La misericordia inflazionata  –  di Giovanni Lugaresi

… non si scopre nulla di straordinario parlando di una sconfinata misericordia divina. Ma un tempo si sottolineava anche, da parte degli uomini di Chiesa, che esiste il peccato, che noi siamo peccatori, e quando ci confessiamo, dobbiamo essere pentiti, accettare la penitenza e, “con il Tuo santo aiuto, propongo di non offenderti più”, cioè di non commettere più peccati… che sono offesa a Dio, per l’appunto.

di Giovanni Lugaresi

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zzzzcnfssnFin da bambini sapevamo, noi di una certa generazione, che un peccatore incallito, se in punto di morte si pentiva per il male commesso e chiedeva perdono al Signore, avrebbe avuto la salvezza.

Ce lo dicevano catechisti e catechiste, nonché, ovviamente, i preti.

Fino all’ultimo, Dio era pronto a perdonare chi si pentiva.

Ora, da sempre, se non sbagliamo, la Chiesa ha detto questa cosa chiaramente, per cui non si scopre nulla di straordinario parlando di una sconfinata misericordia divina.

Ma, a quei tempi, si sottolineava anche, da parte degli uomini di Chiesa, che esiste il peccato, che noi siamo peccatori, e quando ci confessiamo, dobbiamo essere pentiti, accettare la penitenza e, “con il Tuo santo aiuto, propongo di non offenderti più”, cioè di non commettere più peccati… che sono offesa a Dio, per l’appunto.

Tutto molto chiaro, molto semplice, ovvio, no?! Anche per i credenti di scarsa cultura, di ignoranza del diritto canonico e della teologia, ma non dei comandamenti, dei precetti, eccetera.

Ancora: si offrivano sacrifici, sofferenze personali a Nostro Signore, “in riparazione dei peccati, per la conversione dei peccatori”, e altre intenzioni.

Adesso invece? Non si sente più parlare (se non raramente) di queste cose, al punto da pensare che non solo non esistano più peccatori, ma che il peccato stesso sia svanito. Tanto tutto va bene, tutto non viene più giudicato, bensì accolto da un Dio che è misericordia e soltanto misericordia!!!

Ma la giustizia? – vien da chiedersi, e da chiedere. Esiste ancora?

Un tempo, quella della nostra infanzia, adolescenza, giovinezza, ci veniva insegnato che in Dio giustizia e misericordia erano infinite – il pentimento (anche) in punto di morte accettato, appunto, dal Signore.

Adesso si ha l’impressione, almeno da parte di noi vecchi cattolici, che l’accento venga posto soltanto sulla misericordia… senza parlare del resto.

Ho sempre provato commozione nel leggere due passi del Vangelo.

Il primo (Giovanni 8,3-11): “’Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha accusato?’

  • Nessuno, Signore.

Gesù allora le disse: ‘neppure io ti condanno; va’ e non peccare più’.”

E l’altro (Luca 23,39-63) dove si narra di Dismas, il buon ladrone che rimprovera l’altro brigante ammettendo le colpe commesse, riconoscendo l’innocenza di Gesù, e raccomandandogli di ricordarsi di lui quando sarà in Paradiso…

E’ Vangelo.

E allora: che cosa si vuole? Predicarlo a metà? Perché a questo semplice vecchio cattolico uomo della strada quale io sono, sembra proprio così.

Si rischia di arenarsi, se non affogare in una melassa di buonismo, che non è bontà; così come pacifismo non è pace!

Che ci sia qualcuno ad alzare la voce, parlando di peccato, di grazia, della necessità del pentimento e del proponimento, parlando dei quattro novissimi

Infine, non posso non rifarmi a quel passo di Marco (1,14-20) in cui leggiamo “… vi farò diventare pescatori di uomini…”. Ma quali pescatori di uomini, quando tanti sacerdoti si fanno… pescare dal mondo e pare che non abbiano mai letto quell’altro passo (Marco, Luca, Giovanni) in cui si legge: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura…”!

Una volta si pensava molto e si dava per le missioni, volentieri si facevano offerte e si pregava per i nostri missionari, nelle chiese e in famiglia.

Oggi per chi dobbiamo pregare? A chi mandare offerte, quando sentiamo parole, espressioni di concetti per i quali i missionari appaiono inutili? E già: se convertire non si deve più, perché tanto a Nostro Signore bastano generiche manifestazioni di umanitarismo (c’erano i vecchi socialisti, per questo), di filantropia (ci sono i massoni, per questa!), a che pro tutto il resto? E perché farsi sequestrare dai tagliagola islamici e magari rimetterci la pelle? Se quella è una religione di pace, che cosa andiamo fare in quei paesi?

Non c’è ironia nelle mie parole; c’è amarezza e gli interrogativi non sono retorici. So anch’io che tanti bravi sacerdoti il Vangelo lo predicano a loro rischio e pericolo, lo so che tanti testimoniano la fede cristiana usque ad effusionem sanguinis, ma (porca miseria!) che nelle nostre chiese sentiamo dirle certe cose, che dai pulpiti si parli alto e forte, ad majorem Dei gloriam, e non per la popolarità, fama di questo o quel ministro di Nostro Signore, di questo o quel prelato che fa passerella quasi fosse una primadonna in cerca di applausi…

Conversioni? Ma no: va bene così, si sente dire. Per cui, fosse vissuto oggi, chi glielo avrebbe fatto fare di convertirsi a John Henry Newman? Andava bene dove era, così come era: nella chiesa anglicana.

Ecco: pregare per le conversioni si deve ancora?

Non si potrà negare ci sia tanta (troppa, dico io) confusione nella nostra Chiesa.

Parole alte, chiare, pronunciate con voce forte, in quante chiese le troviamo?

9 commenti su “La misericordia inflazionata  –  di Giovanni Lugaresi”

  1. “…pregare per le conversioni si deve ancora?”. Si, per le conversioni di quei “pastori” che hanno perso la strada dell’ovile, per i quali “il proselitismo è una sciocchezza” e “non esiste un Dio cattolico”!
    In riferimento alla “Chiesa di oggi “, se su ipotetici assi cartesiani dovessimo porre la MISERICORDIA sulle ascisse e la GIUSTIZIA sulle ordinate, che grafico ne otterremmo???
    “…sed libera nos a malo!”.

  2. Donato Franchino

    Manca tantissimo la testimonianza da chi dovrebbe essere testimone della Fede. Mancano tanto, specie nelle manifestazioni ufficiali, le affermazioni di ecclesiastici: Gesù Cristo è l’unico Salvatore e fuori da Lui non ci può essere salvezza. Il nostro caro Manzoni dovrebbe fare riflettere i tanti ecclesiastici, specie nelle figure di Don Abbondio e l’Innominato, quest’ultimo senza Giubilei ha conosciuto la Vera Misericordia attraverso un pentimento vero ed il proposito di non peccare più con il cambiamento radicale della propria vita, don Abbondio tiepido vile e poco cristiano, personaggio molto attuale.

  3. Cristo Gesù trionfa sempre e al suo cospetto ogni ginocchio si piega, in Cielo, in terra e negli inferi. Cristo Gesù trionfa sempre, nonostante gli uomini, i cattolici, le gerarchie vaticane, i buoni e i malvagi. La sua misericordia trionfa sempre e con essa anche la giustizia, perché ad ognuno sono contati persino i capelli del capo. Cristo Gesù trionfa sempre e neanche una piccola lacrima andrà perduta. Non vi può essere misericordia e carità avulse dalla Verità. La Verità implica la libertà e la libertà fa assaporare quell’ascesi che conduce all’unione intima con Dio. Dio non farà mai mancare la sua misericordia, suo dono, a coloro che compiono un cammino di ascesi e di mistica. Ma ciò implica la conversione, una metanoia. Il nome di Dio è ANCHE misericordia solo se ci si converte. Non mi pare che, ad esempio, Bonino, Guccini, Benigni, Scalfari, Pannella vogliano convertirsi. E come può Dio manifestare la sua misericordia se i suoi pastori aprono alle false e diaboliche religioni?

    1. Bonino, Guccini, Benigni, Scalfari, Pannella (e fermiamoci qui perché l’elenco potrebbe continuare) hanno l’odore di pecora che piace tanto al “pastore” Bergoglio (chissà se presto saranno anche in “odore di santità”!). Guarda caso sono tutti, a vario titolo, araldi del progressismo più becero. Perché il leader-maximo JorgeMario non ha la stessa misericordiosa simpatia con la destra tradizionale?

  4. luciano pranzetti

    Prossimamente sarà canonizzata Madre Teresa, la cui opera si assimila più alla filantropìa massonica che alla caritas evangelica. E tanto per dar provA di quello che dico rammento che la predetta amava andare a recitare preghiere nelle pagode e amava ripetere, così come è testimoniato,: “Spero di convertire la gente e con ciò non intendo dire quello che pensate. Ciò che spero è di riuscire a convertire i cuori. . .Non è così. Se stando a contatto con Dio lo accettiamo nella nostra vita, allora ci stiamo convertendo. Diventiamo indù migliori, musulmani migliori o qualunque cosa siamo e dunque, essendo migliori, ci avvicianiamo a Dio” (8 dicembre). “Cerchiamo di dare ai morenti quello che desiderano, secondo quanto dettano le loro leggi, che siano induiste, musulmane, buddiste, cattoliche, protestanti o qualsiasi altra cosa” (17 novembre) LA GIOIA DI AMARE – MONDADORI. 1997. La stessa beata confessò di non aver mai voluto battezzare bambini moribondi, per il rispetto della loro religione.

  5. Come sono d’accordo con lei, carissimo Lugaresi! Lei dice che una volta si pregava e si dava per le missioni; ed è vero, ma adesso conviene più? Ché molti di quelli che vanno missionari lo fanno soprattutto con spirito umanitario e se per caso gli chiedi quante anime hanno conquistato a Cristo (come si diceva una volta), si mettono a sorridere (per non dire a ridere). E se per caso in qualche riunione parrocchiale dici di temere il castigo di Dio vieni prontamente ripreso perché Dio è misericordioso e non castiga mai. “Andrà bene così” dici fra te e te, però senti lo stesso che qualcosa non va. Il fatto è che la nostra Santa Religione non la conosce più nessuno e il Vangelo è ormai roba da adattare ai tempi e la misericordia è gratis e non più connessa alla giustizia. D’altra parte, essendo divenute tutte le religioni uguali e tutte buone per andare in paradiso, tutte queste storielle a che servono più? Roba d’altri tempi, adesso siamo nel 2000!

    1. Cara Tonietta, lei ha dipinto il quadro di un’umanità allo sbando più totale, senza religione (almeno quella vera), buttata in pasto al principe di questo mondo. Ed a farlo sono proprio i pastori, quelli che ci dovrebbero confermare nella fede, che dovrebbero spingere i confratelli ad andare “fino ai confini della terra” a convertire e battezzare. Non sono veri pastori, non c’è più alcun dubbio ormai. Quindi stiamone lontani, e preghiamo Maria SS.ma e S. Michele Arcangelo che vengano presto a sconfiggerli, a ridurli all’impotenza, a imperdire che facciano ulteriori danni. Laudetur Jesus Cristus

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