La rivoluzione impossibile del Papa. Lo storico de Mattei: così ci sarà uno scisma

Pubblichiamo questa intervista a Roberto de Mattei, ricordando che sul delicato e attualissimo tema “Verso il Sinodo del 2015” si terrà un Convegno in Firenze giovedì 19 marzo (clicca qui). Nel corso del Convegno sarà presentato il libro di Roberto de Mattei “Il Ralliement di Leone XIII: il fallimento di un progetto pastorale”.

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zzde-matteiArticolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 9 marzo 2015 – «Si sta profilando una rivoluzione della pastorale familiare su comunione ai divorziati risposati e unioni gay. Così il Papa disorienta la Chiesa, dalle parrocchie ai cardinali». A due anni dall’inizio del ministero di Bergoglio, lo storico Roberto de Mattei, autore del noto Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta definisce «enigmatico» e «pieno di paradossi» il pontificato latinos,rimarcando la distanza tra i desiderata di Francesco e il sentire del mondo cattolico. Per «l’intellettuale più fine del tradizionalismo italiano», copyright di Alberto Melloni, da sempre sulla sponda opposta, «con questo Papa la Chiesa rischia uno scisma ad opera di quei vescovi progressisti, come i tedeschi, che vogliono andare avanti con le aperture anche qualora il sinodo di ottobre bocci le riforme».

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Anche il cardinale ultraconservatore Raymond Burke ha promesso di resistere a tutti costi.

«Lui non ha annunciato uno scisma, ha solo detto che al Sinodo si opporrà a qualsiasi cambiamento della verità sul matrimonio. Mi sembra un comportamento onesto e trasparente».

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Ma davvero il Papa attenta alla dottrina?

«Francesco si presenta come un conservatore, non si pronuncia contro i dogmi, ma la sua strategia pastorale è di per sé rivoluzionaria, perché subordina la verità alla prassi, per di più su un tema incandescente come la famiglia. In questo modo segna una profonda discontinuità nella storia del papato che non si registrava da cinquant’anni».

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La Chiesa non è pronta per questo cambiamento

«Non voglio certo io avallare una svolta simile. Trovo più corretto dire che Francesco sta disorientando cardinali, vescovi, preti e parrocchie. Basti vedere la supplica diretta al Papa da 120mila fedeli di tutto il mondo nella quale si chiede di dire finalmente una parola chiara sull’indissolubilità del matrimonio. Anche solo tollerare le seconde nozze aprendo alla comunione per i risposati, toccherebbe la dottrina tradizionale della Chiesa».

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Su questo punto nello scorso sinodo si è avuto un confronto molto aspro fra progressisti e conservatori.

«Parlerei di una frattura che ha visto i paragrafi del documento finale, quelli su omosessuali e divorziati, non raggiungere i 2/3 dei consensi necessari. La vera novità di quell’assise è stata la forte opposizione alle riforme da parte degli episcopati africani e dell’Europa dell’Est. Ovvero quei vescovi delle periferie che Bergoglio non smette di elogiare. Siamo davanti a uno dei paradossi di questo pontificato».

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Gli altri quali sono?

«A ottobre il Pontefice ha incontrato i movimenti popolari, dando di sé un’immagine peronista, molto vicina alle istanze sociali. Eppure di chi si serve il Vaticano per certificare i bilanci dello Ior? Di un istituto del globalismo-capitalista come Ernst & Young. Ancora: Bergoglio parla di decentramento del potere nella Chiesa e poi dimostra di essere un forte accentratore».

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Che continua a riscuotere un largo consenso?

«Sì, nel mondo dei media e all’esterno della Chiesa, dove ha superato in popolarità anche Wojtyla. Ma è all’interno del mondo cattolico che è molto meno amato. Anche la partecipazione all’Angelus e alle udienze in San Pietro sta calando». Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 9 marzo 2015 – di Giovanni Panettiere

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fonte: Corrispondenza Romana

7 commenti su “La rivoluzione impossibile del Papa. Lo storico de Mattei: così ci sarà uno scisma”

  1. Il largo consenso non è sinonimo di bene e in questo caso si tratta di una persona che
    piace moltissimo ai non credenti, ai non cattolici, agli appartenenti ad altre Chiese, ma
    sta disorientando sempre più i cattolici.
    Non è certamente un buon segno.
    Un altro segno “strano” è la sua dichiarazione, riportata da tutti i i mezzi di comunicazione ,
    che il suo sarà un pontificato breve ma non a motivo dei limiti dell’età..
    Si sono scatenati i più vari commenti, compreso profezie, ecc.
    Ma io dico: perché non lo scisma?

  2. Apprezziamo sempre più il rigore e la saggezza del prof. de Mattei. Quanto allo scisma, credo che sia meglio subirlo che provocarlo. Chi è dalla parte del giusto, non deve fare altro che rimanervi e lasciare che chi vuole andarsene se ne vada. Osserviamo poi che papa Francesco finora non ha fatto veri strappi in favore dei modernisti e non è detto che ne farà in futuro. Mi sembra piuttosto intenzionato a lasciare nell’ambiguità la dottrina mentre la prassi va per conto suo, nelle chiese si canta e si balla, si recita a soggetto e non si prega più.

  3. Anche con un eventuale scisma il Papa resta sempre papa;il fatto è che qui di papi ce ne sono già due…che ritorni in campo Benedetto XVI?

  4. Uno scisma non è da augurarsi mai. Anche se purtroppo in un certo modo è già strisciante . Sarebbe una mezza tragedia e una grandissima disgrazia. Purtroppo il pontificato di Bergoglio , per il momento , è riuscito solo a mettere cattolici contro cattolici. Speriamo che per il prossimo futuro con l’ aiuto di Dio le cose possano prendere la giusta strada delle Verità Divine. Cerchiamo di stare uniti e preghiamo il Padre Celeste con l’ intercessione della Vergine Immacolata e di San Giuseppe .

  5. A livello formale ed ufficiale non succederà niente … i cedimenti (che già ampiamente ci sono…) saranno a livello pastorale perchè è così che vuole il CVII… Tutti gli abusi e gli errori sono e continueranno ad essere perpetrati sul piano confuso e sconnesso della pastorale…noi continuiamo a restare fedeli alla Tradizione…si salvi chi può!

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