La tendenza “child-free”. Ennesima perversione di un mondo allo sbando – di J. du Lys

di J. du Lys

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z-chldfrUna nuova tendenza, in particolar modo da alcuni mesi, imperversa con forza crescente anche nel nostro Paese, importata dai “felici” lidi americani, che – si sa – sono sempre all’avanguardia nel coniare nuove mode di qualsiasi genere.

Ci riferiamo al fenomeno del c.d. child-free, letteralmente “libero da bambini”. Si tratta di un fenomeno dai risvolti variegati, che raccoglie sotto un comune denominatore un insieme di condotte, mode e proposte dai risvolti a dir poco inquietanti.

In buona sostanza, il concetto di base è questo: la vita, senza figli, è migliore. Più rilassante, più divertente, più comoda. Senza preoccupazioni, consente ai Peter Pan adulti di vivere un’esistenza spensierata. Alla faccia dei padri e delle madri di famiglia che si sobbarcano patimenti e privazioni.

Si tratta, è evidente, di un’ennesima perversione del nostro tempo, che santifica la comodità e l’assenza di responsabilità in nome di un edonismo senza scopo.

Di questo fenomeno, come sempre accade, si è fin da subito appropriata la macchina del commercio.

E così, basta una semplice ricerca su internet per entrare in un vero e proprio “mondo alla rovescia”, in cui catene di hotel e ristoranti elogiano fieramente la creazione di zone “libere da bambini”, in cui gli adulti possono trovare il massimo confort lontani da quelle chiassose creature.

Questo era il primo aspetto in cui ci siamo imbattuti nell’iniziare la nostra indagine su questo fenomeno. Purtroppo, però, si trattava soltanto della punta dell’iceberg di una tendenza con caratteristiche molto più oscure e devastanti.

Con preoccupato interesse, infatti, abbiamo verificato che in Italia esistono già decine e decine di gruppuscoli che, guidati da leader carismatici, hanno fatto del child-free una bandiera da esibire con orgoglio e, anzi, un vero e proprio stile di vita. A titolo di esempio, basta digitare “child-free” sul motore di ricerca di Facebook per entrare in contatto con svariati gruppi in cui, in una ridda veramente infernale, donne senza ritegno elogiano la sterilizzazione, l’aumento del tempo libero da dedicare allo shopping, il tempo per vacanze all’estero (evidentemente compensative di una vita vuota e senza scopo), e così via.

Attorno a pochi individui degenerati, evidentemente animati da un odio profondo per qualcosa che non possono avere, si è quindi condensata un’umanità molto variegata, che inneggia all’assenza di vita e al “vivere senza figli”, come se la negazione dell’esistenza e del futuro fosse un pregio da esaltare.

Non c’è però da stupirsi eccessivamente, a conti fatti. Del resto, si tratta della semplice – e naturale – conseguenza dell’egocentrismo e della mancanza di riferimenti che dominano la società contemporanea, sempre attenta ad erogare “diritti a gettone”, ma a dir poco restia a stabilire doveri e responsabilità.

L’essere madri, l’essere padri, il sacrificio e la gioia suprema della Vita vengono così ridicolizzati in maniera patetica e grottesca. Il tutto, senza il benché minimo rivestimento ideologico, ma come puro rigurgito di una società ormai in frantumi che divora se stessa in un impeto di ultimo odio.

C’è da temere, peraltro, che un sentimento così disumano – l’odio per i propri figli, anzi la loro stessa negazione alla radice – non provenga dal semplice animo di genti meschine, ma rappresenti l’ennesimo strumento che la Sovversione Mondiale utilizza per distruggere gli ultimi contrafforti dell’ordine e della natura esistenti fra gli uomini.

Ma l’odio, la Storia lo insegna, non vince. Può calpestare, deridere, umiliare, ma la vita trionfa. L’uomo che si frappone alla natura – e a ciò che è sopra l’uomo – è sconfitto dalle sue stesse azioni.

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fonte: Ordine Futuro

17 commenti su “La tendenza “child-free”. Ennesima perversione di un mondo allo sbando – di J. du Lys”

  1. Hotel e ristoranti stanno sempre più creando zone libere da bambini; in compenso attirano i clienti assicurando piena ospitalità ai loro “amici animali”.

  2. A proposito di ciò; mentre io e mio figlio (rimasto orfano del padre a 15 anni) oltre a doveri ci siamo concessi i piaceri e i viaggi all’estero anche in luoghi impervi ed esotici INSIEME, conosco un paio di queste donne (forse più di 2…..) frustrate che passano il loro tempo vagabondando per la strada senza meta, semi esaurite, oziose e neghittose, che non hanno voluto figli, che accumulano denaro, alcune carrieriste, alcune “cattoliche” . In particolare la “cattolicissima” si è permessa di dire con astio che i poveri non devono fare figli e che siamo troppi…..E’ da anni che si è diffuso questo veleno.
    Contente loro……. Mah! I miserabili dell’anima…..

  3. E’ sotto gli occhi di tutti che i ari Soros, Rotschild e compagnia brutta; gli Obama e colei che malauguratamente gli succederà, tutta l’alta finanza internazionale e mondialista; vuole un mondo poco al di sopra del miliardo di abitanti, magari in parte affamati.
    Liberi da figli? Fa parte dello Spott del momento per incrementare la denatalità….altro che moda! è soltanto un altro aspetto dell’immenso crimine omicida, che la modernità dei senza Dio sta realizzando con successo.
    Ma a Colui che muove il Sol e l’altre stelle spetta l’ultima parola! Pazientiamo pregando, pregando con fiducia.
    Il Signore, mediante la Sua Immacolata Madre Santa, trionferà.

  4. Certo, fra qualche decina d’anni lorsignori invocheranno i figli di qualcun altro che li aiutino a: alzarsi dal letto, andare in bagno, fare colazione, passare la giornata…possiamo continuare per 20 righe… o l’eutanasia è il logico corollario del child-free nel momento stesso della perdita del “diritto a godersela” per evidenti processi naturali?…
    Fiero di aver sostenuto mio padre fino all’ultimo e di rendere un po’ meno triste la lunga vedovanza di mia mamma con figli e nipoti.

    1. Già: oltre alle gioie perse (giocare con i propri figli, le loro amenità, le favole serali, etc….) si renderanno conto in vecchiaia di non avere nessun bastone di supporto, nessuno a cui lasciare nulla (nè pensieri, nè beni), nessun aiuto. I più fortunati di loro finiranno all’ospizio a giocare a carte…… senza nessuno che li vada a trovare. Gli irresponsabili edonisti si comportano come la cicala. Non pensano mai all’inverno……

  5. In compenso ci sono le spiagge per i cani, che ormai sono più tutelati degli uomini, andate a vedere le ordinanze della Serracchiani in Friuli

    1. Ormai vige in prima linea : andare a correre o la palestra, il cane da portare al parco, e l’aperitivo. Stop…per il 90% dei single la vita è questa…..

  6. Silvia Elena Masetti

    E evidente, credo, che dietro questo termine inglese, non ci sia un progetto di famiglia, perchè la donna, madre, moglie, non rifiuta un atteggiamento che non rispetti il suo ruolo e la sua sacralità. Se si è accettato il divorzio dentro la Chiesa, è ovvio che si sarebbero dati consensi via via maggiori, si sono già aperte le sue porte affinchè certi generi di famiglie diventino lo stile nuovo e passino sui figli. Questo succede quando si è colpiti ingiustamente e non si denuncia con fermezza. Se i cristiani sono perseguitati ed uccisi, questa è la rovina che ha portato risentimento ed odio. La Chiesa è vista come un mostro, a furia di accettare violenze. La donna come essere umano può aiutare con sistemi attivi, mai come vittima.

  7. Avendo due figli, sono il primo a riconoscere che effettivamente il momento migliore della giornata e’ quando si addormentano. Ma è proprio in quell’istante che avviene il paradosso della paternità: il silenzio, la pace che finalmente si raggiungono dopo ore di giochi, capricci (6 e 4 anni), liti fratello-sorella, rimproveri genitoriali, etc. si rivelano con il loro aspetto. Tutto questo e’ vita, semplice vita.

  8. Il mondo governato dal ‘principe di questo mondo’ continua a vomitar fuori i suoi frutti, sempre più aberranti.

    Ma la frase “Non si può far figli come conigli!” ……….. dov’è che l’abbiamo già sentita?

  9. Un cristiano dovrebbe sapere che la Chiesa cattolica (ma anche, in parte, l’ortodossa) ha sempre affermato la superiorità della vita monastica e sacerdotale perchè chi non ha figli da mantenere può dedicarsi totalmente a Dio e allo spirito, coltivando la mente e lo studio. Ma quella era una scelta di altruistica castità, non di egoistico e sterile libertinaggio. In ogni caso era riservata a una minoranza. La maggioranza sapeva che i figli erano necessari come “bastoni della vecchiaia”, in epoche in cui non esistevano le pensioni e le latre provvidenze dello stato sociale. Della necessità della prole si accorgeranno tanti nostri figli quando si ritroveranno anziani senza pensione e sensa un’assistenza familiare.

  10. Siamo pienamente in quella che don Ennio Innocenti chiama “gnosi spuria”. Anni fa una delle sorelle Pivetti disse che preferiva accudire un cane piuttosto che un figlio!

  11. Quanto astio in persone che si professano “cristiane” verso le libere scelte altrui.

    Faccio parte delle donne che avete definito, senza neanche conoscerne davvero una, “degeneri”, “Peter Pan”, “senza ritegno”. Lavoro onestamente, non trascorro la mia vita a ubriarcarmi, drogarmi o a divertirmi e basta come una cicala, amo le mie nipoti e la mia famiglia. Semplicemente non voglio figli. Ed è meglio non farli per poi abbandonarli a se stessi come fanno tanti genitori quelli sì degeneri, che li fanno per imposizione della società, poi sono frustrati e gli rinfacciano di continuo sacrifici. O li fanno solo perché vogliono una badante avendo paura della solitudine, essendo privi di hobby e amici, e della vecchiaia. I figli non sono i vostri badanti. Questo sì che è egoismo, fare i figli per un tornaconto personale e non per amore. Continuate pure a sputare sulla libertà di scelta, perché evidentemente vi rode non aver avuto il coraggio di scegliere la vita che volevate. Altrimenti tanto astio per chi non fa figli perché non ne avverte il desiderio non si spiega.

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