Marcia della pace e scelte musicali. Siamo davvero terra-terra… – di Léon Bertoletti

Chi ha scelto la canzone “Imagine” di John Lennon? Una canzone che invoca una bella fratellanza universale, escludendo “soltanto” paradiso, inferno, religione…

di Léon Bertoletti

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Esperienze straordinarie, a riprova che ormai la dimensione ecclesiale è tutta un’orizzontalità, un terra-terra. Il pomeriggio del primo gennaio si è svolta a Padova la tradizionale marcia “Insieme per la pace” organizzata dalla Diocesi con la Comunità di Sant’Egidio, Noi Associazione, Fuci, Associazione Papa Giovanni XXIII, Acli Padova, Ordine francescano secolare, Csi Padova, Movimento dei focolari, il patrocinio del Comune e tanta bella gente democratica e cristiana. Amen, sento che risponderà il direttore Deotto, non è che a noi di Riscossa Cristiana importi un fico secco. Ci sono questioni ben maggiori. Lo so, lo so, però… L’ingenuo e irenistico appuntamento si è caratterizzato per aver fatto risuonare di fronte al palazzo municipale le note di “Imagine”. Certo, adesso in chiesa va forte l’inglese e non il latino.

Archiviati il gregoriano, Palestrina, Bach, tocca accontentarsi di John Lennon. Però, accidenti, proprio “Imagine”! Quella lagnosa melassa buonista in Do, Fa, Sol, La minore e Re minore, con qualche settima che pare buttata lì a casaccio! Ma stiamo scherzando! Perdonate la parresia, ma chiedo: c’è un responsabile di queste scelte musicali? Chi le compie? Fuori il nome? È in sé o ha perso la brocca? Si ubriaca, si droga? È un’auto andata fuori strada, incidentata (metafora cara all’omino che veste di bianco, no, non Tom Wolfe, quell’altro)? Ora, per chi non lo sapesse (ma se uno seleziona dei brani e sa qualcosa di musica non può non saperlo) il testo di quella canzone inizia così: “Imagine there’s no heaven”, immagina che il Paradiso non ci sia. Questo subito, giusto per cominciare, per rendere immediatamente chiaro il concetto. Perfetto, non c’è che dire, per un incontro diocesano (cliccando sull’immagine a destra potete leggere il testo).

Cosa volete che contino il Catechismo, quello in voga adesso oltre a quello di Pio X, o quelle idee stantie della vera Patria per il cristiano esule in questo mondo, della Gerusalemme celeste e messianica, dei cieli nuovi e della terra nuova. Il canto prosegue dicendo che è facile immaginare, “no Hell below us”, nessun Inferno sotto di noi, e tutta la gente che vive soltanto per l’oggi, per il presente, tutta una bella fratellanza universale. “Hic et nunc”: figli dei fiori, cieli stellati, chitarrette, fate l’amore non fate la guerra, sesso e fantasia. Nessuna prospettiva, nessun Aldilà, soltanto Aldiqua. E ancora immagina, immagina il sognatore: niente Paesi, niente possessi “and no religion too”, nessuna religione. Un quadro meraviglioso, indubbiamente.

In tutta franchezza, per restare nel tema di “Imagine”, era proprio arduo immaginare che la Diocesi di Padova avesse raggiunto tali vette di elevazione, di ascesi, di mistica; tali luminosi, favolosi, audaci approdi metafisici.

29 commenti su “Marcia della pace e scelte musicali. Siamo davvero terra-terra… – di Léon Bertoletti”

  1. luciano pranzetti

    Ma non ricordate che, nel passato anno 2015, a Natale, nella cabina della stazione spaziale russa, tappezzata di icone, croci, theotokos, ceri e un altarino, l’italiana Cristoforetti si esibì nello stesso motivo becero e ateo del Lennon? E tutti – tv, giornali, preti, casalinghe – ad applaudire. Io, comandante della stazione, l’avrei mandata a farsi una passeggiata fuori, all’aria aperta. Come manderei in convento, a pane e acqua, per un corso ventennale – minimo – di meditazione e di conversione: vescovo di Padova e tutta l’accozzaglia di gruppi e movimenti a principiare da quella confraternita di S. Egidio.

    1. Stefano Mulliri

      Caro proffessor Pranzetti io personalmente quella acczzaglia di confraternita, la chiuderei e la soprimerei proprio, ma siccome sicuramente non portano la (Medaglia Miraccolosa della Madre di Dio) e quindi il diavolo non li può perseguitare, allora se ne staranno ben tranquilli che nessuno oserà neppure sfiorarli.

    2. Cosa ci aspettiamo, caro Prof. Pranzetti, da questo tipico esemplare di italiota emancipata? Il nome adespoto, diffusosi in seguito ad un vecchio telefilm americano, dice già molto. Da poco le è nata una figlia, che per i molti impegni professionali vedrà (letteralmente) col telescopio. L’ha chiamata Kelsey Amal, ossia “coraggiosa speranza” in arabo. Speranza in Allah, forse? In ogni caso, la nostra è epitome della “donna moderna”: indipendente, quindi sempre lontana da quello che una volta si chiamava focolare; scarsamente feconda, con figli(o) in età avanzata; rigorosamente atea o agnostica, salvo inspiegabili simpatie per l’Islam (voglia repressa di sottomissione?); ovviamente osannata dai mainstream media. Ciò dato, solo un’improbabile inversione di tendenza potrebbe salvare l’ormai ex civiltà occidentale.

  2. Durante la Messa si canta persino (sì, con parole adattate al caso) l’Hallelujah di Leonard Cohen, senza minimamente considerare che lì è l’ansimare degli amanti che diventa un’alleluja. Quanto a Imagine e ai Beatles, beh, anche le pietre ormai sanno di che stampo siano le loro canzoni.
    Il mondo è impazzito, cari miei! Ho sentito dire da qualche parte che nel ’17 avverrà comunque una purificazione. In come modo? Non si sa. Affidiamoci ora più che mai alla Madonna Santissima che a Fatima apparve e parlò. E quest’anno son cento anni.

  3. Coloro che scelgono questi canti, e che “sognano”, come si dice nel canto, un mondo dove “tutte le persone vivano in pace”, sono quelli che poi, quando gli si dice che la Madre di Dio a Fatima ha promesso la vera Pace se ogni giorno preghiamo il santo Rosario e ritorniamo ad adorare la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, rispondono che queste sono cose da sognatori e che la pace viene invece dallo sventolare tutti insieme la bandiera dell’arcobaleno sotto un’unica grande chiesa mondiale che ingloba in se stessa tutte le religioni. La Chiesa non si fonda sui sogni dei falsi profeti ma sulle promesse del Cielo, come quella che ha fatto la Madonna: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”.

  4. Il signore in questione era anche un estimatore di Aleister Crowley, l’immancabile occultista satanista inglese formatosi alla Golden Dawn, tanto che, Beatles ancora vivi e uniti, l’inquietante faccia del mago inglese compariva sulla cover di Sergeant Pepper’s Lonely Heart Club Band. Non solo, Lennon, tra le tante cose, dedicava molto del suo tempo alla meditazione, allo spiritismo, ai viaggi astrali, ai tarocchi e diavolerie del genere…un Battiato britannico, non c’è che dire!
    Questo giusto per avere una minima infarinatura del personaggio che scrisse la canzoncina ‘pace amore e fantasia’ in questione.

  5. Da 35 anni “Imagine” ci sta perseguitando. Questa canzoncina neniosa e tediosa é stata fatta diventare il tormentone (a volte inconsapevolmente?) rappresentante del buonismo mondialista “pacifista” ed usato/abusato spesso fuori luogo. Personalmente ho accusato un attacco di orticaria a seguito della performance canora di “AstroSamantha” (Cristofoletti) che ovviamente ha pensato male di cimentarsi con l’immancabile e famigerata canzoncina atea di Lennon… Ora anche i kattolici (k voluta)… Basta, non se ne può più! Forse sopporterei meglio un intero concerto di Gigi D’Alessio!

  6. Imagine è una di quelle tre cose che a pelle proprio non mi son mai piaciute (le altre due sono il femminismo e “il nome della rosa” di quel cialtrone di eco). La musica l’ho sempre trovata noiosa e melensa. Un giorno per curiosità mi sono andata a leggere il testo e ho capito perché non mi è mai andata né su né giù. Più che un inno alla pace è un inno al manifesto del partito comunista, come ha ammesso lo stesso lennon (così mi pare di aver letto su Wikipedia).

    1. Grazie Stefania, per l’informazione. Su Wikipedia è scritto esattamente:
      “Il brano viene solitamente letto in chiave pacifista, ma lo stesso Lennon ammise che i contenuti del testo di Imagine la avvicinano più al Manifesto del partito comunista che a un inno alla pace,[7] è infatti una società in cui non trionfino i valori del materialismo, dell’utilitarismo e dell’edonismo che viene auspicata nel testo. Lennon affermò che il brano era “anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, e viene accettato solo perché è coperto di zucchero”.
      Vi basta, cattolici buonisti! Oppure siete del tutto … ignari della bellezza di ciò che cantate?

  7. Per restare in tema. Nella mia Parrocchia in Milano, alla Messa di Natale di mezzanotte, dopo tante arie natalizie cantate dal coro, alla fine un chitarrista con chitarra elettrica,ha strimpellato a tutto spiano da spaccare le orecchie, un brano Gospel che tra l’altro non ci azzeccava per niente con gli altri brani Natalizi. Mi sembrava di essere ad un concerto rock…Detto questo un Sacerdote della Parrocchia,bene informato, mi ha detto che l’ autore del brano rock……pardon Gospel, era ebreo e con sentimenti anticristiani. In più il Sacerdote mi ha detto che nel brano rock a quanto pareva c’erano anche frasi non intonate…(eufemismo) al messaggio cristiano. Interrogato dal Parroco autore delle scelte musicali, specie della scelta del brano Gospel,ho detto che come minimo non c’èntrava niente con il Natale. Non ho fatto in tempo a dire il resto perché un altro interlocutore ha rubato l’attenzione del Parroco. Detto questo ritengo che ormai tanti Cattolici non riescano più a percepire la differenza tra ciò che è realmente cattolico e ciò che non lo è ma gli assomiglia…

  8. Vangelo di S.Giovanni (14, 27): “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la da’ il mondo, io la do a voi”. Il diverso ed il resto sono chiacchiere.

  9. luciano pranzetti

    Hai detto bene, Feder: un Battiato all’inglese, il cosiddetto “maestro” siculo che ci insegna le tecniche “sul tappeto”. Un paraguru che campa sulla fuffa di un misticismo da bancarella trangugiata dai soliti idioti consumatori del niente.

  10. Stefano Mulliri

    Roba da fare invidia persino alla nostra diocesi, che chiede scusa agli inverti, per il solo fatto di aver menzionato un brano della sacra scrittura durante la Santa Messa ,per bocca della sua più alta autorità. Insomma credevamo che quest’anno del centenario di Fatima, potesse iniziare con una ventata di sobrietà e di realismo e invece ancora tutto il mondo ” Cattolico” dorme beatamente mentre siamo alla deriva più totale. Se il buongiorno si vede dal mattino allora stiamo freschi cari amici, qui prima di vedere la luce in fondo a questo tunnel, ci vorrà temo molta strada ancora.

  11. Cosa ci si puó aspettare, dopo l’evento del 27 settembre 1997, quando allora questa canzonaccia insieme ad altre venne cantata spudoratamente di fronte al papa regnante di allora G.P.II. senza che nessuno dicesse qualcosa. Io allora ne ero rimasto scandalizzato e avevo spento il televisore offeso come cristiano.
    Da la “repubblica “di allora si poteva leggere che:
    “A conclusione del Congresso Eucaristico, che quell’estate si era celebrato a Bologna, l’arcidiocesi retta dal cardinal Biffi aveva voluto che l’incontro tra il pontefice e i giovani si realizzasse a partire dal linguaggio a questi ultimi più congeniale: il rock, le canzoni, la musica.”
    Ricordiamoci anche che in coincidenza questo” abominio”era avvenuto 4 giorni dopo il devastante terremoto ad Assisi.

  12. Nell’ambito di cotanta nuova “pastorale”, questa canzoncina di John Lennon, inno all’ateismo e alla negazione dell’uomo come essere trascendente, stia proprio come il cacio filante sui maccheroni, purtroppo.

  13. La mattina di Natale,mentre mi accingevo alle varie preparazioni per la mia famiglia ho acceso la radio pensando”almeno mi ascolto la S. Messa”. Non l’avessi mai fatto! Dopo le prime note d’organo con voci gioiose di bimbi ecco che la musica prende una piega diversa,davvero strana: ritmo rap e parole rap pronunciate da un bimbo. Ho pensato;:poveri bambini! E,il Signore mi perdoni,ho provato rabbia per quegli adulti. Ho spento. Non oso nominare l’emittente perché sicuramente mi direste: te la sei meritata,ben ti sta!

    1. Sicuramente era Radio Maria, ora meglio definibile come Radio apostasia bergogliana. La tenga sempre spenta, mi raccomando, eviti di farsi sangue amaro. Buon Anno nel Signore

  14. Joannes, sono d’accordo almeno il Gigi, è vero che un pò comunista:-) ma le sue canzoni meliose e sciocche non fanno male a nessuno,invece quell’inno ( come l’hanno fatto diventare quelle bestie dei pacifisti) di Lennon non è altro che intriso di ideologie totalitarie dove inneggiano ad un mondo senza Dio(Paradiso) e senza l’Inferno( il diavolo).
    Lennon da ateo non ha fatto che pubblicizzare ateismo e ordine mondiale,passando per un pacifista e intellettuale…
    Ciò cehmo consola è che il cristiano è nel mondo ma non del mondo ( per fortuna).

  15. Tanta tristezza! sì, ma anche tanta speranza per questo nuovo anno che dovrebbe essere catartico per la nuova pseudo chiesa, anche se potrebbe essere soltanto l’inizio di questo reddem rationem.
    Attendiamo pregando, preghiamo perchè il Signore abbia pietà di noi, senza impazienza, ma con tanta fiducia, poichè il Signore, ha pietà dei Suoi figli e non ci farà mancare nei tempi che Egli sa, l’aiuto determinante promessoci da Colei che è Sua e nostra Madre.

  16. Lamberto Tabellini

    Leggete cosa disse qualche anno fa il primo figlio di Lennon di suo padre : ” per quanto mi riguarda, mio padre era un grande ipocrita : non si può andare in giro a parlare di amore ed avere una famiglia a pezzi….”. Mi pare si chiami Julian ed è il figlio che Lennon ebbe dalla prima moglie. Poi si fece irretire da quella gran dama che risponde al nome di Yoko Ono !!.

    1. In una intervista di circa 10 anni fa Paul McCartney dipinse la gran dama come una approfittatrice falsa e infida.
      Ha poi raccontato di quando andava da Julian e lo portava spesso con sè, poichè piangeva disperato, perchè abbandonato dal padre…..

  17. Qualche riga più sù Nicola conclude dicendo: “Detto questo ritengo che ormai tanti Cattolici non riescano più a percepire la differenza tra ciò che è realmente cattolico e ciò che non lo è ma gli assomiglia…”. Mi sono chiesto tante volte (Forse mi si potrebbe accusare di esagerazione, ma per me è proprio una cosa insopportabile!): come è possibile che in ambito religioso, quello autentico, si possa dire: “preghiamo il rosario, oppure preghiamo i salmi, .. e così via? Tempo fa, per far capire il concetto ho detto a un sacerdote: “cose ne dice se questa sera andiamo la macchina a Roma?” Mi ha guardato interdetto. Le ho detto: “Questo è l’effetto che crea a me Lei quando dice ai fedeli: “preghiamo il rosario, preghiamo il credo, preghiamo i salmi. Preghiamo Dio, la Madonna, i Santi, oppure preghiamo cosa?
    Possibile che non ci si renda conto dell’errore/orrore sia sintattico che teologico di una espressione così assurda, sostituendo il mezzo con l’oggetto della preghiera? Devo pensare, con Nicola, che tanti cattolici non sanno più quello che dicono?
    Chiedo scusa, ma non se…

    1. Capibile… “Pregare LA Madonna CON (attraverso) il Rosario”, “Pregare Dio CON (attraverso) i Salmi”, ecc.
      Ok, non si tratta di fare i sofisti… ma c’è di peggio… un po’ come dire il famoso “Scendi il cane che lo piscio”!
      Credo sia più grave la “sintassi” poco (per niente) ortodossa di Omissis.

  18. Da non dimenticare anche don Lorenzo Perosi, del quale a ottobre dello scorso anno si sono celebrati (piuttosto in sordina, eh!) i 60 anni dalla morte. Un vero musicista di Dio, un autore tutto da riscoprire. Arrigo Boito diceva: “Perosi è un innocente dalle mani piene… si muove nel testo sacro con una disinvoltura davvero straordinaria”. Arturo Toscanini lo teneva in grande considerazione. Giacomo Puccini affermava: “Ha più musica nella testa lui che io e Mascagni messi insieme”. Ma ovviamente adesso sono ben altri gli autori compositori che vanno per la maggiore in chiesa. Autori di musica “leggiera”, leggera in tutti i sensi…

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