La Marcia per la Vita per Radio Maria non “fa notizia” – di Marco Bongi

… l’ineffabile p. Livio Fanzaga, al di là di un fugacissimo cenno al momento di elencare i gruppi salutati da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus, ha ritenuto evidentemente opportuno passare sotto silenzio la manifestazione. Mercoledì 7 maggio anzi, tanto per fare un piccolo esempio, ha dedicato una decina di minuti a dissertare sulla dieta dimagrante di Angela Merkel…, ma sulla marcia contro la legge 194, nulla assoluto. Complimenti davvero!

di Marco Bongi

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zzft17.bHo voluto appositamente ascoltare ben tre commenti alla stampa di Radio Maria: lunedì, martedì e mercoledì. La speranza era quella di poter udire, da quell’emittente che si presenta come un campione di cattolicità, almeno un commento, un pensiero, una considerazione sul più importante evento che aveva coinvolto, domenica 4 maggio, migliaia di cattolici militanti. Un evento, tra l’altro, riferito e commentato da tutti gli organi di informazione, laici e cattolici, e sicuramente coronato da un notevole successo organizzativo.   Ma l’ineffabile p. Livio Fanzaga, al di là di un fugacissimo cenno al momento di elencare i gruppi salutati da Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus, ha ritenuto evidentemente opportuno passare sotto silenzio la manifestazione. Mercoledì 7 maggio anzi, tanto per fare un piccolo esempio, ha dedicato una decina di minuti a dissertare sulla dieta dimagrante di Angela Merkel…, ma sulla marcia contro la legge 194, nulla assoluto. Complimenti davvero!

Non che la cosa ci sorprenda più di tanto, tutti sanno infatti che alcuni ex-collaboratori dell’emittente figuravano fra i principali organizzatori della marcia, non si può tuttavia fare a meno di notare come il direttore di Erba, da molti giudicato, a torto, bonario e caritatevole, in realtà non perda occasione per mostrarsi arrogante ed assolutista.

Già…, perchè non ammettere, magari anche solo di striscio, che il prof. De Mattei, o anche solo il defunto Mario Palmaro, hanno messo in piedi una iniziativa importante, coraggiosa ed autenticamente Cattolica,  lo ha fatto apparire sicuramente, più ancora di quanto già appaia, piccolo, pavido e sempre più avulso dagli autentici gravissimi problemi che affliggono il nostro mondo contemporaneo.    Più papista del Papa…, più bergogliano dello stesso Bergoglio, che comunque ha rivolto un saluto ai marciatori per la vita, il Fanzaga mostra chiaramente di non conoscere più il significato della locuzione “valori non negoziabili”, si affretta, nel tentativo di cavalcare la popolarità, a pubblicare un volume intitolato “Effetto Bergoglio” e si mostra quanto mai benevolo verso la nuova teologia morale pastorale propugnata dal card. Kasper.

Ma l’adulazione sfrenata ed il tradimento sistematico dell’orientamento dottrinale adottato in precedenza dalla radio, non sembra produrre, per adesso, frutti particolarmente significativi. A giudicare almeno dall’insistenza sempre maggiore con la quale si chiedono incessantemente offerte agli ascoltatori, fino a giungere alla “Mariatona”, ovvero ad una maratona radiofonica di tre giorni dedicata unicamente all’autofinanziamento, sembra che la situazione economica non sia particolarmente florida. Certamente ci auguriamo che tali problemi vengano superati ma…, non possiamo non ricordare, con il Vangelo (Mc 10, 29-30), che, se si vuole ottenere il centuplo in questo mondo, bisogna però predicare e vivere la legge di Dio!

36 commenti su “La Marcia per la Vita per Radio Maria non “fa notizia” – di Marco Bongi”

  1. Questa è l’ennesima prova di quanto sia (diventato?) modernista questo soggetto…non ha più nè la voglia nè il coraggio di dire cose sgradite al mondo!
    Condivido pienamente ciò che scrisse Piero Vassallo il 16-2-2014 per commentare l’articolo “epurazioni,tenerezza e paura”: “dietro il pavido e il conformista (sedicente prudente) sta sempre il mediocre”.

  2. A dirla tutta, nel massimo rispetto, nemmeno il Santo Padre si è dilungato troppo. Un “bene, bravi, avanti così”, una pacca sulle spalle e passiamo ad altro, mentre l’argomento si prestava a un’omelia di quelle da far fischiare le orecchie a laici, laicisti e cattolici adulti. Un’occasione persa per affermare e confermare, se mai ce ne fosse bisogno (e mi pare ce ne sia) la posizione di S. Romana Chiesa su una questione assolutamente critica, oltrechè rinfrancare e dare combustibile al Movimento. Esiste priorità maggiore di questa?

    1. L’ho notato anch’io, così come l’hanno notato altri lettori di questo sito in commenti a un articolo precedente.
      Non dico nulla. Solo un consiglio: cerchiamo di fortificarci il più possibile nella fede.

    2. “l’argomento si prestava a un’omelia di quelle da far fischiare le orecchie a laici, laicisti e cattolici adulti.”

      Comprendo i “Cattolici adulti”, ma ad i laici ed ai laicisti cosa importa delle omelie del Papa?

  3. Alberto Franchetti

    Continuo a dire che la miglior risposta a padre Livio è quella di ignorare la sua trasmissione – se non addirittura la sua emittente. A suo tempo avevo proposto di scrivere al suo indirizzo email per protestare contro l’epurazione di de Mattei. Non so quanti lo abbiano fatto e non so a quanti abbia risposto. A me, personalmente, ha risposto solo, con modi volgari ed aggressivi, una sua degna collaboratrice (le sceglie del suo livello, non c’è che dire) che tra l’altro mi apostrofò dandomi dell’ “illuminato” (evidentemente senza conoscere i significati di tale parola).
    Di fronte a tanta deficienza (in senso etimologico) non c’è che la risposta dell’indifferenza: cancellare dalla radio le frequenze di Radio Maria è forse la soluzione migliore.

  4. Concordo con il Sig. Carlo Zanardi ! Anch’ io ero presente a piazza S.Pietro , dato che reggevo lo striscione principale della manifestazione : il Santo Padre ha fatto solo un fugace cenno alla Marcia per la Vita , dilungandosi soprattutto
    sulla Giornata dell’ Universita’ Cattolica !
    Distinti saluti
    Angelo

  5. Bravo Marco! Hai fotografato l’indole e l’attitudine di questo campione della mediocrità e dei ‘saltatori’ sul carro del vincitore… “Carpe diem”, perché “sic transit gloria mundi”… Penso che quest’ultima frase della Sacra Scrittura possa servire bene come epitaffio sulla lapide che gli dedicheranno quando sarà l’ora.

  6. Ottimo intervento!
    Concordo anche in pieno con il signor Alberto Franchetti: smemorizzare le frequenze di Radio Maria; Padre Livio Fanzaga andrebbe isolato, solo così, quando quasi nessuno ascolterà la sua Radio, forse potrebbe comprendere che ormai sta dalla parte sbagliata. Da più di un mese non l’ascolto più, francamente è inascoltabile. Mi dispiace solo per non sentire più Padre Amorth.

  7. Padre Fanzaga è solo un opportunista che lega l’asino dove vuole il padrone o dove lui s’immagine che voglia il padrone. Eletto il Cardinal Ratzinger al Soglio pontificio, il giorno dopo parlava della necessità di leggere il Concilio alla luce della tradizione; eletto il Cardinal Bergoglio sposa le tesi più ardite della nouvelle theologie propugnate dal teologo (???) Kazper.
    Il buon Dante direbbe: “cortesia fu lui esser villano”.

  8. Giudizi davvero molto pesanti! Si vede che le parole di Cristo “Amate i vostri nemici”, non è valido quando si tratta di fratelli di fede. Oltretutto Radio Maria non è solo P. Livio, anche se nella radio da cui sono scaturite le altre 69 nel mondo, sembra sempre più debordante la resenza del Direttore. Ho letto diversi suoi libri e ne ho tratto molto beneficio, però ritengo che il troppo stroppia. Conoscendo alcune lingue però debbo dire che nelle altre Radio Maria c’è una grande varietà di voci e di sensibilità. Bocciare per una antipatia verso il Direttore attuale tutta questa meravigliosa realizzazione mi pare ancamente esagerato!
    Condivido comunque il fatto che dopo l’avvento di Papa Bergoglio – che io amo, come tutti gli altri papi -, ci sia stato un cambiamento di stile del direttore. Impossibile non notarlo! Ad ogni modo mi pare incredibile che a nessuno dei critici sia venuto in mente di invitare alla preghiera per p. Livio!

    1. P. Livio è uno che ‘ama’ di più il Papa che la Verità. Se anche il Papa dicesse o facesse cose non in linea con il Vangelo, lui troverebbe il modo di rigirare la frittata e ‘dimostrare’ che lo si è frainteso… Questo lo ha già fatto spudoratamente con la vicenda dell’intervista di Scalfari. In rassegna stampa ha sorvolato (leggendo sì come era scritto, ma interpretandolo in modo cattolico – “voleva dire…” -, come se ciò che era scritto non avesse in italiano un senso ben preciso e inaccettabile) il punto OGGETTIVAMENTE falso dal punto di vista della Dottrina cattolica e ha continuato per settimane a prendere le difese del Papa. Ebbene dopo un mese e mezzo il sito Vaticano ha finalmente tolto l’articolo. Come mai? E qui c’è la dimostrazione che il p. Livio non è – come minimo – intellettualmente onesto! Se hanno tolto l’articolo è perché qualcosa non andava proprio, e quelli che hanno criticato alla prima ora sono stati epurati… Questo è il campione della cattolicità!

  9. Non possiamo valutare l’operato di Radio Maria e del suo direttore solo in base al poco o nullo spazio che ha dato alla Marcia per la Vita, alla quale ho peraltro partecipato personalmente. Mi spiego: nel suo complesso Radio Maria è sempre stata (e, pur non condividendo le recenti .. “scelte editoriali” … del suo direttore, mi sento di dire lo è ancora) molto chiara in merito alla difesa dei valori non negoziabili, tra cui la vita. Radio Maria ospita ancora interventi a favore della vita e contro l’aborto. E’ sempre possibile scaricare dal sito di Radio Maria fior di trasmissioni, anche degli anni passati, che offrono a chi lo desidera una chiara visione cristiana e cattolica sulla morale naturale, tra cui vita e aborto. Onestamente, mi riesce difficile pensare ad un sito o media cattolico con così tanto materiale disponibile online, tutto di ottima qualità. Nonostante tutto (non piace neanche a me il “tiepidume” di Padre Livio, anche io sono tra quelli che glielo ha fatto notare via email, pur non ricevendo risposta) Radio Maria è ancora una stella nel firmamento dei media cattolici, e mi dispiacerebbe molto se chiudesse i battenti.

  10. Cerchiamo di capirlo, Padre Livio. Fa una radio di apostolato, dedicata alla Madonna, che diffonde i messaggi di Medjugorie. A un bel momento si sente dire che ‘il proselitismo è una solenne sciocchezza’ e che ‘la Madonna non è una postina’. Vede che liturgisti, Vescovi e Cardinali cari a Benedtto XVI vengono epurati; vede che la misericordia picchia duro sui Francescani dell’Immacolata colpevoli di celebrare, anche, col Vetus Ordo. Capisce l’antifona, il vento è cambiato: obbedienza cieca, pronta, assoluta. Fa come Peppone dopo l’ascesa di Krusciov: via il quadro di Stalin, gigantografia per il nuovo boss.
    Gli ho scritto quando ha allontanato Mario Palmaro ed ho avuto una risposta inaccettabile. Quando ha cacciato De Mattei gli ho riscritto: nessuna risposta.
    Se il Papa disorienta i fedeli ed incoraggia nell’errore i nemici della Chiesa tocca adeguarsi…….. o no?

  11. Da che mondo è mondo i profeti sono sempre andati controcorrente, a difesa della fede e dei valori. Che coraggio! Oggi invece si sta con la maggioranza: da suor Cristina a padre Livio … è una carrellata di adulatori e adulati. “La Madonna non è una postina!”, e perché non dovrebbe volerci parlare? Chi sono io per giudicare a chi il Signore vorrà rivelare dei misteri? Perché dire che Fatima è autentica ma poi non rivelare veramente il suo messaggio all’umanità o consacrare la Russia al Suo Cuore Immacolato? Nell’antico testamento i profeti parlavano, eccome se parlavano. Oggi invece si è preferito mettere a tacere suor Lucia ma far parlare solo quelli che non creano problemi, come padre Livio-Abbondio.

  12. È proprio vero, al di là di qualsiasi giudizio malevolo sulla persona, che dal 13 marzo 2014 padre Livio sta pian piano, camaleonticamente, adattandosi ad un nuovo corso redazionale. È come avviene ad una redazione di una testata passata ad altro padrone. Si nota subito il cambiamento della linea editoriale. E i giornalisti devono adeguarsi. Ma nella Chiesa non ci sono padroni, dato che, come disse Benedetto XVI all’annuncio della sua rinuncia, l’unico Padrone è Cristo. La Chiesa dunque è di Cristo e non di Bergoglio. Ma padre Livio ha compiuto davvero una virata ad U. Lo ascolto da 20 anni. È stato per me un catechista, una guida, quasi un padre spirituale. Mi alzavo presto al mattino della domenica e prendevo appunti sui suoi commenti al vangelo della domenica. Ho preso appunti di lunghe catechesi su tutti gli articoli del Credo persino fermandomi in macchina per scrivere mentre lo ascoltavo. Ma questa metamorfosi per me è dolorosa e grave. Ma già dal cambio di sede di Rafio Maria è avvenuto una specie di mutazione. Meno presenze in diretta, quasi annullate le telefonate con gli ascoltatori. Più che una guida spirituale di Radio Maria, è ora un imprenditore che ha poco tempo per “le cose di Dio”, visto che ora è un “ad” di Maria. Ma da tempo mi chiedo cosa ne pensi la Madre. E vedo che da un po’ calano le offerte. Forse la Sposa dello Spirito Santo ora non lo sostiene più come prima e, mancando la luce dello Spirito, il rischio che non sappia più dov’è la verità sia molto più grande. Soffro già da qualche anno per questo, prego per lui. A volte mi arrabbio e spengo la radio. Ma è solo la preghiera che può salvare questa radio tanto utile e certamente voluta dalla Madonna. La nostra e la loro preghiera. Quesra vale più di mille mariatone perché apre il cuore alla luce dello spirito prima di tutto a loro, i direttori, dirigenti e quant’altro, e a noi per non farci sviare da fasulle verità a la page. Preghiamo perché i doni del cielo non siano abbattuti dai predatori.

    1. “È come avviene ad una redazione di una testata passata ad altro padrone.”
      Questa Sua frase descrive splendidamente la situazione!

  13. Anche a me è sembrato, con rispetto, che il Papa ogni tanto, oltre a su lavoro e pace potrebbe battere più chiaramente anche su matrimonio, aborto, famiglia. Vista la sua popolarità avrebbe la possibilità di farsi ascoltare e fugare tanti dubbi e fraintendimenti che giornali e TG cavalcano alla grande.

    1. Matrimonio, aborto e famiglia sono gli unici argomenti sui quali la Chiesa ha insistito, negli anni passati… il Papa, evidentemente, ritiene che non debbano essere gli unici.

      1. Oltre a questo, che si condividano o no le prescrizioni cattoliche sui temi etici, mi sembra ormai acclarato che Papa Francesco si stia concentrando su problematiche (povertà, sfruttamento) che in questo momento di crisi mondiale gli sembrano più urgenti. Senza dover dimenticare che l’estrema insistenza su temi quali matrimonio, famiglia ed aborto ha portato alla Chiesa una dose altissima di ostilità da parte dell’80% di popolazione che non va a Messa e non sopporta che chicchesia si permetta di voler regolare la loro vita privata.
        Penso che l’atteggiamento del Papa, si sia d’accordo o contrari, si possa leggere sulla base di questi due fatti.

        1. Federico, forse dovrebbe rileggersi catechesi, encicliche e discorsi di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II: si accorgerebbe che non hanno parlato solo di aborto ed etica, anzi, penso che abbiano parlato più di povertà, sfruttamento ecc, solo che, da papi cattolici praticavano l’et et e quindi non trascuravano di parlare di temi etici, anche perché un miliardo di aborti nel mondo non sono meno gravi del problema della povertà. Se poi ai media massonici e a molta gente non piace che venga detto qualcosa che non piace, chissenefrega, non mi pare che Cristo abbia cercato la popolarità, anzi ha messo in guardia dagli applausi del mondo

          1. Lo dica a Papa Francesco, non a me! Io resto convinto che il Papa abbia fatto questo ragionamento, oltre a possedere una diversa priorità, almeno in questo momento.
            Dal punto di vista pratico, non è che molta gente non gradisce venga detto qualcosa che non piace… molta gente non gradisce che le venga detto dai capi di una religione alla quale non crede cosa bisogna fare nella propria vita privata. Questo non crea altro che ostilità e non approda a niente.

        2. Non volevo fare certo una critica all’operato del Papa, ognuno ha il suo stile. Quello che mi lascia perplesso è che su temi quali sfruttamento e povertà, tutti, cattolici o meno, praticanti e non ci troviamo pienamente d’accordo. Su altri temi quali matrimonio, aborto, frequentazione della chiesa e affini sembrano tutte cose relegate a pochi creduloni affezionati al passato. Perché ad esempio tanti giovani che anche frequentano la chiesa scelgono la convivenza al matrimonio? Semplicemente perché lo considerano un passo normale come il fidanzamento, o perché i loro sacerdoti non hanno mai spiegato la differenza. E non veniamo a tirare fuori la solita storia che non ci sono soldi perché poi le risorse per farsi le vacanze si trovano sempre e per sposarsi non servono certo migliaia di euro.
          Tornando al tema, forse qualche accenno in più a questo, da palchi più popolari quali l’Angelus domenicale o gli incontri delle GMG, sfruttando proprio il grande carisma di Papa Francesco che ha sulla gente, non farebbe male. Forse in questo modo, anche qualche sacerdote si sentirebbe legittimato a spendere qualche parola in più su questi argomenti.
          Su questi temi a mio parere c’è più o meno inconsciamente una grande ignoranza, c’è quasi la convinzione che si ci siano delle regole, ma che sia quasi implicito che si possano e devano infrangere senza sentirsi in colpa perché ormai fanno tutti così e questa è la prassi.

          1. “Quello che mi lascia perplesso è che su temi quali sfruttamento e povertà, tutti, cattolici o meno, praticanti e non ci troviamo pienamente d’accordo. Su altri temi quali matrimonio, aborto, frequentazione della chiesa e affini sembrano tutte cose relegate a pochi creduloni affezionati al passato. Perché ad esempio tanti giovani che anche frequentano la chiesa scelgono la convivenza al matrimonio? Semplicemente perché lo considerano un passo normale come il fidanzamento, o perché i loro sacerdoti non hanno mai spiegato la differenza.”

            Secondo me lei ha perfettamente centrato il punto. Alcuni temi trovano tutti d’accordo: chi non trova ingiusto lo sfruttamento, o terribile vedere qualcuno che muore di fame? Non riguarda le convinzioni religiose.
            Gli altri invece sono differenti: mi perdoni, ma perché mai un non cattolico dovrebbe essere d’accordo nel vedersi proibito il divorzio? Riesce a vedere un motivazione razionale, non legata alla fede, per la quale dovrebbe accettare di essere costretto a restare insieme ad una persona che magari ha finito per detestare?
            La stessa cosa per la convivenza: il parroco può anche spiegare che è sbagliato, ma non esistendo più riprovazione sociale per l’atto non esistono più motivazioni pratiche che possano dissuadere.
            Un giorno discussi con una signora cinquantenne: raccontava di una coppia di Testimoni di Geova arrivata al decimo figlio.
            -“Sai, la loro religione impedisce di usare anticoncezionali!”
            Risposi: “Anche la nostra!! Non bisognerebbe usarli, la Chiesa lo dice sempre!”
            -“Certo, certo, lascia che dica: la vita reale è una cosa diversa…”

      2. L’unica cosa certa è che la Chiesa, e quindi il Papa, hanno il DOVERE di predicare contro i rapporti prematrimoniali, la contraccezione, l’adulterio, il divorzio, l’ideologia gender e l’aborto: se la gente non riesce (o non vuole) capire è soltanto un’occasione per insistere ancora di più su quelle questioni.
        Gesù ha predicato chiaramente e ci ha chiesto di fare altrettanto, non ci ha chiesto di evitare argomenti che non provocano riprovazione sociale e neppure di evitare argomenti scomodi al mondo.
        Anche San Paolo non si curò di piacere agli uomini ma disse tutto ciò che era necessario dire (Atti 20:
        “26 Per questo dichiaro solennemente oggi davanti a voi che io sono senza colpa riguardo a coloro che si perdessero, 27 perché non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la volontà di Dio”).
        Le questioni sopracitate sono fra quelle che regalano più anime a Satana e l’aborto è l’OMICIDIO un INNOCENTE INDIFESO quindi non esiste alcuna ragione per non parlare spesso di questi argomenti.
        Se l’aborto non provoca una riprovazione sociale maggiore di quella della mafia, della povertà e della corruzzione e ALMENO pari a quella dei “femminicidi” e dei “maschicidi” la colpa è anche di quei pastori che hanno smesso di parlarne o che non ne hanno parlato mai!
        Un pò di banalissima propaganda è riuscita a far credere all’opinione pubblica che il “femminicidio” sia più grave del “maschicidio”: se la Chiesa si impegnasse SERIAMENTE contro l’aborto, l’opinione pubblica nei confronti di questo abominio cambierebbe.

        1. Si, certo, concordo con lei, ne hanno il dovere… come hanno il dovere di fare molte altre cose. Quello sul quale non concordo con lei è l’opinione che abbiano l’influenza necessaria. Lo so che è brutto dirlo, ma la grande maggioranza degli italiani cattolici a Messa non ci va neppure. Per non parlare di quelli che cattolici non sono neanche.

          1. Vorrei comunque dare il mio appoggio e la mia preghiera a tutti quei sacerdoti che, guidati certamente dallo Spirito Santo, trovano la forza di parlare di questi valori primari e irrinunciabili. Umanamente vengono derisi, abbandonati relegati a piccole parrocchie fuori mano perché parlano un’altra lingua. Dai fedeli vengono quindi criticati e scacciati, dalla gerarchia non ricevono il benché minimo appoggio, su certe questioni così spinose è meglio sorvolare.
            Trovereste così assurdo per esempio che i nostri cardinali, in vista delle elezioni, ci ricordino di scegliere secondo criteri cattolici? Hanno forse paura così di svuotare le chiese?
            Buona domenica.

    2. I coraggiosi sacerdoti che parlano di quei Valori vengono trattati male dalla maggior parte degli uomini ma acquistano meriti enormi presso Dio: la loro saggezza e fedeltà saranno ampiamente ricompensate!
      Anche secondo me i cardinali dovrebbero ricordarci di votare secondo criteri cattolici, forse servirà a poco ma almeno non avranno omesso di fare il loro dovere.

  14. Il signor Claudio invece di criticare chi critica (il gioco di parole non è casuale) Padre Livio si renda conto che Radio Maria è Padre Livio Fanzaga, e che tutti quelli che intervengono nelle sue frequenze radio ci sono perché è lui che decide, con l’epurazione di Gnocchi e Palmaro prima e De Mattei dopo ha mostrato la sua reale natura umana… cristiana ma a suo modo. È ovvio che bisogna pregare anche per Padre Livio Fanzaga, ma le critiche non negano ciò.

  15. Quante cose sono cambiate in 3 anni! Nel blog di Cristina Siccardi ho trovato un articolo riguardante la marcia per la vita di 3 anni fa. Esattamente del 31 maggio 2011. Veniva fatto l’elenco di tutte le associazioni e delle personalità partecipanti e di seguito veniva detto:” Inoltre Rafio Matia ha assicurato la diretta di tutte le tavole rotonde” che evidentemente si sarebbero tenute nel contesto di questa iniziativa. Ecco come cambiano i tempi e come si cavalcano le sue onde! D’altra parte, come ho già rilevato in altro contesto, nemmeno la morte di Mario Palmaro, avvenuta poco tempo dopo la sua epurazione da Radio Maria, ricevette l’attenzione che meritava. Fu menzionata appena al termine del commento alla cronaca, in maniera sfuggente, quasi a mantenere le distanze da “un certo personaggio”, anche dopo la sua morte. Rispondendo a Marco su come il papa potrebbe utilizzare la sua grande popolarità parlando di famiglia, aborto ecc anziché di lavoro e crisi economica: Non credo che se il papa in oltre un anno di pontificato, avesse fatto il contrario di quello che ha fatto, come suggerisce l’amico Marco, sarebbe davvero a questo livello di popolarità o non verrebbe rampognato da tutti gli articolisti, da tutti i media mondiali. Altro che copertine, altro cheuomo dell’anno. Il mondo ama ciò che è suo.

  16. Padre Livio vuol tenersi ben stretta Radio Maria ad ogni costo e percio’ sta sempre dalla parte di chi al momento ha il Potere nella Chiesa. Percio’ ,se chi sta al potere sostiene che la Chiesa non deve piu’ essere ‘ossessionata’ dai valori non negoziabili ( come se lo fosse mai stata ! ) si adegua , per evitare di dovere incontrare i Bravi un giorno sulla sua strada. Pero’,
    come gia’ gli ha fatto notare il Professor De Mattei , se pensa di riuscire a non imbattersi mai in loro, si illude . Verra’ il giorno in cui dovra’ prendere posizione , ed allora vedremo di che pasta e’ fatto . Un boicottaggio temporaneo delle offerte va benissimo ,visto anche che il coraggio di insultare pubblicamente per radio un grande Cattolico che era morto neanche 24 ore prima e che ,con altri, aveva lavorato dieci anni gratis per lui ricevendone per ringraziamento il licenziamento dalla Radio , l’ ha avuto , eccome ! Provveda quindi innanzitutto alle scuse pubbliche alla memoria di Mario Palmaro , come anche ai vari Gnocchi e De Mattei .Se poi la Madre del Signore e’ d’accordo con questi ed altri comportamenti , lo si vedra’ .

  17. P.Livio è stato una sorpresa per tutti. Io personalmente, forse idealizzandolo, l’ho sempre considerato come il modello del sacerdote: vicino alla gente, semplice ma dotto della Dottrina cattolica, schietto e tagliente quando si trattava di denunciare il peccato e le derive dalla Verità della Chiesa. Per me è stato una delusione tremenda, dato che ero sempre sintonizzata sulla sua radio. Ma è stato anche istruttivo: ti fa capire come l’apparenza a volte inganna e come siano i momenti della vita in cui bisogna scegliere da che parte stare, se essere davvero con Cristo o contro di Lui, che mettono alla prova la persona e scoprono “i pensieri di molti cuori”. P.L ivio, forse per un periodo di smarrimento non lo so, ultimamente da più importanza al successo della sua radio che alla difesa della Verità. Si è trasformato in una sorta di manager di un’azienda che deve portare avanti a ogni costo, sfruttando la popolarità di Bergoglio…poco importa se è ormai evidente che le idee del papa e dei suoi collaboratori (Kasper e altri) stanno prendendo una tremenda china. L’importante è che la Sua radio non venga danneggiata. E qui fa capire benissimo che, sotto sotto, anche lui ha capito che con la misericordia bergogliana bisogna stare attenti, che basta un passo falso……
    Il fatto che a QUESTA marcia per la vita radio Maria non abbia fatto commenti è un segno evidente (dato che ormai radio Maria è diventata una dei portavoce del papa) del fatto che anche Bergoglio non era particolarmente favorevole, anzi!

  18. Ottimo commento di Maria Luisa; se Padre Livio dovesse fare scuse pubbliche per il suo disdicevole atteggiamento nei confronti del compianto Palmaro, però, sarebbe preferibile che le comunicherebbe attraverso un quotidiano cartaceo, dato che, comunicandole nella sua rubrica mattiniera sulle letture dei quotidiani, non credo abbia più molti ascolti e quindi le sue eventuali scuse potrebbero risultare vane. Il problema è che, conoscendo bene Padre Fanzaga, difficilmente farà un passo simile. Per lui sarebbe un duro sforzo, e a maggior ragione perché credo non si renda conto di quello che ha fatto nei confronti di Palmaro.
    Oltretutto ricordo di aver sentito parole dure da parte sua nei confronti degli amanti della tradizione cattolica già prima dell’elezione di papa Bergoglio.

  19. Alla marcia per la vita hanno partecipato più di 50.000 persone (oltre 40.000 in corteo, altre migliaia di ‘pro-life’ ad attendere in San Pietro, in totale circa 50.000 persone mentre l’anno scorso erano 40.000) senza nè sponsor né supporto, ufficiale o ufficioso, dalla CEI e men che meno dal Vaticano.
    All’angelus il Papa cita prima il gruppo guidato dal vescovo di Parma, quello del Metep (mai sentito e non so neanche se l’ho scritto giusto, pare si occupi degli stupri su minori effettuati dal clero ma non ne sono sicuro) qualche altro gruppo e poi la marcia della Vita dicendo “quest’anno ha una connotazione internazionale (per la verità anche l’anno scorso ndr) ed ecumenica” ( e ‘tte pareva che non fosse ecumenica, c’erano quattro gatti protestanti, valdesi evangelici e musulmani) e concludendo “bene, avanti così”. Che si può anche interpretare come un ‘vedetevela ancora da voi, non intendo supportare questa iniziativa neppure in futuro’.
    Tenuto conto che nel mondo l’aborto legale ha già fatto una miliardata di cadaverini e solo in Italia più di 5 milioni mi sembra che l’ordine di priorità nelle menzioni di Francesco sia equilibrato, non c’è che dire. Padre Livio ha preso atto e si è adeguato. Punto.

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