Lega cattolica per la preghiera di riparazione. Preghiere di riparazione dopo le gravi e blasfeme affermazioni di Bergoglio nell’intervista al quotidiano francese “La Croix”. Notizie e avvisi e una lettura di formazione di San Giovanni Climaco

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Calendario tradizionale. Giovedì 19 maggio 2016 – per il Martirologio clicca qui

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Gentili amici,

siamo impegnati a pregare in riparazione delle gravi offese al Sacro Cuore di Gesù, compiute da Bergoglio che, in un’intervista al quotidiano francese “La Croix” (di cui potete leggere gli estratti sull’agenzia Zenit), non solo per l’ennesima volta ha negato l’unicità della Fede cattolica, ma ha negato anche la Regalità Sociale di Cristo e ha fatto un blasfemo paragone tra la falsa religione islamica e la parola di Nostro Signore Gesù Cristo. Ricordiamoci che l’obbedienza è dovuta anzitutto alla Verità e che questa non può essere mutata da nessuno.

Vi ricordiamo che sono disponibili le registrazioni audio delle tre conferenze tenute a Linarolo domenica 1° maggio, in occasione del secondo incontro nazionale della Lega di riparazione. Per ascoltarle, cliccate qui

Vi ricordiamo inoltre che nell’articolo pubblicato lunedì 2 u.s. potrete vedere una galleria fotografica dell’incontro di domenica 1° maggio.

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Per la nostra formazione, leggiamo la prima parte del capitolo “Sulla preghiera madre sacrosanta di virtù”, tratto da “La scala del Paradiso” di San Giovanni Climaco. Il testo potrà anche essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

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NOTIZIE E AVVISI

– Ogni domenica e festa di precetto a Milano, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in largo Cairoli, viene celebrata alle 10.00 la Santa Messa in Rito ambrosiano antico. Per informazioni:http://messatradizionalemilano.blogspot.it/

– Ogni domenica e festa di precetto, a Monza, viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 18.45, nella chiesa delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, via Italia 37. Per informazioni, cliccare “La Messa di sempre – Monza” . 

– Ogni primo venerdì del mese, al Priorato Madonna di Loreto, a Rimini-Spadarolo, alle ore 21, Adorazione Eucaristica notturna per riparare le offese e gli oltraggi al Sacro Cuore di Gesù.

– Ogni primo venerdì del mese, nella parrocchia di Linarolo (Pavia), alle 16.30 si tengono la recita del Santo Rosario di riparazione e delle Litanie, e alle 17.00 la celebrazione della Messa in rito romano antico secondo le intenzioni della Lega per la preghiera di riparazione.

– a Firenze, nell’Oratorio di S. Francesco Poverino, Santa Messa domenicale in rito antico alle ore 10 e tutti i venerdì, alle ore 18.30, Preghiera di Riparazione (S. Rosario, Litanie del Sacro Cuore, Atto di riparazione ed altre preci anche per impetrare l’aiuto divino alla Chiesa martire della ferocia islamica). Per informazioni: Dante Pastorelli, dante.pastorelli@virgilio.it, tel. 055.600804

– Ogni venerdì un gruppo di fedeli si ritrova per la preghiera a Cremona. Per informazioni: Mauro Faverzani  – mauro.faverzani@gmail.com

– Ogni primo venerdì del mese viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 19.30 a Modena nella parrocchia dello Spirito Santo in via Fratelli Rosselli. Vi partecipano alcuni aderenti alla Lega di riparazione  secondo le intenzioni proposte dalla nostra iniziativa. Ricordiamo che nella medesima chiesa viene celebrata ogni domenica alle 17 la S. Messa (dal 2007) e, a richiesta, anche gli altri sacramenti.

– Se altri sacerdoti fossero disposti a fare lo stesso nella zona in cui operano, ce lo facciano sapere e provvederemo a darne comunicazione.

– Ricordiamo che è possibile anche il semplice incontro tra laici che preghino secondo le intenzioni della Lega come già indicato. Anche in questo caso, sarebbe utile segnalarcelo in modo da poterne dare comunicazione. Rimane il fatto che lo strumento più efficace per la diffusione è il passaparola, che sarebbe meglio chiamare apostolato.

– Nei limiti delle nostre forze, siamo a disposizione per incontrare gli amici che intendono impegnarsi in questa impresa. Per questo, si faccia riferimento all’indirizzo di posta elettronica della Lega di riparazione, legariparazione@email.it , e troveremo il modo e il tempo per farlo.

Paolo Deotto – Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

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LETTURA DI FORMAZIONE

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SAN GIOVANNI CLIMACO

LA SCALA DEL PARADISO

 SULLA PREGHIERA MADRE SACROSANTA DI VIRTU’  

(prima parte)

per scaricare il testo in formato pdf, clicca qui

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La preghiera è dialogo con Dio

La preghiera, secondo la sua vera denotazione, è dialogo dell’uomo con Dio, unione mistica; secondo gli effetti che la connotano, è detta sostegno del mondo e riconciliazione con Dio, madre o figlia delle lacrime e propiziazione per i peccati, difesa dalle tentazioni e baluardo contro le tribolazioni, vittoria nelle lotte e impegno da angeli, alimento degli esseri incorporei e gioia nell’attesa, attività che non avrà mai fine e sorgente delle virtù, prosseneta di carismi e progresso spirituale, nutrimento dell’anima e luce della mente, scure che recide la disperazione e dimostratrice della speranza, dissolutrice della tristezza e tesoro dei monaci, pregio degli esicasti e diminuzione dell’ira, specchio di progresso e rivelazione del giusto mezzo, indicatrice delle condizioni in cui ci troviamo e preannunciatrice di quelle future o segnalatrice della gloria vera. La preghiera, per chi la fa veramente, è il luogo del giudizio del Signore, il trono su cui Egli siede per invitarci al discernimento prima che venga il momento del giudizio definitivo. Alziamoci quindi per ascoltare il verdetto di questa santa regina delle virtù che proclama a voce alta e chiara: «Venite a me, voi tutti affaticati e stanchi, e io vi ristorerò; prendete sulle vostre spalle il mio giogo e troverete la pace delle vostre anime, la guarigione delle vostre ferite; perché il mio giogo è d’aiuto a chi lo porta, atto a guarire piaghe di gravi cadute».

Per presentarci al Re divino e avere un colloquio con Lui, non intraprendiamo la corsa senza esserci prima preparati e premuniti, perché non debba vederci disarmati o privi della veste regale mentre ci aspetta da lontano, e non debba mandare servi e ministri ad allontanarci dal suo cospetto in catene e in esilio, o a rigettarci in faccia le nostre preghiere non ininterrotte. Presentati a Dio con la tua veste spirituale intessuta tutta di lino da cima a fondo, cioè col filo del rifiuto di ogni ricordo delle offese che purifica da ogni macchia; altrimenti a nulla varrà la preghiera. Prega con tutta semplicità, con una sola espressione, come fecero il pubblicano e il prodigo che si resero Dio propizio. Uno è lo stato d’orazione, ma ci presentiamo a Dio con varie modalità e con finalità differenti: chi si trattiene col Signore come con un amico per ottenere da Lui aiuto non per sé ma per gli altri con preghiera di lode e di supplica; chi chiede ricchezze, onorificenze e libertà maggiore, chi domanda la liberazione definitiva dal proprio nemico e chi supplica perché gli sia concesso di diventarne degno; altri pregano per ottenere la perfetta libertà da affanni, per venir liberati dal carcere o essere infine svincolati da accuse.

Preghiera pura

Tu soprattutto domanda di essere esaudito circa quanto sta scritto nel primo rigo del papiro, secondo l’ordine che vuole in primo luogo la sincera preghiera di ringraziamento; poi passa al secondo rigo della confessione con vero dolore dell’anima piena del senso di Dio: solo allora avremo imparato come rivolgere le nostre preghiere al Re dell’universo. Ottimo invero questo metodo di orazione, secondo che fu rivelato ad un fratello da un angelo del Signore. Non avrai bisogno di ulteriori spiegazioni se offrirai la tua preghiera come uno che deve rendere conto ad un giudice umano; se non sei mai stato ad un tribunale di quaggiù né ti sei mai interessato di saperne, impara dal modo con cui i malati pregano il chirurgo che li cura prima di essere da lui sottoposti ai ferri o ai cauteri. Non affannarti a sottilizzare sulle parole da usare nella preghiera. Spesso infatti balbettii semplici e disadorni di bambini placarono il Padre che è nei cieli. Non molte parole devi cercare, perché tale affannarsi causa la dissipazione della mente.

Con una frasetta il pubblicano placava il Signore, e una sola espressione pronunziata con fede salvò il ladrone. Molte parole spesso distraggono nella preghiera perché riempiono la mente di fantasie, una sola parola spesso contribuisce al raccoglimento. Quando ad un certo punto della preghiera c’è una parola che ti piace e ti concilia la compunzione, resta li: allora si unirà alla tua preghiera l’angelo custode.

Non abusare poi della libertà confidente, anche se hai raggiunto la purificazione. Piuttosto, avvicinandoti a Dio con molta umiltà, potrai ottenerne più alta libertà. Anche se fossi giunto in cima alla scala delle virtù, continua a pregare perché ti siano rimessi i tuoi peccati, come fece Paolo che paragonandosi ai peccatori esclamava: «Io sono il primo di essi». Purità e compunzione delle lacrime debbono dare ali all’orazione ovvero darle il sapore, come l’olio e il sale che condiscono le vivande. Aggiungivi la mitezza e la dolcezza, di cui devi rivestirti tutto se vuoi liberare il tuo cuore da tutto ciò che gli toglie la libertà di elevarsi senza sforzo a Dio. Finché non avremo raggiunto, facendo molte esperienze, tale chiarezza di orazione, assomiglieremo a degli incipienti nella via della vita, come i bambini che cominciano a camminare. Cerca di elevare la mente a Dio o piuttosto di tenerla chiusa entro l’ambito delle espressioni di orazione, e se per debolezza infantile non si tiene ferma, rimettila subito in sesto: purtroppo la nostra mente è instabile, ma l’Onnipotente può renderla stabile.

Se riuscirai a lottare senza mai venir meno, finalmente scenderà in te Colui che mantiene nei suoi limiti il mare della mente, e le dirà mentre tu la elevi alla preghiera: «Verrai fin qui e non passerai oltre». Vero è che lo spirito non si può legare, ma se interviene il Creatore dello spirito tutto a Lui deve sottostare. Potresti peraltro instaurare con Lui un colloquio come si dovrebbe, solo se tu potessi fissare lo sguardo sul bagliore del sommo Sole. Ma come potresti incontrarti senza timore di ingannarti con Uno che non vedi? Perciò principio dell’orazione sono degli accostamenti a Dio con un’invocazione brevissima che scaccia ogni altro pensiero sul nascere; momento mediano è quello di tener fissa la mente in ciò che si dice o si pensa; punto di arrivo o perfetta preghiera è il rapimento estatico nel Signore.

Purificazione e unione con Dio

A quelli che vivono in comunità accade talora di sentire dei sussulti di gioia; ma questa è ben diversa da quella che godono coloro che pregano nell’esichia, tutta piena di umiltà. La prima è forse frutto di fantasia; se disciplinerai la mente in modo che non fantastichi la terrai raccolta in te anche se sei vicino al deposito della mensa; se invece tu permetterai che uscendo vada girovagando, non la sentirai mai presente.

Il grande cultore dell’alta e perfetta orazione la volle disciplinata entro l’ambito di cinque parole che esprimessero il pensiero della mente (1 Cor 14.9); non lo comprendono bene gli imperfetti, e forse per questo anche noi in quanto imperfetti preghiamo misurandola col criterio della qualità e della quantità delle parole: lo facciamo anche noi perché il metodo degli imperfetti conduce a quello dei perfetti. Dio infatti – si dice – concede la pura orazione a chi, benché preghi ancora con sforzo e in maniera meno nobile, tuttavia lo fa con impegno. Altra cosa però è la minor nobiltà della preghiera e altra la sua estinzione, come altro è far un brutto scherzo e altro è il rubare sul serio. Stiamo davanti a Dio con minor nobiltà quando non cacciamo i pensieri estranei prodotti dalla fantasia, provochiamo l’estinzione della preghiera se ce ne facciamo imprigionare per darci a pensieri inutili; è un furto perpetrato sul serio il sottrarre la mente a Dio mentre noi stiamo apparentemente dinanzi a Lui, è uno scherzo del demonio – uno dei tanti – quello per cui si avvicina a noi per distrarci da Dio.

Quando in tempo di orazione ci troviamo da soli, preoccupiamoci soltanto dell’atteggiamento interiore di umile supplica; se non ci sono ministranti per la celebrazione di lode, conformiamo il nostro atteggiamento esteriore alla preghiera pubblica, perché tra gli imperfetti di solito il comportamento interiore si conforma a quello esteriore. Tutti poi avremo sempre bisogno di presentarci in umiltà al sommo Re per ricevere la remissione dei peccati, con ineffabile contrizione del cuore. Se ci trovassimo ancora stretti dai vincoli del peccato, ascoltiamo la voce che disse a Pietro di indossare un panno di obbedienza. Spogliati prima di quello della tua volontà, e poi presentati al Signore per pregarlo nudo di desideri egoistici; Se invocherai Dio di poter solo fare soltanto la sua volontà, otterrai di averlo come pilota del tuo cuore, guida sicura della tua anima.

Risorgi dallo stato della materialità mondana amante dei piaceri, rigettane le sollecitudini, spogliati dei suoi pensieri, rinnega il tuo corpo; perché altro non vuole la preghiera, per sua natura alienazione dal mondo sensibile e non sensibile per stare unito inseparabilmente con Dio: «Che altro c’è per me nel cielo? Nulla. Che altro voglio sulla terra al di fuori di Te? Nulla». Questo richiede l’orazione. Se altri aspira a ricchezze, altri alla gloria e altri ad altro possesso, per me è solo bene desiderabile lo stare unito con Dio, unico fondamento della mia speranza e della mia apatia. La fede dà le ali alla preghiera, in nessun altro modo l’orazione potrebbe volare per il cielo.

14 commenti su “Lega cattolica per la preghiera di riparazione. Preghiere di riparazione dopo le gravi e blasfeme affermazioni di Bergoglio nell’intervista al quotidiano francese “La Croix”. Notizie e avvisi e una lettura di formazione di San Giovanni Climaco”

  1. Ed a proposito di preghiere…c’è Pannella che ha già un piede nella fossa (dell’inferno). Converrà pregare un po’ anche per lui che prima di morire si penta di aver rovinato l’Italia assieme alla sua complice Bonino. Per satana sarebbe un brutto colpo perdere l’anima di Giacinto che darà già per scontata come sua! Come missino non ho mai avuto alcuna simpatia per Pannella,ma come cattolico ritengo che si debba pregare per la sua anima.

    1. Caro camerata,ho appreso da qualche minuto che Pannella è morto…lei ha ragione ,avremmo dovuto pregare per lui…io non ci sono riuscita.Davanti agli occhi dell’anima avevo quei milioni di innocenti mai nati,massacrati anche grazie a quell’uomo,senza che quest’ultimo abbia mai avuto un solo attimo di resipiscenza.Spero che il Signore mi perdoni la mia mancanza di misericordia.

    2. Pannella è morto. Sono d’accordo con tutto quanto ha detto il Camerata, ma preferisco pregare per le anime dei bambini mai nati “grazie” alle sue “battaglie di libertà”!

  2. Per favore ,qualche monsignore colto ed erudito potrebbe informare il Papa sul contenuto del corano? Qualcuno potrebbe comunicargli che la responsabilità della povertà dei popoli non è tutta degli odiati occidentali,che comunque hanno anche costruito strade. ospedali ecc,ma è anche dei loro governi corrotti e della loro cultura arretrata ?

  3. Vi ringrazio di tutto cuore per pubblicare, ad ogni vostro nuovo articolo/notiziario, dei bellissimi estratti e sermoni dei Santi Padri della Nostra Chiesa Cattolica. Sempre più raramente infatti si ha il piacere di leggere la loro parola ispirata che ha formato generazioni di Monaci e di Cristiani.

  4. Normanno Malaguti

    Ormai in ciò che profferisce lo, strano (nel senso di staniero) vescovo di Roma, non mi stupisce più nulla. Che il sincretismo sia la sua vera fede, non dovrebbero esserci più dubbi, ma un sincretismo a base agnostica, nel qule le fedi servano ad elidersi l’una con le altre.
    Un’epicureo che cerca di frsi un nido più vasto e più accolgiente possibil, sena alcuntimore di queluinque reddem rationem.

  5. don MUGUREL D.P.

    Lodati e consolati siano i Sacratissimi Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe!
    L’abominevole Pannella puo essere aiutato a raggiungere un’ultimo posto nel purgatorio (per tantissimo tempo) SOLO CON LA CONFESSIONE SINCERA E “RADICALE” AD UN PIO E GIUSTO SACERDOTE (del tipo SPPX senza limitare a questa fraternità il modello sacerd.) E CON IL RINEG. E RIGETTAM. PUBBLICO DI TUTTO CIO CHE HA FATTO CONTRO DIO, LA CHIESA, L’ORDINE NATURALE, CONTRO L’ITALIA E LA CIVILIZZAZ. SUA CATTO.! Dopo la confess. e rigett. sacramentale del male fatto, deve fare anche pubblic. questa sconfess. delle sue abominevoli ideologie ed op. maligni davanti a giornalisti e legali di fiducia catt., giurisdizionale e pubblica italiana! DEVE RIGETTARE I SUOI MOSTRI CONTRO NATURA CHE GLI HA GENERATI IN ITALIA ED EUR. NELLE BRACCIA ARDENTI E RADRIZZANTI DELL’IMMACOLATA E DELLA GIUSTA E NATURALE SANTITà DELLA LEGGE NATURALE E SOVRANAT. DELLA CHIESA! NON è GIUSTO OTTEN. IL PERDONO SENZA TAGLIARE SIA LE RADICI DEL MALE SIA I SUOI ABOMINEV…

  6. don MUGUREL D.P.

    …S’è comunque un’idolatra senza scampo, usi magari in un’ultimo atto di scaltrezza il male contro il male stesso: SE AMA ITALIA O L’UOMO PIù DI SE STESSO, RINEGHI E RIGETTI TUTTA LA SUA OPERA ABOMINEVOLE CHE HA VOMITATO IN QUESTI ANNI CONTRO L’ITALIA STESSA ED IL SUO HOMO CRISTIANUS CATTOLICUS! Solo cosi farà un po’ di posto nel suo cuore per un minimo e sincero pentim.! SE NON FARà QUESTO, LE SUE PROPRIE OPERE, I SUOI PROPRI MOSTRI, MINACCIANDOLO E SPAVENTANDOLO FINO ALLA FINE LO IMPEDIRANO ALLA SLVEZZA ED ALLA PACE CON DIO, CHIESA E SE STESSO! Sia un “demiurgo” scaltro per il bene magari alla fine! Uccida i suoi mostri che lo stanno detronizzando davanti alla realtà della propria persona mortale, nella sua propria cattiva e vaccilante coscienza!!! ORA! LA FACCIA ORA FINCHè NON SARà TROPPO TARDI! Solo così l’anatema in cui è incorrso laetae sententiae alzerà un po’ il suo peso dal suo nero cuore e gli Angeli Santi verserano una goccia di pentimento celeste in cui potrà intravedere il cielo…

  7. però scusate: l’avete letta tutta l’intervista? Mi pare che abbia detto molte cose giuste stavolta! Ha criticato la falsa e ingiusta laicità, il liberismo economico e tante altre cose.
    Perchè guardate solo ad unica frase un pò infelice? che peraltro è nel contesto, secondo me giusto, di invitare a non esagerare con la paura dell’islam, anche perchè, aggiungo io, l’eccessivo anti islamismo è l’altra faccia del filo giudaismo……. o no?

    1. L”eccessivo anti islamismo è asservimento al giudaismo, certamente.
      Qui però si amorreggia con l’islamismo in funzione anticristiana: il famigerato “Dio non è cattolico”

    2. Gent. Giuseppe, la inviterei a leggere la ‘Pascendi Dominici gregis’ di S.PioX (molto lontana dalle centinaia di pagine), per avere un’idea di cosa può voler dire una frase ‘infelice’ (così la definisce lei, io la trovo terribile e mi fermo qui) in mezzo a MOLTE cose giuste (bontà sua!). La lascia indifferente che Bergoglio non dica mai una volta qualcosa di buono nei confronti della Chiesa, che difenda la sua storia?

  8. Veramente l’accostamento tra l’islam e il Vangelo di Matteo è po alla tentazione di più inaudito delle espressioni equivoche di AL. Quel che è ancora peggio è il clima da Cristianesimo in rottamazione che pervade tutta l’intervista. Senza pudore. Preghiamo. Personalmente resisto faticosamente alla tentazione di perdere la doverosa carità verso chi non comprende la situazione. Grazie del vostro impegno. Giuseppe Formica

  9. luciano pranzetti

    Pannella è morto. Concordo con Camerata: come missino, anch’io ho avuto Pannella nemico più che avversario, ma come cattolico spero tanto che si sia pentito anche in punto di morte. Requiem per lui e speriamo che il cattolici bergogliani non ne facciano un modello. Padre Lombardi è avvisato

    1. Come ho già detto anch’io, come missino, concordo con il Camerata e con pranzetti, ma meritano le nostre preghiere le anime dei bimbi MAI NATI a cause delle “battaglie per i diritti civili” del diabolico Giacinto!!!

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