La “Scala per il paradiso” dei Led Zeppelin

L’ossimoro “Led Zeppelin”, frutto della parola lead = piombo, divenuta led per non confonderla con lead = guida, assieme all’altra parola Zeppelin, che evoca il famoso dirigibile, condensa la musica stessa di questa incredibile ed innovativa band di fine Anni 60, considerata precorritrice di molti famosi gruppi del genere hard rock. L’aspetto hard di brani, come ad esempio la famosa “Whole lotta love” del 1969,Led Zeppelin – Whole Lotta Love (Official Music Video … esprimeva il lato Led,a cui faceva da contraltare il lato soft, leggero e aereo come il dirigibile Zeppelin, di pezzi melodici e struggenti come ad esempio Stairway to Heaven, il tutto a esprimere i referenti principali del gruppo inglese, il British blues da una parte e il folk dall’altra.

I Led Zeppelin infatti hanno alternato canzoni dove l’esplosività degli strumenti, in particolare gli assoli virtuosistici di chitarra del loro fondatore Jimmy Page e quelli del batterista John Bonham (1948-1980) lasciavano spazio a brani più riflessivi, in cui la chitarra acustica e le tastiere di John Paul Jones si modulavano sulla voce di Robert Plant, ora potente e gridata, ora leggera e sussurrata.

I Led Zeppelin hanno incarnato quindi nel loro caratteristico inconfondibile sound questa duplicità dell’anima, ora suadente e toccante, ora provocatoria e arrabbiata. Non a caso, come ha palesato lo stesso Brian May, storico chitarrista dei Queen, i Led Zeppelin sono stati il modello manifesto cui si è ispirata con successo la band di Freddy Mercury. Forse non molti sanno che inizialmente, nel 1968, fecero una tounée in Scandinavia con il nome di New Yardbirds, in quanto i prossimi Led Zeppelin si riferivano alla musica degli Yardbirds, gruppo beat dei primi anni ’60 dove avevano suonato fior di musicisti come Eric Clapton, Jeff Beck e lo stesso Jimmy Page, che darà vita appunto ai New Yardbirds, poi Led Zeppelin.

Ecco il testo di “Stairway to Heaven” La scala per il paradiso

C’è una signora sicura
Che tutto ciò che luccica è oro
E sta comprando una scala per il Paradiso.

Lei sa che quando ci arriva
Se i negozi sono tutti chiusi,
Con una parola può ottenere ciò per cui è venuta.
Ooh, ooh, e sta comprando una scala per il Paradiso.

C’è un segno nel muro
Ma lei vuole essere sicura
Perché sai, a volte le parole hanno due significati.
In un albero vicino al ruscello
C’è un uccello che canta.
Certe volte tutti i nostri pensieri ci mettono dubbi
Oh, mi viene da pensare…
Oh, mi viene da pensare.

C’è un sentimento che provo
Quando guardo a occidente,
E il mio spirito piange per andarsene.
Nei miei pensieri ho visto
Anelli di fumo attraverso gli alberi,
E le voci di coloro che stanno guardando.
Oh, mi viene da pensare
Oh, davvero mi viene da pensare.

E si sta sussurrando che presto
Se tutti lo decidiamo
Allora il pifferaio ci condurrà alla ragione*.

E un nuovo giorno vedrà l’alba
Per quelli che resteranno,
E le foreste echeggeranno di risate.

Se c’è un trambusto nella tua siepe
Non allarmarti ora,
Sono solo le pulizie di primavera della Regina di Maggio
Sì, ci sono due percorsi che puoi prendere
Ma a lungo termine
C’è ancora tempo per cambiare la strada in cui ti trovi.
E mi viene da pensare.

La tua testa sta ronzando e il ronzio non se ne andrà
Nel caso non lo sapessi,
Il pifferaio ti sta chiamando a seguirlo
Cara signora, riesci a sentire il vento soffiare
E sapevi
La tua scala giace sul vento che sussurra.

E mentre andiamo avanti per la nostra strada
La nostra ombra è più alta della nostra anima
Lì cammina una signora che tutti conosciamo,
Che brilla di luce bianca e vuole mostrare
Come tutto diventa d’oro
E se ascolti molto attentamente
La melodia finalmente arriverà a te
Quando tutti sono uno e uno è tutto
Per essere roccia e non rotolare.

E lei sta comprando una scala per il Paradiso.

Molti si sono arrovellati nel cercare di interpretare il reale significato di questa canzone, chi ritrovando messaggi subliminali con riferimenti demoniaci (negati sempre perentoriamente dalla band), chi addirittura, al contrario, riconoscendo nella allusione alla “Regina di maggio” la Vergine Maria. Personalmente penso che, come tanti altri gruppi di quel periodo, in piena contestazione sessantottesca, i riferimenti polemici fossero soprattutto rivolti al materialismo della società del benessere in cui tutto si può comprare, persino una scala per il paradiso. Al di là dei significati reconditi e reali, degli atteggiamenti provocatori espressi nel brano, la canzone rimane tuttora molto affascinante, melodicamente e ritmicamente ben costruita, frutto della passione e della tecnica dei singoli componenti del gruppo.

11 commenti su “La “Scala per il paradiso” dei Led Zeppelin”

    1. L’accusa di satanismo, soprattutto rivolta a Jimmy Page riguardo l’interesse per l’esoterismo magico sessuale di Aleister Crowley, è stata sempre negata da Page in merito alla canzone “Stairway to Heaven”. Gli interessi del gruppo, come ho cercato di far vedere, spaziavano dal lato hard a quello più soft-melodico con riferimenti culturali vari, che andavano da Tolkien (basti sentire ad esempio “Barrle of Evermore) ad autori blues, folk,ecc. Certamente Page ha dichiarato di essersi appassionato a Crowley ma era anche un discreto pittore, avendo frequentato il Sutton Art Collegy nel Surrey. Tanti erano gli influssi, gli interessi, comprese droghe e alcool. il mio intento era solo quello di far conoscere in minima parte, soprattutto attraverso un paio di brani, i lati hard/soft che li hanno caratterizzati. Mi permetto solo di parteggiare per la “bella musica” ed i Led Zeppelin in questo senso qualcosa hanno fatto.
      Un cordiale saluto,
      Fabio Trevisan

  1. I messaggi subliminali incisi a rovescio in questo brano sono stati decodificati. Jimmi Page era un amante della magia.
    Perchè non parlare in questa rubrica dei 1000 complessini dimenticati, innocui spiritualmente e artisticamente molto più validi? Lovin Spoonful, Hollies, Byrds, i grandi Young Rascals, gli Zombies e mille altri: a parte i nomi provocatori di qualche gruppo, la musica era molto più valida e meno nociva.
    Bruno PD

    1. i messaggi subliminali decodificati non sono mai stati appurati. Lo stesso tecnico del suono Eddie Kramer (che ha curato il disco dei Led Zeppelin)ha tacciato di falsità l’operazione presunta di backmasking e ha rigettato le accuse considerandole addirittura ridicole. Anche il cantante Robert Plant ha dichiarato: «Per me è veramente triste, perché Stairway to Heaven fu scritta con le migliori intenzioni, e per quanto riguarda messaggi registrati al contrario, non è la mia idea di fare musica.» Per quanto riguarda i 1000 complessini dimenticati (lei ne ha citato alcuni che conosco e che giustamente meriterebbero un po’ di spazio) ho già iniziato a scriverne, si veda ad esempio i Pentangle di cui ho trattato qualche mese fa. Non sono del tutto d’accordo che la musica di questi complessini fosse più valida di quella dei Led Zeppelin. Rammentiamo la grande tecnica chitarristica di Jimmy Page e l’indubbio valore tecnico e artistico di John Paul Jones e del batterista John Bonham, considerato quest’ultimo uno dei migliori percussionisti della musica rock.
      Fabio Trevisan

  2. Gentile Redazione vorrei restare solamente ai fatti : a stretto contatto dei Led Zeppelin sono successi incidenti strani,suicidi strani,morti strane ,sui loro dischi ci sono simboli strani , per quanto riguarda la musica non è il mio genere e quindi non giudico permettetemi di osservare che anche il demonio fa miracoli e cose belle ma solo per distruggere l’uomo quindi ritengo di non dare spazio a chi è nemico dell’uomo che già in questi tempi ne ha fin troppi. Cordialità

    1. Anche se non è nostra abitudine alimentare il botta e risposta tra autori e lettori, pubblichiamo questo commento con relativa risposta nell’intenzione di chiudere la questione. Rispondere alle obiezioni non significa ricoscere che ci si è spiegati male e si voleva dire tutt’altro: questo costume non ci appartiene. Fabio Trevisan, come fanno sempre gli autori di Ricognizioni, ha scritto proprio ciò che intendeva dire. Come ribadisce qui sotto.
      N.B. Il commento conteneva un apprezzamento un tantino avventato sulla redazione di Ricognizioni: è stato tagliato per l’evidente abbaglio che lo ha generato.
      Andiamo con ordine: l’articolo sui Led Zeppelin mostra quanto “strano” fosse l’accostamento hard(Led)/soft(Zeppelin) sin dalla scelta del nome del gruppo. Le matrici blues/folk e, se vogliamo, hard/blues e soft/folk sono rinvenibili in tanti loro brani, evidenziate con due pezzi: ” Whole lotta love” e “Stairway to heaven”. In loro convivono quindi due anime che si possono vedere anche dalle loro copertine, ad esempio quella di “Led Zeppelin IV”, dove nella front cover si vede un vecchio con una fascina di legno sulle spalle su un muro fatiscente, a testimonianza di un mondo rurale che sta scomparendo. Nella back cover si vede un grattacielo e una città industriale (Birmingham). Se si aprono le due copertine si nota che il muro fatiscente entra a far parte dell’altra copertina (back). “Strana” quindi anche la copertina o forse denuncia di un mondo industrializzato e consumistico? In questo album appaiono delle rune che simboleggiano ciascun componente della band inglese. Quale il loro reale significato? Certamente “stranezze” ce ne sono state ma queste sono appartenute a tante altre band di quegli anni. Il discorso allora è molto complesso, difficilmente riassumibile in poche righe. Con l’esplosione del cosiddetto ’68 si sono manifestate anche nella musica spinte di liberazione sessuale, inni libertari e contro ogni tipo di autorità, critiche alla società, libertà di costumi, droghe, ecc. Non vogliamo parlarne? Non vogliamo ascoltare quella musica? Certamente si può fare. Personalmente prediligo la musica classica e operistica. Ma non è certo “dare spazio al nemico dell’uomo” il tentativo di comprendere, anche nella musica, perché si è arrivati a tale secolarizzazione e come si sono sviluppate tali concezioni musicali.
      Un saluto cordiale a lei,
      Fabio Trevisan

      1. Grazie per questa risposta, sono una fan dei led zeppelin e dell’hard rock in generale ma sottoscrivo pienamente ogni sua parola e aspetto sempre con curiosità, ogni volta ben ripagata, i suoi articoli

  3. stefano raimondo

    Apprezzo la risposta di Fabio Trevisan, relativa alla comprensione della secolarizzazione. Comunque sia, resta il fatto che gruppi del genere non hanno fatto altro che espandere il declino, legittimando l’azione modernista, e resta il fatto che di certe espressioni “culturali” se ne parla anche troppo, ci vengono propinate ogni minuto da tutti i media: il conformismo dell’anticonformismo. Di poeti maledetti, pittori maledetti, musicisti maledetti, ecc. non se ne può veramente più.

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