I maestrini del giornalismo ora vogliono zittirci sull’islam  –  di Fausto Biloslavo

Un gruppo di “tagliapenne” firma un appello contro il Giornale, Il Fatto e Libero: “Alimentano l’islamofobia”. Fra loro gli ex ostaggi Sgrena e Ricucci

di Fausto Biloslavo

zzss.

I politicamente corretti con il patentino in tasca, le vestali dell’informazione con la schiena dritta, i maestrini del giornalismo hanno detto «Basta, Khalas» alla «cattiva informazione che i media italiani stanno veicolando (…) su tutto ciò che riguarda il mondo arabo e l’islam».

L’appello sta circolando in rete dal 20 gennaio, dopo gli attacchi del terrore a Parigi. Nel mirino è finito soprattutto il Fatto quotidiano per un articolo scoop sul rapimento di Greta e Vanessa in Siria. Una volta tanto il giornale diretto da Peter Gomez è accomunato nel pubblico ludibrio alla nostra testata e a Libero . Nella lettera aperta si annuncia che l’appello all’informazione corretta sull’Islam «sarà la base di un esposto all’Ordine dei Giornalisti in merito all’articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano e da altri apparsi sul Giornale e Libero , che hanno fomentato (…) odio, pregiudizio, islamofobia».

E ci risiamo con i tagliapenne, anche se solo tre giornalisti noti hanno aderito alla petizione e gran parte degli altri sono illustri sconosciuti. Fra i primi firmatari spiccano gli ex rapiti, Amedeo Ricucci, inviato Rai catturato in Siria, e Giuliana Sgrena del Manifesto che fu presa in ostaggio in Irak. L’altra giornalista nota è Anna Migotto di Mediaset , che lavora per il settimanale Terra! , in realtà poco politicamente corretto.

«Ho firmato l’appello in cui credo, ma ero contrario a presentare un esposto all’Ordine dei giornalisti, che è in alto mare. Non so se verrà mai presentato» spiega Ricucci. Migotto, consigliere di disciplina a Milano, garantisce che all’Ordine lombardo non è arrivato ancora nessun esposto.

Forse basta la dura lezioncina impartita in rete ai media cattivoni e manipolatori di notizie. L’articolo nel mirino, intitolato «Greta e Vanessa, la cooperante ai migranti siriani: “Ecco come aggirare i controlli”» è stato firmato da Angela Camuso sul Fatto quotidiano . Uno scoop basato su un rapporto dei Ros dell’Arma, che gettava pesanti ombre sul sequestro delle due giovani volontarie, amiche della ribellione siriana.

Per i firmatari di «Basta, khalas» è «solo l’ultima di una lunga serie di esempi di pessimo giornalismo». I giornalisti del Fatto , Giornale , Libero , che secondo i maestrini scrivono in maniera esagerata di islam, sono colpevoli «di grave violazione di tutte le norme di deontologia professionale». In pratica siamo islamofobi. L’appello che vorrebbe tagliarci le penne è firmato da un’armata Brancalone dell’islam «corretto». Molti sono attivisti della fallita primavera araba come Fouad Roueiha, che si definisce «rivoluzionario siriano». L’attivista Shadi Siria ricorda come «la primavera siriana fiorisce ogni anno». Peccato che sboccino sempre più bandiere nere. Nabil Salameh è un ex giornalista di Al Jazeera , non proprio un esempio di informazione equilibrata, oggi cantautore. Lunga la schiera di esperti che sanno tutto sull’islam e si improvvisano maestrini di giornalismo. Felicetta Ferraro, «iranista presidente dell’Associazione Ponte 33», è stata nel 2008 addetto culturale della nostra ambasciata a Teheran. Gianluca Solera, «autore e attivista trans Mediterraneo» ha scritto un volume sulle primavere arabe presentato da Leoluca Orlando sbagliando tutte le previsioni. «Un libro che invita a sperare che il futuro immaginato nelle piazze delle città del Mediterraneo sia l’inizio di un percorso sociale, culturale e politico comune – si legge – Più giusto, più onesto, più democratico, più creativo. Più mediterraneo».

Vignettisti, mediatori culturali e per sordi si sono aggiunti ai firmatari. Non mancano la parrucchiera, la criminologa, il poeta e l’artista di tatuaggi che vive al Cairo.

.

fonte: Il Giornale

4 commenti su “I maestrini del giornalismo ora vogliono zittirci sull’islam  –  di Fausto Biloslavo”

  1. Un gruppetto di visionari che negano l’evidenza…e che forse (almeno la maggior parte di essi) non ha mai letto il corano…
    Perchè i due rapiti, quando si è presentata l’occasione, hanno scelto di ritornare in Italia? Poteveno restare con i loro amati musulmani…è comodo fare gli islamisti a distanza di sicurezza!

  2. giorgio rapanelli

    Si dice che la madre degli imbecilli filoislamici nostrani sia sempre incinta. Intanto, ci pensano quelli dell’Isis a Tunisi ad aprirci gli occhi. Ma è la vecchia storia filoaraba che da sempre tiene banco. Vogliono lo Stato palestinese che vuole la distruzione dell’ Stato d’Israele, sia con motivazioni coraniche, sia per l’odio antico verso i conquistatori delle loro terre. Oggi c’è pure quel mezzosangue di Obama che cerca di distruggere l’unica difesa che l’Occidente ha in Medioriente, ossia Israele, spingendo per l’atomica in Iran. Per fortuna, in Israele sa quali pericoli corre con i musulmani che la circondano e rielegge Netanyahu. Tutta la cosiddetta Sinistra (ombra del glorioso PCI), diventava pascolo di inetti e di ladri, rimane quella che condannava l’ultimo vero Pontefice, ossia Pio XII, che nazisti e comunisti odiavano, perché era loro nemico e perché profetizzava ciò che è oggi diventata la Chiesa. Però, occorre essere chiari senza se e senza ma. Da che parte i cattolici stanno?

  3. giorgio rapanelli

    … Possiamo ancora tollerare che il cattolici militino ancora sotto bandiere che vogliono sempre meno subdolamente distruggere l’antico ordine cristiano? Possiamo rimanere indifferenti che tra i firmatari della legge liberticida e “tappabocca” Scalfarotto, per la garanzia del successo dell’ideologia del Gender, imposta vigliaccamente nelle scuole, per garantirsi il successo, ci siano cattolici e sostenitori cattolici? Questa confusione viene generata dalla Chiesa stessa, che, invece di usare la scomunica come ai tempi di Pio XII, dice “se un gay cerca Dio, chi sono io per condannarlo?”, ma senza aggiungere “va’ e non peccare più”. Oppure “Dio non smette mai di perdonare”, per cui io continuo a peccare tanto Lui è misericordioso ed è morto sulla Croce per perdonare i miei peccati. Anzi, facciamoci un Anno Santo della Misericordia, tanto da lastricare e allargare la strada verso il Paradiso. Non divento musulmano perché là non c’è l’Eucaristia. Che però c’è nella Chiesa Cristiano-ortodossa.

  4. I Signorini e le Signorine che fanno il filo all’ islam , dovrebbero fare un giretto in tutti i paesi colonizzati dai ” loro amici ” e fare le stesse cose che qui fanno e dicono , e poi vedi che cosa succede. Provate per esempio nel Sudan , e se poi volessero rimanere in quel bel paese libero , o in qualche altro paese colonizzato dai loro amici noi non ci opporremo, anzi se volete vi pago il biglietto di sola andata.

Rispondi a giorgio rapanelli Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto