Messa di mezzanotte… e inquinamento da gasolio – di Giovanni Lugaresi

di Giovanni Lugaresi

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zzchsnvBisogna accendere il termo e il gasolio inquina! Ergo… niente messa di mezzanotte. Ipse dixit; ipse: cioè il prete.

Incredibile, ma vero. Accade in una parrocchia della zona alta della provincia di Treviso. Di più non ne sappiamo, ma è sufficiente a dare la misura dello scadimento mentale (forse anche di fede?) di certo clero.

Ma una considerazione nasce spontanea.

Chi scrive ricorda bene gli inverni della fanciullezza e della adolescenza. Chiese senza riscaldamento, eppure si andava alla messa domenicale ben coperti (e non c’erano i piumini, piumoni, montoni, eccetera, di oggi) e nessuno si lamentava. Se quel prete che non celebrerà la messa di mezzanotte, evitando così di accendere il riscaldamento perché il gasolio inquina, per le altre messe come si comporta?…

Avesse magari presente anche il concetto di penitenza, avrebbe potuto fare un bel discorsino in proposito ai suoi parrocchiani, invitandoli a compiere la notte di Natale un piccolo sacrificio: a messa al freddo.

 C’è da aggiungere, inoltre, un’altra considerazione. Non vediamo in queste domeniche invernali tanta gente, uomini, donne, bambini, giovani, aggirarsi per i mercatini (all’aperto!) certamente per un’oretta buona, se non di più, e il freddo all’aria aperta c’è, eccome?

 Non di meno, per il divertimento-passatempo, in tanti sopportano, salvo, alla fine dei loro giri fra banchi e bancarelle, entrare in un bar a sorbire una bevanda calda.

Non sarebbe impedito neppure a chi va a messa nella chiesa fredda, compiere la stessa operazione a liturgia conclusa, caro signor parroco dell’alta Trevigiana, non Le pare?

Ma questi episodi inducono pure a pensieri tristi.

La messa vale così poco per certi preti da far prevalere il proprio e l’altrui comodo? Se la messa è in primis il rinnovarsi del sacrificio (incruento) della Croce con il sacerdote “in persona Christi”, ci pare che tutto il resto passi in secondo piano! Ma, abbiamo premesso “se”…

P. S. Al giorno d’oggi che cosa non inquina nel mondo in cui viviamo? Ma più di tutto ci sembra pericoloso, nocivo, mortale, l’inquinamento delle coscienze… A questo dovrebbero pensare soprattutto certi preti.

21 commenti su “Messa di mezzanotte… e inquinamento da gasolio – di Giovanni Lugaresi”

  1. Quando andavo a servire alla prima messa (ore 6 di mattina, di giorno feriale, salvo poi andare a scuola elementare, che cominciava alle 8.30), negli inverni degli anni cinquanta, non c’era riscaldamento, né a casa né in chiesa.
    A Verona faceva molto freddo, se non era neve erano gelate, con stradine di campagna ridotte a piste di pattinaggio, buie da costringere a usare preziosissime “pile”, ma con molta parsimonia, ogni tanto, per vedere dove camminare.
    Nell’enorme e gelida chiesa i marmi erano blocchi di ghiaccio, ma per fortuna il gradino su cui si inginocchiava il chierichetto era coperto da una tavola di legno, perché le gambe erano coperte solo dalla tunica nera di lana, perché i pantaloni erano corti, per i bambini.
    Alla consacrazione si doveva suonare la campanella e la prima volta le dita si appiccicarono al metallo, tanto era freddo. Preso dalla paura riuscii comunque a staccarle e la volta successiva non sbagliai più: usai il bordo della manica come panno per non toccare il metallo.

    1. Grande nostalgia anche la mia, pressochè identici i ricordi, Ci andavo in compagnia della zia, avvolti nel suo grande scialle nero, Prima della Santa Messa si recitava “l’ufficio”
      in latino, prima voce il sant’uomo dell’anziano parroco, a me toccava biascicare il controcanto, seguendo il libretto! Altri tempi. Non entro nel merito della vicenda! Fratelli cristiani, ricordiamoci che gli uomini in talare allora erano riveriti, rispettati oggi in talare o non, sono spesso pubblicamente giudicati secondo le regole mondane, iniquamente esecrati dalle nostre malizie, dalla nostra cattiveria, magari da quelli che, indifferenti tutto l’anno, frequentano solo la messa in nocte per esibire le loro eleganti mise. etc. Ognuno scelga per sè di scagliare o non la sua pietra…

    2. Anch’io servivo messa nei primi anni 50 al mio parroco in talare(il Rettore, come lo chiamavamo con grande rispetto), che mi catechizzò con il catechismo di San Pio X, e ancora ne ricordo le formule a memoria, altro che le catechesi odierne ! Mi ricordo che ero con i pantaloni corti, anche in inverno, e non c’era tracica di riscaldamento; e mia nonna andava alla messa delle 6, estate e inverno, abitando a circa 1 Km dalla chiesa, in campagna: quelli erano preti e fedeli cattolici. Ho lavorato una decina d’anni a Treviso, prima della pensione, e ricordo le chiese sempre tremendamente calde, in inverno (non si sapeva dove mettere il cappotto). Brutte abitudini hanno i preti trevigiani, per questo non sanno più tornare indietro (nemmeno per la sana dottrina)…

  2. Aggiungo che a quei tempi la messa era una cosa molto molto seria e assistervi significava essere al cospetto di un evento soprannaturale. La presenza di Dio era inequivocabile e noi chierichetti eravamo intimoriti ed emozionati. Inutile dire cosa è successo dopo.

      1. Che bello, Giuseppe!
        Mi hai fatto tornare bambino, quando, a Padova -erano gli anni ’50- al Patronato del Duomo, andavo al Catechismo dopo la Messa del Fanciullo. Nelle piccole aule si assisteva alle lezioni col cappotto indosso, d’inverno. Riscaldamento? Cos’era?

  3. Se la notizia è vero, siamo al grottesco. Prima ancora di aver perso la fede, abbiamo perso il lume della ragione. Altrimenti il gasolio potrebbe essere un pretesto per tagliare la testa al toro (lèggi: la S. Messa di mezzanotte)….

  4. L’anno scorso il mio parroco ha celebrato, nel giorno del S. Natale una sola S. Messa e quest’anno ha intenzione di fare altrettanto perché – parole sue – “è festa anche per me”.
    Spero sia una battuta e che ci siano altri motivi, che potrebbe esplicitare, anche se non riesco ad immaginare quali. Anche le parole di quel parroco potrebbero essere una battuta che nasconde altri motivi, perché oggi ci tengono molto ad essere spiritosi (pare sia un modo per dimostrare di essere intelligenti ).
    Altra notazione, ricordate che oggi per molti preti la S. Messa è una cena, sia pure sacra, spero.

  5. Dunque , il problema dell’ inquinamento ha maggiore ‘ peso ‘ dell ‘ esistenza e del sacrificio di Gesu’ Cristo proprio per chi per vocazione , studi intrapresi e fede personale sarebbe tenuto a ragionare in senso inverso . Una convinzione del resto che fa pari e patta con l’ idea che disoccupazione giovanile e solitudine dei vecchi siano le piu’ importanti ‘ sfide ‘ del mondo di oggi per la Chiesa . Questo sacerdote , che probabilmente ritiene che non debbano esistere chiese in tutte le parti del mondo dove la temperatura scende sotto i cinque gradi Celsius , dovrebbe fare un po’ di sane letture :Chesterton di cui sopra , Benson , C.S. Lewis , Bernanos, O’ Brien ma anche le biografie di grandi Santi sacerdoti come il Curato d’ Ars,Padre Pio,o San Edmund Champion che, pur di portare l’ Eucarestia clandestinamente a chi ringraziava il Signore per avere una Messa tre – quattro volte l’ anno , ha preferito il martirio ad una vita comoda ,priva di rischi e con stipendio garantito.

    1. Sì, Alessio, ma vuoi mettere l’ecologia?! : )
      Bergoglio sta preparando un’enciclica su questo attuale “sacro” argomento…
      Altro che di “Santi”, adesso è d’uopo trattare di “fanti”!

      1. Più che da ridere ci sarebbe da piangere, con questi pastori, ma pazienza, aspettiamo il cambio della guardia..cioè la oro estromissione dalla Chiesa di Cristo, che hanno occupato indegnamente e che stanno inquinando con la loro poca fede e entalità neomodernista, quello sì che è un inquinamento pericoloso !

    2. Caro Alessio, siamo in pieno cattolAicesimo, come ha giustamente detto Alessandro Gnocchi!
      Ora i 10 Comandamenti non contano più…i modernisti li hanno sostituiti con alcuni “comandamenti nuovi”:
      1)Non contrariare il mondo
      2)Tutte le religioni sono vere
      3)Non pretendere di conoscere la verità ma vivi nel dubbio
      4)Ciò che era vero ieri può essere falso oggi
      5)Non inquinare
      6)Esegui bene la raccolta differenziata
      7)Non pensare all’Aldilà
      8)Non farai proselitismo e neppure ingerenza nelle vita morale e spirituale delle persone
      9)Non recitare rosari fuori dalle cliniche in cui si pratica l’aborto
      ecc…..

  6. Se non leggessi l’accaduto su Riscossa Cristiana non ci crederei.
    Informate per piacere questo ignaro “santo” sacerdote che non è il gasolio che inquina: E’ SATANA!!!
    E lui gli ha aperto le porte!!!
    E tutte le persone che girano senza sentire il freddo per le strade o piazze e acquistano (anche di
    domenica, il giorno del Signore!)???
    Non sarà che satana avvolge con il suo “buon calore” tutte queste “sante” persone???
    Mi viene in mente ora: ma Chesterton “vide” il mondo sempre più incandescente satanicamente!!!
    E allora TI PREGO: RITORNA PRESTO CARISSIMO GESU’ !!!!

  7. luciano pranzetti

    E’ la stessa circostanza estiva. Durante la santa Messa, nella mia cittadina marina, è un continuo scricchiolar di ventagli – uomini, donne, suore – col sottofondo monotono di un ventilatore posto a poca distanza dall’altare. Ad una signora che, alla mia obiezione, s’era giustificata col dire quanto fossero insopportabili il caldo e il sudore, risposi che Gesù, sotto i colpi dei flagelli, in un clima arroventato anche dall’odio, non aveva flabelli o ventagli che Gli procurassero sollievo e frescura. La risposta fu un muto alzar di spalle. E in tema di clima: oggi il clero, la CEI, si fida più dell’ufficio meteo che del Signore. Avete mai sentito parlare, in questi giorni di alluvioni, di qualche vescovo che abbia organizzato processioni e preghiere per chiedere al Signore la cessazione del cataclisma? Un sol prete, quello di Brescello, su cui si è esercitata l’ironia dei massmedia e anche di “Avvenire”.

  8. Eppure spesso nelle confortevoli canoniche molti Parroci non si pongono affatto il problema dell’ inquinamento dato che hanno il riscaldamento sempre in funzione.

  9. Lasciamo perdere l’ inquinamento da gasolio, ridicolo solo a pensarci, ma la messa oggi e’ presentata come un’ autovettura al punto vendita, confortevole e accessoriata, sempre all’ ultima moda. Sono sempre piu’ le chiese con inginocchiatoi imbottiti e questo la dice lunga sul senso di sacrificio della gente comune. Sant’Antonio aveva le ginocchia deformate probabilmente dalle tante ore passate in preghiera e quel’ icona del Santo, in adorazione del Bambinello che tiene in braccio, potrebbe dirci qualcosa sul senso del Natale, che come la messa, appare ormai stravolto e distaccato dalla fede.

  10. …e vieni in una grotta al freddo e al gelo…
    (mentre noi ce ne stiamo a casa a sbafarci la cena della Vigilia comodamente al caldo e con la televisione perennemente accesa a farci vedere come si festeggia il Natale in giro per il mondo)

  11. Se tutti i sacerdoti moderni e neomoderni capissero che la salvezza e’ anche nell’ Eucarestia, se capissero veramente quanto sono meritorie le sante messe, non commetterebbero questi atti cosi deludenti, in primis con la loro anima, per la loro santificazione, e verso tutti i fedeli, dando anche un cattivo esempio, forse neanche conoscono + il valore infinito della santa messa, che rinnovano il sacrificio di Gesu’ incruentemente, non piu’ sanguinoso, ma gli effetti rimangono di un valore infinito, ogni Santa Messa sono tutti i meriti infiniti di Gesu’
    SIA LODATO GESU’ CRISTO

  12. Di essi avrebbe detto il Santo Padre Pio:”Macellai” e con cio ho detto tutto !!!! La messa di Mezzanotte in cui Dio si fa bambino dal seno di Maria in una fredda grotta per fortuna che lo scaldano gli Angeli sia del cieleo sia quelli della terra che forse nonvediamo o a cui non pensiamo ma che pur esistono anche al freddo del senza gasolio.Macellai!!!!! avrebbe detto San Pio da Pietralcina

  13. Semplicemente vergognoso!!! la Santa Messa di Mezzanotte in cui è nato il Salvatore del mondo non viene celebrata da un pastore di Cristo per motivi assurdi, puerili, ridicoli!!! non ci sono più parole…meglio pregare!

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