L’uomo che fissa le panche. Una domenica alla messa nuova – di Matteo Donadoni

Ci sono ricascato. Sono stato alla messa in rito nuovo (pare che per il nuovissimo dovremo attendere ancora poco) e mi sono trovato a fissare le panche, sconcertato. Le panche vuote, intendo, mentre il sacerdote trovava il modo di infilare nell’omelia qualche migrante da accogliere, che (chi lo sa?) potrebbe essere magari un santo. Oggi la santità è più a buon mercato del tabacco trinciato.

Così, con lo stomaco in disordine, mentre tornavo a casa ho parlato con qualche vecchio amico. Dopo i convenevoli e le meste osservazioni sulla scadente solennità della messa solenne, arrivano i dolori di pancia. Esatto. L’amico racconta che il suo parroco (diocesi di Bergamo), per preparare i bambini alla prima Comunione, ha invitato tutti i genitori a una catechesi. Chi ha figli in età scolare sarà di certo a conoscenza di questa pratica becera di sottoporre i genitori – persone che, ai suoi tempi, la Chiesa aveva già ben avviato all’ateismo – a moderne tirate serali in preparazione ai sacramenti dei figli. Come se dovessero prepararsi i genitori e se ricatechizzare il genitore avesse un qualche legame con la preparazione del figlio, o meglio, certamente ha un legame, ma, qualunque esso sia, non sarà variabile in seguito a un paio di paraconferenze express extrasoporifere del sacerdote di turno. Voglio dire: se in tanti anni di catechesi hai allontanato il ragazzo di ieri dalla fede, non lo ripescherai genitore, oggi, per giunta con lo stesso linguaggio artatamente giovane, dato che era nuovo, forse, nel ‘72. Ma forse il parroco vuole esser sicuro che atei ci restino, i genitori. Ad ogni modo qualcosa di nuovo, nella catechesi-conferenza c’è, eccome. Il prete vuol mostrare che conosce il greco, quindi spiega il termine “Eucaristia”, soffermandosi sul prefisso “eu-“, particella riservata alle cose buone. Tutto bene fin qui, solo che il prelato vuol mostrarsi aggiornato non solo con la pastorale, ma addirittura con gli esempi, quindi ecco che questo “eu-” indica cose buone: “come eugenetica o eutanasia”. Questo, testualmente, mi hanno riferito i genitori sbalorditi, chiedendosi se fosse ignoranza, ingenuità o convinzione. La cosa triste è che probabilmente è proprio la terza.

Cosa rimane, dunque, a noi poveri cattolici auditores – stavo scrivendo povere bestie – guardando questa povera Chiesa del terzo millennio, certamente alla luce dei fatti eclatanti emersi di recente, ma soprattutto alle piccole miserie delle nostre parrocchie, se non il disgusto? Non sto parlando dei fedeli, che siano consapevoli o meno, che siano santi o ingenui animati da false certezze. Non parlo delle deficienze della dottrina o della carità del popolo. Cosa rimane della fede? Ancora, non della fede dei fedeli, per loro non è difficile, non ci pensano mai. Ma cosa rimane della fede dei sacerdoti? Esistono santi sacerdoti, mi vado ripetendo da anni. Esisteranno. Io non ne conosco. Io conosco l’omiletica show piuttosto che sciatta. Io conosco preti preoccupati dell’impianto di refrigerazione della chiesa, nemmeno fossimo in Alabama. Gran giocatori di videogames e nessuno appassionato di salterio, tanti mangiatori di pizza fuori e nessun digiunatore, ma queste son cose che faranno nel segreto della loro stanza. Conosco preti ansiosi di avere ministri straordinari per l’Eucaristia in modo da non tirarla per le lunghe. Preti che visitano i malati, ma poi non li confessano perché “tanto, che peccati hanno?”. Conosco teologie da opuscoletto da sacrestia, conferenze come quelle di cui sopra, che vorrebbero essere catechesi, ma finiscono per essere sviluppatori di miscredenza acquisita causa vicinanza prolungata col prete della parrocchia.

E tutto ciò ignorando volutamente tutta la losca faccenda dell’omosessualità radicata nella Chiesa. Lasciando volutamente perdere questo deplorevole problema, con il quale – a parte un patetico tentativo – non ho avuto nulla a che vedere durante la ventennale permanenza in oratorio, devo ora ammettere con me stesso, a ragion veduta e col senno di poi, che ogni sacerdote che ho conosciuto aveva qualche problema di natura psicologica, affettivo o relazionale, oppure non credeva in questo o quel particolare dogma. Per cui mi chiedo che razza di selezione venga fatta nei seminari. Ci mandano allo sbaraglio una serie di sacerdoti tutti sostanzialmente uguali nel parlare – e nel vestire casual – tutti usciti dal corso di teologia con una forma mentis più che altro gestionale, quattro formule che sembrano ripetere più a pappagallo che per convinzione e mai, dico mai, nessuno che si sia fatto il punto d’onore di mettere Dio, con i suoi diritti, al primo posto. Tutti accolgono i gli immigrati, ma nessuno in canonica. Tutti aiutano i poveri, ma nessuno vende la macchina o lo smartphone per nutrirli o istruirli, i poveri. Tutti “la pastorale”, ma nessuno passa casa per casa a consolare gli afflitti, o portare soldi. Sempre chiedere e chiacchiere. Come fare percorsi per accogliere e curare le ferite. Non hanno buttato solo il bastone, poveretti, ma con il discorso sui percorsi, pure la carota. Ci rimangono loro, e il disgusto. Tutto ruota intorno a loro, i quali sono sempre impegnatissimi in qualsiasi attività, purché non sia santificarsi. Se aveste un problema esistenziale grave in famiglia, un divorzio, una malattia o un suicidio, potreste mai aspettarvi risposte? Dato che per i sacerdoti del terzo millennio, quelli che citano Sartre e Camus, non esistono risposte preconfezionate, potete al massimo aspettarvi quattro frasette da biscotti cinesi.

Affidarsi a un clero del genere è come affidarsi alle poste senza aver l’accortezza di mettere abbastanza costosi francobolli, annaspare intere settimane nell’attesa di risposte che non verranno. Se siete fortunati, tornano indietro le domande. Ecco, più che risposte fanno domande: come accogliere? Come accompagnare? Ecc. Forse con “chiesa in uscita” intendono annunciare che ormai … è andata. Una volta che, a furia di sinodalità e pastoralità, ne avranno fatto un’istituzione meramente e totalmente umana, visto che, come disse Hilaire Belloc, essa è «condotta con una tale disonesta imbecillità», avrà i giorni contati. Giusto una quindicina.

 

35 commenti su “L’uomo che fissa le panche. Una domenica alla messa nuova – di Matteo Donadoni”

  1. Difficile, in una tale desolazione, lasciare anche solo un commento, un grazie. Però, bisogna dire, il prete che addita eugenetica e eutanasia come cose buone (sono “eu-” !) sa tanto di nuovo record – sulla strada dell’abiezione – di questa neochiesa degli orrori.

  2. Siano lodati Gesù e Maria!
    Basta abbandonare il novus horror ed andare decisi e risoluti solamente alla S. Messa secondo la Tradizione. Quella é un’altra chiesa, con un’altra liturgia, un altro calendario, un’altra dottrina, ecc… che sta diventando sempre più evidente. È un’altra chiesa che si trova ALL’INTERNO della unica Santa Chiesa di Dio, da cui bisogna guardarsi come la peste.
    Santa giornata

    Ave Maria

    1. …continuo il commento del fratello mirabile caruso….potrebbe anche essere in alternativa una cum Ratzinger, o non una cum perché il papa materiale è eretico x cui non si celebra con lui, ma sempre quell’eretico non va giudicato perché è superiore a tutti, ed intanto giudizi di ogni tipo, tanto x avere 2 scarpe allo stesso piede….ormai le scelte aumentano a iosa….

      1. Oswald Penguin Cobblepot

        Mi permetta, cara Angela: le scelte si riducono a due. (1) Rompere gli indugi e andare alle celebrazioni dell’Istituto Mater Boni Consilii (ossia S.Messa “non una cum”). (2) Andare alla Messa V.O., e laddove non fosse possibile alla N.O. (ma comunque “una cum”), tenendo le orecchie bene aperte, ed al primo orrore eretico-blasfemo sparato dal pulpito, oppure dall’altare, andare in sacrestia e cantargliele chiare. Questa gente si permette di dire certe mostruosità (quella dell’equiparazione dell’EU del Vangelo con quello dell’eugenerica o dell’eutanasia, è inaccettabile), perché fa affidamento sull’ignoranza, sul quieto vivere, sull’acquiescenza del gregge dei fedeli (cioè noi); provi a fargli mordere il duro (anche una sola volta), e vede come abbassano la cresta! Un saluto da Gotham city, il Pinguino.

        1. La risposta è sotto per don Ricossa. Quanto al cantarle chiare se ne fregano altamente, le cantai chiare al vescovo già sotto Ratzinger, tremava e non seppe rispondermi (il giorno che crederò a quanto insegnano in parrocchia e lei difende farò a meno di lei e tutti i preti), ma crede che sia servito a qualcosa? Il parroco ha scritto che l’Eucaristia nei primi secoli era corpo mistico, poi divenne corpo reale ed ora è spirito con la minuscola, veda lei…. e quando ultimamente le ho cantate di nuovo al parroco, mi ha detto che è teologia, bisogna leggere gli studi in merito.
          La mia frase al vescovo fu profetica perché sto facendo a meno… se mi confesso sapendo quanto so, le risposte che ricevo sono da far drizzare i capelli…quelli mica sono sacramenti, confessassi di aver ucciso e non essere pentita mi assolvono!

  3. jb Mirabile-caruso

    Sursum Corda: “Basta abbandonare il novus horror ed andare decisi e risoluti alla
    ……………………S. Messa secondo la Tradizione. Quella è un’altra chiesa, con
    ……………………un’altra liturgia, un’altra dottrina, ecc…”.

    Quell’altra chiesa, signor Sursum Corda, celebra anche la S. Messa in comunione con quel ‘Santo Padre’ che è il Capo del “novus horror”. E chi vi partecipa prega persino secondo le sue segrete ‘sante’ intenzioni.

    Davvero una gran bella Santa Messa secondo la Tradizione!!! Non pensa?

    1. Siano lodati Gesù e Maria!
      …perché lei é in grado di sentire il Sacerdote mentre a “voce sumbissa” recita le parole del canone? …e chi le dice che ha detto “una cum OMISSIS”?

      Altra cosa, dal contenuto più dottrinale: non si prega per le intenzioni del “singolo” Papa (oggi Benedetto XVI, domani un altro), ma sono intenzioni “trans-Papali”, che vanno al di là della singola persona e sono le seguenti intenzioni, che rappresentano i “compiti” di ogni Sommo Pontefice:

      1) per l’Esaltazione della Chiesa Cattolica;
      2) per la Propagazione della Fede;
      3) per l’Estirpazione dell’eresia;
      4) per la Conversione dei peccatori;
      5) per la Concordia tra le nazioni cristiane;

      Ave Maria

  4. Ci sarebbero, anche se rari, santi sacerdoti, ma sono tutti afflitti da donabbondite (ricordate?: “Il coraggio uno non se lo può dare”). E allora restano lì, con l’ossessione dell’obbedienza cieca, qualunque cosa tocchi dire o fare; come leggere certe preghiere dei fedeli che fanno rabbrividire e impensieriscono pure un bambino. Fresca fresca: “Per i credenti di ogni religione:vivano e testimonino la propria fede nella coerenza della vita. Preghiamo”. Dunque, boccaloni come siamo, preghiamo Dio che nella testimonianza coerente della propria fede ogni mussulmano si impegni a togliere di mezzo con la spada ogni cristiano. Amen

    1. Carla D'Agostino Ungaretti

      Ha ragione, Signora Tonietta! Preti santi ancora ce ne sono, anche se la loro santità non è più percepibile a colpo d’occhio come avveniva, per esempio, con Padre Pio o con don Bosco. Oggi la maggior parte di essi ha paura di scontentare il “padrone”, che non è certo Dio, ma il vescovo da cui dipendono il quale, a sua volta, teme di scontentare il suo diretto superiore, che ha fama (Dio mi perdoni per quello che dico) di essere anche vendicativo. Molti, poi, sarebbero d’accordo con chi vede i guai che sta passando la Chiesa, ma il complesso di don Abbondio è troppo forte. Io, per esempio, non so più da chi andare a confessarmi perché non mi sento compresa e allora sono accusata di vittimismo. Non mi resta che il S. Rosario quotidiano da Lourdes, almeno sono sicura che la Madonna, che è vera Madre, legge nel mio cuore molto meglio di tanti “sacerdoti”.

  5. Sì, anche se per necessità e non per vizio, ci casco anch’io e talvolta, costretto, vado alla messa modernista. Tralasciamo gli orrori teologici, le traduzioni falsificanti che tutti conosciamo (non solo il recentissimo “inducas”, ma molte altre), la ipertrofia di una presunta “liturgia della parola”, la diminuzio della Consacrazione.
    Limitiamoci al dato antropologico. Le prediche non sono una (peraltro lunghissima, noiosissima, impestata di luoghi comuni buonisti, pauperisti, immigrazionisti) ma tre o quattro sparse per la celebrazione. Il sacerdote che dopo la predica si siede per meditare, autocompiacendosi, sulla sua predica.. Le “preghiere dei fedeli”, assenti nella liturgia di sempre, che sembrano scritte in una sezione del PD. Poi le transumanze per lo “scambiatevi il segno della pace”, le untuose insistenze di chi vuole augurarti “la pace sia con te” (o bella, e perché poi?). E i canti senili, le parole e le musichette infantili e banali?. La S. Comunione distribuita da pie donne travestite da chierichetti. Quando esco, come rimpiango la S. Messa vera, quella…

  6. Concordo quasi con tutto, Donadoni, Ma non sul fatto che non ci siano santi Sacerdoti. Io ne ho conosciuti, e per grazia di Dio più di uno.
    Ma quando annunciano i novissimi e promuovono l’Adorazione Eucaristica e il santo Rosario, i loro Vescovi hanno provveduto a premiarli (trasferirli, isolarli, mandarli a studiare a Roma) o i Santuari a cacciarli via.
    Si, sembra tutto nero…..
    “Ma Dio aveva altri progetti” (Emmerich).
    Bruno PD

  7. Ho fatto un iter di pellegrinaggi, FSSPIOX , IMBC, papal restoration con prete rito orientale cattolico, alla ricerca della Chiesa. Ho cercato il non una cum ma la radice malata alla base mi ha fatto desistere. Si tratta di una stampella all’eresia nulla oppure sacrilega, eretica nella migliore ipotesi .Son tornata al modernismo,oltre alle panche vuote ho provato ad accostarmi alla comunione, alla confessione…che disastro! Confesso che Francesco è un anticristo e mi danno l’assoluzione! Sono valide cose del genere? la confessione no, come Sacramento . La Comunione lascia dei dubbi, non credo molto nella validità, a volte vado a volte no, l’una cum Bergoglio mi fa venire i brividi….è meglio lasciar perdere? Le fraternità settaristiche frequentate hanno aiutato a superare la difficoltà di non andare a messa alla domenica, dato che te lo consigliano o ordinano. Ora cerco di dare un culto pubblico presenziando dove almeno si parla ancora di Cristo e si chiama peccato il male ma che deserto! Dove sia la Chiesa gerarchica valida vorrei saperlo.

    1. jb Mirabile-caruso

      Angela: “Dove sia la Chiesa gerarchica valida vorrei saperlo”.

      “La” Chiesa che Lei sta cercando, gentile Angela, non è da nessuna parte, semplicemente perché NON ESISTE. E la ragione per cui non esiste è che è senza Papa. Rimango sempre più fortemente convinto che l’AZIONE di pressione sulla Gerarchia rimasta genuinamente Cattolica, nella direzione di ridare alla Chiesa il Suo VERO Papa, deve partire da noi non consacrati rimasti genuinamente Cattolici. Esimerci da questa azione – così come abbiamo vergognosamente fatto per sessant’anni – ci fa COLLABORAZIONISTI della contro-chiesa di satana la quale – invasa ed occupata la Chiesa di Cristo a partire dal Conclave del 1958 – altro non ha fatto che INGANNARE, con plateale successo, il mondo Cattolico SPACCIANDOSI per la Chiesa di Cristo.

      Restandocene a guardare come abbiamo fin qui fatto, NULLA facendo affinché questo inganno venga SMASCHERATO unitamente alla sua autrice, pone le nostre anime in un estremo pericolo di dannazione!

      ‘Una cum’ e ‘non una cum’ a prescindere!

      1. Tipica frase di un eretico, perché é Verità di Fede che la Chiesa Cattolica ci sarà fino alla fine della Storia.
        E questo spiega tutte le frasi precedenti.

        Ave Maria

        1. jb Mirabile-caruso

          Sursum Corda: “Tipica frase di un eretico, perché è Verità di Fede che
          ……………………la Chiesa Cattolica ci sarà fino alla fine della Storia”.

          Ed è questa stessa Verità di Fede, Fratello Sursum Corda, che sospende il Suo libero arbitrio, La esonera dalla responsabilità dell’azione e l’autorizza a starsene comodamente a guardare da sessant’anni la catastrofe che la contro-chiesa di satana, del tutto indisturbata, ha causato, ingannevolmente ascrivendola alla Chiesa di Cristo?

          Mi sto domandando se Lei non stia prendendo in giro Se stesso!

          1. Siano lodati Gesù e Maria!
            Oltre al fatto che – mostrandole di aver detto una frase eretica – non si é sentito in dovere di porvi riparo (le consiglio di farlo pubblicamente, come pubblicamente ha scritto quella eresia), ciò che faccio nel mio piccolo, al posto di combattimento dove il Signore mi ha posto, riguarda solamente il Signore e me.
            Ma – a gloria di Dio solo – quello che cerco indegnamente di fare é di vivere secondo gli insegnamenti del Signore, conformemente a quanto insegnato a trasmessoci dalla Santa Madre Chiesa secondo la Tradizione, portando nel mondo (…o meglio, nel pezzettino di mondo in cui il Signore mi ha messo a combattere) Cristo QUALE RE: famiglia, casa, lavoro…tutto ciò che viene a contatto con me. Io non ho il potere, l’auctoritas, di far dimettere OMISSIS. Posso solo fare in modo che tutto ciò che viene a me, attraverso la Grazia di Dio che passa in me, riconosca e viva secondo la regalità di Gesù Cristo. Lui é il Signore! E questo passa anche denunciando l’eresia e l’eresiarca vestito di bianco.

            Emendi la sua eresia.
            Ave Maria

          2. Verità di fede:la Chiesa sarà fino alla fine del mondo. Io ci credo ciecamente, come credo pienamente che l’IMBC dove qualcuno ritiene di aver trovato la Chiesa mentre altri la trovano nel rito antico SPe altri ancora nella fssPioX, altri ancora in preti oriundi dell’est con rito bizantino, (varietà a scelta di insalate miste di eresia,scisma e gallicanesimo), non sia altro che gallicanesimo condannato da Papa Alessandro VIII nel 1690, che ha trovato un’ottima occasione per manifestarsi senza condanne. Certo al 100% che la Chiesa NON STA nella FSSPIOX, non sta nell’IMBC, non sta con un papa fantasma attuale-papal restoration,non sta con Ratzinger, non sta con Bergoglio.La comunione dei santi sarebbe oggi un tantino multipla, anche. L’ignoranza, buona fede,la retta coscienza possono giustificare il piccolo, ma di una tale delega del cervello a tali cleri si dovrà rendere conto alla Giustizia e Verità. Dove ci hanno portati queste sette ? (sono tutte sette, del tipo protestanti, ognuno sceglie quel che vuole). A oggi.

        1. Sono solo io a pormi il problema dell’una cum con l’anticristo? Lefevbre diceva che Paolo VI era un anticristo e celebrava UNA CUM l’anticristo! A voi basta la messa in rito antico in comunione con un eretico pubblico e notorio, un antipapa apostata? Se non lo sapessi mi andrebbe pure bene. Sarei giustificata almeno. Il non una cum dell’IMBC neanche vale dato che sono pure in comunione di FATTO con l’anticristo che NON possono giudicare in quanto nessuno “può giudicare il Papa”, quindi lo considerano Papa e gli disobbediscono. La comunione dei santi dove riuscite a vederla voi? Io non la vedo nell’una cum con l’ac che non può essere gradita a Dio, e non la vedo nel non una cum dell’IMBC, che considera Bergoglio ingiudicabile (però lo criticano abbondantemente) il che pure non è gradito a Dio . “Che c’è tra Dio e Belial in comune? nulla”. Che Bergoglio sia anticristo è chiaro dal criterio esposto da san Giovanni, e san Paolo aggiunge “anatema” separato scomunicato.

  8. Domenica scorsa,in una parrocchia di un paesino della valdossola,ho assistito alla s.messa.Vi partecipavano i bambini dell’oratorio che in diverse settimane avevano preparato lavoretti di stile antica Grecia posti sulla balaustra.Avevano anche conosciuto un grande personaggio: Ercole!posto,in altezza circa 2 metri,in bella vista . Tutto questo per paragonare la forza di Ercole alla debolezza di Gesù.Ma è serio tutto ciò?Ma è proprio così che si fa catechismo ai bimbi?Io non ne sono sicura.E voi?

    1. Siano lodati Gesù e Maria! Se va in valdossola, allora faccia un salto alla chiesa di S. Caterina in Vocogno. Là si celebra secondo la Tradizione.

      Ave Maria

  9. I lefevbriani? ricossiani? allora mi si trovi una soluzione ai miei problemi. Bello andarci e vivere in un’isoletta felice dove non ci si preoccupa del prossimo che va all’inferno seguendo le false dottrine del pulpito. Gratificante sentire sana dottrina e bella liturgia. Ma questa non è Croce, è egoismo. Non solo, è eresia e scisma: x stessa autodefinizione loro; quello è Papa, mezzo o intero secondo la scelta fatta, intermittente o completo ma da obbedire solo se va bene, assolutamente non giudicare antipapa. Questo NON è cattolicesimo, questo è semplice GALLICANESIMO autogiustificatosi dal caos, ma sempre eresia e scisma dal LORO papa. Il gallicanesimo peraltro è pure sotto condanna papale di Papi veri. In ultimo il card.Lienart ordina PRETE Lefevbre, ma era satanista, quindi o nulla l’ordinazione o sacrilega.Era scomunicato in quanto aderente ai gradi alti delle logge e quindi….UTILI ALL’USURPATORE mentre si crogiolano nelle isole…infatti non subiscono persecuzioni…

    1. Oswald Penguin Cobblepot

      Mi perdoni Angela; sono perfettamente consapevole della serietà delle sue osservazioni, ma temo che lei stia cercando una risposta che – al momento attuale – non è possibile. Lei correttamente cita mons. Lefevbre, e Guérard des Lauriers (padre fondatore dell’IMBC); ma loro stessi non sono stati capaci di venire a capo di una situazione in cui la Tradizione, invece di essere difesa dal Papato, veniva contraddetta, negata, dissolta, maltrattata e peggio. L’attuale Pontefice pare portare al parossismo questo processo rivoluzionario, con tutto il contorno di un clero che affoga tra eresie, bestemmie, ed immoralità. Ma nessuno di noi (l’umiltà è d’obbligo) ha gli strumenti dottrinali per risolvere i problemi (ripeto: serissimi) da lei denunciati. E mi creda: non si tratta di “vivere in un’isoletta”, la quale è tutto tranne che felice. Si tratta solo di tenere salda la propria fede in tempi sempre più oscuri (oggi Pater noster luterano, domani S.Messa protestantizzata). LJC (heri, hodie, cras, semper). Il Pinguino.

      1. Leggasi il commento di antonio ascione sotto, e ci si faccia un bell’esame di coscienza RETTA e INDIVIDUALE ( quello del papocchio di turno che varia a seconda della stta, porta al protestantesimo). Conosco bene la tesi del papa materiale, è ASSURDA, quando l’ho letta ho preso un mezzo infarto ma ancora ignoravo il Lienart, radice marcia (scismatici da scismatici sarebbe ancora stato relativo), è compromesso, il ni demoniaco. Meno ipocrita ma altrettanto IDIOTA è il Papa eretico anticristo da seguire a volte. ANTIBLICO anche, ERESIA già sotto condanna. Non si viene a capo quando non si vuole,quando si fa parte del gioco,coscienti (e ritengo coscienti entrambi i capostipiti che lei cita pinguino, o inconscienti come lei. L’unica soluzione è: cercare la fonte di questo caos. L’unica soluzione è affrontare il conclave del 1958 dove la radio annunciò 2 fumate bianche, una il 26 ed una il 28. Esiste il video con audio, a me è stato detto verbalmente papale papale dal fratello di un sacerdote vivente, modernista di carriera: il papa non era Roncalli ma…

        1. Oswald Penguin Cobblepot

          ma il card. Siri, ovvero Gregorio XVII. Prendiamo per buona quest’affermazione. Non è qui il cuore della questione, poichè non stiamo trattando della regolare successione sul seggio petrino. Il problema, fin dal suo post del 20.11.18 (20:12), è quello di partecipare alla S.Messa (V./N.O.) che sia in comunione (“una cum”) con l’attuale Pontefice. Se lei ritiene che dal 09.10.1958 (morte di Pio XII) il papato abbia cessato di esistere, se non formalmente, questo non comporta che la celebrazione dei S.Sacramenti, o che la nostra partecipazione ai medesimi, debba cessare. Il Conc.Tridentino (ses.7, can.8) è chiarissimo su questo punto, poiché il peccato del ministro non corrompe l’effetto salutare del Sacramento. E nella S.Messa la transustanziazione del pane in Corpo e del vino in Sangue è piena, reale, completa e perfetta. Io non sono un incosciente (ma un permaloso! e scriva Pinguino con la P maiuscola!), ma le assicuro che la S.Messa rimane il Ss.mo Sacrificio salvifico di Gesù. Capisco il suo tormento, ma tenga salda la fede, contro ogni avversità. Il Pinguino.

          1. Al Pinguino.Il problema è interconnesso, mancando Papa manca la fonte della giurisdizione.Mancando giurisdizione viene a mancare gerarchia valida a lungo andare. Io penso che fino alla morte dell’ultimo Papa, in qualche modo, anche se limitato, il Vicario di Dio abbia provveduto. Morte avvenuta nel 1989( si è voluto una doppia elezione di un Papa con infallibilità e di un antipapa senza,per demolire, e il conclave accettò…poi si usò abusivamente il verbo pastorale, che è applicazione del dogma, per demagogie demolitrici.. dei dogmi).Ex opere operato,esatto (quando si sa,resta non gradito a Dio,però in questi casi si ha a che fare con peccati ma non eresie-scismi), ma ora il problema è la validità/il sacrilegio, x nullità,eresia,scisma. Le maschere non amministrano sacramenti, le messe nere sono sacrilegi, le messe di eretici/scismatici (ordinati però) non sono lecite. Inoltre c’è l’una cum, la comunione con l’anticristo! Io tengo salda la fede ma non credo più ai preti, di alcun tipo. Cerco un confronto per verificare la verità delle mie scelte davanti a Dio e basta…

          2. Sul tema della tesi papa eretico intero o mezzo, direi che Lefevbre era troppo coinvolto con Lienart ed il suo frutto non è servito a defenestrare l’anticristo,per essere innocente. La tesi di Cassiciacum di Guerard de Lauriens è più complessa, il teologo potrebbe anche averla tirata fuori in buona fede, avendo orecchiato sul conclave del 1958, dove veramente avvenne una separazione tra munus ed esercizio (un canonista ripreso da Messori infatti l’applicava al duetto attuale). Il munus fu di Papa Gregorio XVII ma l’esercizio fu di Roncalli. Infatti alcuni suoi stessi difensori dicono che oggi Guerard non la troverebbe più idonea a spiegare l’oggi . Sperava forse che il vero Papa avrebbe ripreso la Cattedra.
            Ciò non è avvenuto. La cattedra è rimasta agli antipapi anticristi totali ormai. Nel Sepolcro ci stava il tempio ormai nullo ed i nemici a controllare che non venisse ribaltata la Pietra.

  10. non ce la faccio più.ieri un missionario ha svolto una catechesi sulla castità e ha fatto intendere che la convivenzanon è poi la fine del mond.Aggiungendo,dal presbiterio,un una ogni periodo

  11. perché credere illudersi solo pensare di potersi affidare a “un clero del genere”? Clero, come impiegati, ‘clerk’, di un ufficio che non è quello che cerco, quindi clero, o ‘clerk’ , che non fanno al caso mio: non mi interessano. E quindi che senso ha lamentarsene? È un altro l’ Ufficio che cerco, altri impiegati, clerk, quelli cui rivolgermi: e se questo ufficio è chiuso per avvenuta moria dei suoi addetti, o impiegati, o ‘clerk, proverò di arrangiarmi da solo: non vado a bussare all’ ufficio accanto. Fosse per me quelli che qui vi lavorano, morirebbero di fame o di noia, per mancanza di clienti.
    A parlare di migranti ci sono già altre centrali: semmai con queste mi confronto. Io cerco chi per ufficio e vocazione ha messo come sua materia di competenza Dio e i suoi diritti.

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