Le meraviglie della “Medaglia Miracolosa” – di Roberto de Mattei

di Roberto de Mattei

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zzMedaglia-Miracolosa-424x278Chiunque si rechi a Parigi ha la possibilità di visitare la cappella della Medaglia miracolosa, al numero 140 rue du Bac, dove nel 1830 la Beata Vergine Maria apparve più volte ad una umile suora, poi elevata agli altari, Caterina Labouré.

Da queste apparizioni ha origine la Medaglia miracolosa, così detta non solo per la sua origine celeste, ma per i suoi straordinari effetti sulle anime e sulla società. Caterina era una giovane novizia di ventiquattro anni, di umili natali, che aveva coronato da pochi mesi il suo ardente desiderio di entrare nelle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.

La prima apparizione della Madonna avvenne il 18 luglio 1830, quando ella fu invitata da un angelo a seguirla nella cappella e vide la Santissima Vergine sedersi sui gradini dell’altare, dal lato del Vangelo, in una seggiola, che ancor oggi è esposta alla venerazione dei fedeli. La giovane si gettò ai piedi della Madonna, poggiando le mani sulle sue ginocchia. «Quello – ricorda la santa – fu il momento più dolce della mia vita. Mi è impossibile esprimere tutto ciò che provai». «Figlia mia – le disse la Madonna – il buon Dio vuole affidarti una missione. I tempi sono molto tristi, sciagure stanno per colpire la Francia; il trono sarà rovesciato, il mondo intero sarà sconvolto da disgrazie di ogni specie… La S. Vergine aveva l’aria molto afflitta dicendo questo, ma (continuò): Venite ai piedi di quest’altare; qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le domanderanno con fiducia e fervore, saranno sparse sui grandi e sui piccoli».

La grande missione fu rivelata a Caterina nella seconda apparizione, il 27 novembre 1830. La giovane vide formarsi attorno alla Santa Vergine «un quadro un poco ovale in cui stavano in alto queste parole: O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi, scritte in lettere d’oroAllora si fece sentire una voce che mi disse: “Fate, fate coniare una medaglia secondo questo modello. Tutte le persone che la useranno riceveranno grandi grazie, portandola al collo. Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”. Immediatamente il quadro mi è sembrato voltarsi e ho veduto il rovescio della medaglia».

Sul retro del quadro la suora scorse «il monogramma della Santa Vergine, composto dalla lettera M sormontata da una croce, con una sbarra alla sua base, e, al di sotto della suddetta lettera M, i due cuori di Gesù e di Maria, che distinse perché uno era circondato da una corona di spine, e l’altro era trafitto da una spada».

Nei mesi e negli anni seguenti le sciagure previste dalla Madonna cominciarono a realizzarsi con la caduta della monarchia di Carlo X, sostituita da quella “liberale” di Luigi Filippo. I primi esemplari della medaglia furono coniati e diffusi con l’approvazione dell’arcivescovo di Parigi. Le grazie e i miracoli moltiplicarono le richieste e la parrocchia di Notre-Dame des Victoires, divenne un centro di straordinaria propagazione della devozione.

Il mondo e le stesse consorelle di Rue du Bac ignoravano però il nome della suora che aveva ricevuto le apparizioni: 46 anni di silenzio, di nascondimento, di preghiera attendevano Caterina, che morì a Parigi il 31 dicembre 1876. Lei che aveva visto almeno sei volte la Vergine, che aveva assistito alla prodigiosa diffusione della Medaglia in tutto il mondo, ed ai miracoli di cui era stata strumento; lei che tante volte aveva sentito parlare dagli altri delle rivelazioni della Madonna a una sconosciuta novizia, restò sempre impassibile e mai tradì il suo segreto, né con le compagne, né con le superiore, né con la sua famiglia.

Il frutto più strepitoso della nuova devozione fu la conversione dell’ebreo Alfonso Ratisbonne, a cui la Madonna della Medaglia miracolosa apparve il 20 gennaio 1842, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma. Una lapide posta in uno dei pilastri della cappella dell’apparizione, dove ancora oggi si venera la «Madonna del Miracolo», così ricorda l’avvenimento: «Il 20 gennaio 1842, Alfonso Ratisbonne venne qui ebreo indurito. La Vergine gli apparve come tu la vedi. Cadde ebreo si rialzò cristiano. Straniero: porta con te questo prezioso ricordo della misericordia di Dio e del potere della SS. Vergine».

La notizia dello straordinario miracolo infiammò la devozione popolare verso la Medaglia miracolosa e contribuì ad affrettare la proclamazione del dogma dell’Immacolata da parte di Pio IX, l’8 dicembre 1854. Leone XIII, fatta esaminare ogni circostanza sui fatti di rue du Bac, nel 1880, in occasione del cinquantenario delle apparizioni, dichiarò autentica la miracolosa conversione del Ratisbonne e concesse la festa della Medaglia, al 27 novembre di ogni anno, con rito di seconda classe.

Caterina Labouré fu beatificata da Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947; le sue reliquie riposano nella cappella in cui ebbe le apparizioni. Pio XI, il 19 luglio 1931, in occasione del processo di beatificazione di Caterina Labouré, accennando ai mali che affliggevano la Chiesa, disse: «In questi giorni risplende la Medaglia miracolosa, come per richiamarci in modo visibile e tangibile che alla preghiera tutto è permesso, anche i miracoli, e soprattutto i miracoli. In ciò sta la specialità magnifica della Medaglia miracolosa, e noi abbiamo bisogno di miracoli. è già un gran miracolo che i ciechi vedano… ma vi è un altro miracolo che dobbiamo domandare a Maria Regina della Medaglia, ed è che vedano quelli che non vogliono vedere…».

Tra i tanti santi devoti della Medaglia miracolosa, fu il giovane Massimiliano Kolbe, che il 20 gennaio 1917, settantacinquesimo anniversario dell’apparizione, nell’ascoltare la rievocazione della conversione del Ratisbonne, nella Chiesa di sant’Andrea delle Fratte, concepì l’istituzione della sua Milizia dell’Immacolata, col fine di «cercare la conversione dei peccatori, eretici, scismatici, giudei ecc., e specialmente dei massoni; e la santificazione di tutti sotto il patrocinio e mediante la B.V.M. Immacolata».

La Medaglia miracolosa ci propone una ricca simbologia. Da una parte è raffigurata la Vergine Maria, dalle cui mani piovono raggi sul mondo, ricordandoci il ruolo che Ella ha di Mediatrice di tutte le grazie; sul retro c’è il monogramma mariano, intrecciato con una Croce e circondato da 12 stelle. La Croce che sovrasta la M di Maria ricorda la Croce che nel labaro di Costantino era sostenuta dai vessilli delle legioni romane e, come in quel caso, è simbolo di battaglia e di vittoria. Davanti al nome di Maria, come di fronte a quello di Gesù, piegano le ginocchia i cieli, la terra e gli abissi.

I due Cuori di Gesù e di Maria alla base della lettera M ricordano a sua volta l’indissolubile legame che lega i due Cuori, che ne formano uno solo, al quale è legata la salvezza e la rigenerazione del mondo. Le 12 stelle sono quello che circondano la fronte della donna dell’Apocalisse, figura della Chiesa, ma anche figura di Maria, che della Chiesa è Madre e Regina. La Medaglia miracolosa, portata con fiducia da tanti cattolici in tutto il mondo, continua ancora oggi la sua silenziosa ma portentosa missione.

Essa va disseminata ovunque, nei fondamenti della case, sulle vette dei monti, nelle profondità dei mari e soprattutto va portata al collo, affinché tutto e tutti siano sotto la protezione continua e infallibile di Maria Santissima. L’ultimo grande miracolo che i fedeli le chiedono insistentemente è la dissipazione degli errori e delle tenebre morali in cui è immerso il mondo moderno. La potenza e la misericordia della Madonna non ha limiti, come ci dimostra la miracolosa conversione di Alfonso Ratisbonne, che ai suoi piedi «cadde ebreo e si rialzò cristiano». 

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fonte: Corrispondenza Romana    

7 commenti su “Le meraviglie della “Medaglia Miracolosa” – di Roberto de Mattei”

    1. Anch’io la porto sempre al collo e tutte le mattine saluto la mia cara Madonnina che mi guarda da un quadro con “Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”

  1. E’ sorprendente come generalmente i fedeli laici rispondano con entusiasmo a quanto la Madonna chiede loro di fare , mentre un’altra ‘ parte ‘ della Chiesa , dopo avere nei casi dovuti confermato la sovrannaturalita’ di alcune apparizioni , esegue talvolta quanto richiesto da Dio ‘ a percentuali variabili ‘ e comunicando ‘ con discrezionalità ‘ quello che le e’ stato ordinato esplicitamente di riferire per intero ed a date molto precise . Si saranno mai chiesti se e quanto cio’ ha influito sulla storia della Chiesa, quella umana in generale , e sulla sorte delle anime , comprese le loro ?

    1. Cara Maria, speriamo non lo abbiano fatto in mala fede, perché in tal caso dovranno risponderne direttamente a NSGC (mi riferisco al messaggio di Fatima). Anche il Re Sole (chiamato “il figlio del miracolo”) rifiutò sdegnosamente la richiesta di consacrare la Francia al Sacro Cuore di Gesù (richiesta fattagli da S.Maria Margherita Alacoque), ma poi i suoi discendenti ne pagarono le conseguenze a caro prezzo (Luigi XVI) e la rivoluzione francese cambiò la storia del mondo. Sarà successo così anche per Fatima, ed il rifiuto dei papi (da Pio XI a B XVI) di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria SS.ma? e di introdurre la pia devozione dei primi 5 sabati del mese, a fianco di quella dei primi 9 venerdì del mese? C’è chi sostiene di sì. Ad ogni buon fine, consacriamo noi e i nostri cari al Suo Cuore Immacolato, non avremo che da rallegrarcene.

      1. La loro buona fede , caro Sig. Pascaliano,sembra essere consistita sostanzialmente nel sostenere piu’ o meno ufficialmente che e’ un giudizio di prudenza non divulgare integralmente le rivelazioni private – quelle approvate- perché il rendere pubblico cio’ che la Madonna ha detto circa il futuro della Chiesa : 1)apostasia totale , anche in Vaticano : ‘ Roma perdera’ la fede ‘, 2) ( finale ?) conquista di Roma da parte dell’ Anticristo ,3) visione dell’ Inferno col ‘ pavimento ‘ tappezzato di teste di preti e vescovi,4) l’avviso di un prossimo castigo divino potrebbe scandalizzare i fedeli . Io pongo solo una domanda da ‘ cattolica bambina ‘ : si puo’ rispondere ‘ non serviam ‘ ad un ORDINE che e’ di Dio , visto che la Madonna non puo’ prevedere il futuro né prendere iniziative per conto proprio? Per me non puo’ esistere buona fede nel dire NO ! a Dio da parte di un Papa , altrimenti dovremmo per assurdo supporre che anche Satana fosse’ in buona fede’.

  2. Un evento devotissimo quello di ieri a San Andrea delle fratte, qui a Roma c’e’ stata anche un altra conversione, che non viene mai ricordata, la conversione del Sig. Bruno Cornacchiola, ( la Madonna della Rivelazione ) che odiata la chiesa, odiava il Papa, non credeva in niente del soprannaturale, e si e’ convertito dopo l’ apparizione che ha avuto, lui e i suoi figli, pero’ non c’e’ bisogno che andiamo in Francia, ma non c’e’ bisogno neanche che si viene a Roma la nostra Mamma immacolata si trova dove noi la invochiamo, lei e’ sempre con noi, sopratutto con chi ha fede, ha la preghiera, ha la devozione in lei e in Gesu’ ( io saro’ con voi, fino alla fine dei tempi ) tante volte noi ci aspettiamo i miracoli materiali, anche di guarigioni del corpo, ma la nostra Mamma divina, spesso ci da’ dei miracoli nello spirito, purificandoci il cuore, in questi tempi avere fede, avere la preghiera gia’ sono grazie grandi.
    SIA LODATO GESU’ CRISTO

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