalá de Henares, mons. Juan Antonio Reig Pla, accusato d’aver lanciato una «crociata omofoba». In realtà, il prelato si è limitato a ricordare come la Chiesa abbia deciso di non ammettere candidati di tendenza omosessuale al sacerdozio o al diaconato, nonché impedito l’ordinazione di persone non adatte, essendo ciò «assolutamente sconsigliabile, imprudente e rischioso». Tutto qua. Lo ha fatto nella Lettera pastorale dal titolo In difesa della vita: sugli abusi sessuali a danno di minori e adulti vulnerabili, in cui chiede una selezione «drasticamente esigente» e «rigorosa» tra preti, catechisti, professori delle scuole cattoliche e docenti di religione. Citando, oltre tutto, l’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 2005 Circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario ed agli Ordini sacri, in cui si legge al par. 2: «Questo Dicastero, d’intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini Sacri coloro che pratichino l’omosessualità, presentino tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengano la cosiddetta cultura gay».

La Confederazione spagnola Lgbt Colegas, in un proprio comunicato, ha condannato le dichiarazioni del prelato ed espresso la propria indignazione per il termine AMS-Attrazione sessuale per lo stesso sesso, inventato, a suo giudizio, da «pseudopsicologi neo-omofobi». In questo modo si otterrebbe «solo di incrementare ciò che si pretende di combattere: è proprio a causa delle pressioni sociali che molti omosessuali decidono di diventare sacerdoti», mentre nella Chiesa tener nascosto tale condizione provocherebbe «disturbi psicologici sfocianti poi in abusi sui minori».

Per questo, il presidente di Colegas chiede al Santo Padre di «mandare in pensione al più presto possibile i due principali ostacoli alla concordia ed al rispetto della diversità presenti nella gerarchia cattolica spagnola ovvero il Vescovo di Alcalá Henares, Juan Antonio Reig Pla, e l’Arcivescovo di Valencia, Antonio Cañizares», perché retrogradi. Con un’incredibile testacoda lessicale, insomma, il problema nella Chiesa non sarebbe più chi agisce contro natura, bensì chi denuncia tali condotte. Non sarebbe, piuttosto, ora di finirla d’esser presi in giro dai fautori dell’antilingua?

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fonte: NoCristianofobia

9 commenti su “La lobby Lgbt ordina al Papa: pensionare il Vescovo Reig Pla!”

  1. Lode a Dio per questo Santo Vescovo, ispirato dalla Fede e guidato dalla retta ragione. Che protestino pure quanti non hanno a cuore il Bene della Chiesa e dei Fratelli. Tanti altri al contrario si sforzano di guardare al Cielo e di compiere la volontà di Nostro Signore.

    1. Io sono più cattiva o più pessimista: non è che “non abbiano a cuore il Bene della Chiesa e dei
      Fratelli”, vogliono DISTRUGGERE IL BENE ovunque si trovi, nella Chiesa o nei buoni Fratelli,
      chiunque essi siano.
      Ma certamente il vescovo di roma risponderà apertamente e …adeguatamente….

  2. Carla D'Agostino Ungaretti

    Spero che il Papa abbia il buon senso di considerare la lega LGBT come si trattano le pulci con la tosse.

  3. Se il Papa dovesse piegarsi a quelle ignobili richieste, sapremmo senza ombra di dubbio CHI è il Suo PADRONE: la resistenza cattolica si rafforzerà e nessun cattolico sano di mente (i papolatri non lo sono) prenderà più sul serio il Suo magistero…cara Signora Carla, se il Papa dovesse piegarsi, spero che spariranno anche tutti i Suoi sensi di colpa per il fastidio che prova nei confronti del magistero Bergogliano!

  4. La lobby LGBT sa di potersi permettere una simile arroganza e questi osceni diktat sulla base di frasi ,comportamenti ,azioni espresse dai piu’ alti vertici della Chiesa negli ultimi anni . Dalla promozione di una certa persona ai vertici dello IOR ( mai revocata ) ,alle micidiali ‘ Chi sono io per giudicare ? ‘ e ‘ La mafia gay non ha la carta d’identita” ,alla sparizione della valigia contenente il dossier sulla omoeresia consegnata personalmente a mano dal Papa emerito all’attuale , all’invito offerto ad un gruppo di ‘ omosessuali cattolici ‘ a sedersi in prima fila ad un’udienza papale , alla piu’ o meno esplicita promozione dell’ideologia omosessualista da parte di un gruppo influente di cardinali in Vaticano e negli U.S.A ,all’ agghiacciante relazione a meta’ del Sinodo ,dimostrata poi essere stata predisposta PRIMA del Sinodo stesso con l’approvazione del vescovo di Roma ,quali deduzioni puo’ logicamente trarre la lobby LGBT ? Fossi in loro ,dormirei sonni tranquilli…

    1. Come darle torto? Aggiungiamo anche il ricevimento in vaticano di un trans con la ‘fidanzata’ (pazzesco, vengono i brividi al solo pensarci; e tutto pare così ‘normale’, la maggior parte dei cattolici sembrano tranquilli… ).

  5. giorgio rapanelli

    valanga di lettere nelle quali, insieme alla condanna, si dice che non si voteranno PD, Sel e M5S, ma gli altri partiti contrari, oppure non si andrà a votare. Vorrei farvi presente che non a caso proprio adesso si è scatenata la battaglia per l’omosessualità, ossia dopo lo scandalo e le condanne di preti pedofili, un tallone scoperto del clero; una piccola percentuale di peccatori, di fronte ad un’alta percentuale di clero normale che fa il suo dovere. Per finire, Riscossa Cristiana sia di orientamento e di mobilitazione, aggiornandoci sia sui combattenti del passato, come Pier Damiani, sia su quelli attuali, come il vescovo Reig Pla, nell’articolo che stiamo commentando.

  6. Caro sig. Giorgio lasciamo perdere le elezioni che tanto non servono a nulla se non a raccoglier voti per dare a qualcuno un seggiolino ben retribuito, bisogna pregare e sperare nella Divina Provvidenza che ci liberi da queste sciagure.

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