La signora Brambilla e la “pietas” per le bestie – di Giovanni Lugaresi

… perché dobbiamo sorbirci lei e questo sensibilissimo mondo animalista che stravede per ogni specie, tipo, di quadrupede, pennuto, grugnente, belante o cinguettante?… perché tanto spazio a tutti questi difensori (d’ufficio, vien da dire) del mondo animale che ormai non distinguono più quel che conta prima di tutto?… Avesse dedicato una volta, una volta sola, la signora Brambilla, la decima parte della sua pietas, dei suoi appelli così accorati, per una causa umanitaria che non sia quella degli animali, ma dei poveri bambini non nati!!!

di Giovanni Lugaresi

 .

agnello-arrosto-farcito-per-pasquaMa perché dobbiamo sorbirci i predicozzi di tale Maria Vittoria Brambilla (ma è davvero lei o l’imitatore televisivo principe Ballantini che si vede di quando in quando a Striscia la notizia?) che in questi giorni imperversa nelle (sempre compiacenti) televisioni contro la “strage degli agnelli”?

Ma perché dobbiamo sorbirci lei e questo sensibilissimo mondo animalista che stravede per ogni specie, tipo, di quadrupede, pennuto, grugnente, belante o cinguettante?

Ma perché tanto spazio a tutti questi difensori (d’ufficio, vien da dire) del mondo animale che ormai non distinguono più quel che conta prima di tutto?

Avessimo sentito una volta, diciamo una volta sola, la signora Maria Vittoria Brambilla, perorare la causa di ben altri innocenti dei quali vien fatto strazio, e a fronte dei quali agnelli e capretti vengono sicuramente dopo!

Avesse dedicato una volta, una volta sola, la signora Brambilla, la decima parte della sua pietas, dei suoi appelli così accorati, per una causa umanitaria che non sia quella degli animali, ma dei poveri bambini non nati!!!

No, non l’abbiamo sentita.

 Forse eravamo distratti? Forse ci sentiamo poco avendo problemi di udito? Forse ci è sfuggita questa o quella intervista sui giornali o interpellanza in parlamento?

Può essere. Nel qual caso facciamo ammenda, ma…

Con tutto il rispetto per gli animali, noi la Pasqua la celebreremo come la celebrò Nostro Signore. Dopo aver fatto penitenza nelle giornate della Settimana Santa, nella domenica di Resurrezione, ci siederemo a tavola per consumare agnello arrostito, erbe amare, pane azzimo, sorseggiare vino rosso, ma non alla salute di Maria Vittoria Brambilla.

Ciò potrà avvenire soltanto il giorno in cui la sentiremo invocare dai tetti, o meglio apparendo sui teleschermi, pietà per i bambini non nati: in maniera ferma, ad alta voce, come sta facendo per i suoi prediletti animali!

11 commenti su “La signora Brambilla e la “pietas” per le bestie – di Giovanni Lugaresi”

  1. Brambilla che dorme con i suoi animaletti preferiti è minimamente colpevole delle sue performances televisive, o per lo meno si tenesse pure le sue care bestioline in casa, dentro il letto o a tavola a pranzo e a cena (tutti i gusti sono gusti, anche i più ributtanti e ognuno è libero di vivere indecentemente). Più colpevole è il potere ipocrita e malvagio che si serve di lei e della sua pochezza per il martellamento animalista che genera nausea e sdegno se si pensa all’orrore dei milioni di bambini abortiti tutti passati nel più rigoroso silenzio. Ipocriti tutti, genia perversa, sepolcri imbiancati.

  2. Sinceramente da la nausea anche a me il fanatico animalismo della Brambilla, ma non mi pare il caso che bravi cattolici come voi diano a un essere umano l’epiteto di animale. Il giudizio va sempre alle idee e ai comportamenti, mai alle persone. Penso che forse darebbe fastidio anche a voi che qualcuno rivolgesse epiteti fastidiosi alle vostre persone per le vostre idee.
    Chissà che cosa avrebbe potuto dire Gesù a Giuda, che lo vendette … Invece gli disse: “Amico …”
    Molto giustainvece l’osservazione che spesso chi difende gli animali non ha parole in difesa della vita umana nascente …
    Anche Hitler e Gobbels – per quanto ne so – amavano molto gli animali e pochissimo gli esseri umani che ritenevano “inferiori”.
    Buona Pasqua, comunque!

  3. La maggior parte degli animalisti sono, purtroppo, abortisti.
    Il primo paese occidentale ad introdurre l’aborto fu la germania nazista, che introdusse anche leggi animaliste!
    In molte nazioni si può osservare che le leggi animaliste, una volta inesistenti, sono aumentate mano a mano che si introducevano il divorzio, l’aborto, l’eutanasia, le quote rosa, l’ideologia gender ed i matrimoni gay.
    Molti animalisti si definiscono con orgoglio “antispecisti” e anche questo dimostra, come detto da vari studiosi seri, che gli animalisti arrivano alla parità fra persone ed animali o addirittura all’inversione di importanza non tanto aumentando l’importanza degli animali, quanto abbassando quella delle persone.
    La conferenza episcopale tedesca, che diede il SACRILEGO permesso di usare la pillola del giorno dopo anche negli ospedali cattolici in caso di dichiarato stupro, è molto sensibile ai temi “verdi”.
    Persino San Francesco, che non parlò mai contro la caccia e contro il consumo di carne fu trasformato dai modernisti in un animalista! (vedere la Sentinella: S. Francesco “liberato” dalle deformazioni e strumentalizzazioni).
    Il padre del moderno animalismo, Peter Singer, è a favore di aborto, eutanasia, infanticidio, matrimonio gay, pedofilia e matrimonio fra persone ed animali…disse che è meglio uccidere un bambino malato che un vitello sano e che uccidere un neonato è moralmente grave quanto uccidere un pesce!
    Un simile personaggio ha ottienuto cattedre universitarie di bioetica, una fama di livello mondiale, ha venduto milioni di copie dei suoi libri ed è adorato da innumerevoli animalisti!
    Il fatto poi che singer e brambilla vogliano togliere la spedirimentazione sugli animali apre la strada a 3 soluzioni (che gli animalisti vorrebbero imporre al mondo) una peggiore dell’altra:
    1) CHE I MALATI UMANI MUOIANO PURE, L’IMPORTANTE è NON SACRIFICARE I NOSTRI AMICI ANIMALI!
    2) METTIAMO IN CIRCOLAZIONE FARMACI NON TESTATI E SE FARANNO VITTIME, PEGGIO PER LE VITTIME! (allo stato attuale della scienza non è assolutamente possibile fare le sperimentazioni precliniche di dosaggi e tossicità senza usare modelli animali; ad esempio la talidomide fu testata solo PARZIALMENTE sugli animali (non venne testata in bestie gravide e venne poi indicata anche alle donne gravide) e provocò la nascita di migliaia di bambini amelici o focomelici).
    3) SPERIMENTIAMO SUGLI EMBRIONI UMANI! (alcuni animalisti sono arrivati a proporre di sperimentare farmaci sui carcerati).
    Gesù non era vegetariano, non ha mai chiesto di essere vegetariani, non ha mai messo sullo stesso piano persone ed animali ed ha dimostrato “quanto fosse animalista” nell’episodio dell’indemoniato di Gerasa: dopo aver liberato l’ossesso non era obbligato a concedere ai demoni di entrare nei maiali che poi fecero affogare, poteva mandarli direttamente all’Inferno! Credo che questo episodio abbia molto da insegnare agli uomini attuali che si comportano in modo opposto: leggi animalistiche e leggi omicide!
    Le sacre scritture sono coperte dal dogma dell’inerranza, inoltre la proposizione N°14 di «LAMENTABILI SANE EXITU» fa capire che l’episodio sopracitato non può essere soltanto simbolico, come affermò Ravasi, ne consegue che un vero Cristiano non può essere animalista!
    A Pasqua mangerò l’agnello e in abbondanza!

  4. Povera Brambilla, e me è anche simpatica ma è così coinvolta dalla sua missione animalista che non si rende conto
    dell’indirizzo che ha preso tutta questa campagna internazionale che arrivando agli estremi: animale per animale anche
    un verme ha la sua dignità!… porta a mettere l’uomo in stato di inferiorità e dipendenza dagli interessi di qualunque
    essere vivente. Amo il creato con tutti gli animali che Dio ha donato al mondo per l’uomo ma gentile Signora Brambilla
    non si spaventa di essere accomunata a quei guru spaventosi che tanto hanno adorato gli animali e proporzionalmente
    hanno propugnato ideologie aberranti? La prego ci dia qualche segnale che non sta correndo su questa china!!!!!

    1. articolo ben fatto e necessario, ma sono anche io del parere di non darle dell'”animale”, è solo una persona
      che sbaglia per esagerazione e cecità verso i veri problemi etici e bioetici di oggi. DEVE ESSERE AMMONITA
      FRATERNAMENTE come è d’obbligo per ogni credente e per ogni persona retta. Auguriamoci che capisca
      perchè non mi sembra un’anima perversa. AUGURI e preghiera

  5. Da laico potrei dire: ci siamo evoluti come onnivori, di conseguenza tutti noi abbiamo bisogno di carne o derivati animali (uova, latte, formaggi) per alimentarci correttamente. Da credente potrei dire. se Dio non avesse voluto che noi ci nutrissimo anche di carne, ci avrebbe creati simili a mucche e pecore che dai vegetali sono in grado di ricavare tutto il loro nutrimento. Sono conlusioni molto simili anche se vengono da premesse molto diverse. Ma poi, in natura, secondo gli animalisti, è animalista un leone che uccide una gazzella per nutrirsi? Certo lui non può scegliere perchè è solo carnivoro. Noi si. Allora, perchè criticare chi sceglie di mangiare carne?

  6. Ritengo che la strage dei bambini abortiti sia il peggior crimine che si possa compiere proprio per l’impossibilita’a difendersi del povero bambino al quale si e’deciso di negare il dono supremo che Dio gli ha fatto,appunto la vita .Non per questo devo restare indifferente di fronte alle inenarrabili sofferenze fisiche e psicologiche che si infliggono agli animali negli allevamenti intensivi e nei macelli.Forse se questi ultimi avessero le pareti di vetro molta gente disdegnerebbe la carne.Non conosco la signora citata,ma ritengo che il rispetto per gli animali non escluda necessariamente l’amore per l’uomo ,in tutte le fasi della sua esistenza.

    1. Le ricordo che Gesù mangiò sia carne che pesce!
      Crede che Lui non sapesse quanto soffrissero i pesci pescati e gli animali macellati?
      Coloro che si indignano di fronte a tali sofferenze danno indirettamente dell’immorale a Nostro Signore!!!!
      Dal momento che Cristo mangiò carne, pesce, provocò pesche miracolose e mandò i demoni nei maiali (che morirono indemoniati e annegati) si deve dedurre che le uniche sofferenze degne di attenzione sono quelle degli esseri umani: anche i comandamenti ci impongono doveri verso Dio e verso il prossimo, non verso gli animali!
      Inoltre Cristo non ci chiese mai di amare gli animali e di non utilizzarli per fini utili all’uomo e nessuno può permettersi di accusarlo di incompletezza!
      Anche San Paolo non ci chiese mai di amare gli animali e di non macellarli e anche lui non può essere accusato di incompletezza (VEDERE ATTI 20 “26 Per questo dichiaro solennemente oggi davanti a voi che io sono senza colpa riguardo a coloro che si perdessero, 27 perché non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la volontà di Dio.”).
      Forse si vorrebbe dare dell’immorale o dell’insensibile a San Paolo per il serpente che buttò nel fuoco?

  7. Che la Brambilla sia così non c’è da stupirsi. Il guaio è che Berlusconi la tiene nel partito e, per giunta, sembra voler speculare sui pervertiti sentimenti animalisti.

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